Mosca e San Pietroburgo 4
Nel primo pomeriggio del 26 luglio partiamo da Verona con un charter… Destinazione Mosca!! Il volo dura 3 ore e mezza e in Russia ci sono 2 ore di fuso orario. Atterrati, abbiamo il tempo di salire sul nostro bus e addentrarci nel traffico russo che il venerdì sera è più intenso del solito (i russi si spostano dalla città verso le dacie – le case di campagne dove trascorrere il week-end). Il nostro hotel, il Borodino, è molto bello e accogliente e nonostante sia leggermente fuori città, ha due stazioni della metropolitana vicine. La prima sera è dedicata alla scoperta del ristorante uzbeko e di un primo giro in centro per alcune foto di rito. La piazza Rossa e San Basilio sono sensazionali di notte quando la folla di turisti si dirada. Inoltre io e Roby sperimentiamo subito l’ebbrezza di prendere la metro in una città in cui pochissime persone conoscono l’inglese e dove le fermate sono scritte (ovviamente) solo in cirillico!
27 luglio: La prima giornata in terra moscovita è dedicata alla visita della Piazza Rossa e del Cremlino. I biglietti si acquistano in un piccolo casottino, dopo aver oltrepassato il giardino di Alessandrovsky, dove solitamente la coda è interminabile e l’organizzazione scarsa, ma tra un gesto e l’altro riusciamo ad entrare. All’interno è tutto sontuoso e molto “militarizzato”: un soldato è appositamente incaricato di assicurarsi che i turisti non abbandonino mai il marciapiede loro destinato. La visita permette di ammirare il Palazzo del Patriarca (Esterno), la Cattedrale dell’Assunzione, dell’Arcangelo e dell’Annunciazione, il Campanile di Ivan il Grande, l’Armeria, la Campana dello Zar e la Torre del Salvatore (orologio). Rimaniamo molto soddisfatti, soprattutto quando alle 12 inizia la parata militare (si ripete tutti i sabati a quell’ora e l’ultimo sabato del mese viene replicata nella Piazza Rossa alle 14).
Abbiamo ancora il tempo per la visita del Milite Ignoto, poi ci dirigiamo per pranzo verso il Gum, il centro commerciale in Piazza Rossa che, architettonicamente parlando, è meraviglioso. Il tempo di riprendere un po’ di energie e decidiamo di dedicare il resto della giornate a passeggiare per la via principale, via Arbat, tra shopping e locali. Stasera ristorante georgiano. Da provare assolutamente!
28 luglio: La mattinata inizia con la coda per visitare il Mausoleo di Lenin (è aperto solo alcuni giorni dalle 10 alle 13) ed è una meta d’obbligo se si va a Mosca. E’ impressionante il trattamento a base di acidi che deve essere fatto regolarmente al corpo di Lenin affinché si mantenga intatto. Qualora potesse interessarvi, è possibile tutt’oggi ricevere lo stesso trattamento di Lenin per la modica cifra di un milione di dollari..
La successiva tappa è la bellissima ed emozionate Chiesa di San Basilio, il simbolo di Mosca. Interessante è la più piccola e riservata chiesa di Kazan (sempre nella Piazza Rossa), più intima e con un’atmosfera ancora più suggestiva, soprattutto perché siamo entrati durante la celebrazione di una funzione religiosa ortodossa.
Per l’ultima sera abbiamo deciso di acquistare due biglietti per il balletto russo: molto emozionante, con coreografie straordinarie e cambi d’abito da mille e una notte per gli oltre 50 ballerini che compongono la compagnia. Da fare!
29 luglio: Il teatro Bolshoi e Tverskaya Street ci occupano l’ultima mattinata. Poi, a malincuore, ci dirigiamo in hotel dove ci attende il bus per portarci sino alla stazione ferroviaria (i controlli effettuati prima di poter accedere alla stazione sono paragonabili a quelli dell’aeroporto) da dove partirà il nostro treno che in 4.5 ore ci condurrà a San Pietroburgo. Alloggeremo in un Holiday Inn, leggermente fuori dal centro città, ma con una stazione della metro a 50 m.
30 luglio: La gradevole temperatura e il sole splendente ci invitano a dirigerci di prima mattina verso il centro della città: scendiamo alla fermata metro sulla Prospettiva Nevsky e la prima tappa obbligatoria è la Cattedrale di Kazan, la cui struttura ricorda molto la Basilica di San Pietro a Roma. Iniziamo poi a passeggiare ammirando l’architettura della città e costeggiando la Neva fino a quando ci ritroviamo di fronte alla Cattedrale del Sangue Versato: l’esterno ricorda la Basilica di San Basilio con la sua influenza dell’arte russa medievale, mentre l’interno è una festa di colori, tra mosaici, piastrelle di ceramica e di vetro colorato. Il pomeriggio è invece dedicato ad ammirare il Campo di Marte, un’immensa zona verde in città dove poter rilassarsi passeggiando, facendo un picnic o leggendo all’ombra degli alberi, la Piazza del Palazzo con la sua colonna di Alessandro e, per finire la giornata, una fantastica gita in battello lungo i canali di San Pietroburgo.
31 luglio: Date le previsioni favorevoli, io e Roby decidiamo di recarci lungo la Neva (dietro all’Hermitage) dove partono gli aliscafi per Peterhof, la residenza estiva degli zar che si affaccia sul Golfo di Finlandia. La durata del trasporto è di circa 30 minuti con un costo intorno ai 25/30 euro andata e ritorno per persona.
Il primo impatto con la residenza ci lascia senza parole: una struttura meravigliosa con fontane, giochi d’acque e giardini da sogno (alcuni l’hanno soprannominata la Versailles russa). L’unica avvertenza riguarda il biglietto di entrata, in quanto ci sono diverse tariffe in base a quello che si vuole vedere, oppure un biglietto cumulativo sui 45 euro. Noi non avevamo molto tempo a disposizione quindi abbiamo optato per la visita dei giardini, che ci ha lasciati davvero soddisfatti. Ad ogni angolo, è possibile scorgere fontane di tutti i tipi con i più svariati giochi d’acqua.
Utilizziamo il tragitto di ritorno per riposarci e appena sbarcati ci godiamo l’ultima parte della giornata dedicata alla visita della fortezza dei Santi Pietro e Paolo, situata su una piccola isola posta sempre sul fiume Neva. La stanchezza inizia a farsi sentire, ma il sole ancora alto delle notti bianche, ci fa addirittura dimenticare che l’ora di cena è ormai passata, quindi dopo una breve consultazione della nostra mitica Lonely Planet, decidiamo di concederci un piccolo lusso e optiamo per il Russian Vodka Museum, dove c’è una lista infinita di tipi di vodka e di piatti tipici della tradizione russa. Ci siamo trovati molto bene grazie anche al nostro simpatico cameriere che ha saputo consigliarci in merito al cibo e alle bevande. Un po’ storditi da tutte le meraviglie viste durante la giornata (e forse anche un po’ dalla vodka), andiamo a dormire stanchi morti.
1 agosto: il risveglio è caratterizzato da un forte temporale che ha abbassato drasticamente la temperatura, ma siccome è il nostro ultimo giorno, non ci scoraggiamo e ci rechiamo al museo dell’Hermitage situato all’interno del Palazzo d’Inverno. Fortunatamente avevamo effettuato la prenotazione online prima di partire, altrimenti l’attesa per entrare sarebbe stata di 3 ore (ovviamente sotto la pioggia!). Se acquistate il biglietto d’entrata tramite il sito internet, dovrete poi convertire la ricevuta con il biglietto vero e proprio in un apposita biglietteria all’interno del cortile (bisogna “scovarla” perché le indicazioni sono praticamente assenti). Il museo è incantevole perché le opere contenute al suo interno lasciano senza fiato, cosi come le dimensioni dell’intera struttura. Non è sufficiente una giornata per visitarlo tutto e, a tal fine, è previsto un biglietto di entrata per due giorni consecutivi leggermente più conveniente.
Quando usciamo, a pomeriggio inoltrato, abbiamo il tempo di mangiarci un panino e poiché la giornata è migliorata, andiamo ad ammirare il Palazzo di Marmo e la spettacolare Basilica di Sant’Isacco, sita nell’omonima piazza. La sua cupola è la quarta più grande al mondo ed è possibile salirvi attraverso una scalinata di 200 gradini circa per poter ammirare lo skyline della città dall’alto. Questa è un’altra tappa obbligatoria!
L’ultima parte della giornata è dedicata allo shopping sulla Prospettiva Nevsky, con tappa nei negozi più rappresentativi della città, gli store dello Zenit San Pietroburgo e del CKA, ma soprattutto un pittoresco e caratteristico negozio posto a metà della Prospettiva Nevsky dove vendono una miriade di prelibatezze artigianali.. Impossibile non assaggiare qualcosa!
2 agosto: la vacanza ormai volge al termine e non ci resta altro che fare un ultimo giro per salutare questa meravigliosa città piena di vita, di strutture imponenti e di voglia di crescere per affacciarsi sempre di più al mondo e far vedere la sua maestosità.
Ci gustiamo il pranzo in un ristorante italiano (la “Terrassa” che consiglio vivamente) posto su una terrazza da cui è possibile ammirare tutta la città e poi ci dirigiamo in hotel dove ci attende il bus per portarci all’aeroporto.