Monaco di Baviera e i castelli
1° giorno – sabato 30 ottobre – Castello di Neuschwanstein Monza – HOHENSCHWANGAU KM 427 TEMPO h. 5 c.ca Per visitare quello che viene definito il castello delle favole ed il più visitato della Germania (complice anche la pubblicità della Disney che si è ispirata a questo castello per i film di animazione) bisogna arrivare a Hohenschwangau. Ad Hohenschwangau, che si trova ai piedi dell’omonimo castello (era il castello dei genitori di Ludwig II) e di fronte al castello di Neuschwanstein (ulteriori informazioni sul castello potete trovarle su http://www.neuschwanstein.de/ital/castello/index.htm), si lascia l’auto presso uno dei parcheggi (costo park € 4.5) e si acquistano i biglietti per la visita del castello di Neuschwanstein o Hohenschwangau. Gli orari di visita vanno dalle 10 alle 16, il costo del biglietto adulti €9, bambini gratis. La visita dura 35 min. Con audioguida. Sul biglietto c’è scritto l’ora di inizio visita (dal nostro arrivo abbiamo dovuto attendere circa 2 ore). Volendo si possono prenotare i biglietti sul sito www.ticket-center-hohenschwangau.de . Dal parcheggio si sale verso il castello: a piedi circa 30 min; con carrozzino € 6/3 a/r; bus € 1.80/1 a/r. Arrivati al castello, in attesa del proprio turno, si può fare una passeggiata fino ad arrivare al Marienbrucke, un ponte da cui si ha una vista panoramica sul castello (arrivati sulla sommità del castello girare a destra, c’è un piccolo sentiero che porta al ponte). L’interno del castello, fatta eccezione che per poche sale, è sicuramente meno interessante dell’esterno, sia perché la visita è molto breve, sia perché il re in effetti non ci ha mai abitato. Terminato il nostro giro, ci siamo instradati per Monaco dove siamo arrivati in serata. L’albergo come al solito l’abbiamo prenotato su booking: Hotel Splendid Dolmann, 3 stelle, ambientazione tipo casa antica, discreto, costo €98/g + €25/g letto aggiunto. La colazione non era inclusa (€12) ed abbiamo preferito farla fuori. L’auto l’abbiamo parcheggiata tranquillamente in strada nel parcheggio pubblico a pagamento. Sbrigate le normali formalità in albergo, siamo usciti per cena dirigendoci al Hofbrauhaus (http://www.hofbraeuhaus.de/), la storica fabbrica di birra nel centro di Monaco (10 min. A piedi dal nostro albergo). Questa birreria è davvero enorme, noi ci siamo diretti nella sala al secondo piano dove oltre a goderci i piatti tipici bavaresi, abbiamo assistito ai consueti balletti che uomini e donne in costume hanno eseguito. · 2° giorno – domenica 31 ottobre – Monaco Dopo aver fatto un’ottima colazione presso una caffetteria francese che si trovava alle spalle del nostro albergo, ci siamo diretti verso il centro con l’obbiettivo di visitare la Residenz (palazzo reale dei sovrani bavaresi). Abbiamo percorso la Maximilianstrasse (strada dei negozi) fino ad arrivare a Max Joseph platz. Sulla Piazza si affacciano la Residenz, il Nationaltheater, la Posta centrale. RESIDENZ: Quasi interamente distrutta con i bombardamenti del 1945, è stata completamente ricostruita. La facciata meridionale, verso la piazza, è una riproduzione del Palazzo fiorentino Pitti: da qui si entra al Residenzmuseum e alla Schatzkammer (Tesoro). La facciata più antica, in stile rinascimentale, è quella che da su Residenzstrasse: 2 portali marmorei sorvegliati dai leoni di bronzo (toccare il naso porta fortuna!), tra i due accessi una statua della Madonna. Qui si trovano l’accesso alla Staatliche Munzsammlung (Museo di numismatica) e all’Altes Residenztheater (vecchio teatro). La facciata che da su l’Hofgarten è detta Festalbau, essendo questa ala riservata alle feste di corte. Residenzmuseum orario 10.00-17.00 . Costo biglietto adulti: Museo € 6, Tesoro €6, Teatro €3, combinato €11. Bambini gratis. Nel biglietto è compresa l’audioguida che si attiva digitando i numeri che si trovano sui pannelli all’interno di ciascuna camera. Essendo le stanze da visitare numerose (circa 90 per un tempo stimato di c.ca 3 ore) consiglio, soprattutto a chi ha dei bambini, di non approfondire ogni singolo pezzo esposto, ma di fare una cernita (di solito il primo numero sul pannello introduce l’argomento ed i successivi lo approfondiscono), così si riduce notevolmente il tempo da dedicare alla visita. Usciti dalla Residenzstrasse visitiamo la Felderrnhalle, la Loggia dei Marescialli, adiacente al Preysing- Palais (palazzo tardo barocca residenza dei Conti Preysing), di fronte il Theatinerkirche la chiesa dei Teatini, voluta e costruita dagli italiani (domenica chiusa). Non manca una puntatina all’Hofgarten. Da qui ci dirigiamo verso Marienplatz centro di Monaco dove nel Medioevo si teneva il mercato del sale e del grano. Al centro della piazza vi è la Mariensaule, statua in bronzo della Madonna, i putti posti alla base combattono con il Basilisco (simbolo della peste), il drago (simbolo della fame), il leone (rappresentazione della guerra) e il serpente (simbolo dell’eresia). All’angolo con la Dienerstrasse si trova la Fischbrunnen (la fontana del pesce che prende il nome dai banchi di pescivendoli che un tempo qui vendevano il pesce). Sulla piazza si affacciano il Neues Rathaus (Nuovo Municipio) e l’Altes Rathaus (Vecchio Municipio). Il Neues Rathaus ospita il più grande carillon (Glockenspiel) della Germania con 43 campane che ogni giorno alle 11 e alle 12 si anima con i movimenti di 32 figure in rame a grandezza naturale. Alle ore 21 i piccoli bovindi situati ai lati del carillon si illuminano, appare una sentinella notturna che suona il corno ed un angelo che benedice il Münchner Kindl (il monachello) al suono di una breve ninnananna. l’Altes Rathaus è stato solo parzialmente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale. Al suo interno si trova il museo del giocattolo, Spielzeugmuseum (10 – 17.30). Alle sue spalle si trova Peterskirche (più antico edificio pubblico della città (torre alta 96 mt) e Heiliggeistkirche (con elementi gotici e baraocchi). Nelle vicinanze si trova il Virtualienmarkt (Mercato delle cibarie). Imboccando Kaufingerstrasse si arriva a Frauenkirche: la Cattedrale (domenica chiusa). Particolari le coperture a cipolla delle due torri (1525). Sulla stessa strada, che poi prende il nome di Neuerstrasse, la più grande via commerciale, si trovano Burgersaal (oratorio di una congregazione mariana del 1710) e la Michaelskirche. La strada sfocia in Karlsplatz su cui si affaccia il Palazzo di giustizia oltre il quale un portale neoclassico indica l’ex giardino botanico ora parco pubblico. Per l’ora di pranzo ci siamo fermati da Augustiner , altra rinomata birreria che si trova sulla Neuerstrasse. Dopo aver fatto una breve pausa in centro, dove alcuni giocolieri avevamo messo a disposizione i loro strumenti per la gioia di grandi e piccoli, ci siamo diretti alla Koningsplatz, piazza sulla quale si affacciano edifici ispirati all’architetura classica: i Propylaen, la Glyptothek (museo di storia greca),lo Staatliche Antikensammlung (museo di vasellami greci), Stadtische Galerie (Galleria di quadri con 100 opere di Kandinskij). Dietro la Glyptothek si trova la Alte Pinakothek (che contiene circa 14.000 dipinti tra cui Durer, Rubens,Tiziano, Murillo,Rembrandt, Van Dick). E nei pressi si trova anche la Neue Pinakothek (quadri di Goya, Gericault, Delacroix, Manet, Monet, Degas, Cezanne, Van Gogh) che purtroppo non siamo riusciti a visitare. In serata siamo andati a cena in un ristorante alle spalle dell’albergo (vicino alla caffetteria francese) dove abbiamo ordinato pizza (abbastanza buona) e birra.. · 3° giorno – lunedì 1 novembre – Nymphemburg Dopo la nostra consueta ed abbondante colazione nella caffetteria francese, ci siamo diretti a Nymphemburg, la residenza estiva dei sovrani. Nei dintorni abbiamo facilmente trovato parcheggio gratuito (a 10 min. A piedi). La residenza ricorda un po’ quella Viennese, anche se più piccola. Mia figlia non era molto interessata agli appartamenti, così abbiamo optato per una passeggiata rilassante nel parco con cigni, papere e scoiattoli annessi. Per pranzo ci siamo diretti verso una specie di bistrot che si incontra prima di arrivare alla residenza. Verso le 15 siamo partiti alla volta dell’Italia. Purtroppo non avendo altro tempo a disposizione non siamo riusciti a veder altre cose interessanti come il Deutsches Museum, il più grande museo scientifico del mondo (chiuso l’1 novembre) e Schwabing il quartiere più movimentato di Monaco che ha nella Leopoldstrasse il suo epicentro ricco di locali.
Alcune considerazioni:
– Monaco oltre alla birra offre veramente tante cose interessanti da vedere – La città è veramente pulita, hanno evidentemente un senso di civiltà di gran lunga superiore al nostro – La vita costa quanto a Milano – La città è molto movimentata, anche nei giorni di festa era piena di gente sia per le strade che nei locali. Buona vacanza a tutti.