Messico… Yucatan e Quintana Roo

Viaggio in parte on the road e in parte al mare
Scritto da: girovaghi2003
messico... yucatan e quintana roo
Partenza il: 22/02/2012
Ritorno il: 09/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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MERCOLEDI’ 22/02/2012

Dopo mesi di preparativi e con le pile quasi completamente scariche finalmente è arrivata la partenza per il Messico: partiamo alle ore 7:40 da Venezia con volo Iberia con scalo di circa 2 ore a Madrid e, successivamente, di 4 ore a Miami dove cambiamo compagnia e voliamo con American Airlines fino a Cancun dove arriviamo alle 20.45 (ora locale) decisamente stremati. Voli buoni e, per nostra fortuna, nella tratta più lunga l’aereo è quasi vuoto quindi ci prendiamo 3 sedili a testa e riusciamo quasi a sdraiarci. Abbiamo fatto tutto tramite la nostra agenzia di viaggi di fiducia ma è come se avessimo prenotato direttamente noi perché non ci siamo appoggiati a nessun tour operator. Il volo è costato 745 Euro a/r cad. (andata con Iberia e American Airlines e ritorno con American Airlines e British perché da Miami abbiamo avuto scalo a Londra e poi Linate).

Visto l’orario di arrivo abbiamo prenotato il trasferimento per l’albergo “Holiday Inn Express” vicino alla zona hotelera ed abbiamo rimandato all’indomani la presa dell’auto a noleggio.

Finalmente arriviamo in albergo, che risulta essere discreto con la camera abbastanza spaziosa ed un bagno un po’ piccolino, ma sinceramente essendo solo di passaggio e non volendo spendere più di tanto è andato bene. La mattina poi abbiamo trovato una ricca colazione di buona qualità proprio di fronte alla piscina quindi i 67 Euro a camera sono stati ben spesi. Si poteva spendere anche meno ma purtroppo le recensioni degli alberghi con prezzi inferiori non erano molto lusinghiere…

GIOVEDì 23/02/2012

Dopo colazione partiamo subito alla ricerca della filiale Europcar dove avevamo prenotato l’auto per un noleggio di 7 giorni per 180 Euro. La consegna dell’auto era prevista per le 11 ma noi, impazienti di metterci in marcia, eravamo già là alle 9.00. Troviamo un ragazzo gentilissimo che ci spiega tutto nei minimi dettagli e ci mostra la piccola Clio bianca che sarà la nostra compagna di avventure, fortunatamente con aria condizionata, e dopo aver visionato insieme tutte le piccole ammaccature già presenti ci consegna le chiavi. Anche su consiglio della nostra agenzia in loco abbiamo aggiunto l’esonero responsabilità danni per circa 100,00 Euro per tutta la durata del noleggio e sinceramente abbiamo viaggiato molto più tranquilli. Dopo essere riusciti a “incastrare” le valigie nel porta bagagli, che proprio non voleva chiudersi, partiamo e ci dirigiamo subito a fare benzina perché l’auto ci viene consegnata in riserva. Facciamo il nostro primo pieno con 382 dollari messicani (circa 24 Euro), prezzo benzina molto buono… e partiamo verso Merida. Prendiamo la Quota, cioè l’autostrada a pagamento, che risulta essere non proprio a buon mercato e l’intera tratta ci costa 381 dollari messicani (circa 24 Euro), ma vista la stanchezza del viaggio e visti i chilometri che avremmo dovuto fare nei giorni seguenti è stata un’ottima scelta. Verso mezzogiorno ci fermiamo nell’unica stazione di servizio presente e facciamo pausa pranzo in uno dei due locali praticamente uguali dove preparano i tacos al momento e così facciamo il nostro primo vero pranzo messicano. Di 3 tacos con carne e verdura spendiamo 30 dollari messicani (circa 2 euro). Ci rimettiamo in marcia e finalmente, dopo circa 4 ore, arriviamo a Merida che si presente subito come una città molto frenetica e piena di vita, caotica e piena di sensi unici che ci hanno fatto impazzire. Noi ci siamo stati per 3 giorni e abbiamo pernottato a “Casa de las columnas” per un totale di 116 Euro colazione compresa. L’albergo si presente come una piccola perla: 11 camere arredate in stile, spaziose e con un bagno grande, in questa casa coloniale piena di colonne con 2 piccoli patii con poltroncine in vimini e sedie in legno tutte decorate, e con un piccola piscina proprio davanti alla nostra camera, ed in più nel prezzo è incluso anche il parcheggio privato che viene aperto e chiuso a richiesta. Mettiamo le valigie in camera e dopo aver parcheggiato l’auto, partiamo a piedi per iniziare a visitare Merida, dopo circa 20 minuti arriviamo nel centro storico e ci dirigiamo alla piazza principale che si presenta enorme, con tantissime panchine piene di abitanti che chiacchierano, di giovani con i pc portatili, alberi e carrozze per i turisti. Sui quattro lati ci sono la cattedrale che risulta veramente imponente, il palazzo del governo che si può in parte visitare, il palazzo municipale e la casa de montejo anch’esso visitabile gratuitamente. Le vie circostanti sono strapiene di negozi, bar, ristoranti e sono affollatissime di gente, e proprio in queste strade troviamo in una libreria la cartina geografica della regione dello yucatan con varie mappe e ne compriamo subito una al costo di 65 dollari messicani (circa 4 Euro). Consigliamo a chi vuole fare un viaggio come il nostro di non acquistare in Italia le cartine perché, almeno a Vicenza, erano di tutto il Messico e quindi non così dettagliate ed in più costavano il doppio. Senza renderci conto diventa buio e ci ritroviamo con la parte storica della città completamente illuminata… uno spettacolo… e cerchiamo un posticino dove mangiare. Ci fermiamo in uno dove vediamo gente del posto, prendiamo tacos e bibite per 102 dollari messicani (circa 6,5 Euro). Alle 19.00 ci incamminiamo per rientrare in albergo, facciamo una meritata doccia e ci sediamo un po’ sugli sdrai in legno di fronte alla piscina per decidere il programma per l’indomani, facciamo un po’ di foto e andiamo a nanna.

VENERDì 24/02/2012

A causa del fuso orario mi sveglio prestissimo, e quando la mia dolce metà si risveglia, andiamo a fare colazione che si presenta però un po’ ridotta, unica pecca dell’albergo in effetti è proprio questa, comunque abbiamo potuto scegliere tra panini dolci, latte e cereali, succo e frutta fresca. Partiamo subito, facciamo di nuovo benzina con 200 dollari messicani (circa 12,5 Euro), e per strada verso Uxmal ci fermiamo all’hacienda Ochil che però risulta ancora chiusa, quindi ci dirigiamo al sito archeologico dove spendiamo 22 dollari messicani per il parcheggio e 354 per l’ingresso (circa 1,5 Euro e 22 Euro). Sarà perché è il primo sito, ma ne rimaniamo affascinati e in circa 2 ore lo visitiamo con tutta calma anche perché è grande ed è pieno di particolari, poi ci dirigiamo al sito di Kabah con ingresso di 84 dollari messicani (circa 5 euro), sito molto più piccolo del precedente ma comunque molto carino e ben curato e merita di essere visto. Proseguiamo poi verso la ruta Puuc, dove visitiamo i siti minori di Sayil con ingresso 84 dollari messicani, Xlpapk gratuito, Labnà con ingresso 84 dollari messicani. Il primo non ci ha emozionati un granché e poi abbiamo dovuto camminare un sacco nei sentieri per raggiungere le rovine, il secondo è minuscolo ed il terzo invece ha meritato perché molto carino. I siti sono tutti a una distanza di 10 minuti l’uno dall’altro e distano nemmeno mezz’ora da Uxmal.

Ci rendiamo conto che sono già le 16.00 passate e dobbiamo ancora pranzare… sulla via del ritorno ci fermiamo a Ticul, vediamo in velocità la piazza e le vie intorno e ci fondiamo, nel vero senso del termine, al ristorante “El Colorin” indicato dalla Lonely. Locale semplicissimo di cucina casalinga dove abbiamo tortillas e empezada con tacos e bibite per 80 dollari messicani (5 euro) piatti abbondanti e molto buoni.

Sulla via di ritorno ci rifermiamo all’hacienda Ochil segnata dalla Lonely come una vecchia hacienda di henequen in parte restaurata, facciamo un giretto ed è carino vedere i vecchi macchinari utilizzati, le rotaie con il carro tipo miniera, i giardini ben curati con le palme, all’interno c’è anche un ristorante ma quando arriviamo noi è già chiuso. L’ingresso doveva costare 20 dollari messicani (circa 1 euro).

Torniamo in albergo che è quasi buio, doccia e cambio vestiti e riprendiamo l’auto per avvicinarci un po’ al centro di Merida, troppo stanchi per fare la strada a piedi, e ceniamo al “El trapiche” indicato sempre dalla Lonely. Cucina buona e abbondante per 138 dollari messicani (circa 8,5 euro). Torniamo in albergo e andiamo a dormire.

SABATO 25/02/2012

Dopo colazione decidiamo di finire di visitare le cose che più ci interessano di Merida. Vicinissimo all’albergo troviamo un supermercato dove facciamo un po’ di spesa, lasciamo parcheggiata lì l’auto e andiamo a visitare il vicino Parco Centenario, un parco veramente carino e ben attrezzato per le famiglie con i bambini, pieno di giochi e con un trenino su rotaia. All’interno c’è anche uno zoo gratuito che si è rivelato una meravigliosa sorpresa in quanto molto più grande di quello che ci immaginavamo e pieno di animali con un intero reparto dedicato ai felini, ai serpenti, alle scimmie, voliere, ecc.

Finita la visita riprendiamo la Clio e percorriamo il Paseo di Montejo, la via con i palazzi dalle linee europee, e poi visitiamo il Museo Regionale di Antropologia con ingresso di 92 dollari messicani (circa 6 Euro) dove al piano terra c’è una mostra sui maya con foto, spiegazioni e reperti vari e al primo piano una mostra invece sulla costruzione del meraviglioso palazzo che ospita il museo e sul suo costruttore e proprietario.

Facciamo altri 200 dollari messicani di benzina (12,5 Euro) e partiamo poi alla volta di Izamal, chiamata anche la città gialla per i tradizionali edifici gialli che si ergono nel centro e, in effetti, quando si arriva dalle strade laterali l’effetto visivo è molto bello. Arriviamo alla piazza principale e veniamo fermati da un poliziotto turistico cioè una metà via tra un poliziotto ed una guida turistica che ci spiega dove poter lasciare l’auto. Una volta scesi diventa in pratica la nostra guida per 15 minuti e ci spiega un po’ della città, del convento e ci porta, su nostra richiesta, al ristorante “El Toro” dove pranziamo. Locale molto carino indicato nella Lonely dove ci portano subito un piatto enorme di nachos con un sacco di salse e dove ordiniamo delle tortillas di pollo e formaggio arrotolate e fritte, in effetti un po’ pesanti da digerire ma molto buone. Con le bibite spendiamo 126 dollari messicani (circa 8 Euro). Andiamo subito a visitare il convento, tutto giallo, che si erge sopra un collinetta e che domina la città, salita la scalinata si accede a questo chiostro grandissimo dove sembra che il tempo si sia fermato e visitiamo la chiesa che risulta molto semplice. La città è famosa anche perché nel 1993 papà Giovanni Paolo II andò a visitarla e portò in dono una corona d’argento che è ora riposta nel museo a fianco della chiesa. Girovaghiamo un po’ per la piazza e per le vie e ripresa l’auto, si può fare anche a piedi, andiamo a visitare la piramide di Kinich-Kakmò, una delle 12 piramidi maya che esistevano in città ma che sono state quasi tutte rase al suolo dagli spagnoli. Questa è la terza per dimensioni dello Yucatan ed è in parte restaurata e dalla cima si vede tutta la giungla circostante. Rientriamo a Merida, doccia e cambio abiti e riprendiamo l’auto per tornare in centro a cenare. Ritorniamo a “El trapiche” dove ordiniamo una pizza grande per due cucinata su un tegame, non che fossimo desiderosi di pizza ma dopo 3 giorni di tacos e tortillas avevamo bisogno di mangiare altro, pizza che si rivela molto buona e saporita. Con le bibite spendiamo 108 dollari messicani (circa 7 euro). Torniamo in albergo ed andiamo a dormire presto perché l’indomani dobbiamo trasferirci a Chichen Itza.

DOMENICA 26/02/2012

Dopo colazione carichiamo le valigie in auto e ci dirigiamo a Chichen Itza, questa volta però sulla strada non a pagamento che attraversa molti piccoli paesi. Dopo circa 2 ore arriviamo all’albergo “Okaan” che si trova a 10 minuti dal sito archeologico, la sistemazione più bella di tutta la vacanza, peccato averci passato solo 1 notte. Camera enorme con un bagno spettacolare con doccia tutta in pietra, con un balcone con sedie in legno sul laghetto interno e con decorazioni sul pavimento, tutto per 80 euro con colazione inclusa. Senza perdere altro tempo ripartiamo subito per andare a vedere il famoso sito dove spendiamo 22 dollari messicani di parcheggio, 354 per l’entrata e altri 45 per poter riprendere con la videocamera (rispettivamente circa 1,5 – 22 e 3 euro), unica pecca è la biglietteria perché ce ne sono 2 e ti fanno un pezzo del biglietto da una parte e una dall’altro, ma non te lo spiegano, quindi abbiamo dovuto fare 2 volte la fila per entrare e non c’erano proprio poche persone in attesa. Finalmente entriamo e davanti a noi si erge quasi subito El Castillo che ci toglie il fiato da quanto è grande, peccato non poterci salire. Il sito è molto bello, enorme e ben curato e ci abbiamo messo più di 4 ore a visitarlo tutto. A differenza degli altri siti qui non si può salire praticamente su nessun monumento ed è strapieno di bancarelle di souvenir dove si può contrattare per far scendere il prezzo di eventuali acquisti. Quando usciamo sono le 16.00 ed ovviamente dobbiamo ancora pranzare, decidiamo quindi di fermarci nel paesino Pistè che si affaccia sul sito e ci prepariamo 3 hot-dogs all’Oxxo, una catena di negozi in stile americano aperti sempre che vendono di tutto, dalle bibite ai giornali alle batterie ai panini, all’interno c’è perfino un bancomat. Panini e bibite ci costano 43 dollari messicani (circa 2,7 euro). Rientriamo in albergo e dopo aver gironzolato un po’ in giardino, al laghetto e sulla terrazza, ci facciamo doccia e ripartiamo per andare a vedere lo spettacolo di luci e suoni nel sito archeologico. Ogni sera, nel nostro caso dalle 19.00 alle 20.00 circa, tengono questo spettacolo al quale si può accedere gratuitamente, anche al parcheggio, mostrando il biglietto d’ingresso del giorno, e durante il quale viene spiegata la storia di Chichen Itza in spagnolo proiettando musiche e colori sul castillo e sui monumenti vicini, l’atmosfera è molto bella e tutto sommato si capisce abbastanza di quanto viene raccontato. Terminato lo spettacolo andiamo a fare i soliti 200 dollari messicani di benzina (12,5 euro) e ci fermiamo a cenare a Pistè in una locheria vicina alla piazza dove vediamo seduta gente del posto. Tortillas ed empezada con tacos con bibite ci costano 150 dollari messicani (circa 9,3 euro), i piatti sono abbondanti e buoni. Rientriamo in albergo e prima di andare a dormire ci godiamo per un po’ il cielo stellato dalla terrazza.

LUNEDì 27/02/2012

Andiamo a fare colazione che scopriamo essere non a buffet, ma con servizio: ci portano subito 2 piatti meravigliosi di frutta fresca e a seguire pane tostato con burro e marmellata con caffè. Il tutto sulla terrazza del ristorante circondati da calma e tranquillità. Una volta terminata ricarichiamo le valigie in auto e partiamo alla volta di Valladolid dove arriviamo dopo circa 45 minuti di strada, e ci dirigiamo subito all’albergo “Ecotel Quinta Regia” dove abbiamo soggiornato una notte per la cifra di 55 euro senza colazione. Le camere sono molto grandi con poggiolo mentre il bagno è un po’ piccolino, molto curato sia il giardino sia la piscina, e c’è un grande parcheggio privato.

Dopo aver sistemato le valigie partiamo subito per visitare il centro di Valladolid che si presenta come una piccola Merida in miniatura anche per i sensi unici ma molto meno caotica, con una bella piazza centrale con panchine ed alberi e palazzi in stile coloniale, da visitare c’è anche un convento a 10 minuti dal centro. Cittadina che vale la pena di vedere. Ci fermiamo a pranzare alla locheria “El amigo Casiano” al bazar municipale, indicato anche dalla Lonely, dove prendiamo 2 empezada di pollo con tacos e bibite al costo di 88 dollari messicani (5,5 euro) con piatti molto abbondanti e buoni.

Ripartiamo per dirigerci al sito archeologico di Ek’Balam, a circa mezz’ora di strada, dove spendiamo 190 dollari messicani (circa 12 euro) per l’entrata, il sito è bello e curato e l’acropoli, sulla quale si può salire, è in parte molto ben restaurata. Terminata la visita rientriamo in albergo, prendiamo costume ed asciugamano, ed andiamo al cenote Dzitnup chiamato anche Xkekèn e paghiamo per l’entrata 108 dollari messicani (circa 7 euro). All’entrata ci sono bagni e spogliatoi e bancarelle e quando finalmente si raggiunge l’entrata vera e propria si scende in questa grotta che si presenta mozzafiato con stalattiti e mangrovie che arrivano fino all’acqua e con fari colorati che illuminano il tutto con un’apertura di circa 1 metro dalla quale entra la luce del sole. Ci sono scalini in pietra dove appoggiare gli zaini e scalini più in basso per scendere nell’acqua che è molto fredda. Insomma uno spettacolo da non perdere. Consigliamo di portarsi delle scarpine in plastica perché si cammina sulle pietre bagnate e si può scivolare. Rinfrescati torniamo in albergo per doccia e cambio abiti. Alla sera torniamo in centro Valladolid e ceniamo in una locheria vicino a quella dove abbiamo pranzato dove spendiamo 116 dollari messicani (circa 7 euro).

MARTEDì’ 28/02/2012

Dopo esserci svegliati prepariamo le valigie e non avendo la colazione andiamo all’Oxxo a prendere due bicchieroni, tipo film americano, di cioccolata e di caffè, che beviamo con calma sul balcone della camera. Ricarichiamo l’auto, facciamo i soliti 200 dollari messicani di benzina (12,5 euro) e partiamo per l’”Akumal Beach Resort” dove avevamo prenotato il resto della vacanza con la formula all-inclusive. Arriviamo, facciamo il check-in, lasciamo le valigie in deposito, e ripartiamo subito per andare a visitare il sito archeologico di Tulum dove il parcheggio e l’entrata costano rispettivamente 50 e 114 dollari messicani (circa 3 e 7 euro). Il sito ovviamente è molto bello con dei panorami sul mare meravigliosi e poi si passa dall’erba alla sabbia intorno alle rovine quasi senza accorgersene. C’è anche la possibilità di scendere alla spiaggia e fare il bagno, cosa che abbiamo ovviamente fatto, e di continuare poi con tutta calma la visita al sito.

Con tranquillità a metà pomeriggio rientriamo in villaggio dove ci consegnano, oltre al cocktail di benvenuto, le chiavi della camera. Il resort è grande non è nuovissimo ma è molto ben curato e tenuto, le camere sono molto grandi e con bagno grande, tutte vista mare, la nostra era quasi alla fine del villaggio quindi tranquillità assoluta. Ci sono 2 ristoranti, 3 bar, la piscina, il teatro, sdrai ed amache sulla spiaggia. Akumal è una delle spiagge più belle, abbiamo nuotato circondati da un sacco di pesci e dalle tartarughe, e poi dopo una settimana di girovagare è stato anche bello potersi rilassare senza dover pensare a nulla.

Ovviamente non avevamo ancora pranzato e quindi, affamati, ci dirigiamo allo snack bar dove mangiamo e poi ci sdraiamo sui lettini. Alla sera al ristorante troviamo la serata messicana con il locale tutto colorato con coperte tipiche, sombreri e bandierine. Stremati andiamo a letto presto.

MERCOLEDì’ 29/02/2012

Dopo un’abbondante colazione fronte mare partiamo e ci dirigiamo al sito archeologico di Cobà dove il parcheggio e l’entrata ci costano rispettivamente 40 e 114 dollari messicani (circa 2,5 e 7 euro). Quest’ultimo è diverso da tutti gli altri siti in quanto molto esteso e con sentieri nella giungla molto lunghi da percorrere, infatti all’interno si possono noleggiare le bici o essere portati da dei tipici risciò messicani cioè bici con davanti dei mini carrettini porta persone e porta tutto. Noi lo abbiamo girato tutto a piedi e ci abbiamo messo circa 2 ore… Il sito merita e si può salire sulla piramide chiamata Nohoch Mul da dove il panorama è fantastico. Rientriamo in villaggio e visto che il ristorante è ancora aperto ci fermiamo a pranzare. Il resto della giornata ovviamente lo passiamo in spiaggia ed a nuotare.

GIOVEDì’ 01/03/2012

Purtroppo è arrivato il giorno di riconsegna della nostra piccola compagna di avventure, la Clio, e dopo colazione partiamo alla volta di Playa del Carmen dove c’è la filiale Europcar che ci attende. La pratica si conclude senza inconvenienti e sorprese e quindi a piedi ci dirigiamo verso la famosa Quinta Avenida, la via pedonale piena di bar, ristoranti, alberghi, ecc. La attraversiamo tutta e gironzoliamo un po’ nei dintorni, troviamo le ultime cose da acquistare, tra cui la coperta colorata che tanto desideravo, a prezzi veramente competitivi, e prendiamo un collettivo che ci lascia davanti al resort per 60 dollari messicani (circa 4 euro). L’esperienza del collettivo è senz’altro da fare. Il resto della giornata la passiamo in spiaggia.

VENERDì’ 02/03/2012 – GIOVEDI’ 08/03/2012

Passiamo i restanti giorni a non fare veramente nulla se non prendere il sole, fare il bagno e mangiare… ma le ferie servono anche a questo… Purtroppo arriva in un attimo il giorno della partenza e, con un trasferimento già prenotato dall’Italia, arriviamo all’aeroporto di Cancun dove facciamo il check-in tramite degli sportelli automatici che ci danno già i biglietti ed i posti anche per i voli Miami-Londra e Londra-Milano, al check-in vero e proprio imbarchiamo solo le valigie. Salutiamo quindi il Messico con dei ricordi bellissimi e con un’esperienza super positiva da raccontare.

CONSIDERAZIONI FINALI

Noi, in questo viaggio on the road, ci siamo trovati benissimo:

– i messicani sono ospitali e ti accolgono con il sorriso e cercano sempre di scambiare 2 parole con chi incontrano, ovviamente c’è comunque quello che ti chiama per venderti il souvenir;

– abbiamo trovato molti posti di blocco alle entrate delle città e molta polizia all’interno, comunque non ci hanno mai fermato anche se i controlli li facevano, forse perché vedevano l’insegna dell’auto a noleggio;

– abbiamo trovato 16 giorni di sole anche se alla sera, al mare, faceva un po’ freschino perché è una zona molto ventilata, alcuni giorni anche un po’ troppo, e comunque per girare i siti con il caldo di fine febbraio ci siamo armati di cappellino, crema solare e molta molta acqua;

– abbiamo mangiato sempre bene e a prezzi contenuti senza aver avuto nessun tipo di problema, portando ovviamente attenzione alle verdure crude;

– armatevi di una buona guida, del tipo della Lonely, in modo da potervi gestire da soli le visite alle città e ai siti;

– le mance sono sempre ben gradite e dite sempre, se potete, che siete italiani perché gli piacciamo o comunque fategli capire che non siete americani;

– le strade principali sono ben tenute, attenzione in quelle minori perché con buche notevoli e topes (dossi) alti.

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Messico: Yucatan e Quintana Roo

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