MGU mamories . P.s

Scusate se mi faccio ancora vivo . Due giorni fa, per motivi lunghi da spiegare, ho premuto il bottone sbagliato e il testo è partito senza che potessi finirlo (della serie "stavo pulendo il computer ed è partito un colpo..."), e ieri, nel lavoro fino qua. Comunque,rimedio . Allora, che siate o non siate lì per imparare il russo...
Scritto da: Leonardo Masia
mgu mamories . p.s
Viaggiatori: da solo
Scusate se mi faccio ancora vivo . Due giorni fa, per motivi lunghi da spiegare, ho premuto il bottone sbagliato e il testo è partito senza che potessi finirlo (della serie “stavo pulendo il computer ed è partito un colpo…”), e ieri, nel lavoro fino qua. Comunque,rimedio .

Allora, che siate o non siate lì per imparare il russo (occhio, andarci da soli non per studio costa MOLTO di più, e con le agenzie, vedete le quattro solite cose che vogliono loro), per avere una tessera magnetica del metrò si dice “adìn za dièsit rèisov”,. Cioè, “un (biglietto) da 10 viaggi” . Ce ne sono da 5, da 2 e anche da 1, ma da 10, lo fate e per un pò non ci pensate più, e i viaggi costano meno . A Luglio, un biglietto da 5 costava 30 rubli, uno da 10, 50 (un Euro, 34-36 rubli; un dollaro, solo 30 . “Urà” !). Comunque, ci sono i prezzi fuori . Attenzione: NON fate i portoghesi (lì si dice “zàizi”: lepri) . Sui mezzi di superficie, se non passa il controllore, può andare (se passa -e passa- sono cavoli) ma si stanno attrezzando (se vedete un mezzo con un segnale tipo sosta vietata con dentro una lepre, non provateci); nel metrò si sono attrezzati da tempo immemorabile . Se non mettete la tessera dove và messa e passate, spuntano due stampelle (una per lato) e vi bloccano come un difensore degli All Blacks . Cadere non cadete, ma non passate . E peggio ancora, dovete vedervela con le bigliettaie (quelle signore in tailleur blu e berretto rosso, apparentemente placide, ma non fidatevi) . NON fatelo, vi prego .

Alle casse del metrò si comprano anche le tessere telefoniche (i telefonini possono funzionare, ma possono non farlo: misteri del “roaming”, informateVi prima) . Dalle cabine telefoniche (Taxofon) difficile che si possa telefonare all’ estero, cioè a casa, anche oggi (nel 95, se lo chiedevate, chiamavano gli infermieri) . Nessun problema, ci sono gli uffici postali, anche per spedire fax o e-mail, da quelli in centro (ma ricordatevi: mai avere fretta, c’ è sempre qualcuno prima di Voi) . Altri internet point, naturalmente, ci sono, ma aprono e chiudono come qualsiasi impresa privata: per oggi potrei darVi degli indirizzi, ma l’ anno prossimo, và a sapere…

Nel metrò si possono trovare anche cambiavalute (si fà prima a dire cosa NON si può trovare nel metrò…), ma fate meglio a cambiare nelle sedi più idonee: le banche (meglio la Sberbank: praticamente statale) . Il rischio di beccarsi biglietti falsi da altri “operatori” è basso, ma esiste (e anche questo lo dice la TV: i canali principali sono tutti “statali”, ma addomesticati non direi…) . La ricevuta del cambio possono rilasciarvela o meno (le banche, sempre), in ogni caso alla dogana non ve la chiedono praticamente mai . Io ho visto Mosca (e l’ MGU) in autunno, alla fine dell’ inverno e in primavera, e se chiedete qual’ è il momento migliore, non saprei rispondere (d’ estate fà troppo caldo, come a Firenze) . D’ autunno ci sono i colori degli alberi, d’ inverno c’e’ la neve (neve di pianura, in montagna è diverso) e in primavera, oltre al verde che esplode quando non lo si aspettava più, ci sono le ragazze . (ci sono tutto l’ anno, ma in primavera girano di più . “Primavera, spuntano dalle minigonne le prime ginocchia” -anonimo russo contemporaneo- . E spuntano, spuntano…) . Se vi capita di stare alla casa dello studente in Prospekt Vernatskovo, angolo Uliza Kràvcenko (non scegliete voi dove andare, questione di fortuna), gli edifici sono un pò così (il DeEsVè, il più vecchio, un pò MOLTO così), ma è tutta apparenza, anche lì l’ acqua calda c’ è, il riscaldamento quando serve è a palla, lenzuola pulite (cambio ogni settimana, e ve le sistemate voi) e se le cose non sono troppo cambiate, ragazze da mezzo mondo (specialmente coreane -Nord o Sud ? Boh !-, chissà perchè) . Ma con le locali, non c’ è partita . Beninteso, mi ripeto ancora, il fatto che girino quasi tutte in minigonna (e girano, girano…) NON vuol dire che facciano il vecchio mestiere . Krushev diceva che in Russia non c’ erano professioniste dell’ amore, solo dilettanti di talento . Le professioniste adesso ci sono. Come dovunque, e non da oggi nè da ieri . Ma se date retta a me, cercatevi una buona dilettante e date tempo al tempo . Nessuno Vi obbliga ad andare in Russia una volta sola…

Fine Per tutto quello di cui si è parlato in queste quattro-cinque puntate (e anche per tutto quello di cui NON si è parlato), rivolgersi a: www.Babazuf@tiscali.It (anche tramite Posta e Risposta)



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