Messico per due
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Siamo viaggiatori che si adattano facilmente ed abbiamo preferito crearci l’itinerario su misura, prendendo spunto da guide di viaggio (Lonely Planet, Routard – anche se un po’ vecchiotta, Rough Guide) e dai vari forum e blog in rete. All’inizio volevamo appoggiarci ad un’agenzia turistica, poi abbiamo visto i costi dei vari tour e siamo rimasti così O_o , oltre all’idea di dover convivere per due settimane con una carovana di persone sconosciute e doverci adattare alle diverse esigenze che non ci convinceva affatto. Carta e pc alla mano, piano piano abbiamo costruito le varie tappe, a partire dalla prenotazione dei voli, seguendo poi con gli hotel (la maggior parte su Booking) e servizi accessori come gite e autobus. Siamo stati pienamente soddisfatti dell’itinerario e delle scelte, con qualche piccola riserva che scriverò più avanti.
Questo resoconto cercherà di coniugare informazioni logistiche alla parte un po’ più esperenziale del viaggio… buona lettura!
Tutti i costi si intendono per due persone
Volo prenotato ad agosto 2014- Roma – Città del Messico a/r 1800€, dal 20/12 al 4/01 (British Airways con uno scalo a Londra)
Voli interni: Città del Messico – Tuxtla Gutierrez (Interjet) – 235€ (prenotato a Settembre 2014)
Cancun – Città del Messico (Volaris) – 330€ (prenotato ad Agosto 2014)
Sabato 20 Dicembre
Volo all’alba da Fiumicino con scalo a Londra di circa due ore. Ci imbarchiamo per Città del Messico e il nostro aereo è una chiavica! Sedili vicinissimi e poco spazio per muoversi. Pazienza! Trascorreremo le undici ore guardando film e cercando di dormire. Una volta arrivati a D.F., così si chiama la città, superiamo i controlli per l’immigrazione e prendiamo un ticket per il taxi (330 pesos) che ci condurrà verso l’Hotel Plaza Garibaldi. Facciamo il check in in hotel e cerchiamo qualcosa da mangiare, in una piazza che scopriamo (l’avevamo letto in rete ma non immaginavamo tanto) invasa dai mariachi. Il tutto è davvero molto pittoresco e la piazza è molto frequentata. Decidiamo di andare a mangiare al mercato che da sulla piazza: ci teniamo leggeri ordinando alcuni tacos, l’ambiente è molto autentico e vogliamo andarci piano con condimenti e salse appena arrivati. L’hotel è stato appena ristrutturato e le camere sono molto carine( via Booking, 120 euro per tre notti e colazione). Un’accortezza: portatevi i tappi per le orecchie perché tra mariachi e locali di musica messicana nei dintorni il sonno potrebbe soffrirne non poco.
Domenica 21 Dicembre
Ci dirigiamo in metropolitana verso il Museo di Antropologia. Consiglio: affittate un audioguida (o una guida in gruppo) e selezionate le sale relative alle aree che visiterete in seguito, altrimenti rischiate di passare tutto il giorno vagabondando nell’enorme e bellissimo museo senza capire nulla! Attenzione: il museo, così come gli altri musei in città, sono chiusi il lunedì. Appena usciti dal museo ci imbattiamo, proprio nella piazza davanti, nello spettacolo dei voladores, molto suggestivo. Proseguiamo la giornata nel parco Chapultepec, enorme e molto frequentato e visitando il castello, che ospita il museo della storia messicana. Questa volta ceniamo al Cafè de Tacuba, locale supersegnalato e frequentato anche da locali (360pesos).
Lunedì 22 Dicembre
Il nostro ultimo giorno a DF lo trascorriamo passeggiando per lo Zocalo strapieno di gente, tanto da sentirci sopraffatti da una tale e tanta presenza umana! Persone, auto, rumori, DF è proprio “tanta” e, a volte “troppa”. Resta il rimpianto di non averla potuta apprezzare al meglio, magari godendo delle architetture moderniste o contemporanee, oltre alle piramidi e al quartiere che ospita la casa di Frida. Sarà per la prossima volta. Per la cena scegliamo il ritorante Sambrons ospitato nella Casa de los Azulejos (311pesos) .
Martedì 23 Dicembre
Prendiamo il taxi, prenotato dal nostro hotel (200 pesos) e ci dirigiamo verso l’aeroporto, attraversando le periferie di Città del Messico. Qui ci attende il volo per Tuxtla Gutierrez, capoluogo del Chiapas, che decidiamo di non visitare e di usare solo come sponda verso altri luoghi. Ad attenderci in aeroporto, al nostro arrivo c’è un pulmino, prenotato dall’Italia (90 euro, Transportadora Turistica Moreno, consigliata) che ci condurrà al Canyon Sumidero e a San Cristobal de las Casas. Il Canyon merita davvero, rimane uno dei posti più incredibili che abbia mai visto. Mentre il pomeriggio boccheggiavamo dal caldo, la sera a San Cristobal quasi battiamo i denti dal freddo: l’altitudine si fa sentire. L’hotel (Canadas del Sureste, Booking, 54 euro per due notti) in cui alloggiamo è ben tenuto, anche se modesto, e le nostre stanze non hanno i riscaldamenti: la stanza è così raccolta e le coperte così spesse che non ce ne accorgiamo nemmeno! La città è davvero un gioiello di architettura coloniale, con la sua piazza centrale e le case basse, le strade acciottolate e le persone che vi passeggiano.
Mercoledì 24 Dicembre
Dall’Italia abbiamo prenotato una gita nei villaggi vicini di San Juan Chamula e Zinacantán, con le loro culture che hanno intrecciato l’eredità precolombiana con alcuni elementi del cattolicesimo. Ci hanno accompagnato due guide dell’agenzia Alex y Raul Tour (400 pesos), molto competenti e davvero capaci di raccontare e far partecipare queste diverse culture. Consiglio davvero di trascorrere una mattinata con loro, è un’esperienza che conserverò per sempre.
Il pomeriggio saliamo su uno dei due colli che domina la città di San Cristobal, e ci imbattiamo in una messa della vigilia del Natale, con tanto di presepe vivente e fuochi d’artificio.
Giovedì 25 Dicembre
Il nostro Natale inizia con la sveglia all’alba: alle 5 passerà a prenderci un pulmino che ci porterà a Palenque, fermandoci per strada alle cascate di Agua Azul e Misol Ha (prenotato dall’Italia, Transportadora Turistica Moreno, 60 euro). Il viaggio è lunghissimo, impieghiamo 6 ore per arrivare alla prima cascata, altre tre ore per la seconda ed infine arriviamo a Palenque, che merita lo strazio. La strada non solo è tanta, ma è piena di curve e di topes (dossi), quindi la velocità viaggia intorno ai 50 km/h. per me che soffro l’auto è stata davvero dura. Concordiamo con il gruppo una visita guidata al sito, spendendo in due 100 pesos. Consiglio sempre nei vari siti di prendere una guida, altrimenti vi perderete molti degli aneddoti e spiegazioni che rendono questi luoghi magici. Arriviamo devastati alla nostra posada (aguila Real, Booking, 77 euro due notti) a Palenque città. L’hotel è davvero grazioso ma nulla può contro la bruttezza della città, due strade e solo ristoranti per turisti. Consiglierei il pernottamento a Palenque ruinas, nella giungla..li si che sarebbe stato bello! La nostra cena di Natale si tiene in un ristorante proprio accanto al nostro hotel, Las Tinajas, spendendo 310 pesos.
Venerdì 26 Dicembre
Anche oggi la sveglia è all’alba, in quanto alle 6 ci passa a prendere il pulmino (sempre Trasportadora Turistica Moreno, 108 euro) che ci condurrà ai siti di Bonampak e Yaxchilan. Questa volta sono inclusi sia la colazione, in un mega capanno lungo la strada, dove di fermano tutte le comitive di turisti, sia il pranzo. Questa volta il viaggio è più tranquillo, la strada è in condizioni migliori ed anche il mezzo è più nuovo. Anche qui concordiamo una guida di gruppo che ci costa 120 pesos. Il sito è spettacolare, immerso nella giungla da cui si affacciano le scimmie ragno; merita soprattutto il tragitto in barca per raggiungerlo, durante il quale abbiamo visto i coccodrilli. Poco distante si trova Yaxchilan, un sito minore, ma famoso per le sue pitture murarie perfettamente conservate. La sera siamo così distrutti che ci prendiamo una birra nell’orrida Palenque e andiamo a dormire.
Sabato 27 Dicembre
Campeche ci aspetta! Alle 8 prendiamo l’autobus ADO (46 euro, biglietti acquistati dall’Italia qui http://www.miescape.mx/miescape/Transporte/Autobus) e dopo circa 5 ore di comodità e gelo (aria condizionata a palla), approdiamo nella splendida Campeche! Davvero soddisfatti di averla inclusa nell’itinerario: atmosfera coloniale, edifici curati, colorati, una cittadina davvero viva e vitale! Il nostro hotel anche è delizioso, peccato per la camera al piano terra senza finestre e che odora di muffa (Hotel Maya Campeche, 35 euro per una notte). Passeggiamo mollemente per il centro, nonostante il caldo, godendoci le viuzze colorate e le finestre con grate decorate in ferro battuto. Ci imbattiamo anche in uno spettacolo di danze tradizionali nella piazza principale e alla tombolata che si tiene ogni sabato sera..niente di più lontano dai siparietti turistici che spesso si trovano in giro! Qui è pieno di locali che partecipano alle danze ed allo spettacolo. Per cena andiamo nel segnalatissimo La Parroquia, spensendo circa 300 pesos.
Domenica 28 Dicembre
Facciamo colazione in piazza prendendo delle brioche dal forno e un succo di frutta al bar, godendoci i nostri ultimi momenti in questa stupenda cittadina, in cui abbiamo lasciato il cuore! Ci dirigiamo poi in taxi verso la stazione ADO (40 pesos) per arrivare poi a Merida in circa due ore (bus 47 euro). L’hotel che abbiamo prenotato ha avuto periodi migliori ( Hotel Plaza Mirador , 31 euro per una notte, con colazione) e si trova a circa 15 minuti dal centro, che, viste le dimensioni di Merida, sono parecchi! Ma non ci scoraggiamo, pranziamo al mercato Santa Lucia (140 pesos) e assagiamo il delizioso cochinita pibil, uno “spezzatino” di maiale super saporito! Pagherei per mangiare un po’ ora! Nel pomeriggio passeggiamo per Merida, molto affollata e densa di attività rispetto alle cittadine visitate in precedenza. La sera ceniamo in un altro mercato Santa Ana, più a nord, prendendo ancora il cochinita..ormai non possiamo più farne a meno. I mercati qui in Messico sono un ottimo posto dove assaggiare piatti tipici ad un ottimo prezzo (in due, 140 pesos). Certo, non aspettatevi tovaglie inamidate e camerieri servizievoli.
Lunedì 29 Dicembre
Ci aspettano gli ultimi giorni di viaggio on the road. Andiamo quindi a ritirare l’auto, prenotata con Alamo ad Ottobre (346 euro). Arrivati presso l’ufficio, scopriamo che l’agenzia non solo non ha la nostra auto (il cliente che la doveva riportare ha cambiato programma), ma non ci sono altre auto disponibili a Merida. Andiamo su tutte le furie, non solo perché avevamo pensato a prenotarla oltre due mesi prima, ma anche perché ogni parte del nostro itinerario era stata studiata al millimetro e ci occorreva la macchina per realizzarlo! Dopo diverse telefonate al call center, il manager Alamo Mexico chiama in ufficio e propone di prendere un auto dal punto di noleggio dell’aeroporto (cosa che all’impiegata non era venuta in mente! Non non sapevamo nemmeno dell’esistenza di un aeroporto a Merida!). Risolta la questione, partiamo alla volta di Chichen Itza ed arrivamo lì nell’orario peggiore, alle 13. Il caldo è insopportabile (ci cambiamo in bagno, via le scarpe e indossiamo le infradito) e il sito è pieno di gente, sembra Disneyword. Molto diverso dai siti in Chiapas, contornati dalla giungla verde e immersi nel silenzio. Iniziamo ad essere piuttosto infastiditi da queste fiumane di gente che ciondolano senza alcun rispetto, ne interesse, da una parte all’altra, più interessati a farsi selfie e a comprare dai mercanti che a visitare il posto. Prima di entrare al sito, subito dopo l’uscita dell’autostrada ( 88 pesos), veniamo fermati da uno che aveva tutta l’aria di sembrare un funzionario del turismo, il quale ci indirizza verso l’entrata secondaria al sito e ci vende il biglietto di ingresso, oltre a quello del parcheggio ed al pranzo a buffet nel ristorante proprio alle porte delle rovine. Quella che può sembrare una trappola per turisti in realtà è stata salvifica, perché ci ha concesso di risparmiare tempo (all’ingresso principale confluiscono tutti i tours dai villaggi turistici vicini) e anche il buffet non era per niente male ( 746 pesos, ingresso seguendo Hotel Mayaland). Usciti dal sito, distrutti, ci dirigiamo verso Valladolid, dove ci aspetta il nostro hotel, uno dei più belli in cui abbiamo soggiornato ( La aurora Hotel colonial, 86 euro via Booking), peccato solo per la proprietaria un po’ scortese (aveva sbagliato a fare il conto e ci è venuta a chiedere i soldi in stanza, poi ha insistito affinchè glieli portassimo subito dopo aver fatto il bancomat). La sera siamo piuttosto stanchi e ci accontentiamo di una margatita con guacamole in un bar che da sulla piazza principale, in cui assistiamo ad uno spettacolo di danze tradizionali e passegiamo nel mercatino locale.
30 Dicembre
Oggi ci aspetta una gita in una riserva naturale poco conosciuta, Rio Lagartos, in cui soggiorna la più grande comunità di fenicotteri rosa del Messico. Noi abbiamo prenotato il tour dall’Italia con Rio Lagartos Adventures (620 pesos più anticipo di 30 euro via paypal) e n’è valsa la pena: guida super simpatica, paesaggi naturali bellissimi, incontro con coccodrilli, aquile e i fenicotteri.. per vederli abbiamo dovuto abbandonare la barca e camminare qualche metro nel fango, in un paesaggio davvero suggestivo. La gita si è conclusa con un bagno in una lingua di laguna con acqua salatissima, tipo mar Morto, a due passi da Las Coloradas, dove l’acqua è rossa, e con un trattamento di fango che ci ha resi liscissimi!
Da Rio lagartos ci dirigiamo verso un cenote nei pressi di Valladolid, Dzitnup, (118 euro). Un’esperienza unica fare il bagno in questa caverna sotterranea, guardare in alto e vedere le lunghe radici di un albero scendere ed il cielo. L’acqua è molto fredda e non ci si riesce a trattenere a lungo. Per cena oramai sia addicted ai mercati e ne scoviamo uno anche qui, proprio in piazza.. si tratta di una versione più “ripulita” dei mercati in cui abbiamo mangiato a Merida, ma merita (230 pesos ).
31 Dicembre
Lasciamo a malincuore Valladolid e l’albergo per dirigerci di buon’ora verso Tulum. Dribliamo qui l’offerta di un tour via mare per vedere da sotto la città ed entriamo nel sito. Anche questo è preso d’assalto dalle comitive di turisti che arrivano dai vicini resort e villaggi turistici, la gran parte si dimostrano poco interessati al luogo in cui si trovano. Viviamo male anche questa visita, troppa confusione e l’impressione è quella di essere in un grande shopping mall la domenica pomeriggio. Facciamo la foto di rito al Castillo e allo splendido mare che si affaccia sotto di noi ed abbandoniamo Tulum. Sicuramente in un altro periodo può dare maggiori soddisfazioni. Non possiamo non fermarci in un altro cenote, ancora stregati dall’esperienza del giorno prima. Decidiamo per una sosta al Cenote cristalino (200 pesos), molto diverso dall’altro in cui siamo stati: questo è all’aperto ed è possibile tuffarsi da una roccia, qui l’acqua sembra meno fredda per via del sole che la scalda , tuttavia non ci si può immergersi per oltre dieci minuti. Ovviamente l’acqua è limpida e popolata da piccoli pesci che amano dedicarsi alla pedicure degli ospiti! Andiamo diretti alla volta di Cancun, dove lasceremo la macchina e prenderemo il traghetto alla volta di Isla Mujeres, scelta per trascorrere gli ultimi tre giorni in completo relax. Andando verso Cancun ci sembra di essere negli US e non in Messico: strade a quattro corsie, prezzi esposti in dollari americani, grandi catene commerciali. Non avremmo mai potuto fermarci qui per vacanza! Trascorriamo le ultime ore del 2014 a Isla Mujeres, facendo un bagno nelle calde acque del mar dei caraibi e ballando in piazza fino a tarda notte. Un capodanno da non dimenticare!
1 gennaio 2015
Il nostro hotel (Hotel Panoramico Rocamar, prenotato trmite il sito ufficiale ad Agosto 2014, prima di prenotare il volo 😀 300 euro per 4 notti), è molto contemporaneo: nonostante avessimo preso la camera economica, l’arredamento era molto curato e di design. Se avete un po’ più di budget, consigliamo le stanze con vista sull’oceano e amaca sul balcone… un sogno! Dopo qualche minuto di cammino arriviamo nella sognata Playa Norte: palme, sabbia bianco-rosata, mare turchese, poche persone… un sogno! Ci concediamo il piccolo lusso di affittare un ombrellone e sue sdraio (fronte Hotel Santa Maria del Mar, 180 pesos), e ci gustiamo il pieno relax dopo tanti giorni in cammino. Pranziamo al bar li vicino, un po’ costoso per i nostri standard (330 pesos), poi continuiamo la vita da spiaggia. L’isola è molto pittoresca , conserva alcuni tratti dal sapore messicano autentico , nonostante sia piena di turisti, soprattutto americani.
2-3 gennaio 2015
Nonostante sull’isola le attività da fare non manchino, soprattutto per quanto riguarda gli sport marini, noi continuiamo nella nostra vita da spiaggia, scovando anche qui un mercato dove pranzare e dove gustare per l’ultima volta la cochinita pibil (160 pesos). Non ci lasciamo scappare nemmeno l’esperienza dello swing bar, il bar sulla spiaggia in cui sorseggiare una bella birretta dondolando sull’altalena e coi piedi nella sabbia (ricordo in cui mi rifugio quando sono stressata dalla vita cittadina). La nostra ultima sera facciamo il botto a cena, andando in un locale super carino e colorato sulla via principale (590 pesos)..d’altra parte questa è la nostra “ultima cena” in Messico!
4 gennaio
Con la tristezza nel cuore lasciamo l’isola, ci imbarchiamo verso Cancun (156 pesos) e prendiamo il taxi per l’aeroporto (500 pesos): ci aspetta il volo verso Mexico City, poi uno scalo molto lungo per poi tornare in Europa.
Il nostro viaggio finisce qui!
Qualche consiglio random:
– non contante sulla possibilità di pagare con carte di credito, nemmeno negli hotel (nonostante su Booking spesso si scriva il contrario). In Quintana Roo potete pagare direttamente in dollari o euro, ma il tasso di cambio vi stronca!
– assaggiare le gustose agua de fruta, la mia preferita era quella de lime!
– diventate drogati di guacamole come me!
– se partite in alta stagione rassegnatevi a visitare molti luoghi e trovarli molto affollati
– quando possibile ingaggiate una guida per visitare i siti archeologici
– in generale non ci siamo mai sentiti poco sicuri, però un occhio in più non guasta mai!
– comprate una di quelle variopinte bluse che vendono nei mercati, io non l’ho fatto e me ne sono pentita.
– assaggiare un margarita fatto come si deve!
Spesa totale, per due persone 4700 euro, tutto compreso
Se avete domande scrivetemi qui o tramite MP!
Buon viaggio!