Mitico Far West

Dopo mesi di attesa per le agognate vacanze…io e mio marito partiamo alla volta degli Stati Uniti ! Saranno 12 giorni indimenticabili, in assoluta libertà alla scoperta del Far West. Ad aspettarci a Concord, North Carolina, una coppia di carissimi amici con i quali da qualche anno condividiamo le nostre vacanze. Il barbecue di ‘ben...
Scritto da: jumpingfox
mitico far west
Partenza il: 14/08/2007
Ritorno il: 25/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
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Dopo mesi di attesa per le agognate vacanze…Io e mio marito partiamo alla volta degli Stati Uniti ! Saranno 12 giorni indimenticabili, in assoluta libertà alla scoperta del Far West. Ad aspettarci a Concord, North Carolina, una coppia di carissimi amici con i quali da qualche anno condividiamo le nostre vacanze. Il barbecue di ‘ben arrivato’ è semplicemente fantastico e il mattino dopo, tutti pronti: Las Vegas ci aspetta ! La città è un incredibile agglomerato di eccessi: dal deserto che la contorna ai milioni di luci che la illuminano il giorno e la notte (che qui non finisce mai), una sorta di parco giochi per adulti tra i tantissimi casino, lussuosissimi hotel, negozi, spettacoli e ristoranti per tutti i gusti. Pernottiamo al Bellagio e la sera non ci facciamo mancare la danza delle fontane e…Una puntatina al casino! Ma dopo due giorni a Las Vegas è ora di partire per il nostro lungo viaggio in SUV alla scoperta dei grandi parchi nazionali dell’Arizona e dello Utah.

Prima tappa: Grand Canyon. Dopo ore di viaggio nel deserto saliamo senza accorgerci a circa 2600 metri dove una fittissima ed estesa pineta nasconde il piccolo villaggio di South Rim e, come d’incanto, ci troviamo di fronte ad uno spettacolo della natura: l’enorme spaccatura creata in migliaia di anni ci lascia veramente senza fiato ! A chiunque decida di visitare questi posti suggerisco vivamente di alloggiare (prenotando con largo anticipo) a ‘Bright Angel Lodge’, già rifugio dei primi pionieri, ed ora delizioso alloggio per vacanzieri amanti della natura: cabanas in legno costruite praticamente sul bordo del canyon – esci la mattina e ti trovi tra gli scoiattoli che cercano cibo e i condor che cercano gli scoiattoli ! Dopo un paio di giorni ripartiamo e guidiamo tra le immense praterie dell’Arizona, attraversando il Painted Desert e la grande riserva indiana dei Navajo per dirigerci alla Foresta Pietrificata, dove dobbiamo toccare con le nostre mani quelli che una volta erano degli alberi per renderci conto che oggi sono veramente pietre ! Rimaniamo stupiti nel percorrere queste strade che sembrano non finire mai e incontrare paesaggi sempre diversi dal deserto roccioso, alle praterie, montagne dai contorni che sembrano scolpiti sullo sfondo e sfumature che vanno dal verde delle vallate, al rosso delle rocce, all’azzurro del cielo. Chilometri e chilometri dove l’unica presenza umana è segnata sporadicamente da piccolissimi villaggi dei nativi d’America che, a dispetto della civiltà che normalmente ci raffiguriamo pensando al ‘nuovo mondo’, vivono con poco più di nulla, in posti che mi piace definire ‘nel mezzo di niente’.

Ci fermiamo ad ammirare il Canyon de Chelly – non molto pubblicizzato, ma che senz’altro vale la pena di vedere: in fondo al canyon una valle verde e lussureggiante che fu rifugio degli indiani durante il periodo delle razzie (ci ricorda un po’ il cartone animato ‘La valle incantata’). Scavate nella roccia rimangono ancora i resti delle loro abitazioni primitive. Ed eccoci arrivati a Monument Valley: qui il paesaggio è lunare: maestose formazioni rocciose in un deserto di sabbia rossa che contrastano il blu intenso del cielo. Il vento è caldo, guardiamo il termometro: 44 gradi ! Di nuovo scorta d’acqua e di benzina, si riparte per Lake Powell, lago artificiale creato con un’enorme diga sul fiume Colorado, dopo che il tempo ha eroso il Glen Canyon – e l’acqua si insinua tra le rocce irregolari consumate dall’erosione lasciandoci ancora una volta stupiti. Per chi ha tempo, suggerisco di fermarsi un giorno in più e risalire il lago con la barca.

Ma lo Utah ci aspetta, e dopo un’altra lunghissima traversata nel deserto, ecco riapparire il verde, gli allevamenti, e poi risaliamo dolcemente fino a circa 3000 metri e di nuovo la pineta nasconde una depressione dai contorni indescrivibili: Bryce Canyon, dove la natura ha scolpito un anfiteatro di pinnacoli – è veramente difficile descrivere a parole l’emozione di un tale spettacolo.

Qui vicino Zion Park, dove verde e montagne si incrociano tra cascatelle e cerbiatti che passeggiano ignari dei turisti. Il nostro viaggio sta per finire, ci dispiace lasciare questi posti che hanno un che di magico e talvolta di surreale…Avremmo voluto fermarci qualche giorno ancora.

Rientriamo a Las Vegas per un ultimo giorno di shopping e dopo 4 ore di volo… back to North Carolina, per noi è un po’ come tornare a casa: si fa la spesa, ed eccoci pronti al ‘barbecue d’addio’…O meglio… ‘d’arrivederci’: alla prossima vacanza !!!



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