Mon Maroc… sorprese e meraviglie

Il mio Marocco ogni volta mi sorprende con panorami da favola
Scritto da: Mara Agostini
Partenza il: 24/10/2014
Ritorno il: 31/10/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Vi voglio raccontare del mio ultimo viaggio in Marocco, amo questo paese e la sua gente che mi hanno conquistato il cuore. L’agenzia locale di Merzouga Vacanze Nel Deserto è ormai diventata la mia fedele compagna di viaggio perché ogni volta mi fa vedere e scoprire posti meravigliosi . Questa volta non mi voglio soffermare troppo nella descrizione delle varie tappe perché più avanti vi racconterò una piacevole sorpresa !

Partiamo da Marrakech con jeep 4×4 alla volta di Merzouga. Iniziamo a salire il Col du Tichka a 2260mt. costeggiando villaggi mimetizzati nella natura scendendo poi da tornanti mozzafiato. Raggiungiamo attraverso un fuoripista la famosissima kasbah Ait Benhaddhou, patrimonio dell’Unesco e utilizzata anche per numerosi film. Questa kasbah assomiglia a un maestoso castello di sabbia adagiato in un campo di mandorli che il tramonto regala dei giochi di luce bellissimi! Proseguiamo per Ouarzazate, capitale del cinema per i suoi studi cinematografici. Verso il tramonto arriviamo alla Valle del Dades con le sue rocce di calcare dalle forme strabilianti dove sostiamo per la notte in un grazioso albergo con vista nella vallata.

Al mattino partenza per le Gole del Todra, costeggiamo le montagne a picco nel torrente adatte per praticare lo sport di arrampicata. Pranzo e poi si riparte per il deserto, la vegetazione lentamente sparisce per lasciare posto a paesaggi aridi e villaggi berberi, ed ecco in lontananza le imponenti dune dell’Erg Chebbi e il villaggio di Merzouga. I dromedari sono già pronti, il tempo di sistemare i bagagli e si parte per l’oasi.

La sabbia dorata mi abbaglia, la distesa delle dune mi commuove, il silenzio del deserto mi invita alla meditazione. Arriviamo in tempo per salire nella grande duna per goderci un tramonto spettacolare. Ci sistemiamo nelle tende e per cena M’barek ci porta un tajine fumante che mangiamo tutti assieme seduti sui cuscini. Passiamo la serata al suono dei tamburi e canti degli amici berberi, a racconti di deserti e uomini nomadi … e un manto di stelle bianchissime ci fa da cornice… mi addormento felice.

Al mattino sveglia all’alba per goderci un sole che pallido spunta dalle dune fino a regalarci la luce ,si riparte e, arrivati alla base dopo una doccia e una abbondante colazione riprendiamo la via del ritorno. Facciamo una tappa a Rissani, antica capitale economica del marocco perché da qui partivano le carovane per attraversare il deserto. Merita una visita il suo variopinto mercato rimasto ancora uno dei pochi “veri” mercati per la gente del posto e non turistico ! Attraversiamo la verdissima Valle del Draa , distese di palmeti che costeggiano il fiume per quasi 200km, nella graziosa cittadina di Agdz facciamo tappa per la notte in un albergo circondato da palme cariche di datteri. Al mattino seguente facciamo un’altra tappa a Ouarzazate per visitare la Kasbah di Taourirt , residenza del pachà di Marrakech, molto ben tenuta con meravigliose stanze ricche di stucchi dipinti e soffitti decorati di legno di cedro.

Riprendiamo il viaggio ed ECCO LA SORPRESA! Vi voglio parlare di una delle più affascinanti strade panoramiche dell’Alto Atlante, la P1506 , antica pista carovaniera denominata anche la Via del Sale. E’ una strada che da Ouarzazate arriva al valico del Tichka a 2260mt. , attraversa la bella e suggestiva Valle dell’Ounila, il suo nome è dato dalle vecchie miniere di Anemiter . Ora è asfaltata ma assolutamente da non fare se piove (e li si sa che che le piogge sono torrenziali). La Via del sale si snoda sul fianco ripido della montagna, dove domina il rosso ferroso e, in basso, in grande contrasto, le coltivazioni e i villaggi di terra che sembrano una creazione da favola , tutto frutto di lavoro di generazioni. La pista termina nel grazioso villaggio di Telouet di origine dell’ultimo Pascià di Marrakech dove ha costruito una imponente kasbah di terra che purtroppo con il tempo si è in parte sgretolata, ma all’interno ci sono ancora delle stanze con dei bellissimi mosaici.

Mi sono rimasti impressi i colori di questa valle… sarà stata la bella giornata, con un cielo terso macchiato qua e la da nuvole bianchissime e mano a mano che salivamo i nuvoloni si facevano sempre più scuri fino a trovare la pioggia e una temperatura notevolmente più bassa di quella che avevamo lasciato, fino a intravedere le più alte cime dell’Atlante imbiancate di neve!

Le parole non rendono giustizia a quello che i miei occhi hanno visto, una parte del Marocco ancora autentica!

Proseguiamo per Marrakech, arriviamo quasi al tramonto. Jemaa El Fna si sta animando, ci sistemiamo in una delle tante terrazze che si affacciano sulla piazza e sorseggiando un thè alla menta ci lasciamo trasportare da questa atmosfera magica della città rossa.

Già mi assale la malinconia perché domani si ritorna a casa ma intanto sto già pensando che ritornerò ! Ringrazio l’agenzia e M’barek disponibile e attento come sempre!



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