Minorca, come formiche in pellegrinaggio
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1° GIORNO
Prenotato lo scooter per la settimana decidiamo di raggiungere le spiagge più lontane ad est dell’isola e così dopo circa un’ora arriviamo alla città di Es Grau. Nessun problema di parcheggio e dopo dieci minuti a piedi c’è già una bella spiaggia per famiglie o per chi non vuole camminare molto, unico inconveniente: troppe barche ormeggiate. Temerari decidiamo di addentrarci nella pineta adiacente la spiaggia alla scoperta di qualche caletta ed infatti dopo 20 minuti arriviamo ad una serie di insenature e scogli con acqua limpida e calda. Rinfrescati dal bagno torniamo indietro e scopriamo una spiaggetta deserta che ci ospiterà fino al pomeriggio.
2° GIORNO
Partenza per Binigaus che si offre ai nostri occhi come una lingua di sabbia bianca con mare cristallino e terminante in una spiaggia più grande dove si riversa la maggior parte della gente, ideale per famiglie. Seconda tappa della giornata è Cala Galdana, che dal punto di vista naturalistico è un vero spettacolo eccezion fatta per l’albergo enorme che sovrasta il paesaggio. Andare presto è d’obbligo per i posti migliori anche se alla fine è sempre strapieno. Terza e ultima tappa per oggi sono le spiagge di Mitijana e Mitijaneta. Arriviamo nel primo pomeriggio quando i due lidi sono completamente pieni e così decidiamo di sistemarci sugli scogli vicino ad una scaletta di ferro opportunamente messa lì per agevolare il bagno e nel mio caso la ” risalita”. Lo spettacolo è mozzafiato: rocce a picco sul mare, grotte naturali e spiaggia bianca il tutto incorniciato da una verde pineta.
3° GIORNO
A Son Soura il mare è bellissimo ma la spiaggia presa d’assalto lascia veramente poco spazio, tra l’altro è un punto di sbarco per i barconi panoramici che lì sostano circa un’ora facendo scendere frotte di gente. Il pomeriggio decidiamo per un tris d’assi: Torqueta, Macarella e Macarelleta. Parcheggiamo a Torqueta perché tanto le tre spiagge sono comodamente collegate, basta solo camminare un po’. Il mare di Macarella ci delude un pochino perché sporco, ma forse è il continuo fluire di gente che ha determinato tutto ciò. Nettamente superiore Torqueta che, alle sei di pomeriggio, quando comincia a svuotarsi, è incantevole. Il fatto più curioso di tutta l’isola resta l’incessante viavai di persone che, a osservarle, sembrano tante formichine che transitano da una spiaggia all’altra.
4° GIORNO
Giornata offuscata da un sole che nella mattinata ha tardato ad uscire. Oggi è la giornata destinata alle spiagge a nord dell’isola: Binimel, Pregonta e Cala del Pilar. La prima delle tre, famosa per la terra rossa che molte persone utilizzano come fango, mi colpisce per l’acqua cristallina. A tratti spiaggia di sassi è luogo di transito perché la maggior parte della gente si sposta a Cala Pregonta. Dopo un bel bagno raggiungiamo anche noi la meta che regala uno scenario molto suggestivo. La prima parte della cala è caratterizzata da scogli rossi e anfratti superati i quali si giunge alla spiaggia vera e propria. La maggior parte della gente però, compresi noi, preferiamo gli anfratti anche e soprattutto per le foto. Il pomeriggio ci dirigiamo a Cala del Pilar. La strada è lunga, infatti ci vogliono 45 minuti per raggiungerla e non è tutta pineta, ma la fatica è ampiamente ripagata. La sera decidiamo di andare a Fornells, un piccolo villaggio di pescatori dove possiamo gustare la caratteristica culinaria di Minorca ossia la caldereta de l’angosta. Una vera delizia per tutti i palati che da El Pescador vi piacerà sicuramente. Se dopo la zuppa, hai ancora fame, al porto trovi un mercatino con delle grosse giare contenenti caramelle gommose di tutti i tipi e frutta secca ed essiccata a volontà.
5° GIORNO
Speravamo di trovare una bella spiaggetta vicino l’hotel per non fare troppi chilometri e, così, optiamo per Cala Blanca: una vera delusione, da evitare! In sella al nostro scooter optiamo quindi per Cala Morell sempre nella parte a nord di Minorca. La spiaggia è piccolissima, ma ci sono molti punti sugli scogli dove potersi sdraiare creati appositamente infatti si trovano spesso scalette in metallo per scendere in mare senza fatica. Meno conosciuta delle altre non è presa d’assalto e questo ne fa una caletta tranquilla con un mare bellissimo, anche se in quanto a mare non ho mai trovato una spiaggia con acque sporche (ad eccezione di Macarella) in tutta l’isola e vi assicuro che l’ho girata! Nel pomeriggio decidiamo di spostarci nella vicina spiaggia di La Vall che si raggiunge a piedi in 5 minuti. La sabbia è bianca e fina ed anche qui, malgrado il transito continuo di gente, non è mai troppo piena. In fondo alla spiaggia a ridosso degli scogli si trova anche qui la sabbia rossa per i fanghi.
consigli pratici
Vorrei ricordare che a Minorca, come nelle Baleari del resto, è praticato il nudismo concepito come un vero e proprio stile di vita pertanto preparatevi a vederne di tutti i tipi. La tanto decantata Cova des Xoroi a Cala en Porter è da visitare assolutamente, ma vi consiglio al tramonto perché lo spettacolo è molto più suggestivo che di sera (a meno che non siate amanti della discoteca e allora unirete l’utile al dilettevole). Non dimenticate di visitare la capitale Maò, ma ancor di più la vecchia capitale Ciutadella che, personalmente, preferisco perché più caratteristica.
Vi consiglio anche i fari di Cap de Favaritx con la vicina Platija d’en Tortuga che ricrea un paesaggio lunare e, al capo opposto, Punta Nati per gli splendidi tramonti e, poi, Cap D’Artrux, vicino al singolare porto di Cala en Bosc. Dimentivavo di dirvi che compagne fedeli dell’intera vacanza saranno le formiche presenti in qualsiasi struttura, dall’albergo alla mezza pensione, dal villaggio all’appartamento.