Moofushi 2
Partenza da Milano Malpensa l’ultima settimana di ottobre.
Il viaggio in aereo è filato tutto liscio, con leggero ritardo nella partenza, recuperato poi in volo.
Nell’andata c’è stato lo scalo a Roma, dove siamo stati fermi un’ora, al ritorno, per fortuna, nessuno scalo.
La compagnia aerea era la Livingston, ed il servizio di volo è stato eccellente, con pranzo e cena discreti e diversi film in lingua italiana.
Una volta arrivati a Male, abbiamo preso l’idrovolante e durante l’attesa per la partenza ci è stata offerta una bevanda fresca.
Dopo 25 minuti di volo, siamo arrivati senza problemi alla nostra isola, dove siamo stati prelevati dalla piattaforma sull’acqua (dove ci aveva lasciato l’idrovolante) dagli animatori che hanno iniziato a spiegarci le cose di base (tra le quali che a Moofushi c’è un ulteriore ora di fuso orario rispetto a Male, per aumentare la durata del giorno, bisognava portare quindi l’orologio avanti di 4 ore, e che una volta entrata in vigore l’ora legale in Italia, sono diventate 5 ore).
Una volta arrivati tutti c’è stato offerto un drink ed una salvietta per rinfrescarci, e dato che erano le 2 del pomeriggio, dopo esser stati portati alla camera, siamo andati subito a pranzare.
Una cosa che non mi è piaciuta molto, è che i bagagli ce li hanno portati i ragazzi del posto, una persona per bagaglio, che poi hanno preteso una mancia a testa (3 valigie, 3 persone, 3 mance).
La camera, era una stupenda palafitta sull’acqua, una delle ultime (su segnalazione dall’Italia abbiamo richiesto questa preferenza), di dimensioni discrete e con una stupenda terrazza con scaletta per entrare direttamente in acqua! Nella camera era presente: frigobar (con bevande a pagamento), ventilatore e condizionatore.
Le altre abitazioni erano i bungalow sparsi qua e la sull’isola, dei quali ce ne erano un paio di categoria superior (così anche le palafitte sull’acqua, ce ne erano 2, una di livello superior e una deluxe).
Tutte le abitazioni sono belle, ma si sa, va sempre a fortuna, perché alcune sono posizionate in maniera meno bella (bungalow un po’ troppo interni o vicino a zone meno silenziose, o palafitte troppo vicine alla spiaggia), quindi è sempre meglio esprimere una preferenza quando si prenota, per cercare di migliorare la propria posizione.
Per quanto riguarda il ristorante, c’era la cucina internazionale, mischiata a piatti tipici maldiviani, il tutto, davvero molto buono.
Gli orari dei pasti erano molto flessibili: colazione dalle 8 alle 10:30, pranzo dalle 13 alle 14:30, cena dalle 20:45 alle 22:30.
La cosa che più mi ha stupito è stata la presenza di un cameriere personale che ci ha seguito per tutta la durata della vacanza, un ragazzo molto simpatico ed educato, che addirittura ci riempiva il bicchiere durante i pasti 🙂 La colazione ed il pranzo sono a buffet, mentre la cena veniva servita a tavola, con la scelta tra 2 primi e 2 secondi, più qualcosa al buffet.
Ovviamente erano presenti dolci e frutta in abbondanza, in tutti i pasti.
Con la formula pensione completa, come bevanda c’era l’acqua, le altre bevande venivano servite su richiesta e si pagavano.
Il personale, composto prevalentemente da ragazzi provenienti dalle varie isole delle Maldive e dallo Sri Lanka, è sempre stato molto discreto ed educato.
Gli animatori sono stati davvero bravi, discreti e mai invadenti, se uno voleva stare per conto proprio, nessuno ti veniva a disturbare.
La sera c’era una sorta di animazione per chi la desiderava che andava dalla serata maldiviana con ballo e costume locale, al casinò, alla discoteca, ai filmati sui pesci. Il tutto sempre in maniera molto sobria, mai caotica e rumorosa, insomma, con un clima adatto al luogo.
C’è da dire che però gli animatori cambiano davvero molto spesso e quindi, periodo che vai, animatore che trovi.
Un altro mini intrattenimento serale era la cena dei trigoni, dove questi grossi pesci venivano a riva e si facevano anche accarezzare in cambio di un po’ di pesce.
Le varie attività gratuite presenti sull’isola: canoa, snorkeling di gruppo (con una uscita in barca, sempre gratuita), palestra…
e poi c’erano diversi corsi tipo gag, yoga, ecc…
A pagamento c’era il centro massaggi, molto bello, con 3 ragazze di Bali molto brave, e poi le varie gite: la pesca al bolentino, la pesca d’altura, la gita all’isola disabitata, la gita all’isola dei pescatori, e le varie immersioni con le bombole, che volendo si potevano provare gratuitamente una volta, o c’era la possibilità di prendere il brevetto di sub.
Per fare le immersioni occorre cmq avere il certificato medico, e se non lo si possiede, lo può rilasciare il medico dell’isola (pagando).
Delle varie gite posso dire che quelle sulla pesca possono essere interessanti se si è appassionati, quella all’isola dei pescatori è bruttina e c’è poco da vedere, ma c’è un mercatino dove comprare merce varia.
L’isola disabitata non mi ispirava, dato che essendo cmq piccola, non si aveva un proprio spazio per stare soli con la natura (almeno così mi hanno raccontato).
Come detto sopra, era presente un medico dell’isola, italiano, per qualsiasi evenienza.
Sull’isola è presente anche una boutique dove fanno gli abiti su misura e ci sono diversi bei gadget ricordo.
Tutto ciò che si compra o si paga sull’isola, lo si paga alla fine, quindi non occorre girare con i soldi, ma si salda alla fine con diverse modalità di pagamento.
Sono presenti inoltre, una libreria gratuita, un’area tv con canali internazionali, 2 bar ed un pc per collegarsi ad internet, un po’ caro, come del resto le telefonate.
I cellulari prendono, però a quanto pare, senza roaming internazionale (per chi ha la carta prepagata) non si può né chiamare né mandare e ricevere i messaggi.
L’ultima cosa da dire riguarda lo snorkeling.
La vera bellezza delle Maldive è il mare, e a Moofushi, a quanto dicono, c’è una delle migliori barriere coralline dell’atollo di Ari.
La quantità e la varietà di pesci che ho visto in una settimana è impressionante, e a differenza di Sharm El Sheik, sono presenti diversi pesci di taglia grande.
Tra i pesci che ho visto ci sono ovviamente gli squaletti pinna nera da barriera, visibili anche dalla spiaggia e presenti in abbondanza.
Poi, trigoni, razze, murene, tartarughe, pesci istrici, pesci scorpioni, e tanti altri! L’unica cosa alla quale bisogna prestare attenzione è che ci sono alcuni pesci pericolosi, che è meglio non disturbare.
Il reef è accessibile facilmente da qualsiasi punto dell’isola, ma le entrate principali sono 2, e entrando da una di queste, si viene praticamente portati dalla corrente, e senza dover nuotare si può fare un tour completo molto bello! Le spiagge dell’isola sono molto belle, ce ne sono diverse e sono tutte spaziose e poco affollate.
Ma la mia preferita, anche se non è proprio una spiaggia, è la lingua di sabbia che spuntava dall’acqua il pomeriggio.
Un lunghissima lingua di sabbia fatta a zig-zag, che andava avanti per diverse centinaia di metri verso l’oceano, e che consentiva di isolarsi ancora di più e provare la sensazione di stare da soli in mezzo all’oceano. Indimenticabile! Questa è stata la mia prima esperienza alle Maldive, e quindi non ho un metro di paragone con le altre isole, tuttavia posso dire che sono un tipo abbastanza esigente, e che questa isola mi ha soddisfatto pienamente.
Chi va alle Maldive solitamente cerca la tranquillità e le spiagge semi deserte, e io posso dire di averle trovate a Moofushi.
Ovviamente nei periodi di alta stagione sarebbe stata più piena l’isola, ma anche così l’isola sarebbe risultata sempre tranquilla (a patto di non incontrare turisti maleducati).
La fortuna cmq, gioca sempre un ruolo da protagonista nelle vacanze, ed io posso dire di esser stato molto fortunato: la settimana prima aveva piovuto 5 giorni su 7, mentre durante la mia permanenza ha piovuto solo un paio di volte per pochi minuti, e dalla settimana dopo la mia partenza l’isola era al completo, mentre nella mia settimana c’erano diverse camere vuote e spesso capitava di vedere intere spiagge completamente deserte! Insomma, sono rimasto pienamente soddisfatto da questa mia prima esperienza alle Maldive, e l’unica pecca che sono riuscito a trovare, è che in quel periodo, nel magnifico cielo stellato serale, non si vedeva la luna 🙂