Minorca: perla delle Baleari
Informazioni generali: Minorca è una riserva biomarina, per cui si presenta con ambienti molto selvaggi, ma nello stesso tempo puliti e curati. Non vi aspettate di trovare nelle spiagge tutte le comodità cui di solito siamo abituati, anzi!. E’ un’isola di piccole dimensioni per cui si può girare in lungo e in largo senza difficoltà, tagliata in due , da est a ovest, da una superstrada tenuta perfettamente; bisogna però tenere presente che a volte se si vogliono visitare due spiagge vicine, è necessario tornare sulla strada principale e poi seguire le indicazioni per l’altra spiaggia. Nei pressi di tutte le spiagge ci sono dei parcheggi custoditi, ma , udite, udite, mai a pagamento. Strano vero? Abituati come siamo a farci salassare in Italia!! Come si capirà poi, leggendo il diario di viaggio, tutte le spiagge, tranne una (almeno quelle visitate da noi), sono libere, quindi è necessario munirsi di tende , ombrelloni, o qualsiasi artifizio che protegga dal sole. Una curiosità: appesi agli alberi potete notare delle buste: non sono state lasciate lì per caso da turisti poco ecologici, ma contengono sostanze per prevenire la processionaria del pino!!E adesso buon viaggio! 20/07/2008 Si parte alle 22.00 da Venezia con un volo Spain air e atterriamo alle 23.30 circa. Con la formula roulette, ci viene assegnato l’HOTEL MEDITERRANI località Ciutadella: un tre stelle di tutto rispetto, su cui però non mi soffermo nella descrizione perché le nostre intenzioni sono di starci il meno possibile.
21/07. Colazione abbondante alle 8.45, e poi saggiamo subito la disponibilità degli spagnoli, facendoci indicare sulla cartina ( €3.20) dalla ragazza alla reception le spiagge imperdibili dell’isola. Facendo un rapido calcolo ci rendiamo subito conto che una settimana non sarà sufficiente, ma ci impegneremo al massimo…La seconda mossa obbligata per raggiungere il nostro obiettivo e’ quella di noleggiare una macchina. Detto fatto; senza muovere un passo, la macchina ci viene consegnata in hotel alle ore 10.30 .Pronti? Via!! Alle 10.45 partiamo alla ricerca della prima spiaggia:CALA DE SON SAURA. Arrivo alle 12.00. Il sole e il mare ci fanno subito venire in mente che per tuffarci immediatamente nel nostro ruolo di vacanzieri, abbiamo dimenticato di approvvigionarci di viveri, ma soprattutto di acqua. Per oggi patiremo la sete. L’acqua turchese ci invita al primo bagno, peccato che in alcune zone la spiaggia sia corredata da collinette di alghe morte. Dopo la passeggiata sul bagnasciuga, passacuore in pineta per gli uomini e lettura in tenda per le donne. Alle 18.30 smontiamo le tende. Lungo il tragitto abbiamo anche un assaggio dell’aspetto archeologico dell’isola; vediamo infatti diversi TALAYOTS, che ricordano molto i nostri nuraghi. Destinazione supermercato e poi in hotel, dove ci aspetta un ricco, variegato e abbondante self service. Pare che la vita notturna di Minorca, non sia un granchè ( d’altra parte noi preferiamo decisamente quella diurna) per cui passiamo la serata in compagnia degli animatori.
22/07. Destinazione: CALA D’ALGAIARENS, dove arriviamo alle 11.45. Parcheggiamo l’auto e ci rendiamo subito conto che c’è molto vento, ma cosa più strana, notiamo che mentre noi ci accingiamo a caricarci come muli, altri gruppi caricano invece i portabagagli per andar via. La curiosità ci spinge a chiedere ragguagli: pare che il vento già notevole nel parcheggio, in spiaggia diventi bufera. Ma figuriamoci se qualcosa può far cambiare i nostri programmi! Percorriamo un bel sentiero in mezzo ad una natura davvero selvaggia e poi la baia si apre dall’alto davanti a noi. Il vento soffia davvero in modo pauroso e il mare è molto agitato; gli uomini propongono di cambiare meta, ma ,a eterna dimostrazione che chi comanda sono le donne, scendiamo , per fortuna zavorrati, le scale che ci portano in spiaggia e riusciamo a trovare un posto appena più riparato. Purtroppo è impensabile fare il bagno: il mare incute veramente timore. Per fortuna a ridosso della spiaggia c’è una bella pineta che ci offre riparo nelle ore più calde. Dopo un po’ cominciamo a notare un andirivieni di ragazzi abbracciati a tavole da serf; evidentemente quel mare che a noi fa così paura, per altri più temerari, è un invito al divertimento. Il pomeriggio, il vento cade un po’ e ci consente di fare la terapeutica passeggiata. Alle 18.00, lasciamo la spiaggia per visitare CIUTADELLA, dopo la capitale uno degli agglomerati più grandi dell’isola. Giro in centro con l’obbiettivo fallito di trovare qualche souvenir da portare agli amici. Foto e riprese d’obbligo alla cattedrale e ai vicoletti del centro. Da segnalare una caratteristica via sotto i portici. Rientro in hotel alle 20.00. Doccia e cena ristoratrice e , per concludere la serata , burraco in sala giochi, con aria condizionata sparata al massimo.
23/07 .Oggi destinazione CALA EN TURQUETA. Dopo aver parcheggiato la macchina, è necessario seguire un bellissimo percorso nel bosco di macchia mediterranea e pineta e alla fine si apre ai nostri occhi una baia mozzafiato: mare calmo, turchese, l’aria mossa appena da una brezza leggera e in cielo solo qualche nuvola. Facciamo appena in tempo a posizionarci in seconda fila (si fa per dire) che in poco tempo la spiaggia è già sovraffollata. Nel primo pomeriggio, molto a malincuore, lasciamo la spiaggia e torniamo a Ciutadella per il pieno di benzina ( € 50 a € 1.234 al litro); il nostro timore è quello di non riuscire ad arrivare a Ferreries che quindi ci prepariamo a visitare: in realtà questa cittadina non è niente di speciale , se si eccettuano le solite porte e finestre incorniciate di colori pastello, case imbiancate a calce e vasi di fiori sulle pareti delle abitazioni ( usanza tipicamente spagnola). Ci dirigiamo quindi di nuovo verso Ciutadella per visitare la NAVETA DE TUDONS, una sorta di barca capovolta fatta di pietre con la tecnica dei muri a secco, cioè senza calce. Lasciamo la macchina al parcheggio e ci inoltriamo verso l’interno seguendo un breve percorso finchè non ci appare la Naveta. Si tratta di un monumento funerario collettivo preistorico costruito dai TALAIOTI e rinvenuta recentemente, solo nel 1975. In programma avevamo anche la visita ad una TORETA, ma è già tardi per cui rimandiamo. Solito finale di giornata in hotel e poi a goderci un bello spettacolo con artisti argentini nell’anfiteatro dell’hotel stesso.
24/07 .Dopo esserci informati sull’assenza di vento, oggi decidiamo di dirigerci di nuovo a nord: a CALA PREGONDA. Seguiamo l’indicazione per MAO e deviamo a ES MERCATAL, da qui seguiamo le indicazioni per spiagge del nord. Arriviamo al parcheggio e dopo un percorso a piedi di circa 20 min. Su sabbia rossa che ci ricorda un po’ i panorami dello Utah, arriviamo in spiaggia. Questa è completamente priva di vegetazione e delle bellissime pinete che incorniciano le spiagge del sud; manca anche la torretta del life guard ed i bagni sono situati solo all’inizio del percorso. La sabbia è a grana grossa e rossiccia e all’orizzonte ci sono diversi isolotti raggiungibili a nuoto. Ci dedichiamo subito ad un bel bagno ristoratore, ma rimaniamo delusi dal fondale non particolarmente ricco di fauna; riusciamo solo a vedere una piccola sogliola su di uno scoglio, impossibile da vedere sul fondale perché perfettamente mimetizzata. Alle 16.15 torniamo alla macchina, ma dopo aver scaricato le nostre borse, ci lasciamo allettare da un bar ristorante, non notato all’andata,con tavoli all’ombra di alberi di gelso e sorseggiamo, chiacchierando, delle bibite fresche per alleviare l’arsura patita in spiaggia. Lasciamo la fresca ombra dei gelsi e ci dirigiamo in auto per raggiungere CAP DE CAVALLERIA con il suo bianco faro. Ci dilettiamo per un po’ a fare foto e riprese su strapiombi rocciosi mozzafiato affacciati su mare blu intenso solcato da motoscafi.
25/07 . Destinazione CALA MACARELLA, dove arriviamo alle 10.30. Si tratta di una bellissima caletta con rocce a strapiombo sul mare e pineta fin sulla spiaggia, tanto che decidiamo di non montare le tende e di sfruttare l’ombra dei pini. Il mare però è un po’ agitato e forse , proprio per questo, non troppo pulito, ma i colori sono splendidi. Sabbia bianca, fine, ma mista ad aghi di pino e piccole pigne. Per la prima volta , su una spiaggia minorchina, notiamo la presenza di alcuni bar a ridosso della pineta che per fortuna non deturpano il paesaggio selvaggio perché localizzati in luoghi discreti; in nome del lusso sfrenato, notiamo anche le docce a pagamento. Prendiamo posto con le nostre asciugamani ed in poco tempo veniamo circondati da deliziosi uccellini che evidentemente sono abituati alla presenza dell’uomo e non ne sono affatto intimoriti. Dopo un po’, dalla nostra postazione, cominciamo a vedere un andirivieni di persone che si arrampicano tra pini e rocce e decidiamo di andare a curiosare anche noi. Seguiamo un bellissimo percorso che ci consente di fare delle suggestive foto dall’alto finchè davanti a noi non appare una minuscola baia dalle acque pulite, limpide e turchesi; si tratta della spiaggia di MACARELLETA. Impossibile resistere ad un lungo bagno e dal mare ci accorgiamo che la spiaggia è piena di naturisti: d’altra parte è veramente il luogo ideale per spogliarsi di tutto (anche in senso metaforico). Ma il tempo passa, torniamo a Macarella, breve sosta in un bar con davanti un boccale di birra fresca e rientro.
26/07 . Oggi si va a vedere CALA GALDANA. E’ una spiaggia nei pressi del paese di Santa Galdana. E’ una baia molto ampia su cui si affacciano direttamente due grossi alberghi, evidentemente costruiti prima che un piano regolatore controllasse la cementificazione selvaggia e per la prima volta vediamo a Minorca una spiaggia attrezzata: sdraio, ombrelloni,canoe, kajak, pedalò e tutto quello che vi può venire in mente e che può essere messo in acqua. Come tutte le spiagge a sud dell’isola , anche questa è circondata dalla pineta che offre ombra nelle ore più calde. Nonostante sia molto grande, in poco tempo la spiaggia si riempe e noi passiamo il tempo a fare delle lunghe passeggiate sul bagnasciuga. L’acqua del mare è piacevole, ma per la prima volta torbida (fatto dovuto alla sabbia molto fine), per cui non riusciamo a fare snorkeling. Alle 14.30, a malincuore lasciamo Cala Galdana, torniamo in hotel, doccia, veloce spuntino con EINSEMADA al cioccolato (dolce tipico locale) e ci rimettiamo in macchina per raggiungere SAINT LLUIS dalla parte opposta dell’isola; brevissima sosta per fotografare il caratteristico mulino e poi via versi BERIBECA VELL: un paesino spettacolare, di un bianco abbagliante, un intrico di vicoletti con archi, balaustre, terrazzini,comignoli dove con lo sguardo entri a casa della gente anche se non vuoi, attraverso le porte e le finestre aperte e intravedi i bassi soffitti con travoni e la gente che riposa al fresco nelle proprie abitazioni. Ci siamo sbizzarriti in innumerevoli foto che già sappiamo, non renderanno mai merito alla realtà e in tipici negozietti abbiamo finalmente acquistato i nostri souvenir. In questo paesino fiabesco, c’è un’incredibile pace, tanto che si è portati a parlare a bassa voce e gli abitanti chiedono che questa pace venga mantenuta con inviti scritti su piastrelle in ceramica sui muri. Lasciamo Binibeca per dirigerci a MAO, la capitale dell’isola. Dopo aver visto una così bella bomboniera rimaniamo delusi dall’anonimità della capitale, anche lo shopping ci è stato negato, dato che i negozi chiudono tutti alle 20.00. Solo dopo, abbiamo saputo che abbiamo omesso di visitare il porto, pare la zona più caratteristica di Mao. La serata si conclude in hotel con uno spettacolo di flamenco veramente degno di nota.
27/07 . Ultimo giorno a Minorca ( purtroppo!!). Strappiamo due ore di spiaggia, fiondandoci a CALA BLANCA: la spiaggetta di fronte al nostro albergo. In realtà, non è stato un accontentarsi, ma una piacevolissima scoperta. Sabbia bianca e fine, profonda spiaggia, ma con un ridotto accesso al mare il quale ci ha stupiti per la limpidezza, i colori e per la presenza di correnti gelide provenienti dalle vicine rocce.