Miele danese a forma di luna

Una settimana a Copenaghen e poi liberi di navigare tra il verde, le spiagge e tanta tanta civiltà
Scritto da: apeandrea
miele danese a forma di luna
Partenza il: 07/05/2012
Ritorno il: 23/05/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
La nostra vacanza in Danimarca è durata 17 giorni, dal 7 maggio al 23 maggio. I primi giorni, fino al 14, siamo rimasti alloggiati a Copenhagen per visitare la selandia del nord mentre dal 14 al 21 abbiamo affittato la macchina (hertz con convenzione ikea family per gli sconti) e siamo andati ad esplorare lo Jutland con alberghi prenotati a Aalborg ed a Taulov (vicino a Fredericia). Sono state due settimane molto diverse, la prima in capitale molto simile alle vacanze che facciamo ultimamente, dedicata ai musei, all’arte ed all’esplorazione delle peculiarità dl luogo. La seconda dedicata a natura e panorami invece è stata una vera novità per noi e ci ha lasciato spesso senza fiato.

Di quei luoghi serberemo molti ricordi ma soprattutto una sensazione, quella che si possa vivere serenamente aiutando il prossimo e guardando al futuro con il sorriso. E’ stato un pò come tuffarsi in un’isola felice in cui le persone ti danno indicazioni anche quando non le chiedi, in cui trovi un bagno libero persino nella spiaggia isolata, in cui alle quattro del pomeriggio vedi le famiglie insieme al parco, in cui un bambino raccoglie i rifiuti per terra e va a cercare un cestino senza che la mamma abbia timori, in cui… vivere è davvero vivere sapendo che lo Stato c’è e che le bandiere sparse in ogni dove lo possono testimoniare.

La partenza con volo easyjet da Malpensa è stata verso le sei del pomeriggio con arrivo a Copenhagen intorno alle otto. Arrivati in aeroporto (kalstrup) e recuperata la valigia in stiva siamo andati a fare il biglietto del treno per andare in città. Il biglietto fatto poteva essere usato sia per il treno che per la metro ed è costato 36 dkk a testa (dkk=corone danesi). I treni sono frequentissimi ed il centro città è rappresentato dalla stazione denominata Copenhagen H, noi ci abbiamo messo un attimo a capire da dove scendere ma poi è stato facile arrivare a destinazione. Per non tediare troppo farò qualche breve cenno su tutto ciò che abbiamo visto e fatto senza dilungarmi troppo così da poter dare un’opinione personale e un’idea di massima.

Alberghi: in Copenhagen abbiamo scelto l’Omenahotel (omenahotel.com) prenotato tramite budgetplace.com perché aveva a disposizione in ogni camera il bollitore, il microonde e il bagno privato. L’albergo non ha personale (nemmeno la reception e si è rivelato un grosso difetto) e funziona tutto con codici a 5 cifre per il superamento delle varie porte. Abbiamo cambiato tre stanze, nella prima tutto ok, stanza piccola ma dignitosa. Nella seconda abbiamo trovato la stanza sporca, il televisore (in tutte le stanze solo tv danese) che non funzionava bene ed il bagno con tracce di pipì e sporco a terra. Nella terza (quando siamo ritornati in capitale il 21) il bollitore era inservibile, il telecomando della tv rotto e il bagno nuovamente sporco. Ad aalborg siamo stati nel best western fuori città. E’ pulito, ha la colazione (continentale più che abbondante con buffet) compresa nel prezzo di circa 90 euro a notte (abbordabile visto il luogo), pulito ogni mattina, ma è a 7 km dal centro. Per alloggiarci ci vuole la macchina sia per arrivare che per qualsiasi cosa si richieda al di la del dormire e mangiare (c’è un ristorante interno che chiude alle 21). A taulov siamo stati al best western krybily, molto bello, pulito e con un sacco di servizi, dalla piscina alla sauna passando per la colazione a buffet, un pc con accesso libero a internet ecc. Pulito ogni mattina ci ha fatto un solo scherzo applicandoci la commissione sull’uso di carte di credito al pagamento (4,5%).

Lingua: il danese ha più assonanze con il tedesco che con altre lingue e anche quando parlano inglese (tutti lo sanno parlare, giovani e vecchi) sono difficili da capire.

Mangiare: non ci siamo portati dietro il dizionario e spesso abbiamo rinunciato a mangiare in alcuni posto perché non capivamo cosa proponessero. In linea di massima i costi sono molto alti ma si riescono a contenere se si gira un po’ e ci si accontenta. In capitale, andando nel quartiere che parte dalla stazione e si sviluppa allontanandosi dal centro si trovano locali in cui mangiare un piatto a un centinaio di corone o meglio ancora locali che fanno all you can eat. Tra tutti (ne abbiamo provati tre, hayat sullo stroget, astor deep pan pizza e ankara) consiglio vivamente Astor deep pan pizza. Con 80 dkk bevande escluse si mangia un buffet con verdura (ampia scelta e molto buona) e pizza in slice (fette). Noi siamo tornati li praticamente tutte le sere che eravamo da quelle parti. Il posto è accanto allo zleep hotel astoria, vicino alla stazione (lato orologio digitale). In linea di massima i prezzi sono diversi tra prima delle 17:30 e dopo le 17:30. Dopo le 21 è difficile trovare qualcuno che vi dia da mangiare.

Spesa: ci sono diverse catene di supermercati a cui appoggiarsi, noi siamo andati sempre da netto. Lo si trova ovunque in Danimarca. In Copenhagen c’è vicino al parco di Rosemborg, vicino al Best western in zona stazione… Se comprate l’acqua in un supermercato vedrete che sullo scontrino ci sarà scritto pant con una cifra accanto, è il prezzo della bottiglia di plastica che vi verrà scalato dalla spesa successiva (anche se non comperate acqua). Altra catena di supermercati è fakta, mentre da 7eleven i prezzi non sono concorrenziali.

Viaggiare: i mezzi pubblici sono tutti puliti, comodi e puntuali. Sono cari ma si può ovviare con la Copenhagen card (se si fa tutti i mezzi pubblici sono compresi) nel nord dello Seyland. Noi abbiamo fatto la Copenhagen card per 5 giorni all’ufficio turistico per non aver più il problema di biglietti d’ingresso ai musei e poter utilizzare i mezzi pubblici senza doverci pensare. Il costo è stato di 699 dkk a testa per 5 giorni. Da notare che si possono visitare tutti i posti compresi nella Copenhagen card una volta al giorno (noi siamo tornati a Tivoli tre sere di fila grazie a quest’opzione). Per girare lo Jutland e le isole invece abbiamo affittato la macchina con la Hertz (ora ha la promozione con l’ikea family che da un notevole sconto). La Danimarca ha paesaggi incantevoli con tanto verde e sprazzi di giallo. Mucche e cavalli a profusione accompagneranno il vostro viaggio insieme a poche vetture e, se siete fortunati qualche cerbiatto. Non perdetevi i posti in cui i contadini mettono davanti a casa i loro prodotti per venderli. Vi stupirete nel vedere accanto un piattino o una cassettina dove mettere i soldi e tutti che li mettono. L’autostrada è gratuita, si pagano solo i ponti per la Svezia e per passare dall’isola di Fyn alla Sealandia. Ogni strada, sia le principali che le secondarie hanno piazzole di sosta frequenti e spesso accessoriate con bagni pubblici puliti e riscaldati (un miraggio in Italia!).

Moneta: è la corona danese Dkk. Un euro vale 7,45 Dkk. Ovunque accettano le carte di credito ma spesso e volentieri c’è una commissione sull’uso di carte straniere che arriva anche al 4,5%. A volte accettano anche l’euro, soprattutto a confine con la Germania ma a cambi che non abbiamo provato. CLIMA: ha piovuto con più o meno intensità per 10 giorni, variabile per 3 e bello per gli ultimi 4 giorni. C’è sempre vento (le pale eoliche lo dimostrano) e la temperatura nei primi giorni era intorno ai 10 gradi. Quando c’era il sole siamo arrivati a superare i 20 di sera. Nonostante il brutto tempo siamo riusciti ad arrivare abbronzati grazie ai 4 giorni di sole e vento.

Visite a Copenahgen

Orsted park è un parco pubblico situato vicino al giardino botanico, molto carino con ponticelli, piante e tanto verde. Può capitare di vedere danesi sdraiati sull’erba nonostante la pioggia.

Botanik garden: il giardino botanico, una particolarità non da poco vista la latitudine, è molto curato con fiori vari e serre tropicali davvero carine.

SNM Stanten Museum for Kunst: museo gratuito tutti i giorni con raccolte dei maggiori pittori danesi e spazi dedicate a pittori internazionali Sirenetta: meno deludente di quanto ci aspettassimo, non è grande e nemmeno bellissima ma è pur sempre la statua più fotografata al mondo e qualcosa vorrà ben dire.

Kastellet e dintorni: bellissima cittadella fortificata con un pentagono erboso rialzato dove camminare vedendo da una parte il mare e dall’altra la chiesa di Sant’Alban e la fontana gefion. Un posto davvero piacevole con gente che corre (come tutti i posti in cui c’è un po’ di verde) e qualche turista.

Nyhavn: è il vecchio porto, sembra di essere in Olanda con colori vivi e tanti locali sul lungo canale. Molto suggestivo.

Opera: vista solo da fuori prima da Amalienborg e poi andando verso il mare. Costruzione molto scenografica affacciata sull’acqua del mare.

Christiansborg: il palazzo ha all’interno un sacco di musei e cose da vedere. Noi abbiamo visto il castello (bello, più di Rosenborg secondo noi), le stalle reali (con i cavalli e qualche carrozza reale, belle) e le rovine (ruins, ci hanno lasciati indifferenti). Non abbiamo visto il parlamento aperto solo la domenica per un paio d’ore e il museo del teatro (non ci interessava).

Thorvaldens: è sulla piazza di christiansborg ed espone molte delle statue di Torvaldsens, la location è molto bella come lo sono alcune statue e l’ambientazione (bellissimi i soffitti ed i colori, più sacrificata rispetto alla ny Carlsberg glyptotec).

Amalienborg slot: parzialmente visitabile, in pratica si vedono solo alcuni vestiti da sera, non vale il biglietto (per noi era compreso nella Copenhagen card). La piazza invece è molto bella con la vista sulla marmor kirken da una parte e l’opera dall’altra. Qui c’è la guardia reale con il cambio ogni giorno alle 12.

Marmor kirken: chiesa di marmo molto scenografica con il marmo grigio ed i drappi viola.

Rosenborg park: il parco del castello di rosemborg dove con la pioggia battente i bimbi giocavano a calcio, un militare correva e la gente stava tranquillamente senza ombrelli. Un luogo dove rilassarsi e vedere i giochi per i bimbi che sono diversi in ogni parco in città (non come in Italia in cui sono tutti prefabbricati uguali). Bella la visione del castello e la pergola.

Borsen: edificio non particolarmente bello ma con una torre molto strana e curiosa. Biblioteca reale e black diamond: luogo incantevole con il parco fiorito dietro la vecchia biblioteca reale e la costruzione futurista dell’ampliamento a sbalzo sul mare.

Tivoli: atmosfera d’altri tempi, soprattutto la sera con le luci. Bello lo spettacolo di luci acqua e suono 10 minuti prima della chiusura. Il concerto del giovedì sera (noi abbiamo visto Medina, evento dell’estate a Tivoli) è gratuito con l’ingresso (senza posto vicino ma con visione da lontano), c’è però molta coda ad entrare (il parco però quella sera chiude dopo, di solito chiude alle 22). Carissimi (dalle 25 alle 75 corone a giro) i giochi che sono per persone senza paura perché spesso davvero hard (montagne russe in primis). Se andate a legoland fateli li i giochi ma non mancate l’ingresso a Tivoli perché è comunque molto bello nonostante ci siano più ristoranti che attrazioni. Di giorno ci sono concertini vocali e cose minori. Giro in barca sui canali: era compreso nella Copenhagen card e l’abbiamo fatto la prima volta con netto-badena (più economico, x noi compreso nella Copenhagencard) e la seconda con canal tours. Sono molto carini perché permettono di vedere angoli di città che altrimenti non si vedrebbero. A seconda degli orari di partenza fanno giri differenti e la lingua varia a seconda della tipologia dei passeggeri. A noi è piaciuto di più netto-badena ma l’inizio con canal tours era promettentissimo con la spiegazione in italiano. Peccato che poi abbiamo trasbordato su un altro battello ed è continuata in danese tedesco e inglese. L’inglese è sempre garantito.

Rosenborg slot: il castello più deludente che abbiamo visto in Danimarca, tanta gente ed un’insieme di cose recuperate in giro per il regno. L’unica cosa degna di nota sono i gioielli della corona.

Hirschprungske samling: museo dell’impressionismo danese, molto carino e ben curato. Davvero bella la temporanea sui pittori di Skagen (Kroyer su tutti). Gratuito con la Copenhagen card Rundetarn: la torre rotonda, non è niente di che ma permette di vedere la città dai tetti. La sua particolarità è che si sale tramite una salita e senza gradini. Gratuito con la Copenhagen card NY

Carlsberg glyptotek: grandiosa la sezione delle statue, belle le sezioni dei reperti archeologici, minore rispetto al resto ma pur sempre molto suggestiva la sezione di pittura. Da vedere (gratis la domenica, sempre compresa nella Copenaghen card). Il nostro scultore preferito è stato Gericault. Zoo: non è grandioso come quello di Budapest ma è comunque molto bello con la parte dedicata al nord davvero interessante tra orsi, foche, pinguini ecc… Gratuito con la Copenhagen card National museum: ci siamo andati pensando di farlo velocemente ma è così ben allestito che ci abbiamo passato tre o quattro ore. C’è tutta la storia della Danimarca con un grosso plauso alla sezione archeologica (normalmente la saltiamo a piè pari) e alla parte sugli eschimesi. Gratuito sempre.

Visite fuori Copenhagen

Fredriksborg slot (città Hillerod): molto bello sia dentro che fuori, non abbiamo potuto vedere il parco perché pioveva tantissimo. Raggiungibile comodamente in treno da Copenhagen, accoppiabile alla visita di kronborg ad Elsingor.

Kronborg slot (città di Elsingor, castello di Amleto): ha l’interno spoglio ma sono notevoli le casematte e l’ambientazione con i pescatori di aringhe sulla spiaggia e il centro culturale poco distante). Raggiungibile comodamente in treno da Copenhagen.

Karen Blixen museo e parco: è la casa museo in cui visse gli ultimi anni di vita Karen Blixen (la mia africa), non ha cose particolari ma il fascino del luogo in cui visse la scrittrice con il parco che è in realtà un bosco in cui c’è la sua tomba sotto un albero. Raggiungibile comodamente in treno da Copenhagen, accoppiabile al museo Louisiana perché sulla stessa tratta di treno. Gratuito con la Copenhagen card

Louisiana: museo di arte moderna con numerose mostre temporanee, in un’ambientazione splendida con vista sul mare. Da vedere anche se non vi piace l’arte contemporanea (che loro spesso chiamano moderna). Raggiungibile comodamente in treno da Copenhagen. Gratuito con la Copenhagen card

Egeskov slot: bellissimo il castello immerso nel verde e circondato da verde, labirinti, musei strani (dalle moto alle macchine passando per le falk e dracula), percorsi avventura sugli alberi ecc. Siamo andati li con l’idea di vedere il castello un paio d’ore e siamo usciti quando chiudeva. Penso sia il più bel castello della danimarca. E’ nell’isola di Fyn, quella di Odense.

Skagen museum: è il museo in cui sono raccolte le tele degli impressionisti danesi famosi per cercare il punto in cui il cielo e il mare si fondono in un unico colore. Molti quadri di Kroyer ma anche qualcosa di Anchel.

Skagen: bella cittadina, un po’ più di difficile orientamento rispetto alle altre cittadine ma con scorci molto caratteristici e carini.

Greenen: è il luogo dove i due mari del nord si incontrano e scontrano creando suggestive onde che arrivano verso un unico punto. Ci si arriva a piedi con una camminata di una mezz’oretta o con il “trattore per turisti” che è a pagamento così come il parcheggio.

Rabjerg mile: il deserto danese le cui dune non finiscono mai. E’ circondato da un paesaggio che somiglia quasi a quello dell’Italia meridionale per la sua vegetazione. Parcheggio libero, poche info turistiche. E’ bello e molto spiazzante il pensiero di essere in nord Europa sul deserto.

Lokken: a nord ovest dello yutland, è famoso per la sua spiaggia che si può percorrere in macchina fiancheggiando il lungomare per 22 km. Arrivare in macchina su una strada che d’un tratto si trasforma in sabbia è suggestivo, come guidare sulla riva. Sembra di esser sulla neve.

Rabjerg Knude: è un’altra distesa di dune nel nord dello Yutland. Più piccole rispetto a Rabjerg Mile, è famoso per il suo faro (per noi un po’ deludente perché “dissotterrato”) ma con un panorama mozzafiato. Sedersi sulle dune e guardare il mare ci ha dato una pace invidiabile.

Lonstrup: vista di passaggio e forse non apprezzata a dovere. Sarà per la prossima volta Aalborg: la città non ha cose particolari, è carina ma senza grandi attrattive. Molto vivibile anche la sera. Il museo di arte moderna (contemporanea) progettato da Alvaro Aalto è bruttino da fuori, noi non siamo entrati.

Viborg: città sul lago. Il duomo ha l’aria di essere carino ma noi andavamo di fretta e siamo giusto entrati a sbirciare (ingresso a pagamento). Il parco che si affaccia sul lago invece è molto scenografico.

Vinderup: l’abbiamo cercata per andare a Hjerl hede in cui non siamo però entrati. Questo luogo è un po’ come Den gamble by a Aarus, in pratica una fiera degli antichi mestieri ambientata in Danimarca. Normalmente l’ingresso è piuttosto caro e se non si ha tanto tempo come noi non so se valga la pena andarci.

Toftum Bjerge: è essenzialmente una rupe erbosa in riva al fiordo di Bredning. Si può scendere con una scaletta fino al mare o godersi il panorama segnato dal vento. Carino il buco nella roccia con una esposizione di disegni.

Hvide Sande: è un lembo di terra sul fiordo di Ringkobing in cui arrivando prima delle 17:30 si può mangiare pesce pescato fresco e cucinato sul momento nella zona delle baracche, vicino al molo. Se cercate la spiaggia andate oltre le dune erbose. Sul lato opposto, verso il fiordo, c’è poca spiaggia ma ci sono i surfisti.

Sondering: anch’essa sul fiordo di ringkobing è un po’ più commerciale rispetto a Hvinde Sande. Noi siamo andati in spiaggia a goderci un tramonto con un po’ di sole ed una spiaggia che si perde a vista d’occhio.

Himmelbjerget: è una torre che sorge su una collina con vista sulla regione dei laghi. Meno caratteristico di altri posti è comunque carino. Il parcheggio è a pagamento e c’è una vasta possibilità di fare passeggiate o giri in bici (per chi ce l’ha) nel bosco.

Jelling: un posto storico per antonomasia anche se con poco da vedere. Una chiesa, due pietre runiche e due collinette funerarie che sono patrimonio dell’unesco. Una tappa breve ma piacevole.

Ribe: forse ci aspettavamo troppo ma è stata una delle cose più deludenti della vacanza. Siamo arrivati nel bel mezzo del tullipan fest e abbiamo trovato la città ricca di persone travestite (la maggior parte in costumi tradizionali) e alticce. Il torvet (piazza principale) in rifacimento e la chiesa chiusa hanno ridotto di molto le attrattive di una cittadina piccola il cui centro sembrava un budello d’estate dato il numero di bancarelle di ogni genere. Tonder: città del sud, quasi al confine con la Germania di cui conserva qualche caratteristica (anche architettonica), è accogliente e ricca di negozietti che il sabato pomeriggio sono tutti chiusi!

Romo: isola splendida con una bellissima atmosfera tantissimi camper e una spiaggia interminabile. In alcuni punti si fanno circa 5 chilometri di spiaggia prima di arrivare al mare. Mare che è piatto e poco profondo, molto più tranquillo che al nord.

Legoland (Billund): abbiamo avuto la fortuna di andarci con il bel tempo per cui sono stati possibili anche i giochi con l’acqua. E’ molto bello e non è solo a misura di bambino, anzi. Vale il prezzo dell’ingresso (caro) con le sue costruzioni fatte di lego, l’acquario, quattro tipi di montagne russe (da brividi polar ice) ed un sacco di giochi competitivi. Molto belle le ricostruzioni fatte con i mattoncini della lego e tutta la serie di città ricostruite con i mattoncini della nostra infanzia. Tutti i giochi sono compresi nel prezzo del biglietto eccezion fatta per un paio (molto) minori.

Viking center (vicino a Lansby, isola di Fyn): sperduto nel nord dell’isola di fyn conserva un tumulo funerario con una nave vichinga all’interno. Non siamo riusciti a vederlo perché il lunedì che passavamo di li era chiuso ma abbiamo visto li accanto le navi vichinghe che stanno ricostruendo per un progetto di futura navigazione sul mare prospiciente.

Mons Klint: per arrivarci in macchina si passa attraverso un bosco a 30 allora, si arriva ad un parcheggio (a pagamento e identificato solo da una sbarra) e di li a piedi si raggiungono le scogliere in gesso che sono davvero molto scenografiche. Se sarete fortunati (noi no) sulla spiaggia potrete trovare qualche fossile e farlo identificare. Roskilde: abbiamo visto solo la chiesa in cui sono sepolti i reali danesi. E’ molto bella e vale il giro. Si raggiunge facilmente da Copenhagen in treno ed è compresa nella Copenaghen card. Noi non abbiamo visto il museo delle navi vichinghe per questione di tempo.

Malmo: è stata la nostra puntata in Svezia per vedere il turning torso ed il ponte tra Svezia e Danimarca. Sono più o meno le uniche due cose da vedere perché anche il castello (da fuori, non siamo entrati) vale la metà di quelli danesi. Carina la passeggiata lungo mare e il ritorno verso la stazione dei treni passando per il parco del castello.



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