Misterioso oman

In un momento dove il Medio Oriente non è certo una delle mete più gettonate, io, Serena, e altri 4 compagni di viaggio, Giacomo, Claudia, Simone ed Andrea, abbiamo deciso di partire alla scoperta dell'Oman, destinazione insolita e proprio per questo motivo l'abbiamo scelta. Siamo partiti da Roma con un volo Emirates e siamo arrivati a Dubai; da...
Scritto da: Serena Basciani 1
misterioso  oman
Partenza il: 18/11/2002
Ritorno il: 02/12/2002
Viaggiatori: fino a 6
In un momento dove il Medio Oriente non è certo una delle mete più gettonate, io, Serena, e altri 4 compagni di viaggio, Giacomo, Claudia, Simone ed Andrea, abbiamo deciso di partire alla scoperta dell’Oman, destinazione insolita e proprio per questo motivo l’abbiamo scelta. Siamo partiti da Roma con un volo Emirates e siamo arrivati a Dubai; da qui abbiamo noleggito una confortevole vettura e abbiamo lasciato gli Emirati alla volta di Muscat (si pronuncia Mascat), capitale di questo bellissimo stato, l’Oman.

La prma cosa che ci colpisce sono le strade, belle, in ottime condizioni di transibilità e sopratutto non congestionate dal frenetico traffico a cui siamo abituati in Italia. Il paesaggio circostante è costituito da montagne brulle, dal deserto e da bastioni rocciosi, interrotto di tanto in tanto da belle e ordinate cittadine adorne di aiuole fiorite e da spartitraffico veramente bizzarri, costituiti da Mappamondi giganti, da grandi brocche omaniti, scrigni..

Che dire… Ogni casa ha una parabola sul tetto e i cittadini guidano machine bellissime, insomma, niente villaggetti di pasori dove i bambini chiedono caramelle, anzi scappano intimoriti dalla macchina fotografica e sopratutto le donne, in rigorosi abiti neri, si coprono il volto e non vogliono assolutamente essere fotografate. Abbiamo contattato una agenzia di viaggio locale e siamo partiti con Farouk, una bravissima guida di origine pakistana, alla scoperta di questo misterioso paese. Abbiamo visitato forti e moschee e abbiamo ascoltato la loro storia, abbiamo poi visitato mercati di bestiame, di frutta, di pesce e lavoratori di terra cotta dove vengono prodotti vasi e oggetti molto belli con tecniche remote; abbiamo poi incontrato il deserto ed i suoi abitanti che a bordo di jeep accompagnano a tutta velocità viaggiatori ansiosi di salire sulle dune più alte con un andirivieni che molto spesso dura tuta la notte.

L’avventura che ci ha colpito maggiormente è stata quella di andare in spiaggia la notte ad osservare le tartarughe giganti, che dopo un lungo viaggio depositano le uova lungo la costa ed è emozionante vedere con quanta energia scavanola buca, la riempiono di uova, (150/200c.A) ricoprono il tutto e riprendono il loro viaggio nell’Oceano Indiano.

In Oman ci sono anche montagne e canyons bellissimi dai quali nascono fiumi dove è possibile ancora nuotare insieme ai pesci. Un consiglio spassionato: visitate questo paese prima che le grandi strutture alberghiere “colonizzino” i centinaia di chilometri di bianca spiaggia LIBERA.



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