Messico con Columbus: 2 settimane da sogno
Mi presento mi chiamo Monica e con mio marito Paolo amiamo viaggiare “comodamente”..Nel senso che siamo per la vacanza organizzata o quasi non amiamo viaggiare con il solo biglietto aereo anche perchè avendo 2 o 3 settimane di ferie temiamo sempre che il fai da te potrebbe toglierci del tempo! Come tutti gli anni anche questa volta la scelta della meta non è stata facile, ci sono così tanti bei posti da visitare che c’è sempre l’imbarazzo della scelta…Ma il Messico era da un pò che bolliva in pentola ma puntualmente veniva scartato per la paura degli uragani (e proprio mentre sto scrivendo questo racconto l’uragano Dean ha colpito le coste del Messico). Quest’anno invece abbiamo preso finalmente coraggio sfidando il tempo e abbiamo optato questa meta favolosa.
Abbiamo prenotato a fine aprile in un’agenzia Blu vacanze, una delle pochissime che pratica il 10% di sconto sul prezzo da catalogo, cosa alquanto positiva visto il prezzo del viaggio e il conseguente risparmio che ne è derivato…Come tour operator eravamo indecisi tra Franco Rosso e Columbus ma abbiamo poi ripiegato su quest’ultimo visto che il tour era più o meno simile ed il villaggio ci ispirava moltissimo visto che era molto più piccolo (168 stanze) rispetto a quelli proposti da Franco Rosso (da un minimo di 300 fino a 500..Delle mini città) e si risparmiava qualcosina. Ma prima di addentrarmi nel racconto del nostro viaggio ecco alcune dritte che potrebbero tornare utili a chi volesse intraprendere un viaggio in Messico: – per telefonare in Italia con il cellulare il costo è di 6,00 € al minuto mentre un sms costa 1,00 €, conviene quindi o comprare all’aeroporto una scheda telefonica internazionale o procurarsela direttamente in loco; nel villaggio Akumal però le normali tessere telefoniche non funzionano ma potrete comprarle in loco per 200 pesos; – da non dimenticare medicinali intestinali (gli sbalzi di temperatura e il ghiaccio possono giocare brutti scherzi) e creme protettive; – per il tour, visto l’elevato tasso di umidità (si suda solo a stare fermi) portate pantaloncini e canottierine o magliettine leggere (i tour operator consigliano pantaloni lunghi per evitare punture di insetti..Ma noi non abbiamo avuto alcun problema a girare in pantaloncini e di zanzare o affini non ne abbiamo mai visti); – nella maggior parte dei siti archeologici per filmare con una videocamera bisogna pagare prima di accedervi; – nell’indecisione abbiamo portato sia dollari che Euro (il cambio è 1 dollaro sono 10,70 pesos, mentre per 1 Euro può variare da un max di 14 a un minimo di 12 pesos); – con la Carta di Credito circuito Mastercard abbiamo avuto parecchi problemi, nel senso che quando in un paio di posti abbiamo provato a pagare veniva prodotto un messaggio di rifiuto, mentre poi giunti in Italia ci siamo trovati sul conto quelle somme addebitate, consiglio quindi di procurarsi una Carta di Credito circuito Visa; – se fate una settimana di tour e una di mare potete preparare una valigia che porterete con voi durante il tour e una che verrà recapitata nel villaggio dove trascorrerete la seconda settimana, in questo modo la gestione del bagaglio sarà molto più agevole…Comunque anche per il tour portatevi un costume, poichè nei vari alberghi ci sono le piscine; – portatevi un ombrellino e delle giacche impermeabili a noi sono servite in un’occasione; – prima di fare il check in per rientrare in Italia bisogna pagare una tassa pari a 55 dollari o 45 € a persona.
Dopo questa breve premessa è giunto il momento di raccontare un pò il nostro meraviglioso viaggio.
Partenza il 31 luglio da Milano Malpensa con volo Livingstone schedulato per le 10.40 e partito in perfetto orario..Ma la cosa che ci ha stupiti non è stata sola la puntualità del volo ma soprattutto il fatto di non trovare nessuno nell’area gruppi per ritirare i biglietti e fare il check in. Da Milano siamo partiti in 75 ed il volo si è riempito a Roma Fiumicino dove abbiamo fatto scalo (c’era la possibilità di partire il lunedì con volo diretto ma in tal modo si faceva un giorno in più a Cancun e uno in meno nel villaggio e sinceramente mi dispiaceva perdere una giornata di bel mare)…Qui ahimè abbiamo accumulato più di un’ora di ritardo perchè c’erano problemi nella fase di controllo passaporti. Il volo è durato 11 ore e 40 minuti…Che in alcuni momenti sono sembrate interminabili! Avendo chiesto i posti vicino alle uscite di sicurezza abbiamo viaggiato comodi poichè ci siamo garantiti in tal modo la possibilità di allungare liberamente le gambe…Ma viaggiare di giorno è davvero noioso! Siamo arrivati a Cancun intorno alle 18.00 ora locale (il fuso è di – 7 rispetto all’Italia) e dopo aver recuperato le valigie abbiamo provato l’emozione del semaforo…Ossia si deve pigiare un tasto e se compare la luce verde si può uscire dall’area arrivi senza problemi se invece si accende la luce rossa allora viene controllato il contenuto delle valigie..Per noi semaforo verde!! All’uscita dall’aeroporto è il delirio degli assistenti dei vari tour operator…E una volta individuato il nostro siamo saliti sul pullman che dopo circa 30 minuti ci ha portato all’albergo Presidente nella zona Hoteleira. Tutti gli alberghi della zona costiera sono opulenti, tutti con spiaggia privata, quasi tutti sono a 5 stelle e appartenenti alle più grandi catene alberghiere del mondo…Per quel poco che abbiamo avuto modo di vedere è una città molto americana, tutto enorme, sfarzoso direi quasi esasperato. L’albergo in cui abbiamo trascorso la prima notte era una piccola città, con camere spaziosissime e pulite, una hall molto bella..2 piscine con acqua caldissima, e il ristorante che da sulla spiaggia.
Noi la sera non avevamo la forza di uscire per la cena, il viaggio e il fuso ci hanno messo fuori combattimento, così siamo andati a mangiare nel ristorante dell’albergo… Ma sappiamo da una coppia che c’è stata che vicino al Coco Bongo c’è un ristorante argentino dove si mangia bene.
La mattina alle 6.00 eravamo già in pista e visto che la colazione era alle 7.00 (la migliore di tutto il tour per vastità di scelta) abbiamo deciso di farci un giretto a piedi..Anche se era praticamente l’alba faceva già un caldo impressionante e dopo un pò che camminavamo sulla via principale (da un lato ci sono questi mega albergoni che inibiscono la visuale del mare e dall’altro c’è la laguna) mi ero intestardita che volevo passeggiare sulla spiaggia…Peccato che per accedervi ci siano pochissimi ingressi a meno che non si decida di farlo passando da una lobby di un albergo, ma dato che noi eravamo un pò titubanti e scettici abbiamo proseguito fino a quando non abbiamo trovato l’entrata diretta…La spiaggia è bianchissima e l’acqua molto calda..Solo davanti al nostro albergo c’era qualche giovane palma perchè nel 2005 l’uragano Wilma ha seriamente danneggiato la zona Hoteleira.
Alle 8.00 è arrivato il pullman per iniziare il tour…Il nostro gruppo era formato da 37 persone…E la nostra guida Cesar è stata davvero eccezionale…Preparatissima e con una conoscenza spaventosa della lingua italiana.
Il tour è stato caratterizzato da un tasso di umidità esagerato e per noi che non siamo abituati il primo impatto è micidiale..Poi piano piano ci si fa l’abitudine e non ci si accorge neanche più di sudare. Il tour è molto interessante e se avrete una guida preparata come la nostra imparerete davvero tante cose su usi, costumi e tradizioni del Messico. Se devo cercare il pelo nell’uovo l’unica nota “negativa” sono stati alcuni tempi morti che potevano essere ottimizzati..Ossia a Merida abbiamo trascorso 2 notti e tornando dai siti intorno alle 16.30 si ha la possibilità di girarla in lungo e largo in piena autonomia..Il tour prevede però che una mattina venga dedicata al giro della città a mio parere inutile e che poi si parta per Campeche dove si pernotta.. Sarebbe a mio parere molto meglio saltare il giro a Merida partire subito per Campeche visitarla (in un’ora la si vede tutta) e poi ripartire per Palenque (il viaggio dura 5 ore)..In tal modo il sito (tra l’altro molto bello) lo si potrà visitare con più calma dalla mattinata del giorno seguente e non in 2 ore come abbiamo dovuto fare noi.
La prima tappa è stata, dopo all’incirca 3 ore di pullman, Chichen Itza…Bellissimo sito, forse un pò troppo turistico e commerciale, con venditori di souvenir un pò ovunque e purtroppo dalla fine del 2005 non è più possibile salire sul tempio di Kululkan o Castillo a causa della morte di una turista…E senza dubbio il più spettacolare fra i templi della regione, ed è la rappresentazione del calendario Maya: i 365 scalini simboleggiano i giorni dell’anno, le 18 terrazze i 18 mesi ed infine i 52 pannelli di ogni facciata, il secolo Maya. Suggestivo anche il campo del gioco della pelota che oltre a essere il più grande del Messico e anche quello in condizioni di conservazione migliore.
Abbiamo pranzato in un ristorantino a buffet nel sito dove ci hanno allietato con balli locali in costume e poi siamo partiti alla volta di Merida dove abbiamo trascorso 2 notti all’Holiday Inn..Bell’albergo (4 stelle), con una piscina carina al primo piano che noi purtroppo non abbiamo mai potuto utilizzare perchè intorno alle 17.00 iniziava sempre a piovere..Camere spaziose e pulite con una discreta colazione. Il centro dista 2 km (si può tranquillamente girare in lungo e largo senza problemi di alcun genere) e si può raggiungere agevolmente con un taxi che vi chiederà 30 pesos. Di fronte all’albergo ci sono 2 uffici di cambio onesti e un piccolo centro commerciale dove vendono souvenir e a pochi passi c’è un supermercato della catena OXXO aperto 24 ore.
La prima sera dopo un giro per il centro dove troverete tantissimi negozi che vendono cose caratteristiche (per gli acquisti vi consiglio di effettuarli per la maggior parte qui o a Playa del Carmen perchè nelle nostre altre tappe non abbiamo più trovato quasi niente) siamo andati a cena da Pancho’s, ispirato a Pancho Villa. Ristorante carinissimo con una veranda esterna curatissima e dove si mangia tra l’altro davvero bene (se arriverete prima delle 20.00 per ogni bevanda alcolica una sarà omaggio)..Noi abbiamo preso un filetto flambè ottimo.
La seconda sera, invece, siamo andati a “La Parranda” meno “chic” rispetto a Pancho’s ma con prezzi più contenuti, buona cucina unica nota negativa la musica troppo alta che ti stordisce…Per chi non vuole rinunciare neanche all’estero alla cucina italiana molte coppie che erano con noi nel tour sono andate da “Pane e vino” e si sono trovati molto bene.
Giovedì mattina partenza alle 8.00 per Uxmal. Dopo un’oretta di viaggio prima di arrivare al sito c’è un piccolo paesino dove ci siamo fermati per visitare il mercatino.
Tantissima frutta e verdura e ovviamente peperoncino di tutti i tipi, spezie e in un ala carne appesa a dei ganci in attesa di essere venduta..Uno spettacolo un pò stomachevole per chi come noi italiani siamo abituati a vedere la carne nei banconi chiusi e al fresco e non lasciata all’aperto alla merce di mosche e affini..Anche qui c’erano venditori ambulanti e abbiamo comprato il sombrero.
Uxmal a noi è piaciuta molto..Bella la “Casa dell’indovino”, il “quadrilatero delle monache” e il “Palacio del Gobernador” (la facciata lunga 100 metri è magnifica). Qui abbiamo avuto la possibilità di scalare la “Gran Piramide” alta 32 metri..Impresa ardua vista l’elevata temperatura ma una volta in cima ne vale davvero la pena perchè si ha la possibilità di avere una visuale completa del sito.
Venerdì mattina giro con la guida per Merida nella zona detta dello “Zocalo”, dove si possono ammirare la Cattedrale, il Palazzo del Governo, il Palazzo Municipale e la Casa di Montejo. Partenza poi per Campeche, situata di fronte al Golfo del Messico, che è stata dichiarata nel 1999 patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco grazie soprattutto alle imponenti mura spagnole che circondano la città e che servivano per difendersi dalle incursioni dei pirati.
Le abitazioni sono coloratissime e la si visita velocemente perchè non è molto grande ma è davvero carina e molto pulita…Noi il giro della città con la guida l’abbiamo fatto di sera perchè quando siamo arrivati intorno alle 13.00 faceva caldissimo e solo fare la strada per raggiungere il ristorante è stata un’impresa.
Finalmente siamo riusciti ad usufruire della piscina dell’albergo il De Mar (3 stelle..A Campeche non ci sono strutture di livello superiore) ..Carino ma niente di che se non che noi avevamo la stanza vista mare…Anche qui ovviamente dopo un’ora di solleone è arrivato un temporalone…La sera siamo andati a cenare al Marganzo ( a Campeche non ci sono molti locali). Mio marito e Edoardo hanno sperimentato degli antipasti a base di squaletto e poi hanno mangiato i gamberi piccanti (che a quanto pare erano molto piccanti) mentre io e Silvia abbiamo optato per un piatto più tranquillo ossia gamberi grigliati…Il locale è carino e la cucina è buona.
Sabato mattina partenza per Palenque, ubicato nello stato del Chiapas. Dopo ben 5 ore di pullman con un unica sosta in un bar (anche se non è proprio il modo più corretto per definirlo…Forse sarebbe più giusto capanna) dove facevano al momento le tortillas con il formaggio (non male) siamo arrivati all’albergo Ciudad Real (4 stelle). Albergo molto bello, immerso in una folta vegetazione, camere spaziose e pulite, piscina con acqua caldissima (tipo terme)..E tantissimi animali ossia 3 coccodrilli (ovviamente non in libertà ma in una vasca a loro dedicata), tartarughe, pappagalli, iguane e scimmie. Dopo aver pranzato molto velocemente nel ristorante dell’albergo siamo partiti alla volta del sito..Spettacolare! Noi ahimè abbiamo fatto un giro molto limitato perchè siamo arrivati in loco dopo le 15.00, e ci siamo soffermati molto nella parte iniziale (tra il templo de las Inscripciones ed El Palacio)e quando dovevamo iniziare la vista della parte alta (il Grupo de las Cruces) ci hanno bloccato perchè erano le 16.30 passate e l’accesso non era più consentito dopo tale orario..A nulla sono valsi i nostri reclami e quelli della guida…Comunque a parte questo secondo me è il sito più bello che abbiamo visitato…Anche se come nei siti precedenti c’erano molti turisti e come a Chichen Itza tantissimi venditori di souvenir sia all’interno del sito sia all’esterno.
La sera abbiamo cenato nel ristorante dell’albergo anche perchè al di fuori non c’erano molti locali…E ci siamo trovati bene.
Domenica mattina partenza per Chicannà con sosta al sito di Balamku, scoperto solo nel 1990. Ahimè ha piovuto tutto il giorno così abbiamo visitato il sito sotto la pioggia…In effetti le rovine Maya e la vegetazione che le circondano sono un pò inquietanti viste senza sole!! Il sito è davvero piccolo è merita di essere visitato poichè vanta un elaborato fregio decorato a stucco (ci sono ancora tracce della pittura rossa originale) che rappresenta una scena simbolica che è stata interpretata come un’immagine del rapporto complementare tra il mondo terreno e quello ultraterreno. Il fregio è situato all’interno di una casupola protettiva provvista di feritoie.
Ci siamo poi diretti all’Eco Village dove abbiamo trascorso le ultime 2 notti del tour. Struttura molto ma veramente molto carina composta per lo più da casette colorate su 2 piani (in camera non c’è l’aria condizionata ma la pala) con il tetto di paglia…Le camere sono spaziose e pulite, anche se può capitare di trovarsi qualche formica geneticamente modificata viste le dimensioni..Però è normale essendo spersi nella vegetazione. In questo villaggio non ci sono telefoni e il cellulare non prende! Ovviamente sia il pranzo sia la cena vengono fatte nel ristorante dell’albergo visto che al di fuori c’è il nulla..Ma il menù è vario (fanno anche la pasta) e non è male. Inoltre c’è anche una piccola piscina dove tempo permettendo ci si può rilassare tranquillamente.
Lunedì siamo andati a visitare Calakmul, situata lungo il confine con il Guatemala, che si raggiunge con una strada privata di circa 60 chilometri (che noi abbiamo percorso in pulmini collettivi). Nel tragitto abbiamo visto uccelli strani simili a pavoni e dopo un’ora si arriva all’ingresso del sito. Vi consiglio di portarvi una bottiglia di acqua perchè se negli altri siti non avrete problemi a comprarle in loco qui può capitare che manchi il rifornimento…E guarda un pò quando siamo arrivati noi l’acqua non era ancora stata consegnata.
Per poter vedere le rovine bisogna camminare per circa 1 km nella foresta pluviale che ripara dal sole cocente e durante il tragitto abbiamo visto diverse scimmie urlatrici.
La particolarità di questo sito é che: – ci sono pochissimi turisti; – per dimensioni e valore storico è paragonato a Tikal in Guatemala; – gran parte delle rovine sono ancora coperte dalla vegetazione e a detta della guida Calakmul è destinato a diventare importante come Chichen; – si può salire sia sulla Estructura II sia sulla Estructura I. La prima è una delle più grandi strutture maya conosciute, e arrivati in cima alle scale scoprirete girando intorno al tempio che ci sono ulteriori gradini da salire. La piramide è alta 50 metri è da qui godrete di una magnifica vista sulla distesa della giungla e sulla Estructura I. Martedì mattina siamo subito andati a visitare Chicannà, il cui ingresso e proprio di fronte all’uscita dell’Eco Village. E’ un sito molto piccolo che si gira velocemente e la peculiarità è una porta molto ben conservata raffigurante le fauci di un mostro.
Altra tappa è stata la Laguna di Bacalar (un grande lago d’acqua dolce e cristallina con fondali di spiaggia bianchissima) detta anche la Laguna dai 7 colori per la molteplicità di sfumature che acquista l’acqua, qui ci siamo fermati unicamente in un punto panoramico da cui era possibile fare delle foto e per concludere il tour in bellezza abbiamo fatto il bagno nel Cenote Azul una piscina naturale profondo fino a 90 metri. Più che un cenote sembra un piccolo laghetto con acqua dolce e caldissima. Abbiamo pranzato nel ristorante vicino al cenote a base di pesce…Una grigliatina mista di gamberi, polipo, e c’era anche del pesce fritto. Da qui abbiamo impiegato all’incirca 3 ore per arrivare sulla Riviera Maya e per raggiungere il nostro villaggio l’”Akumal beach Resort” (prima era un villaggio dei “Viaggi del Ventaglio”).
Il villaggio è bellissimo…Spiaggia molto lunga e bianchissima con sfumature a tratti rosate, mare cristallino e con tantissime sfumature di azzurro (a destra del ristorante posizionandosi fronte mare non è possibile fare il bagno perchè c’è la barriera e parecchie alghe). Per potersi accaparrare i lettini sotto i gazebi bisogna svegliarsi all’alba e lasciare sui lettini i teli (quando arriverete al villaggio mi metteranno il braccialetto per poter usufruire dell’all inclusive e vi daranno 2 tessere per poter prendere i teli mare) perchè già alle 7.30 non c’è più un posto all’ombra! Il villaggio è composto da un corpo centrale ubicato di fronte alla piscina e 2 palazzine fronte mare..Le camere sono spaziose, pulite, tutte con un balconcino ma ahimè molto umide..L’unico modo per contrastare la forte umidità è tenere l’aria condizionata accesa solo che in alcuni casi può dare anche fastidio soprattutto quando si torna dal mare accaldati.
E’ un villaggio a clientela internazionale, con un ristorante principale a buffet (buona la pasta e una discreta varietà di pietanze e soprattutto mai ripetitive), un ristorante messicano e uno italiano (dove si può scegliere tra un menù di carne ed uno di pesce) che devono essere prenotati (noi non li abbiamo mai provati) e un ristorante dove è possibile mangiare l’aragosta pagando all’incirca 40 dollari a testa. C’è un bar principale dove la mattina è possibile anche fare colazione, uno accanto alla piscina dove dalle 11.30 fino alle 18.00 è possibile mangiare pizza (non male), hamburger, hot dog, insalate, macedonie, gelato e un bar con le altalene aperto dalle 12.00 alle 17.00.
Il villaggio dispone di 2 piscine e in una c’è anche l’idromassaggio…Noi non le abbiamo mai utilizzate perchè vista la bellezza del mare siamo stati sempre in spiaggia.
Buona l’animazione, anche se noi non abbiamo mai dato molta soddisfazione agli animatori perchè non abbiamo fatto nessuna delle attività che ci hanno proposto senza essere invadenti e petulanti.
Portatevi la maschera perchè dopo il villaggio dove ci sono le boe arancioni ci sono tantissime tartarughe, noi dopo 2 minuti che eravamo in acqua ne avevamo già vista una e alcune sono davvero enormi. Vengono addirittura organizzate delle gite per venire ad Akumal a vedere le tartarughe infatti nell’arco della giornata si arrivano gruppi o con il pullman o con la barca. Ci sono anche tantissimi pesci e qualche bel barracuda.
Noi siamo stati molto fortunati perchè abbiamo avuto modo di assistere alla nascita delle tartarughe..Una sera infatti durante la cena abbiamo visto un bel pò di gente che si accalcava alle vetrate e così sopraffatta dalla curiosità sono andata a vedere e lo spettacolo che mi si è presentato mi ha lasciato senza parole…Tartarughine ovunque..Troppo carine, sembrava di essere in un documentario, una grande emozione!! Molto bravi sono i fotografi del villaggio…Ogni mattina si presentano in spiaggia e in piscina con un animale diverso (iguana, serpente, pappagalli e scimmietta) e chi vuole si può far fotografare e la sera su pc si possono vedere le foto ed eventualmente acquistarle (si va da un minimo di 7 € per il formato piccolo a un max di 20 € per quella grande)…Inoltre mettendosi d’accordo ci si può far fare anche un mini servizio fotografico in coppia o anche da soli..Noi l’abbiamo fatto ed è divertente peccato che poi non si possono non acquistare le foto perchè alcune vengono davvero troppo bene.
Le uniche escursioni che ci siamo concessi (visto che ormai eravamo stufi di pullman) le abbiamo organizzate da noi..Inizialmente, essendo in 8, volevamo noleggiare un pullmino ma quando siamo arrivati all’autonoleggio (vicono a Puerto Aventuras) e abbiamo scoperto che la cifra che ci avevano detto (120 dollari per 24 ore) non includeva il furto e che bisognava eventualmente aggiungere un ulteriore quota (altri 38 dollari) ci siamo sentiti presi in giro e abbiamo rinunciato al noleggio..Abbiamo così ripiegato su un taxi da 8 posti che abbiamo prenotato per tutta la mattina e la sera. La prima tappa è stata Tulum…Posto incredibile!! Le maestose rovine in cima alla scogliera sono davvero suggestive. Gli edifici di Tulum non sono imponenti e decorati come quelli presenti in altri siti ma la posizione lo rendono senz’altro unico…La spiaggia bianchissima e il mare turchese costituiscono uno sfondo straordinario su cui il grigio delle rovine spicca ancora di più. E’ d’obbligo avere il costume per fare un bagno nella spiaggia sottostante il sito e che si raggiunge tramite una scala.
Seconda tappa è stato il Cenote Dos Ojos. L’ingresso con la guida costa all’incirca 30 dollari a testa ma sono soldi spesi bene. Per arrivare al Cenote si deve fare un tratto di strada sterrata in macchina e una volta li vi verranno date pinne, maschera e boccaglio. L’acqua del cenote è freddissima e limpidissima..Durante il giro (dura all’incirca 45 minuti) potrete vedere stalattiti e stalagmiti naturali..E da non perdere assolutamente è la grotta dei pipistrelli, meravigliosa!! La sera alle 19.00 il tassista è venuto a prenderci al villaggio e ci ha portati a Playa del Carmen…Troppo carina…C’è la strada principale (la quinta) che è un tripudio di negozietti carinissimi e locali uno più bello di un altro…È assolutamente da non perdere, si avrà in tal modo l’occasione di trascorrere una serata un pò diversa…Se volete girare per negozi dovete arrivare prima delle 23.00 perchè poi chiudono.
Il 14 agosto è arrivato troppo in fretta…Abbiamo dovuto liberare le stanze alle 12.00 ma il villaggio mette a disposizione 3 camere di cortesia in cui è possibile farsi una doccia e cambiarsi..Nel caso in cui il volo sia in ritardo viene posticipata la partenza dal villaggio cosa positiva perchè in tal modo si può godere un pò di più della spiaggia. Il nostro volo aveva all’incirca 3 ore di ritardo (pertanto la nostra partenza dal villaggio è stata spostata alle 18.00)..La notizia all’inizio ci ha reso felici perchè così avremmo trascorso l’intera giornata al mare..Peccato che alle 13.00 è iniziato a piovere e non ha più smesso!!..Anzi faceva anche freddino così dopo una doccia veloce è stata dura far passare il tempo in attesa dell’arrivo del pullman…Per arrivare all’aeroporto abbiamo impiegato all’incirca 1 ora…E dopo aver sbrigato le formalità per l’imbarco è iniziato il nostro volo di rientro che è durato 10 ore e 15 minuti..Ma a differenza del volo di andata non ce ne siamo neanche accorti perchè abbiamo dormito tutto il tempo…Solito scalo a Roma dove è salita un pò di gente che avrebbe poi proseguito il viaggio per Santo Domingo…E finalmente alle 18.00 siamo arrivati a Malpensa.
Il viaggio è stato bellissimo e interessante ed è stato allietato dalla conoscenza di coppie fantastiche con cui abbiamo trascorso delle giornate davvero indimenticabili…Un grazie di cuore ai Fucecchi (Edo e Silvia) a Orietta e Disable (Giulio e Cinzia) e a Pig Gi e Sor Canotta (Simona e Alessandro) nostri simpaticissimi compagni di avventura!!