Milos, tutti i colori e sapori di un’isola

Isola meravigliosa e ricca di suggestioni
Scritto da: BETTI75
milos, tutti i colori e sapori di un’isola
Partenza il: 05/07/2013
Ritorno il: 12/07/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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E’ luglio e per evitare uragani, umidità e clima poco congeniale scegliamo di restare nel Mediterraneo e la nostra scelta ricade su MILOS. Resteremo sull’isola 6 giorni interi, pochi ma sufficienti per conoscerla sotto gli aspetti paesaggistici, culturali e gastronomici.

Arriviamo sull’isola intorno alle 22 dopo 2 ore di traghetto da Thira (Santorini). Ad attenderci al Santa Maria Village (l’Hotel scelto per il nostro pernottamento sull’isola) un gentilissimo proprietario che ci da immediatamente numerosi consigli e indicazioni su Milos. E’ tardi e la voglia di cercare un ristorante ci manca, per questo, ci viene dato un consiglio dall’albergatore: Il ristorante “Micros Apoplous”. Raggiungiamo a piedi il porto percorrendo un sentiero sterrato che collega il nostro Hotel con il villaggio di Adamas. Siamo stanchi per il viaggio ma la voglia di iniziare a conoscere quest’isola anche sotto l’aspetto gastronomico ci spinge ad assaggiare qualche specialità del posto: Polpette di pesce, insalata di granchio e delle squisite cozze al vino bianco insaporite con dell’aneto… le migliori mai mangiate, l’apoteosi del gusto.

Sabato 06/07/2013

Inizia finalmente la nostra vera vacanza dopo una superba ed abbondante colazione al Santa Maria Village gustandoci tra le tante prelibatezze lo squisito e tanto decantato “yougurt greco”.

Ammiriamo dalla piscina dell’Hotel il villaggio bianco di Adamas sulla sommità del quale spicca l’azzurro intenso della cupolo del campanile. Il panorama e la vista dall’Hotel sono fantastici e la comodità di avere tranquillità e relax a due passi dal centro della vita mondana dell’isola fa di questo Hotel un luogo assolutamente da consigliare.

Scendiamo ad Adamas ed entriamo in un’agenzia per il noleggio del Quad: € 156,00 x 6 giorni. L’avventura ha inizio: patente, casco, tanta voglia di conoscere l’isola e via verso….beh, il viaggio si interrompe subito, restiamo senza benzina e siamo costretti (o meglio lui è costretto) a spingere il quad per circa 2 km prima di trovare un distributore di carburante. Fatto rifornimento partiamo alla scoperta di quest’isola che si rivelerà una delle isole piu’ belle e affascinanti sino ad ora da noi visitate.

La nostra prima destinazione è la città dei pescatori di Pollonia, situata a nord-est dell’isola. Questa cittadina colpisce per la tipicità delle sue case, per il gusto di ammirare i pescatori indaffarati a sistemare le loro reti, per la tranquillità del giorno e la vivacità delle sue sere; piena di ristorantini è un luogo adorabile dove iniziare a godere del fascino di Milos. Guardando qua e la non possono non colpire le cure nei dettagli.. tutto è bianco e azzurro come deve essere in un’isola delle Cicladi. I cancelli delle case, le finestre, le cupole delle chiese, sono di un azzurro talmente carico e bello che è difficile da descrivere. Tutto è perfettamente curato alla ricerca del giusto abbinamento; ecco allora che basta allungare lo sguardo all’interno di un cortile per scorgere un polipo appeso ad asciugare, un tavolino azzurro che richiama il colore del vaso di fiori, delle finestre; Basta chiudere gli occhi per qualche istante e immaginare questi meticolosi abbinamenti di colore.. bianco e azzurro. E’ strano come, a mo dei giapponesi, ci troviamo ad un certo punto a fotografare persino un cesto dell’immondizia, un contatore di elettricità, tutto rigorosamente… azzurro!

Costeggiamo il porticciolo sino a giungere sul luogo dove sorge una picolla chiesetta dalla quale si puo’ ammirare la Biaia di Pollonia. Dopo aver pranzato alla modica cifra di € 27,50 (in due persone) riprendiamo il nostro quad e continuiamo la perlustrazione dei luoghi circostanti. Saliamo ripide strade sterrate che portano a nulla ma dove il panorama dall’alto consente di ammirare meravigliosi scorci di ogni angolo dell’isola. Ci fermiamo a Papafragas, una famosa spiaggia, non facilmente accessibile e non attrezzata ma che merita sicuramente un colpo d’occhio.

La serata la passiamo alla Plaka, la capitale dell’isola situata a nord – ovest di Adamas, adagiata su un colle e dominata dal suo famoso castello. Plaka è sicuramente una meta imperdibile. Nonostante l’apparente sviluppo turistico Plaka racchiude in se ancora tante antiche emozioni; basta saperla ascoltare, e assaporare; dai profumi che escono dalle case dove si sta cucinando del pesce alla griglia, al silenzio dei suoi vicoli nelle giornate di sole in cui tutti sono sulle spiagge e la città prende possesso della sua autenticità; ecco allora il fruttivendolo con bilance anni cinquanta ancora utilizzate, il chiacchierio degli abitanti dell’isola che si gustano un uozo seduti fuori da un locale e ancora la magia dei suoi vicoli quando i turisti non la affollano. Perdete qualche ora di sole ma non lo spettacolo della Plaka immersa nel suo silenzio, ammirandola dall’alto del suo castello. E’ un mix tra la grecia piu’ autentica e quel connubio bianco e azzurro che si ritrova anche nelle tipiche abitazioni di Sidi Bou Said in Tunisia.

Domenica 07/07/2013

Iniziamo la giornata con uno dei luoghi piu’ spettacolari dell’isola, ma oserei dire di tutta la grecia. Le bianche scogliere di Sarakiniko. Guardarle in cartolina trasmette emozioni, esserci immersi è indescrivibile. Il paesaggio è lunare (se si arriva la mattina presto si puo’ godere soli di questo spettacolo). Ovunque si guardi il bianco abbagliante delle rocce la fa da padrone. Si ascoltano in silenzio le onde infrangersi contro gli scogli, ci si sdraia, volendo, su una piccolissima lingua di sabbia o, ancor meglio, ci si incammina sulle rocce ad ammirare come l’acqua, quasi risucchiata dal mare e poi rigettata, forma uno spettacolo non da meno di quello dei gaiser islandesi. Sbuffi d’acqua che fanno capire come questa zona dell’isola sia spesso colpita dal vento e quindi piu’ adatta ad una visita fotografica che al relax.

E’ difficile dopo tanto splendore prendere la decisione di lasciare questo luogo d’incanto, ma Milos ha ancora molto da offire e noi vogliamo scoprirne ogni angolo.

Torniamo verso Adamas e riprendiamo l’interno dell’isola per dirigerci verso Paliochori. La spiaggia, a detta di molti la piu’ bella dell’isola, accoglie i turisti con ombrelloni e sdraio diversamente dalle spiagge del nord quasi tutte non attrezzate. Decidiamo di pranzare al ristorante “Scirocco” decisamente tipico e insolito. E’ infatti possibile mangiare dell’ottimo pesce cucinato su una pietra vulcanica coperta dalla sabbia e il tutto seduti ad un tavolo vista mare. Uno scorfano, le squisite cozze Sakanaki e un polipo alla piastra per € 40,00. Piacevole, inoltre, l’abitudine dei ristoratori dell’isola di omaggiare i clienti con un dolcetto e/o un goccio di liquore.

Dopo un po’ di sole e relax sulla spiaggia (ombrellone e due lettini € 6,00), ritorniamo ad Adamas per immergerci nella sua vita notturna. Scendiamo a piedi dall’Hotel al centro, lasciamo il nostro amato quad posteggiato e percorriamo la stradapercorsa la prima sera per cenare nuovamente al “Micros Apoplous”. Scopriamo con nostra grande sorpresa come i prezzi in Grecia si siano decisamente abbassati rispetto al nostro ultimo viaggio. Troviamo addirittura un grazioso locale sul porto di Adamas che a soli € 4,00 ci offre due caffè (buonissimi), due fette di torta e un litro d’acqua. Dopo aver passeggiato su e giu’ per i vicoli della cittadina decidiamo di prendere un taxi e fare rientro all’Hotel.

Lunedì 08/07/2013

Direzione spiaggia di Provatas, attrezzata, mare stupendo e soprattutto fondale degradante adatto anche ai piu’ piccoli. Basta spostarsi di pochi metri dagli ombrelloni per trovarsi soli in graziose calette ad ammirare piccoli pesciolini. Se ad Adamas e Pollonia i ristoranti sono numerosi, in queste zone dell’isola le scelte sono limitate è quindi bene non andare alla ricerca del ristorante sotto il sole cogente. Noi ne troviamo uno molto caratteristico, gestito da una signora tutto fare (cameriera, cuoca, ecc…) che ci accoglie con entusiasmo… eravamo gli unici ospiti immersi nella natura e nel silenzio. Il pomeriggio lo passiamo ad Adamas e poi in piscina ed a prepararci per il famoso tramonto a Plaka c/o il cafè Utopia direttamente affacciato sul mare, con spettacolo diretto sul tramonto. Cena in un locale all’interno della Capitale.

Martedì 09/07/2013

Scopriamo le meraviglie delle spiagge meridionali dell’isola di Milos. Raggiungiamo in quad la spiaggia di Firiplaka. Siamo i primi ad arrivare. Prenotiamo ombrellone e sdraio (€ 10,00 per quelli super lusso) e iniziamo la perlustrazione. Immaginate di essere circondati da rocce multicolore, dal rosa tenue, al rosso corallo, al giallo, all’ocra… alzando lo sguardo la bellezza dell’azzurro del cielo viene meno da queste meravigliose formazioni che cadono a picco sulla spiaggia. Un monolite divide idealmente la spiaggia attrezzata da quella ancor piu’ affascinante vicina dove una foto scattata ad un ramo strappato dal mare e lasciato sul bagnoasciuga rende l’atmosfera da isola deserta, da paesaggio da sogno. Dopo un po di sole raggiungiamo la vicina Tsigrado, assolutamente da vedere, è qui che i colori del mare danno il meglio di se. E’ qui dove il color smeraldo, l’azzurro e il blu intenso si incontrano e si danno appuntamento ogni giorno. La spiaggia non è attrezzata ne tantomeno facilmente accessibile ma con un po’ di attenzione la discesa si dice sia fattibile. Noi non ci abbiamo provato ma già la meraviglia dello spettacolo dall’alto appaga.

Perlustriamo la zona ovest dell’isola, sterrata e poco frequentata sino a trovare, sulla strada del ritorno, un grazioso locale il Tapatera dove soli, al tavolo di una terrazza affacciata sul mare, gustiamo dei buonissimi calamari ripieni e del polipo sakanaki.

Dopo pranzo scopriamo una delle parti piu’ selvagge dell’isola, la costa est. Attraversando il paesino di Zefiria iniziamo una salita su strade sterrate, non segnalate e per niente ombreggiate. Sotto un sole cocente e senza avere una meta, vaghiamo per questi sentieri sino a raggiungere una graziosa Chiesa Ortodossa posizionata nel nulla piu’ assoluto. Non ci sono altri ripari, il sole è cocente e non vi sono alberi cosi’ dopo un’ora di quad ci rinfreschiamo all’interno della chiesetta che si rivelerà tra l’altra molto graziosa. Niente sentiamo percorrere quelle strade, non un’auto, non una moto e nemmeno un quad. Dove saremo finiti ci chiediamo? Sembra di essere protagonisti di un film orror, alla Hitchcock con presenze inquietanti che da un momento all’altro si possono rivelare ai nostri occhi. Soli, immersi nel nulla e assolati probabilmente iniziamo ad avere delle allucinazioni, quando un grazioso libro appoggiato ad un tavolo in legno richiama la nostra attenzione. Ci sono messaggi lasciati dai visitatori, apprezzamenti al fascino della chiesina e soprattutto notiamo la data dell’ultima recensione 06/07/2013!! Bene, penso io, qualcuno da qui è passato, non è una zona poi cosi’ impervia. Proprio mentre ad alta voce faccio questo pensiero il mio ragazzo mi ricorda che si, qualcuno è passato, ma chi sa se è tornato….

Usciamo perché il clima si sta facendo troppo gelido, meglio l’insolazione. Riprendiamo la marcia, ancora qualche curva e finalmente terra! O meglio mare! Avvistiamo una spiaggia non attrezzata e soprattutto due auto! c’è vita. Scendiamo sino alla spiaggia, ci riprendiamo dal sole cocente riparandoci sotto degli arbusti e ripercorriamo al contrario questa impervia ma affascinante strada sterrata sino a Zefira, Adamas e al nostro Hotel.

La sera scegliamo uno dei migliori ristoranti dell’Isola che si trova a Pollonia, il ristorante Arkenati, favoloso. La Location non è delle migliori trovandosi vicino al mare ma anche ad una strada un poco trafficata, ma il cibo merita la sosta. Gustiamo dell’ottimo pesce crudo e degli spaghetti agli scampi squisiti. Quando si trovano troppi posti dove mangiar bene la scelta, ogni giorno diventa difficile, non si sa a quale rinuciare.

Mercoledì 10/07/2013

Giornata dedicata alle escursioni. Iniziamo la mattinata dalla Plaka, saliamo al castello dal quale ammirare baie bellissime, la Plaka e Tripiti. Girovaghiamo per la capitale senza vedere anima viva, tutti sono al mare e noi possiamo godere di questa tranquillità. Raggiungiamo il villaggio di Tripiti e da qui la zona dove venne ritrovata la Venere di Milo e le catacombe. Queste ultime, molto affascinanti e ricche di storia, pare siano tra le piu’ importanti al mondo dopo quelle di Roma e della Terra Santa. Dopo le catacombe riprendiamo la strada per Klima. E’ proprio il caso di dire riprendiamo in quanto Klima era già stata tappa del nostro primo giorno e abbiamo voluto ritornarci per le emozioni che ci aveva lasciato. Scendendo una stretta strada, raggiungiamo il villaggio e posteggiamo il nostro Quad direttamente sul mare, dove la strada si interrompe bruscamente e dove con l’auto è impossibile arrivare. Chiediamo ad una signora se possiamo lasciare per un po’ il quad parcheggiato dinanzi al suo ingresso (direttamente sul mare – oserei dire nel mare) e dopo un suo assenso togliamo i caschi e via ad ammirare questo incanto. Pochi posti al mondo mi hanno trasmesso queste forti sensazioni e Klima è uno di questi. Immaginate un lempo di terra con case direttamente sul mare e dove nei vecchi rifugi per le imbarcazioni sono state ricavate vere e proprie abitazioni. Credo che pernottare anche solo una notte in un luogo come questo possa rigenerare chiunque. Con le onde del mare che ci bagnano mentre visitiamo il paesino, con lo sguardo attento a dove appoggiamo i piedi per non scivolare, restiamo ad ammirare in tutta tranquillità questo luogo, piccolo ma immenso allo stesso tempo, immenso perché ricco di fascino, di magia.

Lasciata Klima saliamo a Tripiti e anche qui percorriamo in lungo e in largo le stradine che portano ai mulini che dominano il paese; abilmente restaurati e luogo meraviglioso per un soggiorno. Pranziamo ad Adamas al solito “Micros Apoplous” e passiamo il pomeriggio sulla spiaggia di Aghia Kiriaki, acqua limpidissima, piccoli sassolini bianchi ma forse un poco troppo chiassosa per i nostri gusti.

Prima di rientrare in Hotel decidiamo di ammirare uno dei tanti paesini caratteristici con i “Syrmata”, Mantrakia. Grazioso paesino di pescatori dove, come a Klima, a farla da padrone sono le graziose “caverne” nelle quali sono state ricavate delle abitazioni. Curiosando a bordo mare, se cosi’ si puoi’ dire, riusciamo a scorgere all’interno di queste case le donne dell’isola intente a pulire i polipi, bambini del posto che senza paura giocano con le onde del mare che si infrangono vicino alle case, un assaggio dell’Isola diverso dalle località piu’ turistiche come Adamas.

Per la cena un’altra “Chicca” di Milos, il “Bariello, locale assolutamente da provare situato nel paesino da noi visitato al mattino: Tripidi. Delicati involtini con riso e fiori di zucca, tipici ravioli ripieni di formaggio (onnipresenti sull’isola), Scampi con olio d’oliva, Peperoni con ripieno di seppie, Moussaka deliziosa, sofflè al cioccolato e gelato il tutto a soli € 49,00.

Giovedì 11/07/2013

Torniamo alla spiaggia di Provatas, incantevole e raccolta. Dopo un po’ di sole, un bagno e un quasi annegamento ci lasciamo coccolare dal sole e dal suono del mare. Per pranzo ancora il Tapatera: 2 ottimi calamari ripieni, una porzione di patatine a € 38,00. E’ l’ultimo giorno e decidiamo di dare un’ultimo saluto alla capitale e a Tripiti e di cenare ad Adamas per salutare i gentilissimi camerieri dell’oramai celeberrimo “Micros Apoplous”. Dobbiamo separarci anche dal nostro caro Quad, la settimana a Milos è terminata e di quest’isola porteremo a casa tantissimi e bellissimi ricordi.

Perché scegliere Milos:

– Per lo spettacolo che la natura sa offrire, dalle acque limpide ai colori delle rocce, alla varietà del suo paesaggio. Ogni spiaggia, ogni paese ha qualcosa di suo, di autentico, di diverso che lo distingue dagli altri.

– Per i profumi che percorrendo l’isola ci pervadono: il timo ad esempio;

– Perché è ancora non sfruttata dal turismo, è ancora per la maggior parte vera, unica e incontaminata.

– Per il cibo: ovunque il pesce è cucinato benissimo e i piatti tipici greci come la Moussaka sono favolosi;

– Perché Milos è semplicemente Milos e solo vivendola si possono raccogliere le stesse emozioni da noi vissute…

Arrivederci splendido smeraldo incastonato nel mare delle cicladi.

Vi lascio come ultimo pensiero un mio personale suggerimento. Dopo la rubrica sui dieci posti piu’ belli del mondo (idea della “redazione” dopo la mia pubblicazione del diario di viaggio “dieci destinazioni da non perdere”) propongo, qualora già non fosse stato fatto, una nuova rubrica, magari interessante anche per il magazine, alla ricerca delle isole piu’ belle del mondo, raccontate sotto tutti i punti di vista, magari quelli gastronomici….. fatemi sapere.

Un abbraccio

Betti75

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Bianche scogliere di Sarakiniko

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polipo al sole

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Dettagli

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bianchi sassi e spiaggia incontaminata

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Tutti i colori di Klima

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