Messico, terra emozionante!
Per chi non ha voglia di leggere tutto il racconto vi segnalo qui di seguito le spese sostenute (singolarmente) e le strutture in cui abbiamo soggiornato per una rapida valutazione. (1 €= 16 pesos)
Trasporti: Bus (1800 pesos), Taxi (500 pesos);
Siti ed escursioni: 2200 pesos;
Cibo (ristoranti e ogni tipo di cibo comprese bevande): 4300 pesos;
Alberghi: 5900 pesos;
Aereo: Roma-Atlanta-Cancun A/R DELTA Airline (900€ compresa assicurazione di viaggio) + 120€ Bari-Roma A/R Alitalia
Isla Mujeres: Villa Kiin
Chitchen Itzà: Dolores Alba
Merida: Dolores Alba
Palenque: El Jaguaro
San Cristòbal de las Casas: Posada la Media Luna
Tulum: Hamaca Loca
6 agosto ATLANTA – Alle 7.30 prendiamo l’aereo che ci porterà a Roma Fiumicino in attesa del volo intercontinentale per Atlanta. Alle 13.00 con un ritardo già di 30 min. ci imbarchiamo sul volo della Delta Airline che ci porterà nella città di Atlanta in cui pernotteremo una notte. Il viaggio comincia male, infatti ci comunicano che ad Atlanta è prevista una tempesta tropicale e che quindi non sarà possibile ricevere l’autorizzazione al decollo. Dopo circa due ore di ritardo si parte. Arriviamo all’incirca verso le 21,30 ore locali ed in preda al nervosismo per le estenuanti procedure degli aeroporti americani ci dirigiamo verso l’albergo prenotato (Crown Plaza Atlanta Airport).
7 agosto ISLA MUJERES – Sveglia alle 5,30 e direzione aeroporto. Arrivo a Cancun alle 10.00 ora locale (meno 1 ora rispetto agli States). Subito fuori dall’aeroporto verrete assaliti da un gran numero di tassisti, quindi dopo rapida trattazione, ma avremmo sicuramente potuto fare meglio, scegliamo un taxi che per 200 pesos a testa ci porta a Puerto Juarez da cui prenderemo il traghetto per Isla Mujeres (140 pesos A/R). Dal traghetto si intravedono i primi colori del Messico, un verde smeraldo bellissimo colora il mare. Dopo una scarpinata di 20 minuti sotto il sole cocente arriviamo a Villa Kiin nei pressi di playa norte. La struttura è molto bella ed immersa nella vegetazione tipica messicana. Lo scempio è dietro l’angolo per così dire, infatti la splendida vista del mare di playa norte è rovinata da un albergo (Avallon) posizionato su un isolotto proprio di fronte a noi. Comunque sia dopo una doccia rinfrescante finalmente mare, cerveça e relax!!!
La sera abbiamo cenato da Velasquez lungo il porto. Due pescado enormi ed un filetto di pesce a la plancha, un piatto di calamari e 5 corona per un totale di 455 pesos per tre persone. Non male ma evitate i calamari.
8 agosto ISLA MUJERES – Colazione semplice (fette di pane tostato con marmellata, caffè e succo) da Buho’s a 2 minuti a piedi da Villa Kiin. Un consiglio per chi ama il mare ed i suoi colori, se potete andate al mare la mattina presto (noi alle 8,30 eravamo già in spiaggia) perché la luce del sole esalta l’azzurro del mare ma soprattutto perché dalle 12.00 in poi il panorama è rovinato dalle moltitudini di barche e yatch che sostano fino a fine giornata davanti alla spiaggia. Trascorriamo il resto della giornata in spiaggia in completo relax.
La sera ceniamo da Rolandi’s in Avenida Hidalgo per 818 pesos (compresa la proprina, fate attenzione che molti ristoranti la inseriscono già nel conto).
9 agosto ISLA MUJERES – Il giorno precedente avevamo prenotato un tour di snorkeling con Pedro che ha una postazione situata vicino Villa Kiin e ci siamo accordati per 250 pesos a testa senza pranzo (secondo me da evitare avendo visto quello che hanno mangiato i nostri compagni di tour). Abbiamo visto tanti pesci dei colori più disparati, compresi i barracuda. Un consiglio, se vi propongono nel tour la visita ai delfini e alle tartarughe non credeteci perché i delfini ci sono ma in una grossa vasca dove vengono addestrati e le tartarughe sono racchiuse in alcune vasche presso una struttura che le cura e protegge. Inoltre se vi dicono che vedrete il Tiburon gatta (squalo gatto) lasciare stare, è una cosa tristissima vedere questo squaletto di un metro e mezzo in recinto a disposizione di tutti quelli che vogliono fotografarsi con lui.
La sera ceniamo di nuovo da Rolandi’s per un totale di 783 pesos.
10 agosto CHITCHEN ITZA – Ritorniamo a Cancun da dove prendiamo un bus (110 pesos) che ci porterà a Chitchen Itzà. Alle 16.30 arriviamo nei pressi dell’albergo prenotato (Dolores Alba) lungo la strada che arriva al sito, per cui decidiamo di scendere qui senza proseguire fino al sito. Dopo aver preso la stanza (700 pesos in tre) e sistemato i bagagli ci buttiamo in piscina in attesa di prepararci per lo spettacolo notturno al sito. Qui conosciamo alcuni simpaticissimi ragazzi italiani con i quali proseguire parte del viaggio.
Alle 19,30 ci dirigiamo verso il sito per lo spettacolo di luci e suoni che a parer mio potrebbe essere evitato se si ha la possibilità di vedere quello di Uxmal di gran lunga più bello e suggestivo. Comunque anche la visita notturna di Chitchen ha il suo fascino, soprattutto quando durante il tragitto che ti porta al Castillo scorgi all’improvviso la sagoma della piramide. Torniamo in albergo con i ragazzi toscani per un piscina party.
11 agosto CHITCHEN ITZA – Sveglia presto per raggiungere il sito il prima possibile ed evitare le code e le orde di turisti in arrivo dai resort. Fortunatamente l’albergo si trova a pochi minuti per cui alle 9.00 siamo già entrati (avendo anche comprato il biglietto la sera prima durante lo spettacolo). Qui troviamo una guida messicana (600 pesos) che parla italiano, Lupito. Si rivelerà un vera scoperta, infatti la sua esposizione è degna di merito tale da catturare la nostra attenzione dall’inizio alla fine del tour. Consiglio a tutti di organizzare una visita con lui poiché è anche specializzato in Chiapas, Tikal e Guatemala. Soddisfatti dell’incontro organizziamo con Lupito un’escursione per l’indomani che ci porterà da Chitchen Itzà a Merida (4600 pesos per otto persone) passando per la Ruta Puuc ed Uxmal.
Ceniamo in albergo con i nuovi compagni di viaggio.
12 agosto UXMAL/RUTA PUUC – Sveglia alle 6.00 (alle 7,30 si parte). Visitiamo le grotte di Tultum ma lungo il tragitto attraversiamo paesini silenziosi che sembrano essersi fermati nel tempo con l’immancabile murales della Coca Cola, un vero e proprio emblema del Messico. Poi visitiamo il sito di Kabbah, molto bello e suggestivo e un piccolo museo maya a St Elena. Finalmente arriviamo ad Uxmal dove pranziamo in un self service della catena Mayaland e attendiamo la visita del sito alle 16.00. Il sito è stupendo e ancor di più lo spettacolo di luci e suoni a cui assistiamo la sera alle 20.00 in uno scenario in cui la giungla intorno a noi e la via lattea sopra di noi rendono il tutto meraviglioso. Unico cruccio della giornata è la miriade di moscerini che vi assalirà e contro cui non c’è alcun rimedio. Giungiamo alle 22,30 distrutti ma soddisfatti a Merida presso l’albergo Dolores Alba (700 pesos una camera da tre).
13 agosto CELESTUN – Alle 11.00 partiamo per la riserva di Celestun (2 ore in un bus di seconda classe 47 pesos) dove una volt arrivati contrattiamo con un pescatore locale un tour per 160 pesos a testa. Fortunatamente siamo già in otto per cui non dobbiamo aspettare che la barca si riempia e alle 14.00 si parte. Durante il tour vediamo i fenicotteri (pochi a dire la verità e ben lontani), la foresta di alberi pietrificati e la foresta di mangrovie (stupenda) con l’acqua color sangue a causa delle alghe. Il ritorno in barca sarà a dir poco esilarante. Le onde non facevano altro che causare un continuo saltellamento della barca quindi vi lascio immaginare il dolore del fondo schiena a fine tuor per non parlare della mia amica completamente bagnata. Per questo vi consiglio un abbigliamento comodo adatto al mare. Il tour dura all’incirca un paio d’ore per cui decidiamo di pranzare/cenare al ristorante Palapa (300 pesos a testa) direttamente sulla spiaggia. Scelta azzeccata per il rapporto qualità/prezzo. Io personalmente ho mangiato un ottimo pescado a la plancha da 750 grammi. Un consiglio se potete evitate i bus di seconda classe soprattutto durante l’orario in cui la gente torna a casa dal lavoro. Il nostro ritorno a Merida si è dimostrato disastroso e vi evito i particolari. La sera abbiamo fatto un giretto per la città molto deludente.
14 agosto MERIDA – Sveglia tardi, colazione e visita della città di Merida. A causa del caldo decidiamo di fermarci in un bar per una cerveça e un po’ di tacos e alle 15.00 riprendiamo il giro. Il mercato è stupendo e molto folcloristico, pieno di colori e profumi. Non abbiamo visto molto ma penso che Merida non offra gran che e si è infatti rivelata più una sosta tecnica che una tappa obbligata del tuor. Ritorniamo in hotel dove attendiamo tra la piscina e la hall l’arrivo delle 21.00 per spostarci alla stazione centrale dei bus. Qui alle 22.00 prendiamo il bus di prima classe (412 pesos) che ci porterà in 9 ore a Palenque.
15 agosto PALENQUE – MISOL HA – AGUA AZUL – Arriviamo a Palenque alle 7.00 e subito veniamo raggiunti da una operatrice dell’ufficio del turismo di Palenque. Da lei acquistiamo un tour (250 pesos) per la visita del sito più le cascate di Misol Ha e Agua Azul. Il tour inizia alle 9.00 per cui ci dirigiamo sbito verso El Panchan dove avevo prenotato. Il taxi (30 pesos) ci lascia davanti al sentiero che conduce all’interno della struttura ma la reception è ancora chiusa. Alle 8.00 finalmente si vede qualcuno ma con mia sorpresa mi viene comunicato che non risulta alcuna prenotazione nonostante io avessi già pagato la stanza dall’Italia (350 pesos una stanza da 3). Scopriremo poi che la stanza era stata prenotata presso El Jaguaro dalla parte opposta della strada. La stanza è al primo piano, spartana, essenziale ma siamo nella giungla! L’effetto è molto suggestivo, enfatizzato ancord di più dai suoni che ci arrvano dall’esterno dato che le finestre non esistono. Infatti le finestre sono sostituite da robuste zanzariere il che rende il tutto ancor più eccitante. Alle 9.15 passano a prenderci e ci dirigiamo con un’altra coppia di italiani al sito. Qui prendiamo una guida locale (ahimè non una ufficiale però costava 1200 pesos!) che al costo di 500 pesos ci scarrozza nel sito dopo aver fatto però una piccola escursione nella giungla alla ricerca delle scimmie urlatrici. Ne avvistiamo due oltre che alcune “scimmie ragazzini” intente a saltare da una liana all’altra. Il sito è molto bello ed immerso completamente nella giungla. Peccato non essere riusciti a vederlo quando è completamente immerso nella nebbia. Terminata la visita al sito ci dirigiamo alle cascate di Misol Ha ad un’ora di macchina dal sito. Sono molto belle e spettacolari peccato però che inizia a piovere e poi a diluviare. Sappiate che se piove le cascate di Agua Azul non saranno più azzurre appunto bensì marroni. Noi infatti abbiamo visto le cascate di Agua Marron poiché la pioggia si è trasformata in diluvio. Peccato perché il luogo è suggestivo e le cascate molto belle. La pioggia non ci darà pace fino al mattino seguente. Alle 19.00 di ritorno andiamo direttamente al ristorante la Selva, elegante e curato, dove mangiamo un buon cibo a prezzi relativamente bassi. Nottata nella giungla con pioggia tropicale compresa, cosa si può volere di più!?
16 agosto PALENQUE – Sveglia alle 9.00 e colazione da Don Mucho’s molto molto abbondante. Prepariamo i bagagli e ci dirigiamo verso la stazione degli autobus dove ci aspetta l’autobus che da Palenque ci porterà a San Cristòbal de Las Casas alle 14.10. Il bus arriva con 30 min di ritardo ma non saranno gli unici. Il tempo è inclemente e piove per tutto il tragitto ma a 20 minuti da San Cistòbal l’imprevisto. L’autista si ferma e ci viene detto che causa una manifestazione la strada è bloccata. La versione cambia e la manifestazione diventa una retata. Fatto sta che ritorniamo in luogo più sicuro della statale e ci fermiamo in un ristorante lungo la strada vicino Uhixtan che forse non ha mai visto tanta gente tutta insieme. Per fortuna dopo 2,30 ore ripartiamo verso San Cristobal dove arriviamo alle 23.30 (circa 8 ore per percorrere 200 km!). Ma al peggio non c’è mai fine e così mi accorgo di aver perso i documenti con la prenotazione, in questo modo non posso inidicare la strada dell’albergo (Posada la Media Luna) al tassista che non conosce il posto. Dopo tanto girare finalmente lo troviamo e per nostra fortuna Roberto (responsabile con sua moglie Francesca) ci sta aspettando. Facciamo check in e digiuni e infreddoliti ci addormentiamo.
17 agosto SAN CRISTOBAL – SAN JUAN CHAMULA – ZINACANTAN – Sveglia alle 7.30 per prenotare presso la reception il tour che ci porterà a visitare le tribù indigene di San Juan Chamulà e Zinacantan. Facciamo prima una ricca colazione all’italiana e aspettiamo Alexandro, la nostra guida. Lui è bravissimo e nell’esposizione dei fatti sembra raccontarti una favola. La gente di questi paesini è schiva e riservata, infatti non è consigliato fotografarla poiché dicono gli si ruba l’anima. Dopo una passeggiata tra le stradine ci dirigiamo verso la chiesa del paese. La facciata è splendida e colorata ma è l’interno quello che stupisce. L’impatto è suggestivo, da pelle d’oca…Una cappa di fumo emanata da centinaia di candele accese, aghi di pino cosparsi sul pavimento per creare una distanza tra la chiesa e la terra, statue di santi cristiani posizionate nelle teche di vetro e tanti gruppetti sparsi di famiglie, il cui capo cerimonia una sorta di rosario unendo riti cristiani a riti pagani (ad esempio passare una gallina viva al di sopra dei familiari chini), bottiglie dell’immancabile Coca Cola che grazie al suo gas sprigiona energia verso l’alto…insomma sembra essere stati catapultati in un mondo parallelo. Esperienza unica!
Fuori dalla chiesa i bambini sono meravigliosi, ci assalgono nel vero senso della parola, i loro occhi e i loro sorrisi ci rapiscono e ci vorrebbe un aereo solo per noi per poter trasportare tutto quello che vorrebbero venderci. Le collane fatte di semi sono stupende e coloratissime e ne acquistiamo almeno una decina. A Zinacantan visitiamo una casa tipica costruita col fango mentre i loro abitanti sono intenti a preparare arazzi, tende e tovaglie coloratissime con i classici telai manuali. Una bambina ci prepara le tortillas tradizionali fatte con fagioli neri, formaggio di capra, peperoncino e semi di zucca tritati, accompagnate da un ottimo liquore alla cannella. La giornata si conclude con un giretto al mercato di San Cristòbal caratterizzato anch’esso da colori forti e vivaci. Per gli amanti della fotografia questi mercati sono un vero paradiso! Ceniamo al ristorante Casa Margarita nei pressi di Plaza 31 de Marzo. La cena è ottima (vi consiglio la parillada mixta di carne!) e concludiamo con una tequila boom boom gentilmente offertaci dal cameriere..La pioggia di questi giorni ci ha un po’ sfiancati e ce ne accorgiamo l’indomani mattina.
18 agosto – Sveglia alle 8.00 con sorpresa! Gaetano ha 38 di febbre, mentre io e Silvana accusiamo dolori sparsi. Non ci facciamo intimorire e mentre Gaetano riposa in albergo noi facciamo un giretto/shopping per il paese. Poi prepariamo i bagagli e ci dirigiamo verso la stazione dei bus per intraprendere il viaggio più lungo che da San Cristòbal ci porterà a Tulum in sole 16,30 ore!! Avendo preventivamente prenotato un autobus di lusso (ADO GL 806 pesos a testa) ci prepariamo con copertina, felpa (imprescindibili per i viaggi in bus a causa dell’aria condizionata) e cuscino. Siamo pronti!
19 agosto TULUM – Alle 9.30 circa arriviamo a Tulum dove la temperatura è ben diversa da quella che abbiamo lasciato li in montagna. Prendiamo un taxi che per 100 pesos ci porta ad Hamaca Loca dove ci aspettano Claudio e Luciana. Il posto è stupendo e la cabana che avevamo prenotato dall’Italia carinissima. Alle 12.00 siamo già in mare a goderci le acque (non proprio come me le aspettavo) di questo mare. La spiaggia è molto bella e la sabbia finissima. Una particolarità è il vento che, pare, soffi sempre più o meno forte. E’ una zona ventilata e per questo il caldo non è opprimente ma anzi stare in spiaggia è un piacere puro. La sera ceniamo a El Mariachi così come consigliato dalla LP ed infatti non restiamo delusi (270 pesos a testa per una bella grigliata mista di pesce).
20 agosto TULUM – Tutti un po’ acciaccati, chi per il raffreddore chi per la febbre, ci svegliamo con un tempo grigio, pioggia e vento fortissimo. Restiamo tutto il giorno nella nostra cabana fino alle 18 quando, facendoci forza, ci rechiamo a Tulum Pueblo per fare qualche acquisto e cenare presso La Nave dove mangiamo una discreta pizza.
21 agosto TULUM – Finalmente il tempo ci sorride! Cielo sgombro da nubi, vento moderato e mare splendido…Restiamo tutto il giorno in spiaggia per mare, sole e relax…La sera come sempre ci rechiamo in città per la cena (infatti lungo la spiaggia i locali saranno anche carini e caratteristici ma costano un occhio della testa e non mi pare il caso). Questa volta optiamo per il Pequeno Buenos Aires. L’ottima carne e l’ottimo vino ci regalano una bella cena, la più costosa del viaggio ma ne è valsa la pena. Vista la luna piena decidiamo di fare una passeggiata in spiaggia sperando di osservare una delle tante tartarughe che in questo periodo depongono le loro uova su queste spiagge. I nostri desideri vengono esauditi e lo spettacolo è davvero unico! E’ stata un’esperienza forte, forse una delle cose più belle a cui abbia mai assistito nella mia vita…
22 agosto TULUM – Colazione a base di frutta preparataci da Eva. La mattinata scorre tranquilla, oggi il vento è debole e il mare calmo. Il colore del mare e la quiete in spiaggia, lontano dai grandi resort tanto di voga sulla Riviera Maya, ci confermano l’ottima scelta di queste cabanas. Nel primo pomeriggio ci dirigiamo presso le rovine di Tulum. Il panorama e il mare su cui si affaccia il Castillo sono mozzafiato! Il sito è piccolo ma ben curato e molto particolare per il suo posizionamento. Terminata la visita e “stanchi” per la troppa fatica di questi giorni scegliamo di fermarci a Playa Paraiso. La scelta non poteva essere più sbagliata e la musica tutto volume e la gente attorno a noi ci fanno rimpiangere ben presto il nostro paradiso. La sera come sempre ceniamo in città. Optiamo questa volta per una semplice insalatina al Pequeno Buenos Aires. Segue una passeggiata in spiaggia con 4 avvistamenti ma purtroppo questa volta assistiamo ad una scena tristissima. Due delle quattro tartarughe non riescono a trovare un buon posto dove depositare le uova a causa dei lettini e delle tende che sono posizionate lungo la spiaggia. La prepotenza dell’uomo in questi casi è frustrante…
23 agosto CANCUN – Il viaggio è terminato e, con tutta la nostalgia che questo paese può trasmetterti, ci trasferiamo a Cancun (di cui non esprimo il mio giudizio) dove dormiremo per spostarci la mattina successiva in aeroporto.
Consigli – Per chi decide di affrontare un viaggio in questo splendido paese io consiglio di scrollarsi di dosso tutti i luoghi comuni che ci girano intorno. Noi abbiamo sempre trovato un’accoglienza che forse in paesi più civilizzati non trovi, la gente è disponibile e sempre sorridente e solare. I colori sono vivaci e caratterizzano in ogni dove questo paese, li trovi nella natura, nei vestiti, nelle città…Gli occhi dei bambini che incontrerete vi riempiranno di gioia ed ogni loro sorriso per una collana comprata o anche solo per un pesos regalatogli vi strapperà il cuore. Non siamo mai stati protagonisti di situazioni ambigue e pericolose. Cercate di scoprire questo paese nel suo intimo, cercando di visitare i luoghi che lo rendono affascinante, abbandonate i resort sulla Riviera Maya e immergetevi nei colori del Chiapas. Affrontate un viaggio in autobus mischiandovi alla gente locale, abituatevi ai loro ritmi perché vi assicuro che fare 10.000 Km per rimanere in spiaggia ed effettuare solo qualche escursione organizzata nei siti di Chithen Itzà non vale assolutamente la pena, piuttosto restate in Italia e godetevi il nostro bel mare e le nostre belle città. Se invece avete il tempo di effettuare l’uno e l’altro allora tanto meglio, ma comunque sia vi consiglio di optare per strutture un po’ isolate e lontane dai mega centri turistici (Cancun e Playa del Carmen) in modo da godere a pieno delle possibilità che offre questa splendida terra.