Minorca, le sue spiagge incontaminate e la sua perla Ciutadella
Arrivati sull’isola la domenica pomeriggio, inizia lunedì il tour per le cale e le spiagge dell’isola. In tutte le spiagge abbiamo trovato parcheggi gratuiti e in buona parte dotati di toilette pubbliche ben tenute. Dappertutto è vietato l’accesso agli animali, non tanto per antipatia verso di essi, ma per la maleducazione di alcuni loro proprietari. Vicino all’hotel c’è una piccola area commerciale con due supermercati dove poter acquistare pane fresco, affettati, bevande e il dolce tipico dell’isola: l’ensaimada. Ed ecco di seguito le descrizioni delle spiagge visitate e alcuni suggerimenti; le distanze riportate sono riferite al punto di partenza di Cala Blanca (da Ciutadella sono praticamente uguali).
CALA BLANCA (ovest)
Questa piccola cala si trova nell’omonima urbanizzazione a 4km da Ciutadella e a 200mt dall’hotel Mediterrani, dove abbiamo alloggiato. Carina e tranquilla, attrezzata con lettini e ombrelloni, bagnino, wc e docce, parcheggio gratuito, bar e ristoranti, bus stop, market. Spiaggia di sabbia fine bianca e un bel mare limpido, circondato ai lati da una bassa scogliera, da dove ci si può tuffare e risalire con delle scalette sul lato sinistro (guardando il mare).
CALA en BOSCH (sud)
Si trova a 4km, nell’omonima urbanizzazione ricca di hotel e residence, con un porto turistico e il faro di Cap d’Artrutx. Spiaggia bandiera blu di sabbia bianca larga 90mt, nel fondo di una profonda insenatura dalle acque cristalline. Attrezzata con lettini e ombrelloni a noleggio, wc e docce, market, bar e ristoranti, bagnino, bus stop, park free. Dalla spiaggia si può passeggiare lungo l’antico sentiero costiero “Camì de Cavalls”, creato nel 1330 per collegare le torri di guardia e che si può ancora percorrere a piedi, a cavallo o in mountain-bike lungo i 185km restanti, suddivisi in 20 itinerari. Varie sono le scuole di equitazione che organizzano escursioni lungo il “camì”. Nei periodi di alta stagione e alla domenica la Cala en Bosch è piuttosto affollata, ma vivibile, specie dopo pranzo.
SPIAGGIA di BINIGAUS (sud)
Nell’area turistica di Sant Tòmàs, a 30km. Per raggiungerla si arriva a Ferreries, poi si segue per Es Migjorn Gran, fino a Sant Tomàs, dove si lascia l’auto nei parcheggi gratuiti vicini al bar “Es Bruc” e si percorre il “Camì de Cavalls” a piedi per 10 minuti, fino alla spiaggia lunga 1km e considerata una delle più belle e selvagge del sud. Sabbia bianca, acqua azzurra e bassa, ottima per i bambini. Bello il contrasto tra l’azzurro del mare, il rosso dei muretti in sasso, il giallo oro dei campi e il verde del bosco alle spalle. La spiaggia è senza attrezzature e sorveglianza; nella parte finale c’è una zona dove si mettono di consuetudine i nudisti. Molto suggestivo l’isolotto a fronte, raggiungibile facilmente a nuoto, che presenta una caverna con apertura sul soffitto. Buona per lo snorkeling la zona attorno all’isolotto. Il momento migliore per godere della sua tranquillità è dal primo pomeriggio fino a sera, magari rimanendo fino a tardi per godersi il tramonto. La domenica è un po’ più affollata, specie dagli spagnoli, ma in generale è ottima sin dal mattino. Tornando ci si può fermare a Ferreries per visitare il punto vendita del noto marchio di calzature minorchino “Pretty Ballerinas” della stilista Masquarò.
ARENAL d’en CASTELL (nord)
Grande baia semi-urbana a 45km, con hotel e residence, per metà attrezzata e metà libera. Si raggiunge passando per Es Mercadal, girando sulla strada per Fornells e poi seguendo le indicazioni per la località. Vi si trovano bar e ristoranti, assistenza bagnanti, wc e docce, park free. Spiaggia di sabbia bianca che dirada dolcemente nel mare cristallino, che ha ottenuto la certificazione ambientale 14001, oltre alla bandiera blu. Su un lato una penisola crea un bel scenario: vale la pena salire con una breve passeggiata per ammirare il panorama del mare aperto e delle calette vicine. Attorno ad essa bei fondali per lo snorkeling. Nonostante la presenza di hotel non abbiamo trovato la spiaggia affollata. Al ritorno merita una visita il grazioso paesino di pescatori Fornells, in fondo ad una profonda insenatura che crea un porto naturale, con le tipiche casette bianche, negozi tipici e numerosi ristoranti, famosi per la “calderata” di aragosta (zuppa). Il lunedì c’è anche un mercatino di prodotti alimentari locali.
CALA MITJANA (sud)
Anche questa cala si trova a sud a 25km. Vi si arriva passando per Ferreries e raggiungendo cala Galdana, dove poco prima si lascia l’auto in un parcheggio gratuito con wc, per percorrere poi 20 minuti a piedi lungo un bel sentiero nel sottobosco, attraverso il “Camì de Cavalls”. La spiaggia è selvaggia senza servizi, tranne telefono per chiamate di soccorso al 112. Sabbia bianca, mare dai colori intensi e con una bella scogliera che forma delle caverne raggiungibili facilmente a nuoto, magari facendo snorkeling. Su una parte della spiaggia a riva si depositano le posidonie, a volte un po’ maleodoranti, ma è segno di buona qualità dell’acqua. Affiancata e raggiungibile facilmente c’è anche cala Mitjaneta, più piccola e riparata. Durante la giornata passano un paio di venditori ambulanti con bibite e frutta fresca, come cocco (uno a 4,00€), ananas e anguria, ma è meglio portarsi con sé tutto il necessario.
CALA GALDANA (sud)
Grande spiaggia urbanizzata bandiera blu, a 25km, con hotel, bar e negozi, molto suggestiva specie se vista dall’alto e riparata dai venti. Park free, wc e docce, attrezzata e con servizio soccorso Croce Rossa, noleggio canoe e pedalò, bus stop. Le sue acque sono cristalline e basse, con sabbia bianca. Abbastanza affollata, adatta per famiglie con bambini per l’acqua molto bassa.
SPIAGGIA DES GRAU (nord-est)
Inserita nello splendido contesto del Parco Naturale della Biosfera di Es Grau, a 56km da Cala Blanca, è una delle ambientazioni che più ci è piaciuta. Per raggiungerla si percorre tutta la Me1 fino a Mahòn per seguire poi la Me7 per Fornells, svoltando sulla Me5 che porta al caratteristico paesino di case bianche di Es Grau. All’inizio della spiaggia si trovano i wc e docce, park free, bar e ristoranti, punto di primo soccorso. La grande baia è selvaggia, senza attrezzature, ma con sorveglianza bagnanti. Suddivisa in due da un piccola penisola, offre sabbia bianca e fondali cristallini molto bassi fino a lunga distanza dalla riva, ottimi per i bambini e per chi ama passeggiare nell’acqua. Alle spalle inizia il sistema dunare della biosfera, ricco di vegetazione, animali acquatici, laghetti salati. Poco prima del parcheggio c’è l’ingresso al parco naturale, da dove inizia un percorso a piedi naturalistico di 40 minuti circa, che porta direttamente alla spiaggia, facile e adatto a tutti (non iniziate dall’ingresso ufficiale che si trova qualche km prima, perché troppo lungo e impegnativo in estate). La baia è poco affollata e specie verso sera è ottimo rilassarsi ammirando il paesino di Es Grau che rimane di fronte alla vista. In fondo alla spiaggia con il “Camì de Cavalls” si può raggiungere in 15 minuti un’altra piccola spiaggetta più intima, oppure con più tempo altre cale stupende del parco, di fronte all’isola di Colombo. Ancora più piacevole è raggiungerle in canoa, che si può noleggiare in spiaggia: per un’ora in canoa doppia 15,00€, la singola a 9,00€ (l’ideale è fare 2 ore). Prima di andarvene, fate una passeggiata tra le casette di Es Graus e magari un aperitivo in qualche bar affacciato sulla baia.
CALA en TURQUETA (sud-ovest)
E’ la spiaggia selvaggia più nota della costa sud, che si raggiunge dopo 15km attraverso il Camì per San Joan de Missa, strada immersa tra natura, grandi poderi e muri a secco. Essendo una delle più famose è molto affollata. Il parcheggio di 150 posti si riempie presto e già sulla circonvallazione di Ciutadella ci sono i cartelli elettronici che indicano se è completo. Dal parcheggio, dotato di wc e chiosco-bar, si cammina nella natura per 15 minuti e si arriva alla spiaggia di sabbia bianca, immersa nel verde e con un mare turchese e calmo. La spiaggia non è attrezzata, ma c’è l’assistenza bagnanti. Ambientazione splendida e mare ottimo per lo snorkeling, purtroppo però l’affollamento è un po’ eccessivo, specie perché attraccano barconi pieni di turisti che invadono la spiaggia per qualche ora e inoltre le barche posso arrivare dentro la cala fin troppo vicino alla spiaggia. Per godersi al meglio questa cala, gli orari ideali sono dalle 8 alle 10 e dopo le 17.
CALA PREGONDA (nord)
A 37km da Ciutadella, si raggiunge arrivando a Es Mercadal e svoltando a sinistra seguendo le indicazioni per le spiagge costa nord. Gli ultimi 2km di strada sono sterrati e portano al parcheggio gratuito, dove si trovano l’unico bar-ristorante e i wc. Da qui si inizia una piacevole passeggiata di 30 minuti lungo il “Camì de Cavalls” in terra rossa, passando per la spiaggia (anche essa carina) di Binimel-la: indispensabile portarsi cappellino e acqua. La spiaggia è priva di ogni servizio, passa solo un venditore di frutta. La baia è meravigliosa e poco affollata. Spiaggia con sabbia rossa, scenografici scogli che emergono dalle acque basse e cristalline, ricche di pesci, anemoni e posidonie: maschera e boccaglio sono strumenti necessari per godersi al meglio cala Pregonda. Noi, anziché mettersi in una delle spiagge più grandi, ci fermiamo subito all’inizio in una spiaggetta tra gli scogli a destra, che si rivela un’ottima scelta. La giornata vola in questo paradiso, che ci trova tutti sei concordi nell’affermare che è una delle spiagge migliori di Minorca.
SPIAGGIA di SON SAURA (sud-ovest)
A 15km da Cala Blanca, si raggiunge anch’essa attraverso il Camì per San Joan de Missa, come Cala en Turqueta. All’inizio della strada è segnato quando il parcheggio gratuito di 250 posti è completo, e quindi non si può andare. Con 10 minuti di cammino all’ombra si arriva sulla splendida spiaggia lunga 300mt di fine sabbia bianca, non attrezzata, ma con wc e soccorritore. Attorniata da una pineta vergine, offre acque cristalline e basse, ideali per lunghi bagni sotto il sole. Per chi ama passeggiare, si può percorrere il “Camì de Cavalls” lungo la costa e scoprire altre calette vicine. Può capitare, come nelle altre spiagge selvagge, di trovare un po’ di accumuli di posidonie a riva, lasciate proprio per favorire il ciclo biologico naturale dell’ecosistema, ma non danno nessun fastidio e sono segno dell’ottima qualità del mare, che ha ottenuto anche qui la bandiera blu.
CALA ALGAIARENS (nord-ovest)
La cala si trova nel sistema montano di La Vall, a 15km. Si raggiunge attraverso una stretta strada immersa nel bosco, che porta fino a due parcheggi gratuiti. Nel secondo, più vicino alla spiaggia, si trovano i wc e il sentiero che in 10 minuti porta al mare. La baia è formata da due spiagge, es Bot e es Tancats, non attrezzate ma con assistenza bagnanti. Il panorama è spettacolare per la natura che lo circonda: scogliere alte, monti ricoperti da pinete, sistemi dunari. Il mare è calmo e cristallino. Andando verso destra (guardando il mare) e superando l’alta scogliera (consigliabili scarpe da ginnastica), si può raggiungere in 15-20 minuti un’altra spiaggia più intima e spettacolare. Attorno agli scogli che la separano dalle altre due c’è un fondale meraviglioso e ricco di pesci, ideale per gli amanti dello snorkeling. Per apprezzare al meglio questa cala selvaggia, ideali sono le prime ore del mattino, meno adatto il tardo pomeriggio per l’affluenza degli isolani.
Nelle due settimane di vacanza siamo riusciti a visitare la maggior parte delle spiagge più belle, tranne Cala Macarella per il meteo sfavorevole. In alcune siamo tornati due volte. Il fatto di trovare le cale nelle condizioni di massimo splendore dipende molto dai venti e dalle correnti: la stessa spiaggia si può trovare meravigliosa oppure poco gradevole, basta che ci siano correnti che vi portino all’interno lo sporco o le alghe dal mare, o le più temute meduse (portarsi sempre dei “dopopuntura”). Ma restano comunque, anche in quei giorni, eccellenti. Volendo stilare una classifica delle prime tre più belle tra quelle visitate, metterei al primo posto Cala Pregonda, seguita da Platja des Grau e Cala Mitjana. Ma Minorca non ha solo le spiagge: ci sono le sue città, i siti archeologici diffusi su tutta l’isola con reperti fino al 3000 a.C., come le costruzioni in pietra “talayots”, “navetas” e “taula”. Ci sono i prodotti gastronomici come il famoso gin, il formaggio di Mahòn, la doce “ensaimada” e gli insaccati di maiale come la “sobrasada”. Ancora più note sono le calzature e prodotti in pelle artigianali: famosi i sandali tipici, “avarques”, anticamente usati dai contadini e che ora si vendono nei negozi in ogni angolo dell’isola: il marchio più noto è “Castell”.
MAHON (detta anche Maò)
E’ l’attuale capoluogo dell’isola, con quasi 30 mila abitanti. L’impronta lasciata è quella coloniale britannica. Sviluppata in una profonda insenatura del mare, è il secondo porto naturale al mondo, dopo Pearl Harbur. Nel mezzo del fiordo vi si trovano l’sola del Re, l’sola della Quarantena, con l’ex lazzaretto, e l’isola Plana. Di fronte alla città, all’ingresso, la fortezza della Mola. Ci sono ogni giorno dei tour di un’ora in traghetto, che permettono di visitare tutti i punti più caratteristici dell’insenatura, con partenza dal porto alle 11, 12:30, 14 e 15:30 circa (con “Don Joan” adulti 11,00€). La visita di Mahòn l’abbiamo effettuata la sera, in quanto tutti i martedì dalle 21 alle 23,30 fino al 27/08/13 c’è “La Notte della Musica in strada”, durante la quale in varie location del centro storico ci sono musicisti e cantanti che animano le piazzette ed i locali e i negozi poi restano aperti fino a tardi. I monumenti più caratteristici sono il Municipio, le chiese di Santa Maria e quella di San Francesco, la chiesa e il chiostro del Carmen, adibito ora a mercato, e alcuni palazzi signorili nel centro. I locali più vivaci, bar e ristoranti, sono concentrati per lo più nell’area del porto; al di fuori del martedì, le altre sere il centro storico è poco vivo. Il martedì e il sabato invece, dalle 7 alle 15, si tiene il mercato in piazza Esplanada.
ES CASTELL
All’inizio del porto di Mahòn, di fronte alla Mola, si trova il paese chiamato Georgetown durante la dominazione britannica. Dell’epoca conserva la grande piazza d’armi con gli ex-edifici militari, in uno dei quali si trova il museo militare. Caratteristici sono i suoi vicoli con le case bianche e la vista sul fiordo e le sue isole. Una breve visita di un’ora è sufficiente, meglio se di giorno.
CIUTADELLA
La scelta di alloggiare a Cala Blanca è stata fatta proprio per la sua vicinanza al centro della cittadina. Prima della dominazione britannica era la capitale dell’isola e per questo il centro storico, dichiarato monumento nazionale, presenta numerosi palazzi signorili e chiese. E’ d’obbligo una visita di giorno per ammirare al loro interno edifici storici come la Cattedrale gotica e l’antico Convento con chiostro di Sant’Agostino (biglietto unico per le due sedi 4,00€); la chiesa barocca del Roser e il mercato municipale del 1869 (ingresso libero). Il centro si può visitare tranquillamente a piedi, magari seguendo inizialmente il corso principale, che parte da piazza Alfonso III (o delle Sis Palmes) e prosegue per piazza Nova, piazza della Cattedrale, fino alla grande piazza del Born, con l’Obelisco e l’antico palazzo del Governatore. Lungo questo percorso troverete molti negozi, bar e ristoranti, ma è inoltrandosi nelle diramazioni laterali e nelle vie parallele che si trovano i negozi e locali più caratteristici, specie lungo i carrer del Santissim, del Seminari e del Roser. A nord del corso ci sono invece i pittoreschi vicoli stretti con le case dai colori pastello, come i carrer de Santa Clara, de Sant Cristofol, de Qui no Passa. Entrando nel carter de Cal Bisbe, a fianco all’ingresso della Cattedrale, all’inizio si trova un’antico forno a legna dove poter acquistare delle ottime focacce minorchine, le ensaimadas, i frollini e del buon pane. Di fronte c’è l’ingresso del palazzo Episcopale, che in alcuni giorni è aperto al pubblico e consente di ammirare il piccolo cortile con chiostro e pozzo del XVII sec. Dopo essersi persi per i vicoli, si può arrivare al porto antico, scendendo la bella scalinata baixada de Capllonc, ricca di negozi e bancarelle. Lungo il porto ci sono numerosi ristoranti dove degustare i piatti tipici e di pesce. La sera Ciutadella si anima ancor più, per l’afflusso di numerosi turisti; trovare parcheggio non è cosa semplice, ma vicino al terminal dei bus qualche posto si trova. Vari sono i locali (alcuni con live music), le gelaterie e i bar con dehor all’aperto (porto vecchio, p.za Nova). Da visitare il mercatino serale dei prodotti artigianali, fatti da giovani artisti e design spagnoli: vi si possono trovare molti oggetti originali fatti a mano, a prezzi onesti. Il mercatino si trova lungo la discesa del Portal de la Mar, che parte da piazza del Born, a sinistra dell’Ajuntament. L’area del porto vecchio è quella più vivace di sera, per i vari locali presenti e il disco-club Space. Ma anche il centro storico merita una visita serale per ammirare gli antichi palazzi egregiamente illuminati. Per gli amanti del mercato tradizionale, i giorni di svolgimento sono il venerdì e sabato mattina nella piazza del Born; tutti i giorni invece si svolge il mercato del pesce al coperto in piazza de la Llibertat. Questa città è il vero gioiello di Minorca, oltre alle spiagge incontaminate. La scelta di alloggiarvi vicino vi consentirà di scoprirla e viverla al meglio, durante la vacanza.
Io, come pure i miei compagni di viaggio Riccardo, Matteo, Antonella, Alessandro e Martina, ho lasciato il cuore su questa isola meravigliosa, promettendomi di ritornarvi presto. Consiglio pertanto ai lettori di passare almeno una settimana in questo paradiso. Potete trovare varie offerte nei siti www.turchese.it o www.tui.itt, oppure non è difficile trovare appartamenti in affitto, specie se si evita agosto. Buoni consigli per programmare la vostra vacanza e la visita dell’isola e le sue spiagge, potrete trovarli sui siti: www.isoladiminorca.com, www.illesbalears.es, www.spain.info. Buona vacanza.
Marco Burato