Messico: spiagge, maya e natura

Tra il mare dell’isola di Holbox, le splendide cascate di Agua Azul e i siti di Palenque, Chichen Itza e Uxmal
Scritto da: Mister66
messico: spiagge, maya e natura
Partenza il: 07/05/2015
Ritorno il: 24/05/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Dopo oltre 5 mesi di preparativi Io e Iris oggi partiamo destinazione Messico. Stazione di Faenza ore 12. 37, regionale x Bologna. Arrivati in stazione prendiamo il bus x l’aeroporto, l’impazienza questa volta ci ha giocato un brutto scherzo,siamo arrivati con 5 ore di anticipo. Il primo aereo x madrid parte alle 19,dove alle 23. 55 decolleremo nuovamente x Città Del Messico con arrivo previsto alle ore 5 per ripartire alle 8. 05 via x la nostra destinazione Cancun, dove atterreremo alle 9. 40. Ritiriamo la macchina quanto prima e senza perdere tempo ci dirigiamo verso il primo sito Ek alam. Il sito risulta essere molto bello e poco frequentato dai turisti. Saliamo sulla piramide nonostante Iris abbia un pò di febbre, mal d’orecchi e se non bastasse giramenti di testa dovuti al gran caldo. A malincuore saltiamo il cenotes e ci rechiamo all’hotel per buttarci in piscina anche se più che una piscina sembra una pozza d’acqua ma con il caldo che fa ,va bene così. Domani Cenotes e Chichen Itza. Prima di cena scatto due foto alle iguane e ci spariamo due corona in attesa di sapere se avremo o meno i biglietti dello spettacolo di luci proiettate sulle piramidi. Purtroppo non troviamo posto e allora torniamo al nostro Hotel “Dolores Alva”e ceniamo a bordo piscina.

Sveglia presto e facciamo colazione e via a visitare il sito di Chichen Itza (battere sul tempo i pullman carichi di turisti è fondamentale e ci riusciamo). Appena entrati il Castillo la piramide Agradoni, ti riempie gli occhi e preso dall’emozione inizio a scattare foto come un forsennato senza riuscire a smettere. La visita prosegue con il palazzo dove si praticavano i sacrifici umani (peccato che non possiamo salire da sopra si potevano ammirare delle belle statue scolpite). Proseguiamo passando vicino ad un colonnato e dopo una lunghissima camminata arriviamo all’osservatorio. Qui vengo illuminato dal ricordo dell’astronauta e comincio a chiedere a tutte le guide,dove si trovasse. Non trovando nessuna risposta,chiedo a Iris di controllare su internet e scopro così che x vederlo dovrò aspettare la visita di un altro sito, Palenque. Completiamo quindi la visita con il gioco della Pelota se non fosse stato che il mio ginocchio potesse fare “crack” anche qui,serebbe stato il mio posto ideale. Guardo Iris che ormai è color paonazzo, così mi decido a scattare le ultime foto di questo posto bellissimo. Visto il caldo forte ci dirigiamo verso il cenote x cercare un pò di refrigerio. Dopo pochi km arriviamo al cenote “Kil Kil”. Nel parcheggio ci mettiamo il costume e infradito come dei nomadi e via. Arrivati al bordo del cenote guardiamo di sotto e scopriamo la bellezza di questo posto. La natura fa delle cose fantastiche. Facciamo un centinaio di scalini e arriviamo sotto,Iris mette il giubbotto di salvataggio e entra in acqua dagli scalini, io invece mi tuffo con uno stile tutto mio. Facciamo una nuotata rinfrescante e rilassante in un posto bellissimo. Il cenote oltre che il corpo rinfresca anche l’anima. Riprendiamo il nostro viaggio destinazione Merida. Iris leggendo la nostra guida scopre che ci sono delle saline naturali e che possiamo vederle allungando il percorso di 20 km,così,visto che siamo in anticipo decidiamo di visitarle. Andiamo in direzione Progreso un paesino che si trova vicino a questa biosfera,popolata da fenicotteri rosa. Riusciamo a vederne alcuni insieme a pellicani e altri uccelli acquatici;adesso però è ora di andare,Merida ci aspetta. Trovato il nostro hotel Plaza Mirador ci rilassiamo un attimo e decidiamo poi di farci una bellissima passeggiata notturna e dopo aver cenato nella caratteristica piazza,siamo di corsa andati a nanna ormai distrutti.

10/5/15

Via da Merida ci dirigiamo verso Uxmal, altro sito di cui le guide parlano bene e, arrivati a destinazione, notiamo l’assenza di grandi folle. Paghiamo il biglietto e iniziamo la nostra visita. Ci imbattiamo subito in una bellissima piramide molto diversa dal Castillo e molto imponente. Visitiamo il sito con tutta la calma del mondo e saliamo inoltre su una piramide “il palazzo degli uccelli” da dove abbiamo una vista del sito spettacolare! Diamo poi una sbirciata alla guida e scopriamo “Kabah”un sito di secondaria importanza che decidiamo di visitare. All’ingresso i visitatori si contano sul palmo di una mano e con un biglietto di sole 5 euro passiamo 2 ore stupende. Si sono fatte le 14, è ora di andare, passeremo la notte a Campeche. Facciamo una stancante pesseggiata nel centro di questa coloratissima città, cena e poi via nel nostro hotel “Maria Isabella”.

11/5/15

Ci alziamo presto e scendiamo a fare colazionema il proprietario ci dice che avremmo dovuto aspettare le 7:30. Decidiamo di fare una passeggiata mattutina, fino a sederci in una panchina di una piccola piazzetta che pullula di uccelli festanti. Torniamo in albergo e fatta colazione partiamo x Palenque, altro sito archeologico di grande importanza. Dopo 4 ore di auto arriviamo a destinazione. Decidiamo di prendere la guida al costo di 40 euro, che ci spiega x 2 ore del modo di vivere dei Maya e dei loro costumi; visitiamo la tomba di una regina ,l’interno del palazzo di Pacal e a seguire saliamo su una piramide fatta costruire dal figlio. Il vero colpo di scena è che non è possibile visitare la tomba di Pacal e quindi non potrò vedere l’astronauta che è scolpito sul coperchio del sarcofago funerario. Per concludere la visita facciamo un breve tratto di giungla: qui possiamo vedere tra le tante piante quella del cacao e avere la possibilità di vedere un colibrìa cui scatto 100 foto. Prima di terminare la nostra camminata riusciamo a sentire le scimmie urlatrici, il loro verso è impressionante, molto più adatto a una belva feroce che ad una scimmia. Finita la visita ci dirigiamo al nostro hotel “Maya Rue”.

12/5/15

Facciamo colazione e via! Oggi niente rovine, ci dedicheremo alle cascate di Agua Azul. Essendo di passeggio decidiamo di fermarci a quelle di Misol Ha, alte 40 metri e con la possibilita di fare il bagno in un posto fantastico. Nonostante questo evitiamo di perdere tempo,oggi ci attendono tanti km. Ne percorriamo altri 40 e arriviamo finalmente alle cascate di Agua Azul. Le cascate sono fantastiche e lo diventano ancora di più quando Iris mi confida che erano 20 anni che desiderava vederle. Scattiamo quindi tantissime foto e poi decidiamo di fare il bagno in questo paradiso. Fatto il bagno ci concediamo dei tacos e una noce di cocco… è ora di andare, ci aspettano 160 km che pensavo di percorrere in un paio di ore, mai avremmo pensato quanti (topas) dossi durante il tragitto. Partiti alle 12:30 arriviamo a San Cristobal De Las Casas alle 17. Troiamo il nostro hotel “Jardines Del Cerrillo”, facciamo una doccia veloce e siamo pronti a tuffarci in questa città piena di fascino e personaggi strani. Facciamo 4 passi e decidiamo di cenare al Muma, un ristorante gestito da due ragazzi tanto strani quanto socievoli che ci hanno fatto conoscere il mezcal, il famoso distillato di Agave con un verme dentro la bottiglia. Ci è piaciuto talmente tanto da aver fatto il bis.

13/5/15

Usciamo dalla camera alle 7:30 ma il pulmino che ci porterà alla destinazione di oggi arriverà solo alle 9. 30, decidiamocosì di fare una passeggiata e fare colazione in giro x la città. Ci imbattiamo in una bellissima chiesa e facciamo un giro nel mercato che ci risulta molto piacevole. e caratteristico. Arriva quindi l’ora di prendere il pulmino che ci porterà al kenyon del sìSumidero. Arrivati al fiume ci imbarchiamo su una lancia e dopo pochi minuti capiamo che ci aspetta un’escursione bellissima. Sfrecciamo velocissimi tra una miriade di pellicani e tantissimi altri uccelli acquatici, possiamo ammirare dei coccodrilli da molto vicino e delle scimmie sugli alberi. Passare dentro queste gole sarà una cosa che più ci rimarrà dentro di noi. Appena tornati in albergo, senza perdere tempo prendiamo la macchina e via x una nuova avventura: abbiamo letto di una chiesa dove si fanno strani riti. A pochi km si trova San Juan Chamula, un paesino famoso x la sua chiesa dedicata a S Giovanni Battista. Appena arrivati paghiamo un irrisorio biglietto e con la raccomandazione di non fare foto entriamo. Subito vengo colpito dall’arredamento, niente panche x sedersi, x terra tantissimi aghi di pino e, infine, tante statue di santi una dietro l’altra. Qua e là ci sono dei gruppi di persone che celebrano riti diversi tra loro, il più strano è quello di sgozzare una gallina e lasciarla x terra. Ancora stupiti da questa esperienza torniamo alla base una doccia veloce e siamo ancora operativi a girare x le vie di San Cristobal.

14/5/15

Come sempre sveglia presto. Oggi trasferimento: ci aspettano 700 km, destinazione Laguna Bacalar. Partenza 7. 30 oggi i km sono tanti e la strada non è delle migliori. Facciamo una sosta x la benzina e una x il pranzo e dopo ben 11 ore arriviamo. Il posto è bellissimo,peccato che x noi sia solo una tappa x sostare la notte.

15/5/15

Ore 7:00 si parte x Tulum, il nostro ultimo sito archeologico in programma. Arriviamo alle 10. 30 e ci rendiamo conto che qui è tutto più turistico. Tulum come sito a noi dice poco, tanti turisti e caos che non ci fanno apprezzare a pieno il posto. Troviamo il nostro Hotel “Rosa dei Venti”. Veniamo accolti con molta cura e gentilezza in questa struttura in legno, con palme e amache ovunque. Prendiamo quindi un bel cocktail di benvenuto e ci sediamo in terrazza di fronte a una spiaggia bianca e un mare Caraibico… che stupido! questo è il mar dei Caraibi!

16/5/15

Oggi ci alziamo con calma visto che il programma è di puro relax. Colazione con vista mare, una passeggiata sulla spiaggia e un sonnellino su un’amaca. Pranziamo con dei tacos. Pomeriggio ancora sole e coccole, chiudiamo la serata sulla terrazza mare con un pò di pesce e due Corona.

17/5/15

Come sempre siamo mattinieri, facciamo colazione e dopo aver sistemato i bagagli partiamo x Cancun, qui restituiremo la macchina che ci ha accompagnato x 2000 Km. Restituita l’auto ci rechiamo alla stazione centrale dei bus ADO, la compagnia che domani ci porterà a Holbox, l’isola dove trascorreremo gli ultimi giorni di questo fantastico viaggio. A piedi raggiungiamo il nostro hotel “Kin Mayab”, il tempo di posare i bagagli e siamo nuovamente su un mezzo pubblico che ci porterà a Cancun, nella zona dei grandi hotel (qui sono grandi davvero). Scattiamo qualche foto davanti all’hotel dell’Hard Rock Cafè (non rimaniamo molto impressionati). Iris ha fame, io di più. Ci fermiamo in un chiosco che fa tacos ripieni di pesce che accompagniamo con due Corona, caldo e stanchezza ci inducono a tornare In camera x schiacciare un pisolino.

Usciamo x cena. Prima facciamo una passeggiata nella vecchia Cancun, a mio avviso più bella. Qui scegliamo un ristorante da veri messicani, il menù è scritto a penna su un foglio di carta portato da una simpatica ragazza.

18/5/15

Sempre di buon mattino ci rechiamo alla stazione dei bus, dove alle 7. 55 partiamo x il porto di Chiquila dove arriviamo dopo 3 ore. lasciato il bus cerchiamo subito come fare i biglietti del traghetto che ci porterà alla nostra destinazione finale prima della grande ripartenza x l’Italia, Holbox! Passeremo gli ultimi giorni di questo fantastico viaggio in questa stupenda isola. Arriviamo al nostro hotel “Villas Flamingo”. La scelta risulta azzeccata x il nostro relax. Il posto ci lascia senza parole e posso dire che i posti delle cartoline esistono e ne ho le prove. Ci sistemiamo in camera e poco dopo siamo in spiaggia x una passeggiata e bagno in questa acqua da sogno x non parlare della bianchissima spiaggia dove ci rilassiamo al sole.

19/-22/5/2015

Qui le giornate sembrano essere una uguale all’altra, ma ogni giorno ti lascia dentro un senso di pace e serenità che ti fanno dimenticare persino come ti chiami. Rimanere in spiaggia a guardare il mare, i pellicani che volano bassissimi sull’acqua, aspettare il tramonto bevendo Corona, tutto questo ci fa stare bene. Domani ci aspetta un lungo tragitto verso casa ma questo viaggio messicano lo porteremo sempre dentro di noi.

UGO E IRIS



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