Mosca in inverno
Per quanto riguarda il volo troviamo un Milano-Mosca con Alitalia pagato 244€ a testa.
LUNEDI 6 MARZO Partiamo da Malpensa alle 11.05 e dopo un volo tutto sommato soddisfacente atterriamo a Mosca Seremetevo alle 16.45 (+ 2 ore di fuso). Il controllo passaporti e il passaggio alla dogana si rivelano esperienze esasperanti e snervanti, con file lunghissime ed immobili con controlli ferrei e glaciali.
Usciamo dallo scalo dopo circa 1,5 h completamente stremati e per non farci mancare niente iniziamo una guerra tariffaria con i “famosi” tassisti moscoviti. Partendo dalla loro prima richiesta di 100$ arriviamo ad un accordo per 40$, ma che fatica… Usciti dalla zona aeroportuale colpisce fin da subito la lunga sequenza delle iper cementificate periferie cittadine, per poi arrivare in una giungla di macchine e di traffico mano a mano che ci si avvicina al centro. Dopo 45 minuti di taxy vediamo da lontano l’inconfondibile sagoma dell’Hotel Ukraina, uno dei 7 immensi grattacieli staliniani. Salutiamo il tassista e con i nostri bagagli entriamo in questo bizzarro edificio degli anni trenta. Ci accoglie una bellissima hall in marmo bianco con un immenso scalone interno e un soffitto affrescato in stile realismo socialista. Superiamo la hall e andiamo a fare il check-in lasciando i passaporti per farceli validare (non dimenticatelo!!). Saliamo in camera (niente di eccezionale vista l’eleganza dell’Hotel), disfiamo i bagagli e decidiamo di uscire subito per dare una prima occhiata alla città.
La temperatura esterna si aggira intorno ai -5°, ma tutto sommato si sopravvive! Il nostro Hotel si trova sulla Moskova di fronte alla Casa Bianca, ma senza mezzi propri, raggiungere il centro non è semplicissimo, quindi, visto che è il primo giorno in città, decidiamo di farci portare da un taxy (di fronte all’Hotel ce ne sono fermi a decine…) in Arbatskaja Pl. Da dove iniziamo a conoscere Mosca girando lungo la Vecchia Arbat, una graziosa strada pedonale molto animata, ritrovo dei giovani moscoviti e degli artisti di strada.
Facciamo un giro stando attenti a non scivolare sui lastroni ghiacciati, quindi vista l’ora (le 8 di sera) decidiamo di andare a mangiare e seguendo i consigli della Routard optiamo per Il Ristorante Barvikha in Bolshoy Nikolopeskovskij pereulok 8 (angolo Arbat), una casa russa che sembra un piccolo maniero. Mangiamo bene e spendiamo intorno ai 25€ in due; il problema è stato il menu scritto solo in cirillico e il cameriere che non parlava una parola d’inglese, quindi ordinare qualcosa di conosciuto era quanto mai impervio. Abbiamo risolto ricorrendo alla guida sia per la scelta del cibo che per la pronuncia (pirozky ai funghi e di carne, pelmeni, vodka).
Il problema della lingua è sicuramente un handicap serio, io sono stato leggermente avvantaggiato dall’aver studiato il greco (che ha alcune lettere molto simili al cirillico), ma questo mini vantaggio è risultato utile solo per leggere le cose, sicuramente non per tradurre e tanto meno per parlare. A Mosca abbiamo trovato pochissime persone che parlano inglese e anche le indicazioni sono al 90% in cirillico. Il problema più grosso è girare in metropolitana, dove le indicazioni sono solo ed esclusivamente in cirillico, ma con un po d’ingegno e con un minimo di preparazione (imparare a memoria, prima di partire, l’alfabeto) si può almeno, in parte, ovviare a questo problema.
Dopocena facciamo ancora un breve giro fra Nuova e Vecchia Arbat , ammiriamo da fuori il grattacielo sede del Ministero degli Esteri quindi raggiungiamo a piedi il nostro hotel attraversando la Moskova ghiacciata.
Notte:Hotel Ukraina Kutuzovsky prospect 2/1 130€ notte con colazione Cena:Barvikha Bolshoy Nikolopeskovskij pereulok 8 (angolo Arbat) 12€ a pp.
MARTEDI 7 MARZO Dopo una buona colazione a buffet in hotel, usciamo alla scoperta di Mosca.
Raggiungiamo a piedi, in dieci minuti, attraverso una zona residenziale con le strade completamente innevate, la stazione Kievskaya. Dopo aver comprato 2 biglietti (15 rubli l’uno) dalla glaciale babuska di turno, scendiamo lungo le interminabili scale mobili e davanti ci appare uno spettacolo incredibile: la leggendaria metropolitana di Mosca!!!Questa stazione come del resto molte altre nel centro sono veri e propri musei. Un opulenza di marmi, saloni e binari adorni di mosaici, bassorilievi e statue che esaltano atleti trionfanti, prosperose donne dei kolchoz, gagliardi operai e soldati invincibili e ancora molto altro. Ogni stazione è costruita con uno stile e un tema diverso, ma tutte sono interessantissime e di una bellezza incredibile! Arrivati ai binari iniziano i problemi, tutto è scritto in cirillico e orientarsi è difficilissimo. Riusciamo per fortuna a prendere la linea giusta, scendiamo in Pl.Revoljucij e raggiungiamo a piedi, attraverso i giardini di Alessandro, che costeggiano le mura del Cremino, la Piazza Rossa. Prima di entrare nella Piazza, ci fermiamo dieci minuti alla Tomba del Milite ignoto per fare alcune riprese durante il cambio della guardia, ma uscendo veniamo bloccati da due poliziotti che ci chiedono i documenti. Noi molto tranquillamente gli diamo i passaporti, ma i poliziotti riscontrano un non ben specificato problema e minacciano di portarci in commissariato per ulteriori controlli. Ci lasciano per circa mezz’ora da soli al gelo (-10°), quindi uno dei due poliziotti mi prende da parte e mi propone un patto: ci lascerà andare se gli daremo l’equivalente in rubli di circa 100€. Io rifiuto decisamente la proposta e gli dico di portarci in commissariato, anche perché ero sicuro di avere i passaporti regolari. La brutta storia per fortuna finisce dopo altri dieci minuti quando dopo il nostro ennesimo rifiuto al “patteggiamento” (la cifra richiesta era scesa a 50€), chiedo di poter chiamare l’ambasciata italiana. Morale: diffidate dei poliziotti Russi, sono mal pagati e corrotti e noi turisti (soprattutto quelli isolati come eravamo io e Cristina) sono delle prede facili, quindi quando vedete dei poliziotti abbassate lo sguardo e soprattutto non esibite la vostra “mercanzia occidentale” (macchine fotografiche, cellulari, videocamere,ecc). Pensate che i moscoviti hanno a che fare con questi bei tipini tutti i giorni dell’anno…Va bè, lasciamo sani e salvi la postazione della polizia sotto le Mura del Cremino ed entriamo finalmente nella mitica Piazza Rossa: che spettacolo…La piazza è immensa e riporta alla mente le parate militari di epoca sovietica. C’è solo da scegliere con che cosa iniziare, noi scegliamo la Cattedrale di San Basilio (ingresso 100 R), bellissima esternamente discreta all’interno, quindi dopo una buona mezz’ora di scatti e di riprese alla Piazza nel suo insieme, ci mettiamo in coda per entrare al mausoleo di Lenin (vietate macchine fotografiche e video-cam). La visione della salma imbalsamata dell’ex leader sovietico è affascinante anche per l’atmosfera un po lugubre presente all’interno dello stesso Mausoleo (non ci si può fermare ne si può parlare). Visitiamo quindi la necropoli del Cremino dove sono sepolte le figure più significative della rivoluzione, della politica e della società civile russa, tra le quali Stalin, Breznev, Gagarin e molti altri. Lasciamo questa parte della Piazza e dopo un veloce sguardo al Museo Storico di stato, con la vicina Porta della Resurrezione, ci godiamo i famosissimi Magazzini Gum. L’esterno è interessantissimo, mentre all’interno sembra di essere in un normalissimo ipermercato europeo sia per la merce venduta che per i prezzi…Nei dintorni della Piazza facciamo ancora un giro lungo Ulica II’inka (strada molto elegante con alcuni splendidi edifici)e in Ulica Nikolskaja, altrettanto carina.
Il pomeriggio lo passiamo nella zona di Tverskaja. Vediamo nell’ordine: la Piazza del Maneggio, lo splendido Hotel Metropol, l’altrettanto splendido Nacional e il famosissimo Bolsoj, che per nostra sfortuna è in fase di ristrutturazione quindi non visitabile internamente (volevamo goderci uno spettacolo…). Saliamo lungo Teatralny e raggiungiamo la Lubjanka, ex-sede del Kgb di sinistra memoria…Nelle sue cantine si torturava, si liquidavano gli oppositori politici e religiosi di ogni tendenza, oggi è semplicemente un palazzone senza fascino, ma che incute ancora timore!! Dopo un veloce pranzo in una mensa all’interno di un vetusto magazzino anni 80, ritorniamo in Piazza Teatralnaja e giriamo a zonzo per Ulica Tverskaja, fra le varie cose da non perdere sicuramente il negozio di gastronomia Eliseev, ricco di colonne con capitelli dalle forme stravaganti, di banconi, modanature, stucchi dorati, giochi di specchi e di cristalli, in un autentico trionfo di motivi floreali e vegetali. In Piazza Puskinskaja ci fermiamo a degustare una densa e profumata cioccolata bollente al magnifico Cafè Puskin, un po caro, ma impedibile… Lasciamo questa zona della città e in metropolitana raggiungiamo l’Arbat per la cena. Scegliamo il Ses-Bes un ristorante Azerbagiano all’inizio della Nuova Arbat di fronte alla Casa dell’Amicizia dei Popoli. Mangiamo ovviamente specialità caucasiche (kebab e spiedini) spendendo 600 rubli (cc.18€), consigliato…Smaltiamo la cena passeggiando per la Vecchia Arbat e raggiungiamo con una bellissima ma anche “freddissima” passeggiata l’Hotel Ukraina. Digestivo in terrazza con vista eccezionale su Mosca quindi a letto… Notte:Hotel Ukraina Kutuzovsky prospect 2/1 130€ notte con colazione Cena:Ses-Bes Vozdvizenka 11/3(M:Arbatskaja) 9€ a persona MERCOLEDI 8 MARZO Dedichiamo l’intera mattinata al Cremino (ingresso 350 rubli in due, 150R d’ingresso a testa + 50 per la macchina fotografica). La mitica sede del potere Russo fin dalla notte dei tempi, il cuore storico della città oggi centro delle istituzioni e residenza del presidente Putin è un immenso complesso di Palazzi, Chiese, Piazze e reperti storici. Noi lo abbiamo visitato in una mattinata ma per scoprirlo bene servirebbe un’intera giornata. Non starò ad elencare tutte le cose viste ma citerò solo quelle che ci hanno colpito maggiormente. Senza ombra di dubbio da non perdere sono: la Zarina delle Campane (pare sia la campana più grande del Mondo, pesa più di 200 tonellate…), lo Zar dei Cannoni (anche questo immenso…), il Palazzo dei Patriarchi, La Cattedrale dell’Assunzione con le sue Iconostasi e il trono di Ivan il terribile e l’Armeria di Stato con la sua ricca collezione di oggetti d’arte.
Lasciamo intorno all’una il Cremlino e ci dirigiamo in metropolitana alla Collina dei Passeri, l’unica zona collinare di tutta Mosca. Scendiamo a Universitet, attraversiamo una zona completamente innevata e dopo 15 minuti di cammino arriviamo all’ingresso dell’immensa Università di Mosca (un altro dei famosi 7 grattacieli staliniani), ancora 5 minuti di cammino e giungiamo finalmente al Belvedere. La vista spazia a 360°su tutta la città e a sorpresa scopriamo l’esistenza di alcune piste da sci dove i moscoviti si sbizzarriscono. Stiamo una buona mezz’ora a goderci lo spettacolo, quindi scendiamo in seggiovia per raggiungere gli argini della Moskova ghiacciata. Facciamo una bellissima passeggiata circondati dalla neve e dagli sciatori moscoviti, quindi riprendiamo la metro e raggiungiamo l’hotel. Decidiamo di prenderci un aperitivo sulla bella terrazza panoramica dell’Ukraina, dove ci godiamo un bellissimo tramonto, quindi intorno alle 19 usciamo per andare a cena. Raggiungiamo a piedi l’altra sponda della Moskova e qui prendendo spunto dai locali, facciamo l’autostop (gli autobus la sera sono piuttosto discontinui…Per non dire altro). Ci facciamo lasciare dal ragazzo che ci da il passaggio in Arbatskaya Pl. E raggiungiamo con una piacevole passeggiata la Vecchia Arbat dove ci fermiamo a cenare al Poslednaja Kaplja un locale molto semplice posto al primo piano di un palazzo sulla via pedonale.
Passiamo il dopocena sempre sulla Vecchia Arbat, quindi raggiungiamo in metro Kievskaya e da qui a piedi l’hotel.
Notte:Hotel Ukraina Kutuzovsky prospect 2/1 130€ notte con colazione Cena:Poslednaja kaplja Staryj Arbat 36, 10€ a persona GIOVEDI 9 MARZO Questa mattina decidiamo di visitare le stazioni più belle della metropolitana di Mosca.
Le stazioni, soprattutto quelle del centro, completate tra gli anni ‘30 e ‘50 del Novecento, si visitano come un Museo dell’architettura neoclassica staliniana e del realismo sovietico. Le vertiginose scale mobili ci immergono in un vero e proprio Museo sotterraneo, fra le molte stazioni visitate ci sono rimaste impresse: Kosmolskaja, sicuramente una delle più lussuose e imponenti dell’intera rete, con pannelli a mosaico che celebrano le vittorie militari e particolari momenti storici, Majakovskaja con i suoi splendidi soffitti a mosaico, Ploscad Revoljucij e le sue 76 statue bronzee di operai, soldati e contadini, ma tutte le stazioni sono delle opere d’arte. Risaliamo in superficie a Izmailovskij Park, dove visitiamo il mercatino locale in cerca d’occasioni. Il mercato è inserito all’interno di un fortino in tronchi d’albero, un po kitsch, ma le occasioni d’acquisto non mancano: matrioske, abiti militari, colbacchi, vecchi libri, splendide Leica e molti altri oggetti d’arte, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Essendo giovedì alcune bancarelle sono vuote (il mercato da il meglio di se nei weekend), ma il giro risulta lo stesso piacevole.
Torniamo in centro con la solita metropolitana e andiamo a visitare la Cattedrale del Salvatore; un opera immensa completata solo nel 1998 grazie ai soldi dei mafiosi russi. Questa chiesa eretta nel 1837 e distrutta da Stalin nel 1931 è l’epicentro della fede cristiana e della spiritualità per tutti i russi, ma a parte le dimensioni e l’opulenza della struttura, a noi ha dato una sensazione di vuoto e di freddo, senza dubbio è da visitare, ma non aspettatevi chissà che, non è niente di eccezionale. Da non perdere invece la vista che si gode dal vicino ponte, da una parte il Cremlino e dall’altra lo “strano” monumento in onore di Pietro il Grande. Lasciamo la Cattedrale e in autobus raggiungiamo il Monastero di Novodevicij.
Fondato nel 1524, questo Monastero è un oasi di pace e di silenzio, al proprio interno ci sono varie chiese, alcuni palazzi e il convento vero e proprio, ma a colpire è soprattutto l’atmosfera da fiaba: tutto il complesso è ricoperto da una coltre di neve, il silenzio la fa da padrone interrotto ogni tanto dai canti provenienti dall’interno del Monastero (assistiamo anche a una funzione ortodossa, molto particolare…), insomma veramente un bel posto. A fianco del Monastero sorge il cimitero dove fra gli altri vi sono sepolti: Cechov, Bulgakov e Gogol. Insomma se deciderete di visitare Mosca non dimenticatevi quest’angolo di pace e tranquillità.
Lasciamo, sempre in autobus (a proposito: un’impresa capire la direzione giusta e dove scendere…) e raggiungiamo la zona di Ulica Tverskaya dove ci fermiamo a mangiare da Zio Vania un locale rustico in Puskinskaja. Il pomeriggio lo passiamo gironzolando fra Piazza Rossa, zona dei teatri e Ul. Tverskaya dove ci fermiamo per l’ennesima cioccolata calda al cafè Puskin.
Per cena torniamo nella zona della cattedrale del Salvatore dove mangiamo da Mama Zoja un locale georgiano molto familiare e folcroristico. Oltre a mangiare molto bene e a spendere relativamente poco (1000R=30€ in due) abbiamo la fortuna di assistere ai festeggiamenti di un matrimonio con relativi canti e balli scatenati. Lasciamo in tarda serata il locale e raggiungiamo l’hotel, domani sarà l’ultimo giorno a Mosca… Notte:Hotel Ukraina Kutuzovsky prospect 2/1 130€ notte con colazione Pranzo:Zio Vania:Bolsaja Dmitrovka 17, 11€ a persona Cena:Mama Zoja: secenovskij pereulok 18, 15€ a persona
VENERDI 10 MARZO Purtroppo siamo arrivati all’ultimo giorno della nostra vacanza. Passiamo la mattinata nella zona di Kitaj gorod per fare una passeggiata culturale fra le bellezze del quartiere. Nell’ordine vediamo: l’Antico Fondaco degli Inglesi, il Palazzo dei boiari Romanov, con alle spalle l’orribile sagoma dell’hotel Rossija (chiuso per ristrutturazione…), la Chiesa della trinità ed infine la Chiesa di San Giorgio. Lasciamo quest’affascinante quartiere, attraversiamo per l’ultima volta la piazza Rossa e raggiungiamo in metro la zona della Vecchia Arbat dove finiamo di vedere le ultime cose: Casa Melnikov e la casa museo di Puskin. Ci fermiamo a pranzare in zona, facciamo gli ultimi acquisti quindi torniamo in hotel per il check-out e intorno all’una e mezza lasciamo l’hotel. Con un taxy (30€) raggiungiamo in circa 40 minuti l’aeroporto. Dopo la solita snervante trafila al controllo passaporti finalmente alle 17.35 il nostro volo parte da Mosca per atterrare alle 19.25 a Milano.
CONSIDERAZIONI FINALI: SPESE: Mosca in generale è una città molto cara. Per dormire, sebbene in un hotel di medio-alto livello, abbiamo speso 130€ a notte. Per pranzi e cene abbiamo speso una media di 12/13€ a pasto per persona. L’ingresso ai vari monumenti è invece nella media. I taxy sono carissimi, mentre il trasporto pubblico è a buon mercato (15 rubli x la metro). Gli acquisti di souvenir (matrioske,colbacchi,magliette) sono tutto sommato poco costosi, mentre gli alimentari (caviale) e gli alcolici (vodka) se acquistati nei posti giusti (supermercati) sono veramente convenienti.
TURISMO: Abbiamo incontrato pochissimi turisti (italiani nemmeno uno…) e tutti in tour organizzati. Come ho già accennato prima, l’inglese è una lingua ancora poco conosciuta e le indicazioni turistiche sono prevalentemente in cirillico. Non è un viaggio facile da organizzare, ma con un po di spirito d’adattamento si può fare… MOSCOVITI Tendenzialmente sono molto chiusi e freddi, i sorrisi sono rari e le richieste d’informazioni cadono spesso nel vuoto. In pochissimi casi soprattutto fra i più giovani abbiamo invece trovato aiuto e comprensione. Il problema principale mi è sembrato comunque la diffidenza e la difficile comunicazione.
TRASPORTI: La metropolitana è eccezionale, oltre ad essere una vera e propria opera d’arte, è veramente ben strutturata e conduce in qualsiasi posto della città, inoltre costa veramente poco. Gli autobus sono molto difficili da prendere, ma 2-3 volte siamo riusciti a sfruttarli, anche se per brevi tragitti. I taxy come ho detto prima sono carissimi e hanno la tendenza a fregare, quindi sono da prendere solo da e per l’aeroporto. I moscoviti utilizzano molto l’autostop, soprattutto di sera. Noi l’abbiamo fatto una sola volta, ma ci siamo trovati bene. In pratica ci si ferma davanti alla fermata del bus e si fa l’autostop, quando la macchina si ferma si dice la destinazione e si chiede il prezzo, se si trova l’accordo è fatta, il problema anche in questo caso è la lingua, ma con un po di fantasia si supera… CRIMINALITA’ E CORRUZIONE Per quanto riguarda la criminalità di strada, siamo stati fortunati, in quanto nessuno ci ha mai importunato, ma in alcuni casi, soprattutto nei luoghi super affollati tipo la stazione dei treni di Kievskaya, si percepisce il pericolo, l’importante in questi casi è cercare di andarsene il prima possibile senza dare troppo nell’occhio. Capitolo corruzione: a parte l’episodio che ho raccontato prima, avvenuto sotto le mura del Cremlino, Mosca da questo punto di vista è una città molto pericolosa. Abbiamo parlato anche con dei moscoviti che ci hanno chiaramente detto che loro convivono tutti i giorni con episodi di corruzione che vedono come principali protagonisti i poliziotti. Ripeto il consiglio: se incrociate dei poliziotti abbassate lo sguardo e allontanatevi il prima possibile, inoltre nascondete qualsiasi cosa possa apparire ai loro occhi come simbolo d’opulenza (macchine fotografiche, videocamere,ecc). Non è paranoia ma una semplice regola di sopravivenza.
CLIMA: Abbiamo avuto la fortuna di trovare 5 giorni di bel tempo con temperature tutto sommato accettabili (min -10 max 0°). Se pensate che 2 settimane prima c’erano – 30° direi che siamo stati fortunati. La città era ancora piena di neve il che rendeva l’atmosfera veramente eccezionale.
Infine ecco i miei personalissimi voti alle cose viste in questa affascinante città: LUOGO DESCRIZIONE VOTO PIAZZA ROSSA Semplicemente eccezionale 9 CREMLINO Imperdibile 8.5 METROPOLITANA Un’opera d’arte 9 KITAJ GOROD Sorprendente 7.5 LA LUBJANKA Inquietante… 6.5 UL.TVERSKAJA Interessante 6.5 ZONA DEI TEATRI Affascinante 6.5 ZONA DELL’ARBAT Turistica 7 CATTEDRALE DEL SALVATORE Fredda 5.5 MONASTERO DI NOVODEVICIJ Un’oasi di pace e tranquillità 7.5 COLLINA DEI PASSERI La vista più bella della città 7.5