Mini tour dei Balcani
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Dopo un atterraggio in tarda serata, a Podgorica ci siamo fermati giusto per la notte, senza visitare la città perché nella guida non era descritta come una città da non perdere.
Verso Budva
GIORNO 1 – Dopo aver preso la macchina a noleggio in aeroporto, il primo giorno del tour ci siamo diretti verso Budva, non prendendo la via più breve ma allungando per passare per il lago Skadar e Sveti Stefan. Del lago abbiamo fatto un piccolo giro della costa prendendo una strada sulla sinistra subito dopo il ponte che lo attraversa, e ci siamo potuti godere un bel paesaggio. Con un po’ più tempo sarebbe valsa la pena fare un giro in barca perché la natura del lago è molto bella.
Dopo aver perlustrato un po’ il lago ci siamo diretti verso Sveti Stefan, una piccola isola collegata alla costa solo da una lingua di sabbia. L’impossibilità di trovare un parcheggio e il fatto che l’isola consistesse in un albergo privato ci hanno fatto fermare solo il tempo per fare una foto, perché comunque la vista sia dalla strada per arrivarci sia in prossimità del villaggio è interessante e caratteristica.
Prima di andare a Budva, dove avremmo dormito, ci fermiamo per fare un tuffo in mare alla spiaggia di Becici, dove per pochi euro prendiamo un ombrellone e due lettini e facciamo un bagno in un’acqua cristallina. Il primo impatto con il mare montenegrino è molto positivo.
Verso sera arriviamo a Budva, lasciamo le valigie in un hotel situato su un promontorio proprio di fronte alla parte vecchia della città e a piedi scendiamo in centro storico. La parte antica di Budva è molto carina, piena di ristoranti dove mangiare del buonissimo pesce e piccoli negozietti. La città ci è sembrata molto viva e animata da un turismo locale. La scelta di un hotel appena fuori dal centro storico è stata tattica in quanto da lontano la parte nuova di Budva non ci è sembrata granchè.
Alla volta di Kotor
GIORNO 2 – Il secondo giorno partiamo per la volta di Kotor. L’idea era quella di arrivare fin su al punto panoramico di Lovcen ma la strada si rivela un po’ troppo impervia per le nostre capacità e decidiamo di fermarci a metà della salita, da cui si gode comunque di una bellissima vista sulla baia. La bellezza naturale di Kotor non ci delude. Una volta scesi a Kotor città e lasciata la macchina al B&B, prenotato sempre tatticamente in una posizione da cui si può raggiungere il centro a piedi, visitiamo il centro antico della città. Per sfuggire al caldo ci rifugiamo spesso nei piccoli negozietti di souvenir e artigianato e, sempre per l’alta temperatura, rinunciamo a salire sulle mura. Il centro ci è piaciuto molto con le sue viuzze e i suoi angoli storici.
Perast
GIORNO 3 – Il terzo giorno giriamo un po’ per la costa della baia, fermandoci a Perast dove noleggiamo due kayak per raggiungere le due isolette di fronte in autonomia e facciamo un bel bagno nella spiaggia artificiale posta di fronte, che sembra sia essere il centro della movida montenegrina con cocktail bar e musica alta. Anche il paese di Perast merita una visita e offre scorci molto belli, soprattutto al tramonto.
Spiaggia di Kupari
GIORNO 4 – Il quarto giorno è arrivato il momento di passare il confine e lasciare il Montenegro per la Croazia. Superata la dogana con una buona oretta di fila, prima di arrivare alla prossima tappa, Dubrovnik, ci fermiamo per un po’ di relax nella spiaggia di Kupari. La limpidezza e il colore azzurro dell’acqua si scontrano con il grigio degli alberghi abbandonati intorno e che mostrano ancora i segni dei bombardamenti subiti durante la guerra in ex Jugoslavia. Se non si fa caso agli edifici, la spiaggia è molto bella e permette di fare snorkeling, e le famiglie che se la godono sono un inno alla rinascita. Verso sera ci dirigiamo al B&B prenotato fuori Dubrovnik. Per arrivare in centro ci mettiamo una buona mezz’ora a piedi ma ci risparmia stress nel trovare parcheggio e delle serate un po’ più fresche e tranquille. La prima visione che abbiamo di Dubrovnik quindi è quella notturna, e appena entrati nelle mura rimaniamo senza parole dalla sua bellezza. Sembra veramente di essere in un set cinematografico per la cura e il mantenimento impeccabile delle sue vie, negozietti ed edifici.
In giro per la città
GIORNO 5 – Il quinto giorno lo passiamo a scoprire la città di giorno, facendo la card che permette di entrare nei vari musei e fare il giro delle mura. Nonostante il prezzo (Dubrovnik ha dei prezzi decisamente spropositati sia per mangiare che per le attrazioni) e il caldo terribile, decidiamo di girare la città in lungo e in largo, e ne vale assolutamente la sudata e la fatica perché perdersi tra le sue vie regala scorci stupendi. Verso sera decidiamo di andarci a godere il tramonto dal Dubrava Observation Point, che raggiungiamo in macchina. Da questo punto panoramico si vede tutto il centro stretto tra le mura dall’alto e sembra veramente di poterci volare sopra. Una tappa obbligata!
Alla volta della Bosnia
GIORNO 6 – Il sesto giorno lasciamo la Croazia alla volta della Bosnia, facendo una strada panoramica sulla costa che ci regala una bella vista sulle isole di fronte e ci fa passare il confine all’altezza di Slano. La Bosnia ci accoglie subito con una campagna e delle vallate incontaminate. Lungo il percorso per Mostar ci fermiamo a visitare il tranquillo e carino villaggio di Pocitelj, dove visitiamo delle rovine e abbiamo un primo assaggio delle viste di minareti e dell’atmosfera musulmana che tanto caratterizza questa regione e tanto ci ha affascinato. Verso sera arriviamo quindi a Mostar, dove abbiamo prenotato un B&B in pieno centro. Apriamo la porta dell’albergo e siamo subito immersi nell’atmosfera multietnica della città e a pochi passi dallo Stari Most, il famoso ponte.
Alla scoperta della città e della sua storia
GIORNO 7 – Dedichiamo tutto il settimo giorno a visitare la città, a scoprire la sua terribile storia visitando il Museo della Guerra e delle Vittime di Genocidio e la sua cultura tramite un Free Walking Tour ben organizzato. Mostar ci è entrata nel cuore per gli scorci dei suoi alti minareti di fianco a campanili, la gentilezza dei suoi abitanti (abbiamo avuto un problema con la gomma dell’auto e il proprietario del B&B e un suo amico ci hanno subito aiutati a risolverlo), i suoi colori, profumi e la sua squisita cucina, che abbiamo apprezzato tra i tanti ristoranti vista ponte e fiume.
Verso Podgorica
GIORNO 8 – L’ultimo giorno, con molta calma, ci avviamo di nuovo verso Podgorica, superando la campagna bosniaca e visitando il Monastero di Ostrog, un bianco monastero incastonato in un’alta roccia, meta importante di pellegrinaggio per gli ortodossi.
In volo per Bologna
Con un volo sempre in tarda serata ripartiamo per Bologna, con tantissima voglia di tornare presto a scoprire tutte le zone che non siamo riusciti a visitare del Montenegro e della Bosnia, come Sarajevo e il Parco del Durmitor. Avendo voglia di mare abbiamo privilegiato la costa, ma siamo sicuri che anche la zona interna di questi due paesi ha bellissimi paesaggi da regalare. Dopo una settimana on the road torniamo molto soddisfatti a casa, sia dal punto di vista delle bellezze viste sia per quanto riguarda il portafoglio, essendo paesi con un costo della vita inferiore all’Italia.