Mons: quelle canicule!

Partenza mattina presto dalla stazione di Lilla Fiandre da dove partono la maggior parte dei treni dalla Francia per il Belgio. Il treno belga è un po' caro, 11.90 euro da Lilla fino a Mons, il capoluogo della provincia di Hainaut, una regione della Vallonia, la provincia francofona del Belgio. Dopo pochi chilometri dalla partenza si entra in...
Scritto da: Gianluca G
mons: quelle canicule!
Partenza mattina presto dalla stazione di Lilla Fiandre da dove partono la maggior parte dei treni dalla Francia per il Belgio. Il treno belga è un po’ caro, 11.90 euro da Lilla fino a Mons, il capoluogo della provincia di Hainaut, una regione della Vallonia, la provincia francofona del Belgio. Dopo pochi chilometri dalla partenza si entra in territorio belga e si tocca prima di tutto la città di Tournai ed in seguito le piccole cittadine del Borinage, costellate di miniere a cielo aperto: Jumappe, Péruwelz e Antoing sono per citarne alcune.

Dopo appena un’ora di viaggio si arriva a Mons (è un’eccezione del francese, la -s finale si pronuncia!!!).

E’ domenica e la piazza davanti alla “Gare” mi accoglie con un ricchissimo e profumatissimo mercato dei fiori e già davanti a me si erge la Cattedrale di Ste-Waudru, sicuramente una delle chiese più imponenti del Belgio, sopra una collinetta, dalla quale si domina tutta la desolata vallata del Borinage. Fa estremamente caldo, la temperatura estiva supera i 35 gradi, ne approfitto per visitare la Chiesa dunque, nella quale il fresco attira quanto i suoi affreschi… La Cattedrale è enorme, di stile gotico – brabantino, con il famoso carro d’Oro che trasporta le relique di Ste-Waudru, venerate dai “montois”, gli abitanti di Mons.

In seguito, un po’ di refrigerio davanti alla caratteristica fontanina posta a fianco della cattedrale e si scorge il Beffroi, ovvero la torre campanaria con i suoi carrillon che suonano… È già mezzogiorno! A seguito, qualche metro e sono sulla Grande Place, nella quale lo stile fiammingo e francese si fondono. Proprio davanti al Municipio, la famosa scimmietta portafortuna, bisogna infatti sfegarle la testa! La piazza è piena di bar e di negozi, come la vicina Grand’Rue e anche tutte le altre strade che a raggiera portano verso le quattro direzioni. Visita dunque alle Chiese di Ste-Élisabeth e di Saint-Nicolas d’Hervé e con soli 1.25 euro si visita il Museo di Storia Militare, forse un po’ rétro ma sicuramente da vedere, nel quale sono presenti armi, bandiere, uniformi, cannoni e foto che ripercorrono la storia del Belgio, dalla sua indipendenza fino alla liberazione di Mons della Seconda Guerra Mondiale.

Si potrebbe inoltre visitare il Museo delle Belle Arti ed il Museo del Folklore e delle Tradizioni della Città di Mons: l’ufficio del Turismo è molto cordiale, un ufficio si trova giusto a fianco del Municipio mentre l’altro accoglie il visitatore all’uscita della stazione ferroviaria e sono molto ben forniti.

Che dire allora…? Gli inglesi e gli olandesi conoscono già molto bene questi luoghi e li affollano, di italiani ce ne sono veramente pochi pero’ sicuramente una visita al Belgio non è da mancare!



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