MORROCOY e LOS ROQUES: 2 paradisi in Venezuela

Per il terzo anno consecutivo eccomi nuovamente a raccontare la nostra bellissima esperienza di sole e mare fatta in 2 posti incredibili, che consiglio vivamente a chi ama crogiolarsi al sole su spiagge bianche e acque cristalline...in primis mi presento sono Monica e con Paolo (mio marito) adoriamo viaggiare e ogni anno la scelta di dove andare...
Scritto da: lisk
morrocoy e los roques: 2 paradisi in venezuela
Partenza il: 30/07/2006
Ritorno il: 13/07/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Per il terzo anno consecutivo eccomi nuovamente a raccontare la nostra bellissima esperienza di sole e mare fatta in 2 posti incredibili, che consiglio vivamente a chi ama crogiolarsi al sole su spiagge bianche e acque cristalline…In primis mi presento sono Monica e con Paolo (mio marito) adoriamo viaggiare e ogni anno la scelta di dove andare è sempre difficile vista la quantità di posti che mi piacerebbe visitare…E quest’anno la scelta è ricaduta sul Venezuela. Inizialmente l’unica certezza che avevo è che volevo andare a Los Roques e poi il resto era tutto da definire…Un tour? un’altra isola? La risposta ai miei quesiti, come al solito, l’ho trovata sul sito Turisti per Caso che mi ha fatto scoprire una meta alternativa e poco conosciuta dal turismo italiano e che si è rivelata un’ottima scelta…Mi riferisco al Parco Naturale di Morrocoy.

Ma non voglio dilungarmi oltre perchè preferisco decantarvi le bellezze dei posti visti e se ci riesco a farvi vivere un pò delle belle emozioni che ci ha riservato questa vacanza, dandovi però immediatamente delle dritte che potrebbero servirvi qualora decidiate di fare un viaggio analogo.

Per Morrocoy e Los Roques basta un bagaglio “minimalista”…Costumi, infradito, pantaloncini e magliettine questo e quello che serve..Dimenticate a casa i tacchi, vestitini eleganti, camicie o pantaloni li non vi serviranno…Anzi vi faranno sembrare fuori luogo! Per Los Roques il bagaglio non deve superare i 10 kg a testa e l’eventuale eccesso si dovrà pagare.

Per lo snorkelling a Los Roques è possibile affittare tutto il necessario in loco cosa invece non possibile a Morrocoy.

Tra i vostri medicinali non devono assolutamente mancare fermenti lattici, medicinali per la dissenteria e per il vomito..Il gran caldo gioca brutti scherzi.

Se nel vostro pacchetto non è inclusa la tassa d’uscita dal Venezuela informatevi sul costo (ad oggi si aggira sui 45 dollari a testa) e portatevi il corrispettivo in dollari (visto che a quanto pare considerano dollari ed Euro uguali). Per il resto potrete cambiare gli Euro senza problemi nella valuta locale i bolivares (1 euro equivale all’incirca a 2.600 bolivares). A Gran Roque il cambio viene effettuato nei negozietti che ci sono vicino alla pista d’atterraggio.

I cellulari a Los Roques non prendono bisogna dimenticare di averli, quindi se volete telefonare è possibile o acquistare delle schede telefoniche da utilizzare nelle cabine sparse qua e là per Gran Roque o andare al centro telefonico (1 minuto di conversazione costa 1.500 bolivares pari all’incirca a 60 centesimi).

In Venezuela non esiste estate e inverno ma solo stagione secca e stagione delle piogge, quest’ultima va da maggio a novembre.

Da provare assolutamente: – l’AREPA tipica specialità venezuelana..È una frittellina di farina di mais al cui interno si può inserire formaggio, carne, prosciutto.

– la COCADA (buonissima a Cayo Sombrero a Morrocoy) bibita fatta con cocco, latte di cocco, latte condensato in polvere, ghiaccio e cannella.

– il COCOLOCO cocktail a base di rhum e cocco.

Vi chiedo, fin d’ora, scusa per gli eventuali errori formali in cui incorrerete, ma è mia abitudine (forse pessima) scrivere di getto senza poi rileggere e controllare.

Abbiamo prenotato tutto tramite agenzia con il tour operator Aeternum, uno dei pochi ad avere delle posade a Morrocoy, con partenza il 30 luglio e rientro il 14 agosto. Noi avevamo optato, dopo una sofferta scelta, a Los Roques per la posada La Gaviota (anche se la mia scelta iniziale era stata per la Gotera) solo che al momento della consegna del voucher ci hanno informati che avremmo trascorso 5 notti alla Gotera e 2 notti alla Gaviota..La notizia mi ha fatto piacere perchè così avevo l’opportunità di vedere 2 posade e di fare un confronto.

Il viaggio non è iniziato benissimo, visto che siamo stati vittime dello sciopero dell’Iberia..Avevamo il volo da Linate alle 8.30 che in realtà è partito alle 12.00 così abbiamo perso la coincidenza per Caracas e dopo lunghe peripezie e vicissitudini nonchè attese all’aeroporto di Madrid ci hanno dato un biglietto aereo per il giorno dopo e una notte in albergo nella capitale spagnola…Ne abbiamo approfittato così per fare un giro in quel di Madrid…Faceva un caldo micidiale ma questo non ci ha impedito di visitare,anche se in modo molto approssimativo, la città e di fare una cenetta a base di jamon e chorizo…

Finalmente il 31 alle 14.30 siamo partiti per Caracas..E dopo 8,30 ore di volo siamo atterrati in Venezuela..Ad attenderci c’era Hector (il referente locale per il tour operator) che ci ha presentato all’autista che ci avrebbe accompagnato a Morrocoy. Dopo aver telefonato a casa da un centro telefonico in aeroporto (per una cifra ridicola), il nostro accompagnatore ci ha fatto cambiare gli Euro in bolivares visto che è l’unica moneta accettata a Morrocoy e nella maggior parte dei casi anche a Los Roques.

Alle 16.30 ( il fuso orario è di 6 ore indietro rispetto l’Italia)siamo saliti in macchina ed è iniziato un secondo viaggio..Poichè Morrocoy dista circa 300 km da Caracas in più in questo periodo, essendo caduto un ponte, il traffico per attraversare la capitale è davvero intenso abbiamo fatto più di un’ora in coda con venditori che offrivano qualunque cosa: acqua, gelati, pop-corn, biscottini..Da quel poco che ho visto di Caracas devo dire che non mi ha fatto una buona impressione..Tutt’intorno ci sono favelas (a quanto pare il 60/70 % della popolazioni abita lì) e al centro grattacieli..Le case hanno inferriate a tutti i piani e le macchine che circolano sono vecchissime e in condizioni pessime, per non parlare degli autobus locali.

Alle 21.30 siamo arrivati alla posada VILLA MANGROVIA stravolti e frastornati..Ci hanno fatto vedere la stanza e servito la cena…E subito dopo a nanna per riprenderci.

Qualche accenno sulla posada che è situata all’interno del parco naturale..Molto molto carina e soprattutto pulita. Ha 5 camere di cui 3 staccate dal corpo principale, tutte dotate di aria condizionata, con acqua calda per la doccia. Ha una piccola piscina con acqua caldissima e un bellissimo giardino tropicale in cui si possono ammirare tantissime specie di uccelli e iguane che girano indisturbate. La signora che la gestisce Irina ha 84 anni, ed è in gambissima..Molto gentile, discreta e disponibile. La posada ha un suo piccolo molo da cui tutte le mattine parte la lancia per l’isola in cui si vuole trascorrere la giornata. Qui è tutto compreso, dal giro alle isole, alle bevande alcoliche nella cava – il frigo per il pranzo. Al di fuori della posada c’è il nulla…La cena solitamente è servita tra le 19.30 e le 20.00…Si mangia tutti insieme il che rende più agevole la conoscenza di altre persone e dopo una breve chiacchierata non resta che andarsene a dormire per affrontare un altra giornata di mare.

Alle 6.30 eravamo già in pista (il jet lag si è fatto sentire per tutta la prima settimana) a zonzo per la posada (i primi 2 giorni eravamo gli unici ospiti) guardandoci in giro e studiando un pò l’ambiente..Alle 8.00 colazione (ricca e curata) e alle 9.00 partenza per la spiaggia (muniti di cava con bibite – 5 birre, 2 coca-cola, acqua e pranzo- e sedie). Molto suggestivo è il giro in lancia il primo pezzo lo si fa attraversando un tunnel di mangrovie e poi si costeggiano tutta una serie di isolotti fino a giungere a destinazione. Le caratteristiche comuni a tutte le spiagge che abbiamo visto sono: acqua cristallina e caldissima; spiagge bianche con sabbia sottilissima; palme e mangrovie a fare da sfondo..Insomma i tipici sfondi da cartolina.

Unica “pecca” i venezuelani che non hanno rispetto per l’ambiente..Non conoscono l’uso dei sacchi dell’immondizia ma lasciano bottiglie, lattine e carta dove gli capita..Ma a parte questo sarà divertente osservarli per scoprire le loro abitudini al mare…Vi accorgerete che per loro è normale bere, fin dal mattino, litri e litri di birra o whisky/rhum in acqua, mangiare in continuazione, tutte cose che li rendono abbastanza rotondetti. Le venezuelane non si mettono in topless ma vedrete dei tanga da paura (in tutti i sensi)! Ecco nel dettaglio le spiagge che abbiamo visto e in cui abbiamo passato delle giornate fantastiche: – PLAYUELA e PLAYUELITA (distanza dalla posada in lancia 10 minuti) spiagge attrezzate con lettini e parasoli, venditori ambulanti ma non solo di collanine ma soprattutto di cibo (gelati, aragoste, gamberi, ostriche, polipo), toilettes, bar. La gente si concentra a Playuela che è la prima spiaggia mentre per Plauyelita bisogna camminare 5 minuti in più. Lo snorkelling non è male.

PLAYA MERO (distanza dalla posada in lancia 10 minuti) a differenza delle altre spiagge che abbiamo visto qui non troverete nessun servizio…Abbiamo trascorso una giornata da soli…O meglio per trovare un angolo tranquillo abbiamo camminato un pochino ma ne è valsa davvero la pena. Lo snorkelling è stato bello.

PLAYA AZUL (distanza dalla posada in lancia meno di 10 minuti) spiaggia attrezzata con lettini e parasoli, bar, venditori ambulanti (gelati, aragoste, gamberi, ostriche, polipo), toilettes. E’ abbastanza piccola come spiaggia per cui si riempe in fretta..A differenza delle altre spiagge questa è orientata all’interno del parco per cui passano diverse lance e fare snorkelling può essere un pò pericoloso. Qui abbiamo mangiato aragoste, gamberi e ostriche, una vera bontà e mi sono fatta fare le treccine.

CAYO SOMBRERO (la più lontana, ossia 20 minuti di lancia) la più movimentata. Ci sono 2 spiagge una che da verso il parco e l’altra, invece, che da sul mare aperto. Noi ci siamo fermati sulla prima, perchè la seconda è incasinata, ci sono tende da campeggio, una schiera di parasoli, il mare non è cristallino…Insomma non ci entusiasmava. Come per le altre spiagge abbiamo cercato un angolino tranquillo e camminando l’abbiamo trovato…Dove eravamo noi non passavano venditori e solo ogni tanto si vedeva qualcuno che veniva a fare una passeggiata. Qui, finalmente, ho bevuto la Cocada (buonissima) e abbiamo mangiato nuovamente aragoste, gamberi e ostriche. Lo snorkelling non è male ma bisogna fare un pò di attenzione alle barche.

Il 6 purtroppo il nostro soggiorno a Morrocoy è finito..Alle 8.30 eravamo già in macchina diretti a Caracas, questa volta però abbiamo trovato meno traffico e alle 12.00 eravamo già nell’aeroporto nazionale (dista da quello internazionale 5 minuti a piedi). Qui ci aspettava Hector (il referente per il tour operator) che ci ha fatto vedere dove effettuare il check in, dove pagare la tassa (sinceramente non ricordo per cosa) e il percorso da effettuare per prendere il volo. Alle 14.30 abbiamo fatto il check in (mi raccomando il peso della valigia, sono davvero fiscali)..E alle 15.30 circa partenza.

Tutti gli aerei per Los Roques sono piccoli (min.14 max 19 posti), ricordano delle zanzarine..Noi all’andata eravamo seduti dietro i piloti e al ritorno avevamo dietro di noi le valigie. Il volo dura all’incirca 40 minuti…E quando si incominciano a vedere i vari atolli che compongono Los Roques si resta incantati per i colori del mare…Da brivido è l’atterraggio viste le dimensioni della pista e la vicinanza al mare! Arrivati a Gran Roques ci aspettava “Cino” (un grande lavoratore, disponibilissimo e gentilissimo, che è il tutto fare alla posada dove abbiamo trascorso i primi 5 giorni) che ci ha preso i bagagli e ci ha portati alLA GOTERA.

La GOTERA ha 5 stanze (molto carina è la stanza 4..Parete fucsia, copriletto fucsia, bagno molto spazioso, la 5 è la più grande ha un letto matrimoniale, un letto singolo ed un soppalco con un altro letto)..Tutte hanno la pala, l’aria condizionata (che si può avere pagando un supplemento) e l’acqua calda. E’ posizionata direttamente sulla spiaggia (è la più vicina al mare..Altre posade sulla spiaggia, anche se un pò più distanti dal mare sono: la Caracol e la Gaviota), la colazione e la cena (molto abbondanti) vengono servite sul terrazzo fronte mare..C’è un tavolo da 6/8 persone e un tavolo da 5. Dispone di un terrazzino al primo piano dove è possibile vedere il tramonto in tutta tranquillità..E dall’anno scorso hanno aperto di fianco alla posada un bar (fa sempre parte della posada) che apre intorno alle 18.00 e chiude tassativamente alle 24.00..Qui potrete prendere un aperitivo o un cocktail comodamente adagiati su dei puff con i piedi nella sabbia e davanti il mare..

Giornalmente vi verranno dati teli mare e vengono organizzate gite alle varie isole con una lancia privata. Al rientro dalle isole troverete ad accogliervi uno spuntino (solitamente torta, con succhi vari e una volta anche la pizza buonissima).

Come vi ho detto la GOTERA ha 5 stanze ma noi eravamo in una sesta stanza da mille e una notte..Ma andiamo con ordine..Siamo stati accolti da Cesare (italianissimo, simpaticissimo..Ma ve ne parlerò più avanti) che ci ha mostrato la stanza che non era all’interno della posada ma nel caseggiato in cui è ubicato il bar…La stanza mi ha lasciato senza parole..Bagno a piano terra fantastico e al primo piano stanza matrimoniale molto spaziosa e bella con tante finestre e una porta che da su corridoio esterno che porta direttamente al terrazzino (per vedere il tramonto)..Dopo aver ammirato la stanza in cui avremmo trascorso 5 notti ho chiesto a Cesare se era possibile fare un bagno davanti alla posada e lui carinissimo, poichè dovevano andare a recuperare gli altri ospiti della posada in un’isoletta vicina, ci ha detto che avevamo tempo un quarto d’ora per mettere il costume e saremmo andati in barca a recuperare gli altri…Così presi dall’euforia ci siamo fiondati a cambiarci e dopo 15 minuti eravamo a Franzisqui a fare il primo bagno a Los Roques.

La sera abbiamo conosciuto a cena gli altri ospiti della posada (quasi tutte coppie in viaggio di nozze) e dopo cena essendo chiuso per riposo settimanale il bar della Gotera siamo andati a bere qualcosa in un altro barettino sempre sulla spiaggia.

La GAVIOTA (in cui abbiamo trascorso a malincuore le ultime 2 sere…A essere sincera, infatti, il trasferimento in questa posada mi è costato parecchio..Mi è dispiaciuto tantissimo lasciare la Gotera e soprattutto non poter più cenare con le altre coppie) ha 6 stanze di cui 4 al piano terra e 2 al primo piano (con terrazzino e vista mare), tutte hanno la pala, l’aria condizionata (inclusa nel prezzo) e l’acqua calda. La nostra stanza (la numero 2 ) pur essendo piccolina era molto carina e curata, con la doccia all’aperto (ma penso tutte quelle del piano terra), una zanzariera sul letto, diverse piante…Si fa colazione (un pò tristina rispetto a quella della Gotera) e si cena su tavolini posti direttamente sulla sabbia…È molto più intimo e romantico come posto…Più adatto per chi cerca tranquillità e vuole andare a letto prestissimo. Ogni sera passa qualcuno del posto per organizzare le gite in barca per il giorno dopo. La Gaviota c’è piaciuta ma noi ci siamo trovati molto meglio alla Gotera, ci sentivamo a casa, coccolati e vezzeggiati, senza sbattimenti per organizzare le giornate al mare…Pensava a tutto Cesare! Era una grande famiglia..Si andava alle isole quasi sempre tutti insieme, si cenava tutti insieme, volendo dopo cena ci si trasferiva tutti al bar…Questo però non impediva di avere momenti di tranquillità a 2.

Ogni mattina la lancia vi porterà nella spiaggia prescelta e una volta giunti a destinazione vi verranno sistemati sulla spiaggia dai “barcaioli” la cava, l’ombrellone e le sdraiette (ovviamente questo vale per quelle posade che le forniscono ai loro clienti).

Ecco le spiagge che abbiamo visitato: CRASQUI E ISLA AGUSTIN (costo a persona 43.000 bolivares, il pranzo non è incluso nel prezzo che ho indicato) distano da Gran Roque 30 minuti di lancia…La spiaggia è lunga, bianchissima e il mare ha dei colori incredibili..C’è un sentierino che porta dall’altra parte dell’isola in cui è possibile vedere montagne di conchiglione (botuto) e fare un buono snorkelling. Sull’isola ci sono delle casettine in cui abitano all’incirca 30 persone. A Isla Agustin posizionata di fronte a Crasqui abbiamo mangiato (anche se non è il periodo) aragoste, ostriche e pesce in quantità…

NORONQUI (costo a persona 30.000 bolivares) dista da Gran Roque 30 minuti di lancia…Spiaggia bianchissima, mare azzurrissimo e vegetazione quasi inesistente..Qui è possibile fare snorkelling dirigendosi sul lato sinistro (avendo di fronte il mare) della spiaggia.

CAYO FABIANI (costo a persona 21.000 bolivares) dista da Gran Roque 10 minuti di lancia. A noi è piaciuto tantissimo (abbiamo fatto delle foto che sembrano cartoline)…È una lingua di sabbia circondata dal mare…E si vedono in lontananza Gran Roque, Cayo Vapor, Cayo Muerto e altri atollini…Vi sembrerà di essere di essere su un’isola abbandonata…Quel giorno eravamo in 7 tutti della stessa posada e alle 13.00 ci ha raggiunto Cesare con cava contenente tutti gli ingredienti per fare il Cuba Libre..Dopo aver fatto il barman tutti in acqua a bere e a sentire i suoi fantastici e esilaranti racconti.

CARENERO E CAYO DE AGUA (costo a persona 90.000 bolivares) sono quelli più lontani…All’andata ci siamo bagnati tantissimo vista la quantità di schizzi che arrivavano sulla lancia, ma è stato molto divertente…Prima tappa a Carenero dove siamo stati per una mezz’ora, giusto il tempo di fare il bagno nella piscina naturale..Molto bella dal punto di vista paesaggistico ma un pò deludente come snorkelling..Seconda tappa a Cayo de Agua…Semplicemente fantastico! Acqua turchese, sabbia finissima bianca rosata..Un vero incanto (insieme a Cayo Fabiani è quella che ci ha colpito di più)..Ci sono 2 spiagge collegate da una lingua di sabbia sottilissima..Lo snorkelling non è niente di che ma il paesaggio e i colori sono davvero unici.

Al ritorno da questa gita siamo andati al faro…Secondo noi vale la pena andarci almeno una volta..Li si potrà vedere dall’alto sia Gran Roque, che le isole vicine, ma il tramonto non è visibile; FRANZISQI E MADRIZQUI (solitamente non si paga poichè sono incluse nel pacchetto ma avendole volute visitare tutte e 2 nella stessa giornata abbiamo dovuto pagare una differenza di 8.000 bolivares a persona). Essendo le più vicine e quelle non a pagamento sono quelle in cui si concentra molta gente (anche se il molto rispetto alle spiagge italiane è relativo). A Franzisqui (distanza da Gran Roque 5 minuti di lancia) è d’obbligo un bagno nella piscina naturale (ci si arriva facendo un sentierino…Vi consiglio di andarci con le flip flop o con le scarpe, perchè ci sono diversi sassi)…Qui è il posto in cui abbiamo fatto lo snorkelling più bello…Eravamo solo io e Paolo (anche se ci sono momenti – quando arriva il catamarano, che fa fare il giro di più isole – in cui la piscina viene presa d’assalto)…Non c’è bisogno delle pinne basta solo la maschera e il boccaglio e potrete fare una bella nuotata tra molteplici pesci.

A Madrizqui ci sono le ville delle persone abbiette di Caracas..È collegata da una lingua di sabbia a Cayo Pirata (abitata da pescatori locali)..Qui lo snorkelling è d’obbligo per vedere le stelle marine..Ce ne sono tantissime grandi, paffutelle e di varie tonalità dal rosso all’arancione.

ESPENQUI (35.000 bolivares a persona) dista da Gran Roque 35 minuti di lancia..Qui verrete posizionati su una lingua di sabbia fantastica…Spiaggia bianchissima, mare cristallino…E abbiamo visto i pesci pappagallo mangiare dai coralli.

Le nostre giornate solitamente si svolgevano così: sveglia alle 7.30; colazione intorno alle 8.00; giro per l’isola; partenza intorno alle 10.00 per l’isola prescelta; rientro intorno alle 16.30/17.00; spuntino(la Gaviota non prevede lo spuntino al rientro dalle gite in barca, quindi noi gli ultimi 2 giorni andavamo ugualmente alla Gotera a rifocillarci); tramonto (intorno alle 18.45); cena alle 20.00 (alla Gaviota si cena alle 19.30); bar fino alla chiusura.

Cesare ha allietato tutte le nostre serate al bar con i racconti della sua vita movimentata.. Le ultime 2 sere sono state quelle più divertenti. Il venerdì sera, infatti, chiuso il bar Cesare ha portato noi e Rosy (d’ora in avanti Aida) e Federico (d’ora in avanti Dj Francesco) prima a fare un giro nella discoteca locale (la maggioranza era gente del posto) piccolissima e al chiuso (un posto folcloristico e un pò triste)..E poi al Punto Latino (chiuso di sabato) un bar all’aperto con una piccola pista dove è possibile ballare il latino americano.

Sabato sera, invece, essendo il bar della Gotera pieno di gente abbiamo bevuto qualcosa sul terrazzino della posada con Aida, Dj Francesco, Stefania (d’ora in poi Mila), Antonio (d’ora in poi Shiro), Simona e Marco (tutte coppie in viaggio di nozze)…Verso mezzanotte ci siamo trasferiti in spiaggia dove Cesare, con la massima tranquillità, ha fatto il bagno vestito e pretendeva che lo imitassimo ma l’unico che ha avuto il coraggio è stato Marco (che prima però è andato a mettersi il costume)..Siamo poi andati in discoteca ma essendo sabato bisognava pagare l’ingresso (ma noi ci siamo rifiutati di entrare), così abbiamo comprato delle birre e siamo tornati in posada e Cesare ci ha preparato salmone, con burro, limone e pane tostato…E per finire in bellezza ci ha portato la pizza, il salame e formaggio…Insomma una bellissima ultima serata! La settimana a Los Roques è volata…È arrivato il giorno della partenza troppo in fretta..Così domenica mattina dopo aver fatto colazione siamo andati a salutare tutti alla Gotera ..Che tristezza! Alle 10.15 ci sono venuti a prendere in posada per portarci alla pista e alle 10.30 è arrivato Cesare a salutarci. Alle 11.00 la “zanzarina” è partita e appena si è alzata in volo ho incominciato a piangere (è la prima volta che mi succedeva)..Questi posti ci resteranno nel cuore…Così come Cesare che ci ha letteralmente conquistato.

Un grazie di cuore anche a Aida e Dj Francesco, Mila e Shiro, Simona e Marco così come a tutte le altre coppie che abbiamo conosciuto e con cui abbiamo trascorso delle giornate indimenticabili.



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