Morbida Stoccolma

La città delle isole
Scritto da: rebel 8
morbida stoccolma
Partenza il: 30/04/2010
Ritorno il: 03/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Una città suggestiva, elegante, morbida. Questo direi se mi dovessero chiedere di descrivere la capitale svedese in pochi aggettivi. Suggestiva perché offre decine di scenari diversi, a seconda dell’angolazione da cui scegli di ammirarla. Elegante perché basta girare a piedi in uno qualsiasi dei vicoletti che come arterie percorrono in lungo e in largo Gamla Stan (l’isola principale e più bella, a mio parere) per rendersene conto. Morbida perché è la sensazione che ho avuto guardando Stoccolma dall’alto: tante isolette, una vicino all’altra, appoggiate sull’acqua e modellate dal vento e dal tempo, che scandisce tranquillo le lunghe giornate primaverili in Svezia. Qui tutto è più lento… Abbiamo passato quattro giorni a Stoccolma, secondo me bastano per capirne i ritmi e vedere quanto di più bello sa offrire. 1°giorno: Avendo prenotato qualche mese prima, siamo riusciti a spuntare un ottimo prezzo per il volo (Easyjet). Atterrati all’aeroporto principale, quello di Arlanda, prendiamo il treno veloce che lo collega con la stazione centrale (“T-Centralen”), andata+ritorno 40€ circa a persona. Quindi completiamo le spese relative ai trasporti con la Stockholm Card, una tesserina magnetica che, per 540 corone svedesi (circa 60 euro al cambio attuale), permette l’entrata di settanta fra musei e attrattive (tutte quelle che abbiamo visto noi), oltre a viaggi illimitati su bus e metropolitana. E’ una spesa che si riesce ad ammortizzare bene, nell’arco dei quattro giorni. Durante i primi due giorni alloggeremo all’hotel Clarion, struttura ipermoderna ma molto funzionale, pulita e a due passi dalla fermata metro “Skanstull” nel cuore di Södermalm, una delle isole più grandi, ora considerata la più trendy. Giù le valigie, partiamo subito alla scoperta del nucleo storico, dove nacque la città, Gamla Stan (significa infatti “Città vecchia”). Sembra di essere proiettati nel Medioevo. Ci perdiamo senza meta, affascinati dalle sue stradine tortuose e dagli edifici color pastello che dominano il paesaggio. Un esempio di tutto questo è la piazza principale, Stortorget. Proprio lì facciamo una sosta gustando un’ottima torta di cioccolato al ‘Chokladkoppen’, locale caratteristico con gli interni in legno e la tipica atmosfera nordica a fare da contorno. Un rapido giro all’esterno del Palazzo Reale (che visiteremo domani mattina) e poi di corsa a cena (già, da queste parti si mangia presto, alle 19.30 i locali sono già pieni). Scegliamo il ‘Pelikan’, cinque minuti a piedi dal nostro albergo: non possono mancare le celebri polpette svedesi e le aringhe, proposte in tre modi diversi ma tutti buoni. La cucina svedese è molto ‘solida’, calorica, basta un solo piatto per riempirsi. Infatti, rimpinzati per bene torniamo in albergo. 2° giorno: La prima attrattiva di oggi è la chiesa Tyska Kyrkan, un vero gioiello nel cuore di Gamla Stan. Ci siamo capitati un po’ per caso, ma ne vale decisamente la pena. E’ alle 11 la prima entrata per il Palazzo Reale (Kungliga Slottet), residenza ufficiale dei reali di Svezia, imponente all’esterno ma più bello all’interno. In due ore circa riusciamo a completare la visita degli appartamenti reali, del museo delle tre corone e dell’armeria. All’uscita abbiamo la fortuna di vedere il cambio della guardia, sempre toccante. Vicino al Palazzo Reale sorge la cattedrale (Storkyrkan), con le inconfondibili guglie che sovrastano la città. Decidiamo di girare ancora un pochino per Gamla Stan, prima di percorrere il ponte che ci porta al quartiere Norrmalm, la parte moderna. Qui si susseguono, senza sosta, le vetrine delle firme più importanti ed i negozi di souvenir, fino ad arrivare alla piazza Sergels Torg, al cui centro svetta l’obelisco di vetro, sinceramente una delle cose più trascurabili e trascurate di Stoccolma. Molto meglio la vicina cattedrale di Sankta Klara, dai caratteristici mattoni rossi. La stanchezza si fa sentire, quindi è tempo di una doccia prima di andare a cenare. Scegliamo un delizioso ristorante praticamente di fronte alla cattedrale di Gamla Stan, il ‘Kaffegillet’ (ci siamo accomodati nel locale sotterraneo, molto piacevole, sembra una grotta). Qui assaggiamo la renna affumicata, un altro dei piatti tipici svedesi. A letto presto, domani c’è da camminare parecchio. 3° giorno: Si va a Djurgården, l’isola più frequentata dalla gente del posto nei giorni festivi, essendo piena di parchi e di viottoli immersi nel verde, dove passeggiare, andare in bici o fare un pic-nic. Oggi splende il sole, quindi è la giornata ideale per andarci. Prendiamo il traghetto ‘Hop-on Hop-off’ dal molo di Slussen. Dopo dieci minuti piacevoli in mezzo al lago Mälaren ci troviamo di fronte il Vasamuseet, museo che racconta la sfortunata storia del vascello Vasa (molto bello e imponente), che si inabissò dopo pochi metri, conservato ancora così bene grazie al Mar Baltico, poco salato. Passiamo due ore piacevoli all’interno del museo, poi ci incamminiamo verso Skansen, una cittadella di casette, animali e laboratori artigianali che sono una fedele rappresentazione di quello che era la Svezia una volta: non è una trovata per turisti, quasi tutte le strutture al suo interno sono originali, risalgono a duecento anni fa. E’ una vera e propria oasi di tranquillità, merita davvero una visita (anche qui si può entrare con la Stockholm Card). Siccome è ancora presto, al ritorno decidiamo di salire sul ‘Katerina-Hissen’, un ascensore con in cima una passerella che permette di vedere la città dall’alto. Si trova appena fuori dalla fermata metro di “Slussen”, e comunque è visibile anche dal molo. L’ideale è salire al tramonto. Prendiamo i bagagli, passeremo l’ultima notte sulla barca-albergo ‘Mälardrottningen’, sulla costa ovest dell’isoletta di Riddarholmen, attaccata a Gamla Stan (ci sono un sacco di isolette ma sono molto facili da individuare e girare). Non potevamo fare una scelta migliore, è una struttura unica nel suo genere, quindi molto caratteristica perché ovviamente adagiata sull’acqua. A Stoccolma ovunque ti giri trovi acqua. La camera è piccola (una vera e propria cuccetta) ma molto carina A cena cambiamo genere, optiamo per un thailandese a Norrmalm. 4° giorno: Dopo un’ottima colazione sulla barca, ci incamminiamo verso il Municipio (Stadshuset), visibile da ogni parte della città grazie alla sua torre di 106 metri. E’ famoso soprattutto perchè ospita il banchetto annuale del Premio Nobel. Ogni mezz’ora parte la visita guidata, obbligatoria se volete vedere il Municipio anche all’interno. La chicca è sicuramente la Sala d’Oro, milioni di tessere d’oro posate a mosaico. Usciti da lì ci sono tante panchine dove poter ammirare il panorama di Stoccolma da un’ulteriore angolazione. Sarà la nostra ultima tappa, prima di comprare qualche souvenir da buoni turisti e dirigerci verso la stazione centrale e quindi l’aeroporto. Sono stati quattro giorni molto pieni e divertenti. Stoccolma merita di essere vista perché molto diversa dalle altre capitali europee. Non eravamo mai stati così a Nord, ne è valsa davvero la pena andarci. Hej Stockholm!


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