Milos la bella, Sifnos la solitaria

Viaggio nelle Cicladi tra bellezza e solitudine
Scritto da: jasper15
milos la bella, sifnos la solitaria
Partenza il: 16/08/2013
Ritorno il: 01/09/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €

16/08/2013

L’incubo della sveglia alle 5 del mattino si materializza e dopo un triplo caffè e un piccolo controllo delle valigie siamo pronti per andare in aeroporto. Fuori la macchina noleggiata, ci aspetta e dopo la sosta per prelevare Ester e Luca si va alla volta di Fiumicino. Altro doveroso caffè in aeroporto e alle 8,10 puntuale l’aereo decolla, viaggio tranquillo e alle 11,30… Atene.

Ritiriamo i bagagli e subito ci dirigiamo al check-in del volo per Milos che sarà intorno alle 16. Nel frattempo giriamo un po’ L’Eleftherios Venizelos, guardando tra i negozi un po’ annoiati, con l’ansia per le meraviglie cicladiche che ci attenderanno, dopo un rapido pranzetto andiamo verso il gate, ogni volta che arrivo in quest’aeroporto mi stupisco sempre della sua semplicità e facilità nel viverlo, e alle 16,20 altro volo sul piccolo aereo Olympic (volo andata 60€ a testa) e alle 17 in perfetto orario atterriamo. Lì troviamo Popy la titolare del Veletas Rooms che ci è venuta a prendere e ci dirigiamo verso Adamas. Il Veletas è un palazzo stile cicladico molto carino a 5 minuti dal centro, ma fuori dalla confusione e le camere sono arredate in modo semplice ma ordinate e pulite (prenotato su booking.com a 310 € la settimana). In albergo troviamo Gennaro, Maria e la piccola Sophia che ci attendono, loro sono già lì da un giorno dopo essere stati a Paros e Sikinos…altri ammalati di Grecia come noi.

Hanno preparato la stanza di Luca con festoni e palloncini, Luca ha compiuto 40 anni e qual è il migliore festeggiamento se non in Grecia? Dopo una doccia ristoratrice usciamo in avanscoperta per Adamas e alle 20 si cena da Navajo (consigliato da Popy) dove siamo invasi dai primi sapori greci dell’anno: Insalata greca, polpo grigliato, insalata di polipo, pomodori ripieni, frittura di pesce e l’immancabile Mythos tutto per 130€ in 7 non male. Offriamo Katia ed io, infatti, il 9 agosto abbiamo festeggiato i primi 5 anni di matrimonio e dopo una passeggiata digestiva si torna in hotel e ci mangiamo tutta la torta di Luca.

17/08/2013

Ore 8 sveglia, la colazione la facciamo in camera di Gennaro che ha la cucina, Popy ci ha preparato un ciambellone buonissimo in segno di benvenuto ma noi abbiamo rinforzato il tutto con una miriade di dolci greci presi in un forno poco distante, che diventerà il nostro fornitore mattutino, dopo questo lauto pasto ci prepariamo ad andare alla scoperta dell’isola accade l’impossibile… PIOVE! E’ la prima volta che trovo la pioggia in Grecia e Popy ci dice che questo in estate non succedeva da almeno 25 anni! Per fortuna sono solo poche gocce ma la giornata e comunque cupa e fresca quindi decidiamo di visitare il paese di Apollonia a nord di Adamas abbiamo affittato dall’Italia un furgoncino da 7 posti (prenotato su Greeka.com 450€ per la settimana). Apollonia ha anche un porticciolo da dove partono le navi e le barche per Kimolos, che è poco distante, giriamo un po’ per la cittadina ma purtroppo la giornata non è delle migliori, infatti, tira un meltemi molto fresco e abbastanza forte e dopo qualche foto decidiamo che è arrivata l’ora del pranzo. Scegliamo una taverna molto carina sul porto che si chiama Armeniko, qui prendiamo la loro specialità; il polipo con cipolle caramellate miele e vino (ottimo), poi polipo grigliato insalata greca birra e caffè tutto per 110€. Satolli andiamo in macchina alla volta di Plaka (la capitale di Milos).

Tipico paesino cicladico costruito attorno al 1800 dopo la distruzione dell’antica Hora, dopo un breve giro dei vicoli saliamo verso il suo Kastro, la salita è lunga ed estenuante tra gli intricati vicoletti e facciamo una sosta vicino alla Panaghia Thalassistra con delle interessanti icone e con un panorama mozzafiato, ma è sulla sommità dove accolti dalla chiesetta del profeta Elia, si gode uno dei più bei panorami che abbia mai visto. In sostanza si ha uno sguardo a 360° di tutta l’isola… è un’esperienza che ripaga della fatica fatta per arrivare fin qui. Quindi scendiamo e tra le mura del Kastro troviamo la Panaghia Shiniotissa o Mesa Panaghia chiamata, cosi perché si trova all’interno del castello.

Ritorniamo al villaggio per prendere un gelato e riposarci un po’ tra i vicoli, quindi facciamo ritorno ad Adamas. Dopo una doccia e una risistemata generale alle 21 andiamo a cena, questa volta scegliamo un locale al porto segnalato dalle guide; Flisvos. Il menu prevede alici fritte condite con menta, calamaro ripieno con riso e cozze, carciofi e patate all’aneto, agnello e patate, ovviamente birra, caffè e metaxa tutto per 100€. Ultima passeggiata e nanna in hotel.

18/08/2013

Dopo una ricca e abbondantissima colazione finalmente si va in spiaggia, la prima scelta è Firiplaka una bellissima lingua di sabbia mista a pietruzze con un mare cristallino verde e blu, purtroppo è molto affollata e dopo una giornata qualche bagno decidiamo di andare via perché purtroppo non ci piace il casino e quindi preferiamo andare a visitare la spiaggia di Tsigrado proprio li affianco. Famosa per il suo accesso, infatti, bisogna calarsi con la corda per qualche metro in una strettoia di roccia, e per la sua acqua meravigliosa ma come spesso succede delle volte le foto, rendono più merito di quanto la realtà non sia. La spiaggia è piccola e affollatissima e sebbene lo scenario naturale è splendido decidiamo di non calarci, facciamo qualche foto e andiamo via. Dopo un riposino dalle “fatiche” giornaliere decidiamo di spostarci nel paesino di Zefyria a qualche chilometro da Adamas. Qui visitiamo la Panaghia Portiani, questo villaggio era il capoluogo economico dell’isola, ma dopo una serie di terremoti intorno al 1750 la popolazione si trasferì ad Adamas. Ci fermiamo a cena da To Petrino, un delizioso ristorante appena fuori il paese, la cena è ottima e tutta a base di prodotti greci freschi e cucinati alla vecchia maniera accompagnata da bellissima musica rebetiko. Alle 23 torniamo in albergo e dopo qualche chiacchiera e alcune consultazioni per il giorno dopo… Kalinicta.

19/08/2013

Ore 8 sana e robusta colazione e via in viaggio verso Sarakiniko, la famosissima spiaggia “lunare” di Milos, si trova a nord est di Adamas è una non grandissima insenatura fatta di roccia calcarea erosa dal vento e dal mare che l’hanno colorata di un bianco brillante in un meraviglioso contrasto con il blu cobalto del mare. Tutto intorno il paesaggio ricorda il paesaggio lunare, la spiaggia vera e propria è piccola e talmente affollata che abbiamo deciso di scattare foto e andare via verso Mytakas. La costa è sabbiosa e lunga influenzata però dal meltemi, ma lo scenario naturale della baia e le caratteristiche case dei pescatori dette syrmata nella baia la fanno diventare un ambiente piacevole. Dopo una giornata di sole e pochi bagni andiamo via e torniamo a casa. Per cena siamo solo in 4, infatti, Gennaro, Maria e la Piccola Sophia restano in hotel, quindi decidiamo di andare da Barko una taverna poco fuori Adamas sulla strada che va a Plaka vicinissima al nostro hotel.

Abbondiamo con i piatti di pesce e di specialità greche in una location molto carina e a prezzi molto ragionevoli; tutto per 85€. Ultimo giro per il paesino e dopo una sosta al forno per prendere dolci per la colazione stremati andiamo a nanna.

20/08/2013

Dopo aver mangiato tutti i dolci acquistati la sera prima, ci muoviamo in direzione Paleochori, questa spiaggia si trova a 10 km a sud di Adamas. E’ splendida, l’acqua ha tre o quattro colori e le rocce tutte intorno mostrano i vari strati di materiali vulcanici di cui è composta l’isola, qui è preponderante lo zolfo, infatti, poco lontano c’è una vecchia miniera ora abbandonata e l’acqua del mare ne ha un po’ disciolto a riva. Spiaggia attrezzata e non con possibilità di sport acquatici e snorkeling.

La spiaggia è lunga e formata da pietruzze fini e la sua costa riparata dal vento la rende indimenticabile. Verso sera torniamo in albergo e più tardi ci dirigiamo a Plaka qui scegliamo la taverna Plaka, famosa per il suo polipo alla griglia intero, dopo averne fatti fuori tre e varie pietanze andiamo a fare un giro per il paesino e per i vari negozi per qualche souvenir. Alle 23 a nanna.

21/08/2013

Ricca colazione e breve consulto ci porta di nuovo a Paleochori. Oggi esploriamo anche le numerose caverne sui costoni della spiaggia, il forte odore sulfureo all’interno e le tracce all’esterno e sulle rocce ci danno idea della natura minerale e dall’attività vulcanica di cui Milos è famosa. La giornata trascorre in completo relax e alle 18 mentre stiamo andando via un forte odore di pesce alla brace e fritto ci invade e con molto sacrificio ci sediamo in un ristorantino a picco sul mare per gustare le delizie dell’Egeo. Torniamo all’ovile e dalle 20 usciamo per una passeggiata ala porto, ma a me e a Luca ci assale la fame e quindi ci gustiamo due gyros e due fiori di zucca ripieni di feta e menta. Soddisfatti, ci concediamo un dolcino in riva al mare e poi a nanna.

22/08/2013

Ultimo giorno a Milos. Dopo colazione e un acceso conciliabolo scegliamo di tornare a Paleochori. La spiaggia ci è piaciuta molto e quindi passiamo lì tutta la giornata poi alle 17, partiamo alla volta di Klima il famoso villaggio dei pescatori di Milos. Appena sotto Tripiti, Klima è uno spettacolo per gli occhi, le sue syrmata cioè le case a un piano dei pescatori scavate nella roccia e decorate con portoni di legno colorati sono una bomboniera, al piano terra vi erano le rimesse per le barche mentre il primo piano erano gli alloggi. Oggi le rimesse sono perlopiù negozietti di prodotti locali e artigianato ma alcune conservano ancora la loro struttura originale. Da non perdere il tramonto seduti sulla banchina del porticciolo. Nel ritornare ci fermiamo a Tripiti. Vicino a Plaka e poco sopra Klima, Tripiti è un grazioso villaggio molto ricco di storia e particolarmente prospero nel periodo ellenistico. Sorge su una collina degradante verso il mare e deve il suo nome alla conformazione del suo terreno, infatti, poggia su molle roccia vulcanica e sia ha quasi la sensazione di sprofondare ( tripiti in greco significa “fatta di buchi”). Da vedere anche le catacombe sulla strada per Klima. Sul punto più alto del villaggio ci sono degli eleganti mulini a vento ora trasformati in studios. Torniamo e alle 20,30 andiamo a cena alla taverna Barko. Anche stasera una ricca abbuffata e alle 23 a nanna.

23/08/2013

Andiamo a fare colazione al porto e alle 11 Popy ci accompagna alla banchina per prendere il traghetto ( prenotato su Direct ferries Aegean Speed LInes 15€ a persona) che ci porterà a Sifnos. E’ l’ultimo giorno qui e Milos ci mancherà, ci mancheranno le sue spiagge e le sue calette, i suoi villaggi arroccati e pieni di storia mineraria e ci mancherà soprattutto la sua bellezza al tramonto; ma un’altra avventura ci aspetta quindi alle 11,40 ci imbarchiamo ma prima salutiamo Maria, Gennaro e la piccola nipotina Sophia, loro partiranno domani per Atene per poi rientrare a Roma.

Dopo 40 minuti eccoci arrivati al porto e di colpo tutta la nostra nostalgia scompare alla vista di quest’anfiteatro naturale che è Kamares. Uno splendore bianco e blu incastonato tra alte montagne sulla cui sommità svetta l’austero monastero di Aghios Simeon. Procediamo verso il nostro albergo che è posto in alto e domina tutta la baia, Il Froudi Rooms ( prenotato su Booking.com 280€ la camera doppia a settimana). E sorpresa dalle nostre camere si vede il piccolo porticciolo e tutto il golfo… meraviglioso.

Con immenso stupore scopriamo che tutta l’isola di Sifnos è coperta da wi-fi gratis, infatti, basta diventare amici su facebook della pagina Sifnos.gr e il gioco è fatto.

Facciamo un giro di ricognizione e ci fermiamo per pranzo in un posticino sulla spiaggia con gyros e mythos.

Torniamo in hotel per un riposino e alle 20 andiamo a cena in un ristorante sulla via principale il Camaron, voto bassissimo e dispiaciuti andiamo a letto.

24/08/2013

Le nostre camere hanno un piccolo balconcino sul quale facciamo colazione con lo sfondo del golfo di Kamares, e subito dopo andiamo a prendere il bus (servizio molto efficiente e per niente caro) per andare a Platys Gialos. Circa un chilometro di spiaggia sabbiosa e acqua cristallina circondata da un piccolo bosco. Ci fermiamo in un ristorante per prendere una bibita e il proprietario ci dice che se vogliamo abbiamo gli ombrelloni e lettini gratis a patto che non sporchiamo. Approfittiamo di questa generosa offerta e ci mettiamo. Il ristorante si chiama “Acqua e Sale” (νερό & αλάτι ) e in barba alla nostra abitudine di mangiare frutta in spiaggia, a pranzo approfittiamo dei suoi tavoli, ottimo pesce a prezzi modici. Restiamo in spiaggia fino alle 16 e 30 e poi facciamo un giro, molto interessante è la Panagia tou Vounou in cima alla collina sulla strada che arriva a Platys Gialos, che offre delle icone e degli ex voto molto antichi e da dove si gode un panorama mozzafiato sul mare blu. Mentre sul lato meridionale c’è Aspros Pyrgos ( torre bianca) una delle antiche torri di Sifnos meglio conservate.

Torniamo a Kamares, dove decidiamo di cenare sul balconcino della nostra camera con Gyros pita patate e mezedes varie tutto innaffiato da buona e fresca mythos. Alle 23,30 tutti a letto.

25/08/2013

Dopo un’abbondante e ricca colazione decidiamo di noleggiare una macchina e ci dirigiamo verso il monastero di Agios Simeon. Ci vogliono 45 minuti di cammino in salita e quasi 250 scalini e strada sconnessa in mezzo alle sterpaglie, ma in cima il monastero ci ripaga di tutte le fatiche. La vista sulla baia di Kamares è spettacolare e l’interno del monastero è delicato e austero, non c’è nessuno e la porta si apre con una piccola chiave appoggiata al muro. Lasciamo un’offerta accendiamo una candela e andiamo via. Tappa successiva e la baia di Heronnisos, bellissima con un’acqua cosi trasparente che le barche sembrano fluttuare in aria purtroppo è troppo piccola e già affollata quindi decidiamo di andare a vedere la chiesa che si trova sulla collina della baia. Dopo un po’ di cammino arriviamo e il panorama è ancora una volta stratosferico.

Da quassù vediamo un’insenatura con dei colori fantastici e decidiamo di andarci, dopo quattro chilometri di auto arriviamo in uno spiazzo e le persone ci invitano a lasciare l’auto li, la strada è difficoltosa e aspra ma dopo 15 minuti di cammino in discesa ce appare la magnifica spiaggia di Vroulidia. Non molto larga è composta di sabbia e ciottoli e un mare blu cobalto da perdere la testa. Restiamo lì tutta la giornata e alle 18 torniamo, ma la risalita è molto dura e consigliata a chi ha buone gambe e molto fiato, comunque arriviamo alla macchina e torniamo in hotel per doccia e riposino.

Scegliamo di andare ad Artemonas molto carino, deve il suo nome al culto della dea Artemide. Ha alcune delle più eleganti antiche dimore con giardino di Sifnos con architettura neoclassica e veneziana. Proseguiamo verso Kastro costruito in cima a una scogliera, è l’antica capitale di Sifnos, infatti, è abitato sin dalla preistoria come testimoniano i vari scavi e reperti che sono disseminati anche dentro il villaggio. E’ l’unico insediamento con un forte carattere medievale gran parte delle sue antiche mura sopravvivono cosi come l’antica architettura veneziana (stradine strette e tortuose). I vecchi ingressi i lozies delle tipiche case a due piani fanno da contorno alle 16 chiese del 17° secolo con i gli antichi pavimenti ornamentali che si possono visitare. Su numerosi muri delle case si possono ancora notare gli ornamenti architettonici veneziani ed è presente anche una piccola acropoli e un museo archeologico. Dopo un lungo giro decidiamo di andare a cena e il locale prescelto è Leonidas, qui assaggiamo il tipico piatto di Sifnos: la tiganìa cioè agnello al forno speziato e cucinato nelle gastres, pentole di terracotta da cui deriva il termine gastronomia, mezedes e vino rosso greco fanno da completamento alla cena. Ritorneremo a Kastro di giorno. Torniamo in hotel e dopo un cocktail sul balconcino a mezzanotte tutti a nanna.

26/08/2013

Ore 8 colazione e si parte verso il monastero di Panaria Crissopigi, si trova in cima a una roccia letteralmente sul mare è uno dei luoghi più famosi di Sifnos e dedicato alla santa patrona dell’isola. Fondato nel 16° secolo, è stato costruito sulle rovine della chiesa più antica ospita l’icona della Madonna, trovata dai pescatori mentre galleggiava nel mare ed è per questo che è stata poi chiamata la santa protettrice dei pescatori. Qui si celebra l’assunzione di Cristo 40 giorni dopo Pasqua perche in quel giorno del 1676 si crede che l’icona sacra abbia salvato 150 persone dalla peste. In epoca medievale il monastero era abitato da suore. Dopo un’invasione di pirati corsero a rinchiudersi nel monastero ma una si era attardata, inseguita la suora, pregò la vergine che spezzò la roccia in due e fece cadere i pirati in mare, questa secondo tradizione è la spiegazione per cui il monastero è separato dal resto dell’isola da una stretta striscia di mare. Deve il suo nome al monaco Parthenios che registrò tutti i miracoli dell’icona sacra, poiché proveniva da Creta, chiamò questo posto come un monastero di Chania. E dopo il sacro ecco il profano, decidiamo di fermarci sulla spiaggia omonima che si trova sulla sinistra del monastero collegata con una piccola stradina. In realtà la spiaggia si chiama Apokofto ma è nota più con l’altro nome, è uno dei luoghi più belli di Sifnos con una spiaggia non lunghissima e sabbiosa e con le tamerici a fare da ombra. Non ci sono ombrelloni e questo la rende bella e selvaggia. L’acqua è blu intenso e questo ne fa una meta per le immersioni. Andiamo via prima per tornare al Kastro con la luce del sole sia per fare le foto e per vedere la Chiesa dei Sette Martiri. Questo è probabilmente il luogo più fotografato dell’isola, si erge sulla cima di un isolotto che emerge dal mare, quando il vento soffia forte, ci hanno detto, è uno spettacolo vedere le onde alte contro la cappella.

Costruita in classico stile cicladico con mura bianche e una cupola blu ed è collegata al Kastro con delle scale ricavate dalla roccia, di solito è chiusa ed è aperta, purtroppo, solo in occasioni di feste religiose. Facciamo un aperitivo e torniamo a Kamares, dove dopo una doccia e riposo usciamo a cena.

Scegliamo un ristorantino al porto, ma forse un po’ l’affollamento e la poca esperienza dei camerieri fanno si che non riceviamo tutte le portate e quando arrivano sono fredde, quindi stanchi e un po’ arrabbiati andiamo a letto.

27/08/2013

Stamane al risveglio Katia non si sente bene e quindi rimango in hotel con lei mentre Ester e Luca vanno in spiaggia ad Aghia Marina nel golfo di Kamares. A pranzo tornano con le vettovaglie e dopo aver mangiato, ci riposiamo tutti. In serata Katia si sente meglio e andiamo ad Apollonia e dopo un giro tra i vicoli andiamo a cena da To Steki. Niente di eccezionale il servizio è scadente ma almeno i piatti di carne alla griglia sono buoni. Torniamo in hotel e Kalinicta.

28/08/2013

Ecco la tegola; Katia ha 37,5° di febbre. Restiamo in hotel e dopo una sana giornata di riposo sentendosi meglio usciamo in serata a Kamares per shopping.

Kamares è un paesino con un porticciolo molto carino la cui spiaggia ( Aghia Marina) è bandiera blu, il paese si snoda lungo la sua via principale, dove si trovano ristoranti, negozi, agenzie turistiche e laboratori artigiani. Infatti, è molto famosa in tutta la Grecia per le sue ceramiche ed è molto facile vederle lungo la strada ad asciugare fuori dalle botteghe.

A cena proviamo Capetan Andreas una taverna specializzata in pesce che ha i tavoli direttamente sulla spiaggia. La cena è divina e il prezzo contenuto con sullo sfondo la splendida baia di Kamares e il rumore dell’acqua.

Verso le 23,30 torniamo in hotel.

29/08/2013

Dopo la colazione sul balconcino preferiamo Aghia Marina che già intravediamo dalla camera e passiamo lì tutta la giornata a crogiolarci sotto il sole bagnati da un mare stupendo. Verso le 17 sentiamo il bisogno di fresco e andiamo a prendere un cocktail. Poco distante c’è L’old Captain Bar un beach bar con i tavoli sulla sabbia. Li passiamo un paio d’ore prima di tornare in hotel dove ci prepariamo per la cena.

Bissiamo Da Capetan Andreas, cena divina a base di pesce e un piatto tipico di Sifnos; il mastelo, che è agnello al forno con vino e aneto… spettacolare! Facciamo un ultimo giro per il paesino e torniamo in hotel per preparare le valigie, infatti, domani avremo il traghetto per Atene. Ma non vogliamo congedarci cosi quindi in terrazzino facciamo un cocktail di commiato con la luna nel mare del golfo.

30/08/2013

Ci svegliamo alle 9 e decidiamo di fare la colazione su uno dei tanti bar lungo la strada per il porto, Ci pervade già una strana nostalgia per quest’oasi di tranquillità siamo ancora sull’isola ma il dispiacere è tanto, è questo IL MAL di GRECIA!

Ci imbarchiamo alle 12 su uno speed runner della Aegean Speed Lines ( prenotato su Direct Ferries 86€ per due ). Il viaggio è tranquillo, il mare è calmo e dopo 40 minuti attracchiamo al porto di Serifos… Restiamo ammaliati! Pochi minuti nel porticciolo e siamo già innamorati per questa isola facciamo la promessa a noi stessi di tornarci l’anno venturo.

Alle 15,30 arriviamo ad Atene e subito il suo caos e la sua cappa soffocante ci fa rimpiangere il meltemi e Sifnos ma superato lo shock andiamo a prendere la metro che ci porterà a Monastiraki dove lì vicino abbiamo l’albergo. L’hotel Economy si trova a circa duecento metri da Monastiraki in una zona tranquilla ( prenotato su booking.com 60E a notte la doppia con colazione) e a cento metri da piazza Omonia. Rapida doccia e subito passeggiata per la Plaka e shopping sfrenato. Restiamo a cena lì e alle 23 tutti a nanna.

31/08/2013

Rapida e abbondante colazione e via verso l’Acropoli. Luca era già stato qui in gita 16 anni prima e vuole rivedere la maestosità del Partenone e noi anche se esperti lo accompagniamo felici d’altronde lassù si sente aria di casa. Andiamo anche al museo dell’Acropoli il cui fascino non ci stanca mai e di seguito passando per l’Agora e la Stoà Di Attalo andiamo a pranzo. Un veloce yoghurt greco e la passeggiata continua passando da Plaka fino a piazza Syntagma e poi da li torniamo in hotel. A cena scegliamo la taverna “Plaka” il buon menù e dolci offerti, ci fanno tornare sazi e contenti.

01/09/2013

Ecco arrivato il temuto D-day! Non vogliamo partire e lasciare la Grecia ma dobbiamo e dopo aver fatto colazione e preparato i bagagli, andiamo a prendere la metro. Il servizio è molto efficiente e diretto, da Monastiraki passa un treno ogni mezz’ora che porta direttamente agli imbarchi e il costo è di solo 14€ a coppia… comodo no?

Dopo il check-in alle 14,05 il nostro aereo decolla e ci strappa dalla “nostra terra”, facciamo qualche foto dall’aereo, siamo molto tristi ma con la mente già al 2014 per il ritorno, perché: L’unica cura per il Mal di Grecia è sempre quella di tornare.



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