Mosca, un’ altra volta again di segue

4°: come scottarsi la schiena e curarsi il mal di gola . Fra i Paesi sviluppati, almeno in Europa, la Russia e' probabilmente quello in cui la medicina popolare (insomma, della nonna) si e' confermata più viva e vitale . E non parlo della medicina dell' occhio e altre cose ai cionfini della realta' (per quanto, anche in materia, non si scherza...
Scritto da: Leonard
mosca, un' altra volta again di segue
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4°: come scottarsi la schiena e curarsi il mal di gola . Fra i Paesi sviluppati, almeno in Europa, la Russia e’ probabilmente quello in cui la medicina popolare (insomma, della nonna) si e’ confermata più viva e vitale . E non parlo della medicina dell’ occhio e altre cose ai cionfini della realta’ (per quanto, anche in materia, non si scherza mica), ma dei rimedi più o medi empirici per malanni più o meno comuni: raffreddore, mal di gola, “malattie respiratorie acute” (sigla russa “O-Er-Ze” – Z dolce -), e non solo .

Per fare solo un esempio che ho provato (ce ne sono che ho letto, ma non sò se li proverei), se avete mal di gola e chiedete a chi vi ospita del latte col miele, lui ve lo farà, ci mancherebbe, ma non senza perplessita’ sulla scienza medica occidentale, e magari sulla Vostra sanità mentale (se siete influenzati e chiedete brodo di pollo, a quanto pare, è peggio, ma questo non e’ successo a me) . Qui, im casi del genere, si è molto più “globali”: la gola è l’ ultimo dei problemi, bisogna pensare ai polmoni, i polmoni stanno nel tronco, ergo, scaldiamo il tronco . Come ? Qui stà il bello: pannicelli caldi (MOLTO caldi) Di solito 4 o 6 sulla schiena, o sul petto, e 2 sui piedi . All’ inizio non sono caldissimi (anzi) . Poi sentite un odorino di farinata di ceci (o di senape, fate voi), e da allora la cosa comincia a farsi scottante . Se siete un vero uomo, non fate storie (“Terpì, kasàk, atamàn bùdesh” – sopporta, cosacco, diventerai capo -), tanto, più di 10/15 minuti non dura . E funziona . Magari non basta una sola applicazione, ma gi effetti si vedono subito . Se leggete la confezione (sono prodotti industrialmente, adesso), in lettere latine c’ è scritto solo “sinapismus saccinus aromatisatus”, ma se li volete provare, si chiamano “garshìshki” . Se masticate il cirillico, noterete che sono “impacchi di senape” (tipo bustine, più o meno: la semape è dentro, in polvere) aromatizzati con olio di abete azzurro (esiste, lo sapevate ?) . Vanno bene per i grandi e “li piccini”, non solo in caso di ORZ, ma anche per dolori muscolari, nevralgie, miositi, osteocondrosi . L’ olio di abete serve a migliorare il “drenaggio” del sistema bronchi-polmoni, e visto che fisico e psiche vanno insieme, “influenza positivamente la sfera psicoemozionale” e calma i dolori . Globali, ve l’ ho detto…

In effetti, sempre a leggere la confezione, l’ effatto curativo non starebbe tanto nel calore (che pure c’ è, e tanto), ma nell’ azione sulle terminazioni nervose senzibili del sistema cutaneo e sottocutaneo, che stipola reazioni riflesse, (tipo riflessologia non-solo-plantare) .

In passato, per scaldare gli impacchi, invece dell’ acqua calda si usava alcool, o direttamente vodka, che veniva anche usata direttamente per i massaggi (contro i dolori, vodka dentro e vodka fuori), o vasetti di vetro con candele accese AL POSTO degli impacchi (tipo la moxibustione orientale, più o meno . Per l’ Asia, sempre dritto…) . Quanto agli altri sistemi, se ne possono trovare in quantita’, e non solo necessariamente sui giornali “femminili” o tendenti all’ irrazionale (ce ne sono, ce ne sono…) . Come curare i funghi ai piedi (aceto in proporzione 1 a 4,5, applicare sui piedi lavati, mettere le calze e dormirci sù . Sul momento brucia, però funziona, e in fretta), fichi anti-trombosi, manghi contro l’ herpes, e così via . 5°: PUTIN FOREVER ? Per la prima volta dai tempi di Stalin, e caso unico nei Paesi più o meno democratici, in Russia è di moda il culto della personalità . Di Putin, per la precisione . La cosa strana è che la và avanti, dopo quattro anni e rotti di presidenza dell’ interessato . Il quale interessato è il primo e uno dei pochi a trovare da ridire .

Già qualche anno fà, sulla Tverskaya Uliza, ex Via Gorky (centralissima strada che và dalla Piazza Rossa al municipio di Mosca, e oltre) c’ era e prosperava un negozio dove chi voleva poteva comprare foto di Putin, quadri su Putin, busti di Putin e via omaggiando . A una signora col figlioletto in carrozzina che era entrata di sua spontanea volontà in quel negozio un giornalista chiese perchè . Risposta: “Voglio che il mio bambino sappia chi è il suo vero padre !” . Sgomento del giornalista, sguardo compassionevole della signora: “Scherzavo…” . In realtà il marito aspettava ospiti stranieri per motivi di lavoro e voleva dare un tono ufficial-patriottico al suo ufficio, o perchè no, alla casa . Col tempo sono venute le canzoni (“Voglio uno come Putin, che non mi lasci sola…”, “lui non và all’ osteria, lui rispetta i cani…” -in russo la rima c’ è-…), e questo senza contare gli omaggi interessati (e più imbarazzanti) dei capetti di periferia, ossia della sterminata provincia russa, che per farsi vedere allineati e coperti, ricorrono a uno stile praticamente staliniano…

A proposito di periferia: alcune intraprendenti ragazze di Volgograd, ex Stalingrado, avevano avuto la bella idea di aprire il “Caffè Putin”, con specialità intonate alla bisogna (sandwich “Russia Unita”, spiedini “Verticale del Potere” e vai con le citazioni) . Berlusconi darebbe via il posteriore per simili attestati di stima, anche perchè la gente a quel caffè ci andava eccome (pensate, “Caffè Berlusconi”, cassata “Ponte sullo Stretto”, salamini “Toghe rosse”, stuzzichini “Voti rubati”…Chi ci và ? Quattro gatti ed Emilio Fede…), ma i capi politici locali avevano il sospetto che le ragazzine volessero prendere il Capo amabilmente per i fondelli (nel caso di Berlusconi, altro che sospetto) . Le irriverenti fanciulle non finirono in un Gulag (non è più quel tempo e quell’ età…), ma cominciarono a ricevere tante di quelle visite dei vigili del fuoco, ufficiali sanitari e “nalògovaya inspèkziya” (la GdF di laggiù) che capirono l’ antifona e vendettero il locale . Tutto il mondo è paese, a volte…

6°: DEMOCRAZIA ? NO, SI’, QUASI…

Qualcuno ha detto che in Russia, dopo il 1991, c’ è la democrazia . Qualcuno ha detto che Putin l’ ha cancellata e controlla tutto, compresi i mezzi di informazine . Nessuna di queste due affermazioni è vera . Se per democrazia si intende la possibilità che ci sia un’ opposizione, e non necessariamente che l’ opposizione ci sia, allora, in una certa misura, la seconda informazione è esatta . “In certa misura” perchè, ad esempio, secondo gli osservatori stranieri, le ultime elezioni politiche e presidenziali sono state “libere, ma non corrette”, perchè i mass media (TV in primis) erano tutti con Putin, e a livello locale, il partito al potere (anzi, com’ è detto, “del potere”) ha usato tutti i mezzi non violenti possibili e immaginabili per influenzare il voto (clientelismo, pressioni “amministrative”, cose così) . D’ altra parte, gli stessi osservatori (Economist, Financial Times) hanno ammesso che, anche senza questi mezzi, Putin avrebbe vinto lo stesso, frose con qualche punto percentuale o deputato in meno dalla sua . Perchè in effetti, l’ opposizione c’è . Ma oltre a esseri, a esistere, non è che riesca a fare molto altro . A essere pignoli, di opposizioni ce ne sono due, una di destra, una di sinistra . Entrambe con buone ragioni per opporsi (non esiste un governo perfetto, e in Russia è ancora più difficile) . Entrambe con parecchi scheletri nell’ armadio . L’ opposizione di sinistra (KPRF, il PC della federazione russa) cavalca la nostalgia del passato (come fà Putin) e cerca di dar voce ai ceti più danneggiati dal cambiamento (e ce ne sono), ma se pochi ricordano Gulag e code ai negozi, nessuno li rivuole (primo grosso gruppo di scheletri) . In più, se la base è ben motivata (compreso un movimento giovanile che non si limita a rispolverare i pionieri), il vertice non brilla per unità (và bene non essere monolitici, ma lì si esagera) . In più, una parte dei voti se li è presi un nuovo partito (Rodina, Patria) che è una sorta di opposizione di sinistra di Sua Maestà (non che sia finta, si batte, ma più in là di tanto non và) . Indizio, è nato alla vigilia delle elezioni politiche (2003) .

L’ opposizione di destra cerca anche lei il sostegno degli insoddisfatti, con risposte più o meno populiste a problemi più o meno seri (dall’ abolizione dei lavori di sanitarizzazione idrica, che lasciano i russi senza acqua calda per 3 settimane all’ anno, all’ abolizione della leva militare) . I suoi scheletri nell’ armadio sono più freschi di quelli del KPRF, e se li ricordano tutti, soprattutto gli “insoddisfatti” . Trattasi delle “riforme” degli anni 90 (qualcuno le chiama “rivoluzione liberale”, tutti gli altri le chiamano “privatizzazioni criminali”, “svendita della potenza russa”, “capitalismo selvaggio”, “distruzone del Paese” e via elogiando) . In effetti la leader ufficiale dell’ opposizione di destra (trattasi di una signora) và in tutti i talk show a ripetere che lei è uscita dal partito dei responsabili degli eventi passati (SPS, unione forze di destra) e ora ha un partito “suo” (Russia libera) . Ma difficile dire se qualcuno le crede .

In queste condizioni, in effetti, Putin gioca sul velluto . Se non fosse per i limiti costituzionali, che afferma di non voler superare (anche se ha la maggioranza per farlo), potrebbe essere rieletto 4 volte e più, come Roosevelt, anche nelle elezioni più corrette del mondo . Non perchè possa fare miracoli e risolvere ogni problema di ogni cittadino (la gente ha capito che no, e qualcuno è rimasto un pò deluso), ma perchè tutti pensano che gli altri farebbero peggio . O non farebbero niente . Che è uguale



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