Mini tour dell’Olanda in 5 giorni

Per il ponte del 25 aprile quest’anno abbiamo puntato a un tour veloce dell’Olanda, in 5 giorni abbiamo percorso 970 km attraversando l’incantevole Olanda in senso antiorario tra distese di tulipani, mulini a vento, canali e ponticelli. Abbiamo volato con Ryanair prenotando il biglietto con largo anticipo a gennaio, il volo andata e ritorno...
Scritto da: lullaby6
mini tour dell’olanda in 5 giorni
Partenza il: 21/04/2006
Ritorno il: 25/04/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Per il ponte del 25 aprile quest’anno abbiamo puntato a un tour veloce dell’Olanda, in 5 giorni abbiamo percorso 970 km attraversando l’incantevole Olanda in senso antiorario tra distese di tulipani, mulini a vento, canali e ponticelli.

Abbiamo volato con Ryanair prenotando il biglietto con largo anticipo a gennaio, il volo andata e ritorno Bergamo – Eindhoven ci è costato 93 € a testa; inoltre abbiamo preso una macchina a noleggio per tutti e 5 i giorni alla Hertz (il cui ufficio è dentro l’aeroporto di Eindhoven), per 131 € abbiamo avuto a disposizione una Ford Ka nera.

Ogni sera abbiamo pernottato in un B&B diverso, le prenotazioni le abbiamo fatte in anticipo dal sito www.Bedandbreakfast.Nl, i prezzi sono variati da 20 a 35 € a testa, colazione compresa. Venerdì 21 aprile Eindhoven – Ghiethoorn 255 Km La mattina siamo partiti abbastanza presto da casa, ci siamo diretti al parcheggio Park Fly vicino all’aeroporto di Bergamo, si paga in anticipo, 50 euro per 5 giorni di parcheggio coperto.

Puntuale come al solito, l’aereo della Ryanair è atterrato a Eindhoven verso le 12, ci siamo subito fiondati alla macchina entusiasti di iniziare il nostro mini tour! La prima tappa è stata Arnhem, cittadina piuttosto moderna che ci ha visti fare una breve passeggiata e trattenerci giusto per un pranzo veloce in centro. Verso le 15:00 siamo arrivati al Parco Nazionale di Hoge Veluwe, due ingressi al parco con l’auto, l’opuscolo informativo e la visita al Kröller-Müller Museum ci sono costati la bellezza di 32,50 €! Siccome non avevamo molto tempo a disposizione abbiamo percorso la strada asfaltata che taglia da sud a nord l’intero parco, ma se ne avete un po’ di più, ci sono ben 42 km di piste e sentieri da percorrere in bicicletta o a piedi.

A dire la verità, il periodo non era dei migliori, tra il cielo grigio e gli alberi in parte secchi, il parco non ci è sembrato granché, e poi, cosa ci fanno delle dune di sabbia lì in mezzo ?!?! Il museo ospita una raccolta di dipinti di Van Gogh (vi assicuro che ne vale la pena), oltre che di Picasso, Renoir, Manet e altri, dietro l’edificio si trova un giardino con sculture, di dubbio gusto! Percorrendo la strada che dal museo porta all’uscita nord del parco, abbiamo intravisto dei cerbiatti (forse!) e un padiglione di caccia. Alle 17 circa eravamo fuori dal parco diretti a Ghiethoorn, un posto quasi magico…Avevo visto un servizio a “Alle Falde del Kilimangiaro” ed ero rimasta affascinata da questa “Venezia d’Olanda”, non vedevo l’ora di arrivarci! Ci abbiamo messo un po’ per trovare il nostro B&B disperso tra le campagne in mezzo ad altre fattorie tutte uguali, ma alle 18 siamo arrivati a destinazione, una bellissima hoeve (fattoria) con tanto di mucche e stalla! Si chiama Hoeve Duvenvoorde, 40 € la camera.

La nostra stanza, tutta in legno, si trovava sopra una ripida scala, il bagno era in comune ma non c’erano altri ospiti per cui era tutto per noi. Dopo un veloce riposino, ci siamo diretti verso il centro di Ghiethoorn, ero emozionantissima…Ghiethoorn è costruita sull’acqua e si può girare solamente a piedi, in bicicletta o con la barchetta! Per cui posteggiata la macchina, ci siamo incamminati per la stradina del centro che costeggia il canale, ci sono delle casette deliziose che si affacciano sull’acqua e dei ponticelli che lo attraversano, ognuna ha il suo prato all’inglese con dei fiori coloratissimi e ognuna ha la sua barchetta…Visto il periodo e l’ora, in giro non c’era davvero nessuno, aveva pure iniziato a piovere…Sulla mitica Lonely Planet c’è scritto che d’estate non si riesce neppure a camminare da tanta gente che c’è.

Abbiamo cenato in un romantico ristorantino dove ci siamo anche informati per il noleggio delle barchette per il giorno dopo. All’uscita piovigginava ancora e faceva piuttosto freschino, siamo andati a nanna presto, io ero ansiosa di godermi Ghiethoorn dalla barchetta! Sabato 22 aprile Ghiethoorn – Volendam 313 km Dopo una sostanziosa colazione per Mauro (che mangia come al solito di tutto!), siamo ritornati a Ghiethoorn centro…Purtroppo il cielo minacciava pioggia e faceva un freddo terribile…Gli unici a passeggiare per questo posto da favola, eravamo noi! Con la speranza di veder uscire un raggio di sole per prendere la barchetta, abbiamo gironzolato per le stradine, i ponticelli, per il camping (deserto!) fino alle 10:30…Ma non c’è stato nulla da fare…Così ho ancora oggi il desiderio di tornare a Ghiethoorn e fare un giro con la barchetta per i canali, passare sotto tutti i ponticelli, giocare con le papere…Ahh…Questo gioiellino non potete assolutamente perderlo, pensatemi se riuscirete ad andarci e a visitarla dall’acqua! A malincuore abbiamo salutato Ghiethoorn e ci siamo diretti verso la Frisia, passata Leeuwarden, abbiamo percorso una strada molto suggestiva fino a Holwerd tra distese di verde, mulini moderni, fattorie e decine di pecore. Ci siamo poi diretti verso il Noord Holland attraversando l’Afsluitdijk, lunga 30 km, per arrivare poi verso le 14 a Enkhuizen e visitare lo Zuiderzeemuseum (30,50 € in due). Noi abbiamo visitato solamente il museo all’aperto (Buitenmusem), dove ci si arriva con un traghetto che attraversa la baia. Lo Zuiderzeemuseum è una ricostruzione di un villaggio con centinaia di abitazioni e negozietti provenienti da varie parti della regione, gli abitanti del villaggio indossano abiti tradizionali e propongono dimostrazioni per tutto il giorno.

C’è il barbiere, il fornaio, la lavanderia, la scuola, pecore che brucano, un mulino in funzione e tanto altro…I bambini poi possono vestirsi con gli abiti tradizionali olandesi, zoccoli compresi! Il tempo è stato dalla nostra parte nel pomeriggio per cui il museo ci è sembrato ancora più bello! Verso le 16:30 siamo ritornati alla macchina e ci siamo diretti verso Volendam, facendo tappa al caseificio “Alida Hoeve” vicino ad Edam, la zona vanta una tradizione centenaria nella produzione di formaggi. Alle 18 abbiamo trovato il B&B Rikkers (40 € la camera), che si trova a pochi minuti a piedi dal centro di Volendam, la signora inglese che ci ha accolto era alquanto strana, per non parlare poi dell’arredamento, piuttosto Kitch, ogni cm delle pareti del soggiorno erano coperte da quadri, fotografie, bambole, gingilli! La nostra stanza conteneva a malapena il letto e sopra la testa avevamo una mensola strapiena di soprammobili, credevamo ci crollasse addosso! Per cena siamo andati verso il porto passeggiando per le deliziose viuzze di questa cittadina di mare, ci siamo fermati in un ristorantino strapieno dove ho assaggiato un’ottima (e cara!) tong (sogliola) del Mare del Nord.

Domenica 23 aprile Volendam – Haarlem 62 km Alle 8:30 eravamo già pronti per partire in direzione Amsterdam! Giunti in centro verso le 9, abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio sotterraneo e abbiamo iniziato la visita della città con un gita di un’ora (9:15 – 10:15) su un battello tra i canali di Amsterdam. Il tour (per giovani dai 55 anni in su…) partiva di fronte alla stazione centrale dei treni, noi abbiamo scelto la compagnia Canal Bus, 1 ora di tour a 10 € a testa, parte ogni 15 minuti. La giornata era stupenda e non faceva poi così freddo, il giro sui canali lo consigliamo almeno si comincia ad avere un’idea su come è sviluppata la città.

Scesi dal battello siamo andati a noleggiare le biciclette, abbiamo deciso di girare Amsterdam come i veri olandesi! Le abbiamo prese da Mac Byke sempre vicino alla stazione centrale dei treni, abbiamo speso 19,50 € in due per tutto il giorno. Ci siamo subito diretti lungo il Damrak per arrivare in piazza Dam dove abbiamo trovato un vistoso e chiassoso luna park che occupava l’intera piazza, così non siamo riusciti nemmeno a fare una foto alla chiesa e al palazzo reale. Dopo aver pedalato in lungo e in largo per le vie di Amsterdam e dopo aver visto le famose signorine in vetrina, siamo ritornati in piazza Dam, abbiamo legato per bene le bici ad un palo e siamo andati a pranzo in un ristorante argentino.

Diciamo che le vie secondarie di Amsterdam lungo i canali e i ponticelli sono davvero carini, il centro invece lascia un po’ a desiderare, ci sono state città come Dublino e Bruxelles che ci hanno colpito molto di più.

Verso le 15:30 abbiamo restituito le bici e, ripresa la macchina (23 € di parcheggio!), ci siamo diretti verso Haarlem, sotto una fitta pioggerella, alla ricerca del B&B De Rosenhof (53,80 € la camera). Dopo un breve riposino rigeneratore, la sera a piedi ci siamo diretti verso il centro di Haarlem, pure qui in piazza c’era il luna park che impediva la vista della bellissima chiesa gotica, di gente in giro ce n’era davvero poca, la cittadina ci è sembrata alquanto triste. Mauro per cena si è accontentato di un kebab take away che ha divorato in camera.

Lunedì 24 aprile Haarlem – Woerden 188 km Mattinata dedicata ai tulipani! Siamo partiti alle 8:30 dal B&B e ci siamo diretti in centro ad Haarlem perché io volevo visitare un vecchio hofie. Gli hofies sono dei cortili fioriti circondati da graziose villette che nacquero come monasteri ma finirono per trasformarsi in locande o ricoveri. Dopo diversi giri, l’abbiamo scovato ma non era questa meraviglia descritta dalla guida purtroppo.

Ripresa la macchina abbiamo percorso, attraverso variopinte distese di fiori, la N206 fino Noordwijk aan Zee, cittadina costiera con chilometri di spiagge sabbiose protette da dune. Distese e distese di giallo e poi di viola…Fermi tutti, come viola?!?! Tulipani viola?!?! Da lontano non si capiva cos’erano…Alla fine abbiamo scoperto che erano giacinti! Poi ci siamo diretti verso Sassenheim e infine abbiamo percorso la N208 verso Lisse dove abbiamo fatto tappa verso le 11 al Keukenhof (33 € in due) il più grande giardino fiorito del mondo, aperto solamente tra marzo e maggio. Già Mauro non era molto entusiasta di andare a visitare questo enorme parco, quando poi si è accorto che in fila c’erano solo vecchietti, non vi dico…Comunque alla fine ci siamo divertiti! Tulipani di tutti i colori e di tutte le forme, giardini a tema, aiuole multicolore, padiglioni piene di ogni tipo di orchidee, c’era pure un mulino da cui si godeva un’ottima vista sui campi di tulipani circostanti e un bellissimo laghetto.

Se pensate di andare al keukenhof e comprare i bulbi di tulipani, vi sbagliate di grosso! Io ero convinta di trovarli lì, invece non li ho trovati né lì né altrove perché i bulbi di tulipani si trovano solo ad ottobre/novembre! Una volta rientrata a casa ho comunque scoperto che li vendono tutto l’anno ad un mercato ad Amsterdam! Abbiamo pranzato velocemente all’interno del parco e alle 12:30 siamo usciti e ci siamo diretti in fretta verso L’Aia, abbiamo parcheggiato in centro verso le 13:30 e fatto un giretto di circa un’ora nella zona moderna della città, curiosando nei negozi e facendo un po’ di shopping. Alle 15 eravamo già a Delft, famosa per le ceramiche blu e bianche, abbiamo visitato velocemente un laboratorio e ci siamo fermati a degustare dei buonissimi dolcetti olandesi in un bar all’aperto che dava sulla piazza principale sovrastata dalla bellissima Nieuwe Kerk, il tempo era splendido! Da Delft siamo poi andati a Gouda, famosa per il suo formaggio dolce, passeggiata veloce in centro, anch’esso molto bello, e via alla ricerca del negozio di formaggi indicati sulla guida, così abbiamo portato a casa due formine.

Finito il pomeriggio di tour de force (perché se non vediamo più posti possibili, non siamo soddisfatti!!) abbiamo iniziato la ricerca del B&B Mamezzon a Woerden (70 € la camera), anche in questo caso la ricerca non è stata semplice, siamo arrivati per le 18:30. Il proprietario ci aveva pure telefonato per sapere se arrivavamo o no! Questo B&B è stupendo!! Si trova su un canale, avevamo a disposizione una sala da pranzo, un bagno e la mansarda tutta bianca dove c’era il letto, l’arredamento era molto curato e moderno, la famigliola giovane con 2 bimbi molto gentile e disponibile! Per cena siamo andati in un piccolo ristorante in centro a Woerden.

Martedì 25 aprile Woerden – Eindoven 152 km Alle 8 eravamo pronti per partire e goderci l’ultima giornata di viaggio, la meta del giorno era Kinderdijk (non prima di essere stati salutati da una decina di cigni che passavano sotto la finestra della nostra camera!!!), località patrimonio dell’Unesco che conserva 19 mulini a vento disposti in file su entrambi i lati di canali scavati da alte dighe. Vi segnalo che per arrivarci bisogna prendere un traghetto che attraversa il fiume Lek.

Uno dei mulini funziona come centro visitatori ma noi siamo arrivati troppo presto, apriva alle 9:30. Abbiamo goduto comunque della bellezza del posto, passeggiando in silenzio lungo il canale con i mulini a fianco, una pace unica! Per fortuna la ressa di gente è arrivata quando ormai eravamo quasi ritornati al parcheggio.

Da Kinderdijk abbiamo preso la l’autostrada per Eindhoven, da dove siamo poi decollati verso mezzogiorno. All’arrivo a Bergamo ci ha accolto un caldo insopportabile…In Olanda si stava molto meglio! Per qualsiasi info, scriveteci! Chiara e Mauro



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