Messico, consigli di viaggio
- se si fa base sulla costa, considerata la distanza (circa 3 ore di viaggio), fa risparmiare tempo e fatica rispetto ai mezzi pubblici, ed evita di avventurarsi per strade interne non sempre ben segnalate o presidiate in caso di auto a noleggio il tour prevede la guida in Italiano, perciò, il consiglio è quello di prevedere questa escursione all’inizio del viaggio, così che le informazioni fornite dalla guida (storiche, ma anche di costume e società) saranno utili anche nel prosieguo del viaggio e nelle successive visite agli altri siti archeologici (che invece potranno essere fatte in autonomia)
- La visita occupa tutta la giornata. Costo intorno ai 40 dollari a persona (circa 28€)
Riepilogando: Chichen Itza – Da non perdere, da fare come prima visita, con un tour organizzato e guida in Italiano
Tulum: Da non perdere, in particolare per la posizione… sembra di essere in una scena dei Pirati dei Caraibi, o, per chi lo conosce, in un quadro di Monkey Island! E’ facilmente raggiungibile, in modo super economico, con il Còlectivo, il taxi collettivo che percorre avanti e indietro la statale che unisce i villaggi della costa. Questi taxi, che sono dei pulmini da 12-15 posti, non hanno fermate definite, per cui sulla strada basta fare cenno e l’autista, se ha posto, si ferma (ad ogni modo ne passano in continuazione perciò, se il primo non si ferma, basta avere un po’ di pazienza e 2 minuti dopo ne passa un altro). Salendo, è meglio dire all’autista dove si vuole scendere, così lui, arrivato al punto, si ferma. Per Tulum bisogna scendere a “Tulum Ruinas”. Costo da Playa del Carmen, 70 pesos, ovvero 4 €, in 2. Dal punto in cui si scende dal taxi, si fa una camminata di 400 mt circa fino all’ingresso del sito. Al punto informazioni all’inizio della strada vi proporranno: il trenino per arrivare all’ingresso, ma secondo me non ne vale la pena perchè la camminata è piacevole e non è lunga la visita guidata, che è inutile se avete fatto prima Chichen Itza. Basterà acquistare una guida cartacea nel bookshop all’ingresso (circa 50 pesos messicani, equivalente di circa 3€) che, tra l’altro, include anche Cobà
Portarsi dietro l’acqua e andare in bagno vicino alla biglietteria, perché all’interno del sito non ci sono servizi.
La visita occupa mezza giornata. L’ingresso semplice al sito costa intorno ai 50 pesos, circa 3€, a persona.
Riepilogando: Tulum – Da non perdere, da raggiungere con il taxi collettivo, da visitare in modo autonomo.
Cobà: da non perdere perché è il sito in cui, più di ogni altro, si torna indietro nel tempo. E’ il più antico e meno ben conservato, ma è anche l’unico in cui si può salire sulla piramide. La vista che si gode dalla cima vale la scalata, che è molto meno difficoltosa e faticosa di quanto possa sembrare dal basso. Il modo migliore per visitare il sito (che è molto vasto) è la bicicletta. C’è anche la possibilità di farsi portare su dei risciò trainati da uomini del posto, che a me però facevano una pena infinita…perciò, bicicletta!!!
Per arrivare a Cobà si può: prendere un pullman di linea (visita http://www.ado.com.mx/ado/index.jsp per orari e prezzi), che è una soluzione molto economica ma non comodissima, perché ce ne è solo 1 la mattina per andare e solo 1 il pomeriggio per tornare, quindi si perde parecchio tempo (però, se state 2 settimane potete tranquillamente prevedere una giornata intera per Cobà e andare con il pullman) accordarsi con un tassista (chiedere prima il prezzo). A noi, per l’equivalente di 90€, ci ha scorrazzato per tutta la giornata attendendoci durante le visite. Questo ci ha consentito, in un solo giorno e con partenza “comoda” alle 9.30, di visitare Cobà, fare il bagno in un Cenote molto bello e pressoché deserto che conosceva il tassista nei pressi del sito e infine di passare il pomeriggio a Playa Paraiso… Anche qui la visita guidata secondo me non serve se si è già fatta quella a Chichen Itza. In più, se siete già stati a Tulum, avete anche già la guida cartacea! Basta mezza giornata (ma se scegliete di andare in pullman dovete prevederne una intera). L’ingresso semplice al sito costa intorno ai 50 pesos, circa 3€, a persona.
Riepilogando: Cobà – Da non perdere, da raggiungere con il taxi (abbinando altre visite nella giornata per ammortizzare il costo), da visitare in modo autonomo.
Cenotes: sono delle piscine sotterranee naturali di acqua dolce. Sono una caratteristica della penisola dello Yucatan, perciò vanno assolutamente visitati. Anzi, essendocene una grande varietà (completamente sotterranei, aperti e con la vegetazione che entra dentro, collegati da una serie di fiumi navigabili, etc.) è bello visitarne più di uno e possibilmente di diverso tipo. Lungo la statale che collega Cancun a Tulum ce ne sono moltissimi (che sono anche quelli più turistici) ma tutta la penisola ne è piena. Vale la pena chiedere alla gente del posto o cercare sui siti qualche informazione per raggiungere quelli meno “battuti”….fare il bagno praticamente da soli è tutta un’altra cosa!!! Evitare le visite guidate….sarebbe come fare il bagno a Ostia.
Riepilogando: Cenotes – Da non perdere, visitarne almeno 2 di tipo diverso, cercare quelli meno turistici.
Isla Contoy: è un’isola situata tra Isla Mujeres e Cuba. E’ un Parco Nazionale ed è il punto in cui inizia El Gran Arrecife Mesoamericano, la barriera corallina che corre lungo tutta la costa dello Yucatan che affaccia sul Mar dei Caraibi e che termina addirittura in Honduras. L’escursione deve essere per forza fatta con un tour organizzato, sia perché non esistono traghetti di linea che ci arrivano, sia perché per fare snorkelling lungo la barriera corallina è necessario avere una guida esperta che vi sappia guidare e illustrare cosa state vedendo…ma ne vale la pena. Noi, sebbene il mare fosse mosso, abbiamo visto una grande varietà di pesci (io ho anche avuto un vìs-a-vìs con una tartaruga…bellissima). La spiaggia dell’isola poi è fantastica. Impegna tutta la giornata. Costo intorno agli 80 dollari a persona (circa 55€).
Riepilogando: Contoy- Da non perdere, con tour organizzato.
Riserva di Sian Ka’an: è una riserva della biosfera, un’immagine di quella che doveva essere la costa dello Yucatan prima dell’arrivo del turismo. Anche qui l’escursione deve essere per forza fatta con un tour organizzato, come per Contoy, anche perché si effettua in barca, ma anche in questo caso ne vale la pena perché le guide sanno dove trovare gli animali. Oltre alle immancabili tartarughe, noi abbiamo seguito una famiglia di delfini che nuotava poco lontano dalla barriera corallina, con i due piccoli che giocavano intorno alle nostre barche. Anche qui c’è la possibilità di fare snorkeling.
Impegna tutta la giornata. Costo intorno agli 80 dollari a persona (circa 55€)
Riepilogando: Sian Ka’an – Da non perdere, con tour organizzato.
Contoy e Sian Ka’an sono entrambi posti bellissimi però, se avessi la possibilità di visitarne solo uno, probabilmente sceglierei Sian Ka’an, perché come escursione è più completa…anche se poi la buona riuscita dipende molto dal tempo e da cosa gli animali hanno deciso per quella giornata…
Playa Akumal: è la spiaggia nei pressi di Tulum in cui le tartarughe vanno a depositare le uova…è una tipica spiaggia caraibica e si può fare il bagno con le tartarughe. Il punto in cui si trovano è quello in cui sono ferme le barchette delle agenzie che partono dalla spiaggia per portare i turisti, ma non vale la pena pagare la barca…si arriva con 3 bracciate. Noi quel giorno non abbiamo fatto il bagno perché faceva freddo, però mi hanno detto che è facile vederle. Si può comodamente abbinare alla visita di Tulum, per concludere la giornata.
CONSIGLI PRATICI
Non cambiare i dollari: ci si rimette perché si sconta il doppio cambio. La cosa più conveniente in assoluto è pagare in pesos messicani, facilmente prelevabili dai Bancomat (a Playa ce ne erano un’infinità, nei villaggi non so…bisognerebbe informarsi). Meglio portarsi comunque qualche euro, soprattutto per far fronte alle prime spese (es. mancia a chi vi porta in albergo).
Mancia: è d’obbligo ovunque: ristoranti, bar, alberghi, guide turistiche, autisti, etc
Josè – Taxi Tulum: il tassista che ci ha accompagnato nella visita a Cobà, ma anche ad Akumal, si chiama Josè. E’ un autista della compagnia dei taxi di Tulum. Noi lo abbiamo conosciuto all’uscita del sito archeologico di Tulum. E’ stato onesto, gentile, serio, fidato. So che non è facile, ma magari riuscite a incontrarlo anche voi lì e a farvi accompagnare.
Argento: il Messico è il maggior produttore al mondo di argento, eppure lì l’argento costa il doppio rispetto all’Italia…tranne che a Chichen Itza!!! Sulle bancarelle all’interno del sito si trovano ottimi affari. Si possono comprare le stesse cose che si trovano nei negozi di Playa, a meno della metà. Io ho comprato solo un ciondolo, in attesa di vedere cosa avrei trovato nel proseguimento del viaggio, e me ne sono pentita. Non ho più trovato quei prezzi, e alla fine, non ho più comprato nulla.
Arrachera: è una specialità messicana, un taglio particolare di carne che corrisponde al costato del bovino. Da noi non si trova perché quel pezzo di carne viene frazionato e attaccato alle lombate. E’ tenerissima e saporita. Da provare sia alla griglia (in tagli da 400 gr circa) che nei burritos o nei panini.
Pollo al mole: è una piatto tradizionale della cucina messicana che non si è ancora diffuso nei ristoranti messicani d’Europa. Probabilmente perché si tratta di una ricetta dal gusto molto particolare, che associa il pollo, il cioccolato, la frutta secca, etc…se siete degli amanti dei sapori non convenzionali, vi piacerà!
Spero che questi consigli vi siano un po’ utili.
Buon viaggio.