Mini vacanza a Bordeaux

Abbiamo scelto di andare a Bordeaux veramente a caso, era il volo più economico sul sito dell'Easyjet e così abbiamo prenotato...
Scritto da: MartaJ
mini vacanza a bordeaux
Partenza il: 23/03/2012
Ritorno il: 25/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Abbiamo scelto di andare a Bordeaux veramente a caso, era il volo più economico sul sito dell’Easyjet e così abbiamo prenotato!

Bordeaux ci ha piacevolmente sorpreso, abbiamo scoperto una città estremamente vivibile, senza traffico, ordinata e pulita. Le persone, giovani a parte, parlano poco inglese, ma si sono lo stesso prodigati tutti per cercare di capirci. Direi che è un’ottima meta per una mini vacanza per interrompere la routine quotidiana!

Abbiamo lasciato l’auto al Jet Park di Malpensa (18 € per 3 giorni) e partiamo col volo delle 7.10, atterraggio alle 8.30 circa al terminal Billi dell’aeroporto di Bordeaux. Curiosi i vigneti tra i 2 terminal! Decidiamo di prendere il bus di linea per il centro città, è il numero 1, ce ne sono diversi, praticamente ogni 10′. E’ possibile acquistare il biglietto direttamente a bordo, munitevi di monete però perchè nel nostro caso l’autista non aveva il resto e abbiamo dovuto aspettare il bus successivo e andare a cambiare 20 € in aeroporto. Prezzo del bus 1,40 € a testa, il viaggio dura circa 45′ e termina in Piazza Quinconces (praticamente in centro sul lungo fiume).

Per pernottare abbiamo optato per il B&B Maison des Vignes grazie alle recensioni di Tripadvisor, che ci sentiamo di confermare. Il quartiere in cui si trova la struttura è popolare (St. Michel), ma molto tranquillo. Le camere sono ampie, ristrutturate di recente (nel rispetto del contesto antico dello stabile), ordinate e pulite. La colazione è a dir poco meravigliosa: dolci e marmellate fatte in casa, composta di mele, spremuta di arance fresca ogni mattina, pane croccante, frutta, formaggi e salumi tipici. Libertad e Pierre, i proprietari, sono molto gentili e prodighi di consigli per scoprire la città, ristoranti tipici per tutte le tasche. Lui non parla inglese.

Abbiamo deciso di dedicare la nostra prima giornata alla scoperta del centro cittadino, che deve necessariamente essere esplorato a piedi o in bici (potete utilizzare quelle del servizio di bike sharing, al costo di 1€ al giorno, la prima mezz’ora è gratuita, poi 2 € al’ora, ma ci sono numerosi stalli dove riporle per poterle riprendere all’occorrenza, serve la carta di credito, portatevi il pin!). Il nostro consiglio è quello di girare un po’ a caso senza un vero itinerario, le viuzze del centro sono tutte molto belle e affascinanti, noi abbiamo visitato la chiesa di Saint Michel, accanto al B&B, la chiesa di Santa Croix, la Cattedrale, Notre Dame, l’Eglise des Chartrons, il quartiere di Saint Pierre. Ciascuna chiesa è ben conservata e molto bella. L’ingresso è sempre gratuito, vale la pena secondo noi spendere 5,50 € a testa e salire sul campanile della Cattedrale per poter apprezzare dall’alto la città.

Nel girovagare non dimenticate di passare dall’incantevole piazza della Borsa e dal Teatro, che non abbiamo potuto visitare all’interno, ma che credo sia davvero bello. Gradevole un giretto in bici per il giardino pubblico.

Andare a zonzo per il centro è davvero molto rilassante: non ci sono auto! Gli edifici del centro sono tutti ben conservati, aiuole verdi e fiorite, poche carte a terra. Gente di tutti i colori convive serenamente e senza i pregiudizi tipici che regnano da noi. Passeggiate sul lungo fiume, dove ragazzi giocano a basket, hockey in bici, pattinano, corrono.

Noi abbiamo pranzato alla Brasserie Saint-Georges, Place Camille Jullian (Sain Pierre), abbiamo speso circa 35€ per una tatin con pomodoro e salmone e un’entrocote, il tutto davvero buono. Per cena siamo stati da Wine More Time, una vineria accanto alla Porta Grosse Cloche, buona selezione di vini e taglieri di salumi e formaggi tipici a prezzi abbordabili.

Per il secondo giorno decidiamo di noleggiare l’auto, prenotata dall’Italia con Avis a 65 € ritiro alla stazione dei treni. Partiamo in direzione Duna di Pilat sull’Oceano alle 9.30, decidiamo di non prendere l’autostrada, ma di passare dai piccoli paesi. Scelta davvero azzeccata: visitiamo un mercato locale, un paio di chiesette graziose e arriviamo alla Duna di Pilat in circa un’oretta. Ci arrampichiamo sulla Duna, c’è un percorso con dei gradini, ma noi coraggiosi decidiamo di salire a ruota libera: che fatica! Il panorama dalla cima della Duna è però sensazionale, da un lato l’Oceano dall’altro il Bassin d’Archachon e Cap Ferret con il suo faro rosso. Passeggiamo un pochino sulla Duna ma c’è un sacco di vento e la sabbia che vola è davvero fastidiosa. Scendiamo di corsa e a salti dalla Duna, buona parte era nelle nostre scarpe alla fine del gioco.. eh eh…

Andiamo al vicino supermercato e prendiamo l’occorrente per un pic nic sul mare. La giornata è eccezionale e nonostante sia fine marzo ci sono diverse persone in costume e qualcuno fa addirittura il bagno. Ci rilassiamo un po’ al sole e verso le 15 riprendiamo l’auto in direzione Saint Emilion, questa volta optiamo per il tratto autostradale fino a Bordeaux, che tra l’altro è gratuito. Giunti a Bordeaux lasciamo l’autostrada e percorriamo le viuzze di campagna tra i vigneti in direzione Abbaye de La Sauve-Majeure. L’Abbazia sul percorso per Santiago de Compostela è oggi in rovina, la mancanza del tetto e degli interni è ciò che rende suggestivo e imponente l’edificio.

Ci spostiamo a Saint Emilion, arriviamo per poter ammirare il tramonto sui vigneti circostanti. Il paesino è un po’ turistico, c’è un negozio di vini ogni 8 abitanti, ma non c’è invadenza e la passeggiata serale è molto rilassante e pare di fare un tuffo nel passato. Vorremmo cenare qua, ma i ristoranti hanno prezzi proibitivi, abbiamo visto ristoranti con prezzi di oltre 50€ per singola portata, che per noi giovincelli (mica tanto) sono un po’ troppi. Decidiamo di tornare a Bordeaux per riconsegnare l’auto.

Cena alla Creperia du Moulleau, che vacanza in Francia sarebbe senza crepes? Direi che la cenetta ci soddisfa. Riprendiamo le bici e attraversiamo il ponte sulla Garonna per ammirare la città illuminata.

Ultimo giorno

Purtroppo dobbiamo prendere il bus per l’aeroporto alle 11.30 e riusciamo solo a fare una passeggiata al mercato dell’antiquariato, accanto alla chiesa di Saint Michel, che però è più che altro un mercatino delle pulci abbastanza scadente. Prendiamo il tram verso gli antiquari di rue Notre Dame, ma sono tutti chiusi, evidentemente non è ancora arrivata la moda italiana di lavorare anche la domenica (beati loro!). Ci piacerebbe visitare il museo di arte contemporanea, ma apre alle 11. Poco male, passeggiamo sul lungo fiume insieme a tantissime persone che fanno sport e andiamo alla fermata del bus.

Bordeaux ci ha piacevolmente sorpreso, abbiamo scoperto una città estremamente vivibile, senza traffico, ordinata e pulita. Le persone, giovani a parte, parlano poco inglese, ma si sono lo stesso prodigati tutti per cercare di capirci. Direi che è un’ottima meta per una mini vacanza per interrompere la routine quotidiana.

Marta e Giuseppe



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