Mosca, un’altra volta again di conclusione
Anche se, per via di fiumi e canali che l’ attraversano o la sfiorano più o meno da vicino, Mosca è chiamata anche il porto dei 5 mari (giustamente, se prendete l’ Atlante), resta il fatto (evidente) che è sprovvista di mare, e l’altro fattto (meno noto) che a Luglio, e certi anni anche prima, ci fà un caldo difficilmente sopportabile . Dopo che in un eccesso di zelo (religioso ?) Eltsin ha fatto ricustruire com’ era e DOVE era il Tempio di Cristo Salvatore, cancellando “in the process” una bella piscina all’ aperto (unico risultato positivo, assolutamente imprevisto, della distruzione del Tempio nel 1931 -altro eccesso di zelo-), i posti dove fare il bagno gratis o quasi a Mosca sono diminuiti, ma ci sono . Ufficialmente il Comune di Mosca pubblica la lista dei posti “balneabili” ai primi di Giugno, ma di solito i giornali lo fanno prima . Quest’ anno, i posti “papabili” alla fine di Maggio erano 17 . Tutti o quasi raggiungibili con mezzi pubblici, il che non vuol dire “in metrò”, o almeno non solo e non sempre . Questo per i moscoviti non è un problema, prezzi dei biglietti permettendo, ma per uno straniero con poca o nessuna pratica della lingua di Tolstoi, il discorso può essere diverso . D’ altra parte, quando buchi la ruota, è il momento di imparare a cambiarla . Chiedere informazioni sulle fermate di “avtòbus” e “trollèybus” è un modo come un altro per cominciare a usare la lingua . Per girare la città in un altro modo . E per non essere il “solito” turista . In effetti, quando la lista è uscita, il numero delle spiagge “consigliate” era un pò al di sotto della cifra fatale (e forse è meglio, no ?), ma al momento “quella” lista non ce l’ ho sottomano . A richiesta, sempre a disposizione . Per ora, solo qualche indirizzo . 1: Spiaggia “Rublevo” (metrò “Molodezhnaya”, poi autobus 127) . E’ un pò fuori città, a NE . C’ è tutto, dalla pallavolo alle toilette.
2: “Ozero Bièloe” (lago bianco) . Difficilino arrivarci (Metrò Bikino, autobus 722-737K, 747 e 772), e bisogna portarsi le cose, perchè è “naturale” al massimo . Cercate di non sporcare, se ci arrivate . 3: Borizovskye Prudì . Non facile anche questa (Metrò Domodedovskaya, poi autobus 71 e 67 fino alla fermata “Borizovsky Most”) . Piuttosto a sud, più “fornita di Rublevo (acquascooter e altre imbarcazioni) . Non molto balneabile, l’ anno scorso .
4: Spiaggia “Akademiceski” . Abbastanza centrale (zona metrò “Savelòvskaya”) ma dura da raggiungere senza auto private (metrò Petrovskaya-Raqzumovskaya”, bus 282, 114, 191, 204, fermata “Kinoteatr Baikal”) . La preferita dai pescatori, dai bambini (ci sono le oche a cui dare le briciole) e dagli amanti dei cavalli (soloneklle feste) . Bei boschi per passeggiare . 5: “Belaya Dacia” (Dacia bianca) . Facilissima da raggiungere (metrò “Kusminky”), ma non andateci coi bambini . Acqua alta . 12: consigli per gli acquisti . Pubblicità di una birra . 5 amici al bar, bevono e guardano la partita su un grande schermo . Passano due tipi, si fermano proprio lì davanti, il gruppo protesta, i due chiedono scusa e se ne vanno . Fra il gruppo e lo schermo, un biliardo . Arrivano due ragazze in maglietta e jeans e si mettono a giocare . Niente di scandaloso, ma si vede che sono ben fatte . Una delle due, piazzata proprio davanti al gruppo, si china sul tavolo per colpire di stecca . Ha un dubbio, si volta, sempre piegata in due, e dice: “Vi disturbiamo ?” . Il gruppo, unanime, lo nega nel modo più assoluto . Le ragazze continuano a giocare, il gruppo continua a guardare loro (non la partita), bevendo birra . Slogan: (marca), la birra giusta . Della serie: la vita è fatta di priorità, e il calcio non è tutto… Altra pubblicità: Discussione in famiglia, fra marito, moglie e suocera (non si sà di chi), relaistica se mai ce ne furono: niente pistole, ma volume alto come nella vita . Motivo, la signora anziana ha preso un olio che costa poco, ma si “sente” troppo . L’ uomo di casa reagisce (“Non bisogna economizzare a spese dei miei NERVI !”) e batte sul tavolo (prendendolo non si sà da dove, visto che è appena uscito dalla doccia) il prodotto reclamizzato . Finale da reclame: affettuosità fra marito e moglie, signora sorridente: “Non figli ma oro !” . Anche l’ olio, tradotto, si chiama più o meno così: “oro” . La pace familiare non ha prezzo…
13: BERLUSCONI WAS HERE (TOO) ! Fra la fine di aprile e i primi di maggio, Berlusconi è andato in visita di Stato (?) a Mosca . Non è stata la prima volta, ma stavolta la TV russa gli ha dato più spazio, a lui e al motivo principale della visita: inaugurazione di una fabbrica italiana di lavatrici a Lipetsk, qualche 100 Km a sud di Mosca . Hanno fatto vedere Berlusconi che “spazzolava” Putin (perchè, mio Dio, perchè ?), che abbracciava e baciava a tutti i costi una ragazza (russa) addetta alla suddetta fabbrica (poi dicono che non bisogna farsi riconoscere…) e che ammetteva di aver chiesto a Putin come si fà ad avere il 70 % o giù di lì di popolarità (a giudicare dal risultato delle ultime elezioni, Putin non glie l’ ha detto . Spasìba, Vladimir Vladimirovic…) . Anche i giornalisti di qui hanno detto che Berlusconi è un magnate che si è “allargato” alla politica, più o meno come il “loro” Khodorkhowsky, che allo stato degli atti è in galera con accuse mica da ridere (mica solo evasione fiscale…), e dunque “non è un buon esempio” . Si vede che anche loro non capiscono bene perchè Putin, al di là del protocollo, gli dà tutta questa confidenza…
Alla TV russa hanno fatto vedere un servizio sull’ ultima opera di Dario Fò, “L’ anomalo bicefalo” . In cui si parla di Berlusconi e Putin, che a seguito di attentato e operazione urgente di alta chirurgia, diventano “BerlusPutin” . Nonostante L’ argomento delicato (Putin), il servizio non era una stroncatura, anzi . Si chiariva che il vero bersaglio (della satira) è il premier italiano, che nella realtà è “anomalo bicefalo” perchè imputato E presidente del consiglio, e per gli altri motivi che conosciamo bene . Alla fine si vedeva Fo che parlava al suo pubblico . “Sono venuti degli amici da Mosca a vedere lo spettacolo . Gli ho chiesto se a Mosca questo spettacolo lo farebbero vedere in TV, mi hanno detto di no . E allora di che cosa ci lamentiamo ? Grazie, Berlusconi…” (il servizio aveva in precedenza informato gli ascoltatori che Berlusconi, nella sua bicefala qualità di padrone di Mediaset E della RAI, aveva impedito agli italiani di vedere lo spettacolo in TV) . In totale, i russi, in parte, hanno potuto vedere o farsi un’ idea dello spettacolo, gli italiani no . E noi farem come la Russia, si diceva una volta . Ma non lo diceva Berlusconi, anzi…
Notare: anche nella visita precedente il nostro premier aveva fatto parlare di sè . Si era lamentato pubblicamente che non l’ avevano fatto mangiare abbastanza . E’ ufficiale: ormai lo conoscono anche lì…