Monserrate, il tetto della città di Bogotà

Scritto da: travelale
monserrate, il tetto della città di bogotà
Partenza il: 10/11/2019
Ritorno il: 15/11/2019
Viaggiatori: 2

Bogotà ricca di sole e bellezze da visitare

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Che Bogotà sia una città affascinante e ricca di cose da visitare è ormai noto soprattutto negli ultimi anni, da quando scelte sempre più precise da parte del governo la spingono a piazzarsi tra le località più apprezzate turisticamente di tutto il sud America.

Un viaggio in Colombia

Un viaggio in Colombia era un mio desiderio da diversi anni, dopo il Venezuela, che purtroppo non sono ancora riuscita a visitare, avrei tanto voluto visitare Cartagena de Indias e fare tappa a Bogotà, città della quale ne avevo sentite tante in termini di sicurezza. In effetti il tasso di criminalità è molto più alto rispetto alla costa ma con le dovute precauzioni e le semplici norme di buon senso, da applicare ovunque nel mondo, non abbiamo mai riscontrato particolari problemi ed anzi probabilmente rispetto a molte nostre città italiane, Bogotà appare addirittura tranquilla.

Bogotà si visita con almeno tre giorni abbondanti di permanenza che possono diventare ancora di più se amate i musei di cui la città è ricca. Una delle escursioni da fare, anche in assoluta autonomia durante un soggiorno a Bogotà, è la salita al santuario di Monserrate, un luogo assolutamente magico che si trova abbarbicato sulla montagna di Bogotà, appunto chiamata Monserrate.

Bogotà è una megalopoli a 2600 metri sul livello del mare, qualcuno mi ha anche raccontato di aver avuto non pochi problemi di acclimatamento dovuti all’altezza risolti solo dopo qualche giorno in città, per fortuna noi non abbiamo avuto nessuna problematica legata all’altitudine, neppure salendo al santuario di Monserrate che si trova a 3172 metri rispetto al livello del mare. La visita di Monserrate è la più gettonata dai turisti ed anche dai numerosi pellegrini locali che arrivano qua su a piedi da paesi limitrofi come simbolo di profonda fede. La Colombia è un paese di religione cristiana e la spiritualità è un valore ancora molto sentito nella comunità colombiana.

Decidiamo di raggiungere il santuario di Monserrate a piedi partendo dalla zona che più ho amato della città di Bogotà, ovvero la Candelaria, un delizioso dedalo di strade antiche, vecchie botteghe di frutta e verdura, chiese ed appunto tanti musei e mostre alcune ad ingresso gratuito. Dalla Candelaria siamo andati praticamente un po’ a braccio, poiché in lontananza intravedevamo la funivia che sapevamo essere il mezzo per raggiungere il santuario, così spinti dal nostro senso di orientamento e da qualche gentile indicazione degli abitanti, dopo una ventina di minuti siamo arrivati vicino al Museo la Quinta Bolivar che comunque consiglio di vedere, dal quale dopo altri 5 minuti di piccola salita siamo arrivati all’ingresso della cabinovia. In realtà per salire al santuario sono disponibili sia una funicolare che una cabinovia la differenza sta solo negli orari d’apertura, la funicolare è disponibile solo fino alle 11:45 del mattino mentre la cabinovia è disponibile tutto il giorno.

Noi essendo arrivati praticamente per l’ora di pranzo di un’assolata giornata di novembre abbiamo utilizzato la teleferica e non avendo fatto il biglietto prima on line ci siamo fatti una ventina di minuti di fila al sole ma per fortuna l’entusiasmo per la scoperta è sempre il migliore dei compagni di viaggio. Il costo del biglietto per la teleferica è di 12000 pesos a tratta, l’equivalente di 4 euro che diventano 21000 per il titolo di andata e ritorno. Il percorso in teleferica dura poco ma il panorama è già bellissimo, le Ande con le loro verdi chiame si fanno vedere e l’altezza si fa sentire appena scesi perché l’aria si fa più frizzante e nonostante la bella giornata di sole una felpa è necessaria almeno per i più freddolosi come me. Il santuario con il bianco della sua calce balza subito agli occhi, la costruzione è stata terminata nel 1925 e nel 1938 fu abbellita con un sistema di illuminazione notturna davvero scenografico in occasione del centenario della città di Bogotà. Molte sono le funzioni che vengono celebrate nella chiesa e molti arrivano a piedi dalla città ogni mattina per assistere alla messa o altri riti religiosi. Intorno al santuario si è formato un piccolo bazar ad uso esclusivo dei turisti che arrivano numerosi ogni giorno e che spesso si fermano a mangiare nei tanti ristoranti proprio vicini alla chiesa. Noi non abbiamo mangiato in nessuno di questi ristoranti perché ci sembravano un pò troppo affollati, i ristoratori ti propongono ogni tipo di piatto soprattutto a base di pesce. In comune tutti questi locali hanno la vista a dir poco sensazionale sulle montagne, alla quale devo ammettere non ci si può sottrarre e se da un lato il verde e la tranquillità della montagna inducono uno stato di raccoglimento in linea con lo spirito religioso del posto, dall’altro lato l’affaccio su Bogotà ci fa davvero rendere conto di quanto le città vivano ormai una fase di forte espansione che vede inevitabilmente contrapposti i grandi grattacieli del futuro e le baracche che aumentano di pari passo al progresso. La visita a Monserrate richiede quasi una giornata intera soprattutto se partite a piedi dal centro storico e se prima di ridiscendere in città vorrete ancora fermarvi a guardare il panorama gustando un bella tazza di tè alla coca, tanto per ricaricarsi prima di tornare a camminare su qualche altra strada della Colombia.

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Monserrate il tetto della città di Bogotà

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