Mon fin de semaine parisien
Porte Maillot è anche una fermata metro linea 1, quindi facilmente raggiungibile.
Attendo la mia amica Monique per il mio venerdì sera parigino e intanto giro allo shopping centre, ahimè già chiuso, del palazzo dei congressi, proprio di fronte alla fermata del bus.
Primo stop a mangiare qualcosa..Dato che con il caldo afoso di Cagliari e mille cose da fare avevo dimenticato di pranzare… Ci dirigiamo pertanto verso gli Champs Elisèe, superiamo L’Arco di Trionfo e giriamo poi a destra in una traversa..Ci sono diversi locali con tavolini all’aperto, scegliamo il secondo e ci gustiamo una mega insalata dello Chef per due ( 4 tipi di salsette fra cui Guacamole e Hummus, Polpette di feta cheese, spiedini di carne bianca, 2 tranci di simil piadina con ripieno, tranci di salmone arrosto, insalata con pinoli, e altre succulente meraviglie culinarie…) con bicchiere di vino rosso ( totale 25 euro a testa).
Breve sguardo alle vetrine scintillanti e alla marea di persone in giro e puntiamo alla metro per rientrare a casa della mia amica,zona Bobigny.
L’indomani sveglia in relax e direzione fermata metro Bastille. Dò 1 sguardo all’obelisco, al Teatro lì di fronte e prendo la metro diretta alla Cattedrale di Notre Dame. Appena sbuco dal sottosuolo eccola lì,imponente e maestosa…Non quanto mi sarei aspettata.
Sbiancata, invece che grigia come lo stile gotico avrebbe ispirato, di non esagerate dimensioni – non quanto la sua fama – ma soprattutto..Chiusa!!! La folla di turisti delusa scatta qualche foto dall’esterno senza poter fare di più.
Rientro nella non troppo labirintica metro – alla fine funzionano tutte alla stessa maniera e tutti continuano sempre a ritenerti un turista “non troppo intelligente” da poterti perdere in una metro… – e mi dirigo nel quartiere Le Marais, fermata metro S.Paul.
Caratteristico, turistico e con diverse possibilità di shopping ( ho beccato i saldi!!!) ci trascorro l’intero pomeriggio.
Visto che passerò a Parigi solo 3 giorni decido di vedere più cose possibili ed eventualmente tornarci per appronfondire quelle più interessanti, così puntiamo al Mouseo del Louvre e Jardin des Tuileries. Qualche scatto delle due piramidi vetrate e poi direzione Operà per vederne il maestoso complesso.
E’ tardi e ci attendono per un concerto Gospel in zona Roland Garros perciò rientriamo a casa per prepararci ma…La mia amica si accorge solo quando arriviamo che ha fatto male i calcoli…L’inizio del concerto è previsto per mezzora prima di ciò che pensava..Così ci va a buca la serata e la convinco a dirigerci verso la Torre Eiffel. Inizia ad imbrunire ed io sono troppo curiosa di vederla lampeggiante di notte…
Arriviamo fin lì sotto e…È una magnificenza ingegneristica al momento senza paragoni. Cerchiamo l’ingresso…Il primo,il più vicino alla strada..Ha una fila kilometrica, che ci spaventa,ma io sono lì perla prima e forse ultima volta e non posso rinunciare. Decidiamo di controllare gli altri ingressi…E quello sulla sinistra, in fondo, è non vuoto ma quasi. Insomma…I turisti fanno un pò come le pecore e seguono il gregge…E noi invece lo evitiamo. Facciamo una fila di massimo 20minuti e ci gustiamo anche, nel frattempo, lo spettacolo della torre scintillante.
Il prezzo per la salita fino in cima – 296metri – con l’ascensore è di 13 euro per adulti e di 9.50 euro per quelli fino ai 24 anni… Mi ringiovanisco di 3 anni scarsi e riesco a pagare di meno, “male che vada pagherò il prezzo giusto” mi dico,ma nessuno chiede nessun documento, o più probabilmente è così tardi – le 22 e l’ultima salita è a mezzanotte – che la ragazza al banco vendite è troppo stanca per fregarsene…
Al secondo piano c’è il cambio ascensore, si passa da quello sui piloni obliqui a quello centrale. Quindi in realtà si può salire fino al secondo piano dalle scale,e pagare DECISAMENTE meno, e poi prendere l’ascensore per l’ultimo.
Si,sarebbe stato bellissimo cenare stando seduti sulla città…Ma i prezzi dei ristoranti…Fra 116 e 200 euro..Mi parevano un pò tanti…
Dopo aver scattato migliaia di foto della città dall’alto e dopo aver soprattutto fatto un pò di fila, coi soliti orientali – coreani o giapponesi che fossero – che sorpassano a destra credendo che noi in fila siamo stupidi… – e meno male che i furbacchioni sono italiani… – scendiamo fino al suolo, ci gustiamo una crepes e poi ci dirigiamo a casa…
L’indomani Monique è sfatta ed io invece non vedo l’ora di uscire, così mi preparo ed esco da sola, sapendo che l’avrei rivista soltanto a cena. Mi dirigo nella zona più a est del pantheon perchè ho avuto modo di leggere da qualche parte che in Rue de moufettard si tiene la domenica mattina quello che fra i mercati parigini è il più adatto ai turisti. Non me ne privo e così armata della mia reflez mi dirigo in zona…Esco dalla metro e ..Che delusione..Solo qualche bancarella di pesce..Ma non demordo..Giro,vado verso la Rue indicata e lo trovo lì…Bello,colorato e vivace. Non posso farmi mancare una puntata fotografica alla fromagerie e alla patisserie, e alla casa del pane…Si,devo farlo..Compro 1 baguette e inizio a camminare tenendola sotto braccio…Non potevo non farlo! Peccato non ci fosse nessuno a farmi foto 🙁 In seguito, dopo un pò di shopping e una Coca al negozio Hagen Daatz mi incammino verso il Pantheon…Maestoso ma solo a guardarlo ispira tanto,troppo caldo…Proseguo verso la Sorbona e infine dopo vari vicoletti estremamente caratteristici e pieni di turisti riprendo la metro per andare verso la collina di Montmartre,fermata metro Pigalle. Da qui potrei aspettare il trenino, oppure un miniautobus.. Ma dato che in questi giorni di vacanza non son certamente andata in palestra preferisco salire a piedi…Salire…Salire…Salire… Non avevo mica idea di quanto fosse alta questa collina! Prima sosta lungo il tragitto in una carinissima piazzetta con annessa chiesa frontale… Seguo poi il flusso della folla e continuo ad “arrampicarmi” in questo caldo pomeriggio francese e incontro il primo Mulino…Già perchè questa è la zona dei Mulini a vento… Tant’è vero che la zona della fermata Metro Pigalle è dove si trova il Moulin Rouge e un’enorme quantità di sexy shops…
Continuo la salita in direzione del timpano della Basilique du Sacré-Cœur che vedo avvicinarsi e finalmente,fra baretti,cafè,ristorantini, centinaia di tavolini in piazzetta, camerieri,turisti etc…Finalmente giungo a destinazione. Sulla collina di Montmartre, con la basilica bianca e i suoi gargoile alle mie spalle mi siedo sulla gradinata sempre piena di persone che riposano…E che ascoltano un bravissimo musicista che canta e suona Pink Floid, The Cure, Oasis…Beatles… Mentre un ragazzo gioca col pallone sun di un piedistallo fino ad arrampicarsi in cima ad un lampione…
La gradinata è una vera e propria platea: di fronte si ammira il panorama dell’intera città, nonchè si vede anche la torre eiffel. Ormai stanca,debilitata e disidratata nonostante ltri e litri d’acqua… Ritorno alla metro Pigalle ( ci si può arrivare anche tramite la funicolare o le scale), e ormai praticissima dei mezzi pubblici mi dirigo all’appuntamento con Monique a La Bastille.
Lì,in attesa di 3 suoi amici, iniziamo l’Happy Hour al cafè iguana. Buonissimo il cocktail con spumante e raspberry! Ci raggiungono finalmente Flavio, il medico chirurgo, Mariane e Christian, due fratelli francesi,di origini cambogiane e per un quarto thailandesi.Insomma, due grandiosi personaggi! Dopo la camminata e con solo una baguette per pranzo…Mi propongono una pizza… PIZZA?!? A Parigi per mangiare una pizza? Giammai! Scegliamo El Bazar Egyptien in una traversina ricca di locali dove mangiamo antipasti, cous cous – o tejad- sia di verdure che di carne,acqua… Tutto per 21 euro a testa,menù fisso. Davvero buonissimo. Scegliamo di mangiare fuori ma il locale è cmq troppo troppo carino; oltretutto sono disponibili tantissimi Narghilè, o šīša (pr. “sciscia”), la tipica pipa egiziana in cui fumare tabacco aromatizzato, quindi ceniamo potendo respirare magnifici profumi.
Stanchi,distrutti rientriamo alla metro e a casa…
L’indomani nuovamente sola,ultimo giorno a Parigi…
C’è un deposito bagagli a Le Gare du Nord e uno a Le Gare de L’Est…Ma non mi posso permettere di fare avanti e indietro per il mio trolley, così mi incammino decisamente appesantita verso la metro per andare a vedere il quartiere La Defense.
Insomma..Una city parigina…Anche se molto diversa da quella londinese…L’unica cosa che le accomuna è il fatto che vi siano centinaia di uffici e quindi di grattacieli ma ..Ma non ci sono pub,non ci sono stradine…E si è in periferia..
E’ difatti il capolinea della linea 1.
Appena usciti dalla metro si è travolti dalla maestosita del Grand Arche, alto,bianco; sulla sinistra il centro commerciale le quattro stagioni ( Zara, H&M, Decathlon… E tanti,tanti altri) e dietro…Al centro del quartiere, la gigantesca piazza…
Fa troppo,troppo caldo e quella pavimentazione bianca…Sa troppo di deserto. Mi rifugio in un bar aperto per bere e mangiare qlcsa e poi volo via..Direzione metro,direzione aeroporto…
fortunatamente il ovlo non è di primissimo pomeriggio,perchè il desk del servizio autobus apre alle 14.40..E visto quanto ci mette ad arrivare in aeroporto ( 1 ora e venti..) chi ha il volo presto non riesce ad arrivare in aeroporto se non in taxi…
ma il volo per cagliari è alle 19…E come sempre atterro a elmas con 20minuti di anticipo sull’orario stimato…
Parigi è sempre la città degli innamorati..Anche se l’ho visitata da sola…Ma probabilmente in questo senso avrà fatto bene anche a me! 🙂