Mosca e San Pietroburgo con bimba piccola

Un viaggio fai da te con una bimba di 16 mesi al seguito!
Scritto da: Anna Bardazzi
mosca e san pietroburgo con bimba piccola
Partenza il: 23/05/2011
Ritorno il: 01/06/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Di recensioni sulla Russia ce ne sono abbastanza, quindi mi limiterò alle cose più importanti che riguardano il viaggio con nostra figlia di 16 mesi. C’è da dire che noi abitiamo all’estero (a Parigi), quindi lei è ha già preso diversi voli (siamo a quota 15), e l’idea del viaggio non ci spaventava, anzi. Abbiamo deciso di approfittare dell’abbondanza di miglia Alitalia per acquistare i voli, partendo dall’Italia (dove comunque dovevamo andare a distanza di due settimane per un matrimonio ed una comunione).

Periodo 23 maggio – 01 giugno 2011

Spostamenti Voli: Milano-Mosca e San Pietroburgo-Roma-Milano Treno: Mosca-San Pietroburgo, acquistato on line sul sito delle ferrovie russe, eng.rzd.ru: è parzialmente in inglese, ma la prenotazione va fatta in russo. Io lo conosco, quindi non ho avuto problemi, ma penso che con il traduttore di google ci si possa fare. Noi abbiamo scelto un treno diurno, 4 ore e mezzo di viaggio, costo 50 euro ad adulto in seconda classe (prima 100), gratuito per i bambini senza posto. Esistono anche i treni notturni, comodi secondo me se si viaggia senza bambini, che permettono di spendere meno, non perdere una giornata e tuffarsi nella vita russa. Il treno diurno somiglia ad un Frecciarossa, tutto è moderno, proiettano film e l’assistenza è continua (se si è fortunati si trova anche qualcuno che parla inglese). E’ frequentato soprattutto da gente che viaggia per affari e turisti stranieri. Il treno parte dalla stazione Leningradskij (una delle famose “tre stazioni”, che credevo un posto malfamato, in realtà niente di che) e arriva alla Moskovskij, vicina al quarterie Vladimirskij (la zona di Dostoevskij).

Visto: solite cose, invito di un’agenzia russa, assicurazione sanitaria (noi l’abbiamo fatta con Europassistance), modulo compilato, passaporti (nel nostro caso anche per la bambina, che avevamo già, dato che all’estero è l’unico documento di identità che emettono per i neonati). Tutto inviato in ambasciata tramite un’agenzia, causa file incredibili all’ambasciata russa di Parigi (ma niente vieta di fare la fila alle 7 di mattina!).

Sistemazioni: per Mosca ci ha aiutati un mio amico residente lì, indicandomi un’agenzia che affitta, www.kvart-hotel.ru. Il sito è anche in inglese, i prezzi sono in linea con Mosca, ma si trovano cose interessanti. Noi abbiamo scelto un appartamento in Novy Arbat, quindi in centro (15 minuti a piedi dal Cremlino), per 4000 rubli al giorno (100 euro). Grattacielo sovietico, 23esimo piano, camera, cucina e bagno, ben tenuto e con ogni optional (microonde, lavatrice, lavastoviglie, ferro da stiro, phon, wifi free) e una portinaia molto gentile. All’arrivo ci ha accolti un’impiegata che parlava solo russo, alla partenza ne è arrivata un’altra che parlava solo russo, ma hanno persone che parlano inglese. A San Pietroburgo abbiamo prenotato tramite Hofa.ru, un’agenzia che si rivolge soprattutto a famiglie. Disponibilissimi, parlano tutte le lingue, italiano compreso. Ci hanno assegnato un appartamento in ulitsa Zogorodnij, nella zona Vladimirskij, a due passi da Nevskij Prospekt. L’appartamento era abitato, la padrona ci ha accolti e spiegato tutto. Un po’ inquietante perché in giro c’era veramente di tutto, dalle ciabatte agli spazzolini a preziosi vasi che ho dovuto nascondere perché mia figlia non li fracassasse… Meno attrezzato di quello di Mosca ma più grande, c’era anche un salone. Prezzo modico di 66 euro al giorno. C’era anche la possibilità di scegliere la sistemazione in famiglia, a prezzi molto più bassi.

Registrazione: arrivati a Mosca l’impiegata ci ha detto che non era necessario farla, perché le regole sono cambiate e adesso si può stare 6 giorni a Mosca senza registrarsi. Io ho cercato un po’ nel web, ma non ho trovato indicazioni, e siccome loro mi chiedevano 2000 (!) rubli a persona per farla (totale 150 euro), ho chiesto a quelli di Hofa se avevano qualcuno in città per farcela. Così l’abbiamo fatta con loro al prezzo di 15 euro. E a San Pietroburgo sempre con loro, 15 euro.

Transfer: dall’aeroporto di Mosca Sheremet’evo esiste una navetta, ma noi, per comodità e causa ritardo di tre ore, abbiamo optato per il taxi. I taxi ufficiali hanno delle tariffe visibili sul sito che cambiano in base alla zona, per l’Arbat sono 1800 rubli (circa 45 euro). All’uscita si trovano diverse persone che domandano se si vuole un taxi, hanno il cartellino, e il prezzo è quello dichiarato sul sito. Per arrivare nell’Arbat alle 11 di sera ci sono voluti circa 30 minuti. Dall’appartamento alla stazione abbiamo preso un altro taxi, ma l’abbiamo chiamato circa un’ora prima, come consigliato da tutti (eh sì… in 5 giorni lì non ne abbiamo visto passare uno su Noby Arbat!). Cosa non semplice se non si parla russo e non si ha un numero russo sul quale farsi richiamare… 700 rubli la corsa (meno di 20 euro), nemmeno 15 minuti il tragitto. Dalla stazione all’appartamento di San Pietroburgo è venuta a prenderci l’impiegata di Hofa (parlava anche inglese), alla cifra di 15 euro. Si poteva fare benissimo a piedi o con la metro (una fermata), ma con nanetta, passeggino, valigia e lettino da campeggio abbiamo preferito fare così. Per andare all’aeroporto di Pul’kovo stesso discorso: taxi chiamato parecchio prima (chiedere sempre al telefono il costo della corsa!), 700 rubli.

Cosa portarsi (per i bimbi): siamo rimasti piacevolmente sopresi dalla presenza di seggioloni in qualsiasi ristorante, anche nel più misero! Noi abbiamo optato per portarci dietro il lettino della BabyBjorn, 5kg, che si chiude in una valigietta (all’andata l’abbiamo imbarcato, al ritorno ce l’hanno fatto tenere come bagaglio a mano, considerate che ha le dimensioni di un portaabiti…). A San Pietroburgo comunque c’era il lettino in camera. Se si usano ancora le pappe, se ne trovano tantissime e più buone di quelle francesi o italiane! Noi le avevamo sempre dietro per praticità, ma spesso nostra figlia mangiava quello che mangiavamo noi, bliny, borsch, draniki, pel’meni e tutte le bontà della cucina russa. Pannolini, latte, biscotti, ovviamente si trova tutto in qualsiasi supermercato. Per intrattenerla durante i viaggi in aereo e in treno e durante i pranzi un po’ più lunghi abbiamo comprato un lettore dvd portatile, che ha funzionato benissimo. Lei non si è annoiata e il tempo è trascorso tranquillamente. Avevamo provato anche con matite e pennarelli ma è ancora piccola. Il passeggino è consentito su qualsiasi volo, non rientra nella franchigia del bagaglio e può essere di qualsiasi dimensione/peso. Noi abbiamo un ultraleggero, il Maclaren Volo, meno di 4kg, comodissimo per i viaggi e per portarlo su e giù per la metropolitana (che in Russia non è come a Parigi, molte meno scale, a San Pietroburgo addirittura sono tutte scale mobili, a Mosca si fatica un po’ di più ma niente di che).

Mosca: che dire? Meravigliosa. Per me che ho trascorso alcuni mesi a Minsk e ho girato la Bielorussia più volte e sono innamorata delle città sovietiche è stata un sogno. Spazi immensi, verde, ordine, il tutto mischiato a storia, fiumi di persone di corsa, modernità e arretratezza… Ne sono rimasta così affascinata che sto cercando di convincere mio marito ad andarci a vivere, chissà! Non starò a raccontare cos’abbiamo visto giorno per giorno, ma per rimanere in linea con Russia-per-bimbi ecco cosa non ci siamo fatti mancare. Piazza Rossa, Mauseoleo di Lenin, Aleksandrovskij Sad, Gum, San Basilio, Cattedrale del Cristo Salvatore, Bol’shoj, Lubjanka, Hermitage, museo del Gulag, Tverskoj, Kamergersky pereulok, Casa Bianca, 7 sorelle, World Trade Center, zona letteraria I parchi: Cistye Prudy, Park Gorkogo, Stagni del Patriarca, Aleksandrovskij Sad, Park Pobedy, Zoo municipale Dove abbiamo mangiato: Mu mu – catena di self service. I self service nell’ex Urss sono molto in voga, si mangia bene e si spende poco. I Mu mu sono un po’ dappertutto, noi abbiamo mangiato in due diversi (a Basmanny, ul. Myasnitskaya 14 e a Khamovniki, pr. Komsomolsky 26), la cucina è tipica russa e si trova veramente di tutto a prezzi contenuti. Hanno dei bellissimi seggioloni pezzati! Yolki palki – altra catena di piatti russi, frequentata da locali, che normalmente ordinano il buffet libero in cui viene servito un po’ di tutto. Noi siamo stati in quello in Novy Arbat, ma servizio pessimo, non avevano niente, ci hanno fatto aspettare tantissimo per qualsiasi cosa e una cameriera voleva anche discutere perché era convinta che avessimo ordinato borsch. Cibo niente di che. Noi abbiamo provato quello in Novy Arbat 11. Kitezh – nella stessa via del museo del Gulag (ul. Petrovka 23/10), più vicino al teatro dell’Hermitage. Ideale per pranzi di affari, di livello abbastanza alto ma non di lusso, ottima cucina russa e sale per non fumatori.

San Pietroburgo: bellissima, molto diversa da Mosca. A me è piaciuta tantissimo, ma meno della capitale. Qui ovviamente è tutto imperiale, più turistico, meno… “russo” del XXesimo secolo, ecco. Ma so che per chiunque non c’è paragone tra la città degli Zar e Mosca! Cos’abbiamo visto: Ammiragliato, piazza del palazzo, Hermitage (per me, più bello il palazzo delle opere, ma per me eh), Nevsky Prospekt, Cattedrale di Kazan, Edificio Singer (Dom Knigi), Cattedrale del Sangue Versato (un capolavoro, all’interno, molto, molto più bella di San Basilio che invece la batte per gli esterni), giardini d’estate, Campo di Marte, ploschad’ Iskusstv, Gostiny Dvor, Cattedrale di Smolny, Giardini di Tauride, Cattedrale di Vladimirsky (e tutto il quartiere di Dostoevskij), isola Vasilevsky, Petrograd (Fortezza di Pietro e Paolo con la cattedrale, parco Aleksandrovsky, Moschea). Dove abbiamo mangiato: Imbir – nella strada del nostro appartamento, un locale moderno, frequentato da giovani, che però offre un’ottima cucina fusion, tutto veramente delizioso a prezzi contenuti e servizio gentile. Shinok – sempre nella nostra strada, un ristorante ucraino con musica dal vivo ottima per intrattenere i bambini! Qui si mangiano i vareniki, i ravioli ucraini, più altre delizie. Il Patio – nato come Patio Pizza, è una catena che conoscevo già, presente a Minsk. Si mangiano delle buone pizze, in più nel locale in Nevsky prospekt si trova anche Planeta Sushi, altra catena ormai storica. Offrono fogli e matite ai bimbi. Russky Kitsch – sull’isola Vasilevsky (Universitetskaya nab.), locale giovanile arredato in modo folle (sul soffito Catro e Breshnev si baciano appassionatamente e il conto viene portato in finti portafogli Louis Vuitton!), si mangia bene, russo, internazionale e fusion. Peccato per i cocktail annacquati… Chaynaya Lozhka – catena presente ovunque, offrono piatti semplici (bliny, borsch e altre zuppe, insalate) a prezzi davvero contenuti. Ambiente spartano, noi siamo stati in quello in Chernishevskogo 9, il palazzo era in ristrutturazione ed è stato l’unico posto in cui non abbiamo trovato il seggiolone.

Per concludere, per chiunque volesse fare un viaggio in Russia e non sapesse a chi rivolgersi, consiglio davvero Hofa.ru: parlano italiano, offrono qualsiasi tipo di servizio (anche l’invito per il visto) e sono seri e gentili, oltre ad avere prezzi onesti.



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