Mordi&fuggi nel Quarnero
Tre giorni di scogli, ottimo pesce e relax
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A fine luglio siamo partiti per un’incursione in terra croata, aficionados di Rovigno, questa volta abbiamo deciso di inoltrarci ulteriormente nel Quarnero per spingerci fino all’isola di Cherso, o meglio all’arcipelago di Cherso e Lussino. Proseguendo per poco meno di 3 ore di auto dopo Trieste, attraversiamo la splendida Abbazia (Opatija) con le sue ville di fine 800 e già ci sentiamo in vacanza! In realtà il tragitto durerà ancora un bel po’, fra la traversata in traghetto (Euro 25,00 per 2 persone e 1 auto, qualcosina in meno se pagate direttamente in Kune) e 25 km di simil-mulattiera da Porozina (stazione d’arrivo) a Cherso. Essendo partiti un lunedì pensavamo di trovare abbastanza facilmente una sistemazione per 3 notti, bè, pensavamo male! A Cherso c’è un unico hotel e un campeggio, per il resto si può pernottare nelle Sobe, le camere affittate da privati. Dopo circa un’oretta ne troviamo una mediamente soddisfacente per una notte a 50,00 euri, colazione compresa. Cherso è una piccola città d’impronta veneziana che si sviluppa intorno al porto. Abbiamo mangiato al ristorante “Riva”: pesce fresco e ben fatto e come contorno, le immancabili bietole alla dalmata (bietole e patate). I prezzi sono più o meno come in Italia. Martedì mattina lo passiamo sul lungomare di Cherso, il mare è bellissimo (l’acqua un po’ freddina, a dir la verità) e ci sono chioschetti, ristorantini e un supermercato, quindi approvvigionamenti assicurati! Lasciatevi tentare da un buon birrozzo rinfrescante, qui la birra è buona come in Germania e costa meno che da noi. Non tutti i mali vengono per nuocere e la penuria di “dormitori” di Cherso ci spinge per le restanti due notti, sull’isola di Lussino, che pensavamo di visitare solo en passant e invece… che fortuna! Le due città maggiori di questa piccola isola, Lussingrande e Lussinpiccolo sono due gioiellini!! Per arrivare al porto e centro storico di Lussingrande (che tanto per confondere le idee, è la più piccola) si scende attraverso una delle calli pedonali e bam! Ti si schiude davanti una piazzetta affacciata sulle rocce a picco sul mare e mare e ancora mare, a perdita d’occhio. Un aperitivo qui è d’obbligo (indovinate che vista c’è?). Per la cena siamo stati al Ribarska Koliba, sotto la chiesa. Vista impagabile, tramonto rosso e un San Pietro alla griglia di tutto rispetto. Abbiamo dormito a Lussinpiccolo al Mare Mare Suite un bellissimo 4stelle con jacuzzi sulla terrazza del terzo piano, sempre fruibile, e bici a disposizione, un po’ costoso ma ne vale la pena. Il terzo giorno escursione (capirai, circa 10 minuti!) in bicicletta da Lussinpiccolo a Lussingrande, ci siamo scelti uno scoglio e chi si schioda più? La sera passeggiata a Lussinpiccolo e cena in un buon ristorante poco turistico (ho dimenticato il nome L ma si trova davanti alla stazione degli autobus) e passeggiata nel centro tirato a lucido e punteggiato di palme accompagnati dal concerto di una cover band organizzato proprio sul porto. Siamo arrivati alla fina della nostra breve fuga e dopo un breve giretto si torna in Italia, avevamo pensato di fermarci ad Abbazia per un breve giretto ma il diluvio ce l’ha impedito… bè, che peccato, ci toccherà ritornare!