Messico Coloniale

il Messico che non ti aspetti!
Scritto da: kay scarpetta
messico coloniale

Giorno 1: ¡bienvenidos a Ciudad de Mexico!

Oggi in realtà ho poco da raccontare, se non che è stata una giornata alquanto lunga. Volo Genova/Roma delle 7.25, coincidenza alle 10.40 per Città del Messico, dove arriviamo dopo 13 ore e 25 minuti di volo, 10300 km più o meno di distanza.

Una tratta un po’ più lunga del normale per evitare alcune perturbazioni (o almeno così ci hanno detto in aereo), 4 film visti, dormito 2 ore spezzate e una pseudo rissa 4 file davanti a me prontamente sedata dagli steward. A Roma ci siamo incontrati con tutto il gruppo, siamo 19 agenti da tutta Italia e un cameraman.

Qua siamo 7 ore indietro, siamo atterrati verso le 18, quindi la giornata si è chiusa con il trasferimento in hotel e una cena abbastanza leggera (per fortuna). Ridendo e scherzando sono in piedi da 25 ore, è giunto il momento di spegnere il cervello e andare a dormire… jet lag permettendo!

Le foto che posto sono del sorvolo sulla zona dei grandi laghi canadesi e del Lago Erie negli Stati Uniti. Domani si va a San Salvador de Allende.

Giorno 2: San Miguel de Allende

Oggi ci spostiamo da Città del Messico, che visiteremo a fine tour, in direzione San Miguel de Allende.

Il viaggio è abbastanza lungo non tanto per i km quanto per il traffico in uscita da Città del Messico: incredibile il numero di macchine che ci sono e il conseguente traffico in città!

Arriviamo a destinazione verso l’ora di pranzo, check in rapido in hotel – un boutique hotel in stile coloniale semplicemente meraviglioso, con un patio interno bellissimo – e via verso il centro storico dove pranziamo e da dove parte il giro alla scoperta della città.

Che dire di San Miguel de Allende, da sola vale già il viaggio.

Una cittadina tra le più eleganti ed artistiche di tutto il Messico, dove la Cattedrale domina in tutta la sua imponenza e dove i colori la fanno da padrone. Sarà che è una giornata climaticamente perfetta – cielo blu, caldo secco e un venticello che non fa sudare – ma a me questa città colpisce subito per la sua bellezza. Lo stile coloniale la fa da padrone, i colori rosso e giallo predominano x le sue viuzze e nonostante il traffico la città è pulita e ordinata.

Passeggiamo per il centro storico con la Cattedrale, le chiese, il coloratissimo mercato di frutta e verdura e quello dell’artigianato e verso l’ora del tramonto ci concediamo un aperitivo su un “roof top bar” da dove ci godiamo il tramonto su questa deliziosa città.

Cena tipica a base di una zuppa locale, tortillas con carne, formaggio, guacamole e salsa di fagioli, i mariachi in sottofondo con la loro musica, e per finire giretto serale per il centro con puntatina in un locale molto caratteristico con obbligatoria bevuta di tequila locale!

Ora è mezzanotte e mezzo: tempo di spegnere e dormire.

A domani!

Giorno 3: Atotonilco – Miniera la Valenciana – Guanajuato

A malincuore salutiamo la meravigliosa San Miguel de Allende e partiamo per Guanajuato, con 2 tappe intermedie durante il tragitto.

La prima è ad Atotonilco, piccolo paesino famoso per ospitare il Santuario di Jesus Nazareno, considerato uno dei migliori esempi di architettura barocca in Messico e patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Impressionanti gli affreschi al suo interno.

Proseguiamo per Guanajuato e visitiamo lungo la strada il Templo de San Roque, una chiesa del 1726 in stile barocco.

La terza tappa è la Miniera la Valenciana dove, muniti di caschetto e scortati da un minatore, scendiamo nelle viscere della miniera. La cosa più impressionante è ascoltare i racconti sulle condizioni in cui sono stati tenuti i minatori per centinaia di anni e cercare di capire anche solo in parte il mazzo che si facevano per una paga ridicola in condizioni lavorative praticamente disumane.

Il nostro viaggio ci porta quindi a Guanajuato, capitale dell’omonimo stato, a 1990 metri di altitudine. La città ha una notevole importanza storica nell’ambito della Guerra d’indipendenza del Messico, avendo avuto luogo in questa città la prima battaglia tra gli insorti indipendentisti e i sostenitori della corona spagnola ed ogni anno ospita uno dei festival culturali più famosi del Messico, il Festival Internazionale Cervantino, che riunisce artisti e musicisti da tutto il mondo. In realtà la visita vera e propria della città la faremo domani ma solo l’assaggio che abbiamo avuto arrivando col pullman ci ha fatto capire che è una città meravigliosa!

Questa sera partecipiamo alla “callejonada”: insieme a musicisti e cantanti locali (che si chiamano estudiantinas), camminiamo per le strade della città per arrivare al “callejon del beso”, accompagnati da canzoni e storie locali. Gli uomini regalano rose alle donne, lungo la strada ci si ferma a bere utilizzando il “purròn” e si canta e si balla tutti insieme. Mi sono divertita come una matta! La callejonada termina con la messa in scena di una delle leggende narrate, che è una sorta di Romeo e Giulietta alla messicana: secondo voi chi è finita in mezzo a fare Ana, la Giulietta locale? Ovviamente io!

Giorno 4: Guanajuato – Querètaro

Oggi andiamo alla scoperta della città di Guanajuato con la luce del sole. Se ieri con le ombre della sera mi era sembrata bellissima, oggi col sole splendente ed il cielo blu la trovo mozzafiato.

Guanajuato è tutta da vedere per la sua particolarissima conformazione urbana. La città venne fondata nel 1559 nelle vicinanze di alcune tra le miniere d’argento più produttive che il mondo abbia mai conosciuto. L’era coloniale è stato il periodo di maggior splendore per la città, e la sua ricchezza di un tempo è tutt’oggi ben visibile negli spettacolari palazzi che abbelliscono l’architettura della città. Grazie agli enormi guadagni, infatti, i padroni delle miniere hanno abbellito le tortuose vie e le piazze del centro con magnifiche residenze coloniali, chiese barocche e neoclassiche e sfarzosi palazzi pubblici tuttora ben conservati.

Con l’arrivo dell’era moderna e la diffusione dell’automobile però, la città è incorsa in problemi di viabilità, poiché essendo collocata tra alcune ripide colline presenta delle strade molto strette. Fu per ovviare a questo problema che i numerosi fiumi sotterranei che attraversavano il territorio furono trasformati in vie pedonali e strade per auto.

Dopo pranzo siamo partiti per Querètaro, moderna città industriale di 800.000 abitanti che racchiude un centro storico ottimamente conservato dove splendide piazze collegate da strade strette e acciottolate fanno da cornice a palazzi eleganti e chiese dalle tonalità calde.

Purtroppo qua siamo solo di passaggio, domani si riparte verso Città del Messico. Peccato, sarebbe stato bello restare almeno un giorno in più!

Giorno 5: Queretaro – Tula – Tepozotlan – Città del Messico

La prima tappa della giornata odierna ci porta a Tula, antica capitale dei Toltechi, dove si trova un sito archeologico molto interessante che mi ricorda molto i siti Maya visitati nel 2004 quando sono stata in Chiapas e Yucatan. Il sito è famoso soprattutto per le sue sculture giganti, conosciute anche come gli atlanti.

Terminata la visita proseguiamo per la città di Tepotzotlan (praticamente uno scioglilingua) dove visitiamo una chiesa del XVIII secolo e un convento costruito dalla Compagnia del Gesù. Oggi è sabato e la piazza principale ospita un coloratissimo mercato con bancarelle di artigianato e tantissime cose da mangiare! Qua in Messico si mangia a qualsiasi ora del giorno.

In serata siamo quindi arrivati a Città del Messico dove resteremo fino al nostro rientro in Italia. Per cena siamo andate in un locale delizioso scovato su internet da una delle mie compagne di viaggio dove abbiamo mangiato tipico messicano con tanto di musica dal vivo: va da sé che siamo finite in pista a ballare salsa e rumba!

Serata piacevolissima, degna conclusione di un’altra bella giornata.

Giorno 6: alla scoperta di Città del Messico

Oggi dedichiamo la giornata a Città del Messico, girando per le sue vie, le sue piazze principali e la sua imponente cattedrale al cui interno si trovano centinaia di lucchetti attaccati, simbolo di una leggenda riguardante i pettegolezzi.

Nella piazza dietro la cattedrale restiamo a bocca aperta vedendo decine e decine di persone vestite da Maya, Aztechi, Toltechi, sciamani, in un putiferio di colori, musica e danze, ci sono pure stregoni che fanno riti di purificazione ai turisti con incensi ed erbe!

Visitiamo poi il Palacio Nacional che racchiude i murales di Diego Rivera, marito di Frida Kahlo. Nonostante la mia somma ignoranza in materia artistica, devo ammettere che i suoi lavori sono mozzafiato!

Proseguiamo con la visita del Museo della tequila e del mezcal con tanto di degustazione a stomaco vuoto: niente male! Per fortuna poco dopo ci aspetta il pranzo.

Il pomeriggio è stato semplicemente bellissimo. Liberi tutti, insieme ad altri 6 colleghi siamo andati a piedi al Castillo da dove si ha una bella vista sulla città, quindi con la metropolitana siamo andati nel centro storico per visitare la Casa de los azulejos e un’altra parte di città che non avevamo visto con la guida. Prendere la metro e mescolarmi con i locali è una cosa che mi piace fare ovunque vada, mi fa sentire una cittadina del posto in cui mi trovo!

Tra l’altro ho sempre sentito parlare di questa città come sporca, pericolosa e inquinata, io sinceramente l’ho trovata molto pulita, tranquilla e piena di vita!

Proprio vero che per giudicare qualsiasi cosa bisogna prima conoscerla.

Giorno 7: Santuario di Nostra Signora di Guadalupe e Teotihuacan

Oggi la giornata prevede la visita del Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, che sorge ove la leggenda narra ci fu una apparizione della Madonna nel 1531. A memoria dell’apparizione, sul luogo fu subito eretta una cappella, sostituita dapprima nel 1557 da un’altra cappella più grande, e poi da un vero e proprio santuario consacrato nel 1622. Infine nel 1976 è stata inaugurata l’attuale Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, uno dei luoghi di culto più visitati dell’America. Ogni anno la Basilica accoglie infatti più di 12 milioni di persone provenienti da tutto il mondo.

Proseguiamo quindi per il sito archeologico di Teotihuacan, in origine città precolombiana del Mesoamerica. Oggi è uno dei maggiori siti archeologici mesoamericani conosciuto per le sue imponenti piramidi e le pregevoli architetture. Oltre alle citate piramidi, Teotihuacan appare importante anche per il suo significato antropologico dovuto ai suoi complessi residenziali multi-familiari, al “Viale dei Morti” e per la piccola parte dei suoi vivaci murales eccezionalmente ben conservati.

Il sito copre una superficie totale di 83 chilometri quadrati ed è stato designato come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987. È il sito archeologico più visitato del Messico.

Oggi è l’ultimo giorno pieno in Messico, domani giornata di visite e volo di rientro alle 23.40 locali: quindi siamo rientrati un po’ prima per fare le valigie.

A domani per l’ultima giornata messicana!

Giorno 8: Città del Messico – aeroporto

La prima parte della giornata la dedichiamo alla visita del Museo Nazionale di antropologia della capitale. Un museo veramente bello ed interessante (nonostante io non sia una grande fan di musei e affini), il più importante di tutta la nazione, che vanta di 44.000 m² coperti, distribuiti in più di 20 sale, e 35.700 m² di aree esterne, incluso il cortile centrale, la piazza d’accesso e alcune parti unite intorno al museo. In tutti questi spazi si trova la maggiore collezione del mondo di arte precolombiana delle culture Maya, Azteca, Olmeca, Teotihuacana, Tolteca, Zapoteca e Mixteca.

Proseguiamo quindi per il quartiere di Coyoacan, che da solo varrebbe molto più del tempo che gli abbiamo dedicato. Qui si trova la casa dove hanno vissuto Frida Kahlo e Diego Rivera: fu proprio il marito, dopo la morte di Frida, a rendere pubblica la casa in omaggio alla moglie. La casa racconta la storia di questa donna dalla vita tormentata ma dalla personalità molto forte.

Finita la visita siamo arrivati in aeroporto: alle 23.40 infatti si torna a casa! Come per tutti i miei viaggi, da un lato sono molto dispiaciuta di lasciare questo paese davvero bellissimo e pieno di sfaccettature, dall’altro sono contenta di tornare a casa alla mia vita quotidiana, iniziando già a pensare ovviamente al prossimo viaggio!

Giorno 9: rientro in Italia

E anche questa bellissima avventura messicana è giunta al termine.

Ieri sera alle 21.40 sono arrivata a Genova dove mi aspettava una bellissima sorpresa (Davide) e oggi si torna alla solita vita.

Come sempre torno da un viaggio più ricca, non tanto nelle tasche quanto nelle emozioni, è stato un viaggio affascinante che mi ha permesso di scoprire una parte di Messico a me sconosciuta e che mi ha davvero stupita, lasciandomi bellissimi ricordi ed emozioni che cercherò di trasmettere ai miei clienti e che spero di aver almeno in parte trasmesso anche a voi che mi avete seguito.

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