Mini break… Friuli e Veneto

Tre giorni a zonzo... fra Trieste, Grado e Jesolo
Scritto da: moniasvario
mini break... friuli e veneto
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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9 AGOSTO 2011 – DESTINAZIONE TRIESTE

Finito il lavoro alle ore 16.30 si parte di gran carriera destinazione Friuli Venezia Giulia! Passeremo 2 notti e 3 giorni in giro a zonzo, non abbiamo ancora definito una specie di itinerario, ma di sicuro visiteremo Trieste, città mai vista de entrambi. Qualche giorno prima della partenza abbiamo prenotato una piazzola con possibilità di posteggio auto presso il Campeggio Obelisco. Giungiamo intorno alle 20.30 alla sommità di una collina da cui si scorge la sottostante città di Trieste e, come mostrato dalla nostra mappa ‘un po’ fai-da-te’, il camping dovrebbe trovarsi lungo la discesa. Percorriamo 2-3 km ma di cartelli inerenti il campeggio manco a parlarne. Giungiamo all’inizio della città e dobbiamo tornare indietro ripercorrendo tutta la strada al contrario finché non intravvediamo la direzione giusta. Yeah! Prendiamo una trasversale a destra della via principale e affrontiamo una salita notevole, tra l’altro costeggiamo 4 o 5 ragazzi che salgono in bicicletta carichi di vettovaglie, tenda, zaini. Poveri! Posteggiamo nell’angusto parcheggio antistante da cui si gode di una vista meravigliosa della città che sembra sdraiata sulle rive del mare illuminata da mille lampioni. Bellissimo. Una volta svegliàti dall’incanto ci dirigiamo alla reception dove una signora un po’ stressata o non so come definire, ci dice che le piazzole con il posto auto sono finite, nonostante l’avessimo prenotata, quindi siamo costretti a lasciare l’auto fuori dal camping. Vabbé, ci prendiamo il tempo di recuperare tutto il necessario per la notte e la signora ci accompagna al nostro piccolo spiazzo (in lieve salita, argh!) dove con l’aiuto di una torcia montiamo la tenda (ops… per meglio dire… il mio ragazzo monta la tenda, da buon architetto qual è). Giusto il tempo di una rinfrescata, scendiamo in auto a Trieste e la città ci appare subito bella, nonostante la difficoltà di trovare un posteggio gratuito. Essendo già abbastanza tardi (poco meno delle 22), posteggiamo sul lungo mare e ci addentriamo nelle vie in cerca di una pizzeria-ristorante aperto, finché notiamo dall’altro lato di un canale il Ristorante F.lli La Bufala, catena ristorativa che anche a casa nostra non tradisce mai! Passeggiata digestiva e via dritti a dormire! Sì, una parola! Abbiamo con noi una mappa della città ma non scherzo quando dico che abbiamo speso quasi un’ora per uscire da Trieste. Un labirinto veramente, pieno di viuzze, sensi unici talmente stretti da dover ritrarre gli specchietti per non graffiare i muri! Stanchi dalla giornata e con nemmeno un’anima viva in giro a cui chiedere informazioni, giriamo a vuoto per le strade, tornando e ripercorrendole, tentando nuove soluzioni e direzioni. Tiriamo un sospiro di sollievo quando capiamo di essere nella direzione giusta, con gli animi abbastanza tesi e quasi sull’orlo di un litigio (volete mettere a confronto una donna ostinata senza senso dell’orientamento che crede di avere ‘per forza’ ragione VS un povero ragazzo che l’ascolta sempre con tanta pazienza ma che sa per certo quella non è la strada da prendere…?). Comunque, giunti in campeggio ci sistemiamo in tenda e si dorme alla grande, nonostante tiri un vento pazzesco!

10 AGOSTO 2011 TRIESTE – GRADO

La mattina sveglia alle 9 e fuori c’è una bellissima giornata di sole! Facciamo un’ottima colazione a buffet al bar del camping, poi giù di nuovo verso il centro. La città è molto moderna, percorriamo il lungo mare e la banchina frontale alla Piazza dell’Unità d’Italia, visitiamo la Rocca sovrastante Trieste per poi fermarci per il pranzo al sacco. Le cose da vedere non sono tantissime e crediamo a questo punto di aver visitato ben bene la città (inclusa la passeggiata della sera precedente), quindi alle 15.30 partiamo direzione Venezia. Dove ci fermeremo, chi lo sa? Vediamo i cartelli lungo l’autostrada che indicano l’uscita di Grado e uno dei due si ricorda di aver sentito parlar bene di questo posto quindi..aggiudicato! Pensiamo a come gestire la giornata, ad esempio possiamo cercare un campeggio vicino al mare e poi goderci un bel tardo-pomeriggio di sole, bella idea! Peccato che mi balena in mente un flash assurdo: abbiamo lasciato le carte d’identità al campeggio di Trieste! Mannaggia a noi! Seguendo vari cartelli e opzioni, giungiamo al ‘Campeggio Al Bosco’, davvero carino, ben tenuto e molto più grande di quello che ci ha ospitato la sera precedente; per fortuna alla reception accettano una delle nostre patenti come documento d’identità. L’addetto ci fa posteggiare provvisoriamente la macchina e ci invita a fare un giro a piedi del camping, scegliere una piazzola (questa volta l’auto è inclusa nel costo!) e tornare all’ingresso per l’assegnazione. Scegliamo la piazzola 95, facciamo il check-in e sistemiamo la tenda. Abbiamo già avvisaglie che non saremo soli durante la notte: possiamo già contare diverse punture di zanzara sulle nostre braccia. Spruzziamo un po’ di repellente nella tenda e ci dirigiamo alla spiaggia, che è accanto al camping e ci stiamo fino alle 20 quando comincia a fare un po’ fresco. Doccia rigenerante a gettoni poi usciamo a cena; toviamo un ristorante dove mangiamo pesce ma non è un granché. Passeggiata romantica in centro (bellissimo!), pieno di viuzze che celano piazzette o angoli davvero carini, il tutto incorniciato da vari artisti di strada che qua e là si esibiscono. Rientriamo abbastanza tardi al campeggio che dorme in un’atmosfera quasi surreale, ci costringiamo a parlare a bassa voce per non disturbare!

11 agosto 2011 – JESOLO

Se la sera il silenzio è tombale, la mattina (credo già alle 7 circa) tutto il camping è in gran fermento, gente che passa accanto alla nostra tenda per andare alla toilette, uomini che puliscono la loro piazzola, bambini in giro in bicicletta e monopattino. Ma siamo noi gli alieni? Pfff… ci tocca davvero alzarci, non si riesce a dormicchiare oltre. Riassettiamo sacchi a pelo, vestiti e smontiamo (ehm… smonta la tenda!) e con enorme sacrificio psicologico torniamo a Trieste a recuperare i nostri documenti d’identità; questa volta invece di prendere l’autostrada, percorriamo la strada provinciale che attraversa Monfalcone fermandoci anche a fare colazione. Rientriamo dalla nostra tappa forzata e per niente voluta percorrendo la A4 a ritroso. Alle 13 circa ci fermiamo a Jesolo per ‘spiaggiarci’ ancora un po’. Ci prendiamo il tempo per fotografare le case progettate da un famoso architetto, Meyer, ricevendo pure la strigliata di un residente, panino veloce in un bar e poi spiaggia. Vorremmo fermarci a cena presso il ristorante Rica Roca che già in altra occasione ebbi l’immenso piacere di frequentare (pesce buonissimo, porzioni giganti e prezzi da trattoria), però siamo stanchi, semi-ustionati dal sole quindi decidiamo di rientrare verso casa intorno alle 19.30, felicissimi del nostro mini-break in Friuli e Veneto!



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