Messico City-Playa del Carmen: un sacco di risate
Siamo partiti da Zurigo, il 5 febbraio, rischiando l’annullamento del volo perché nevicava l’inverosimile. Per fortuna dopo lo sgelamento delle ali siamo partiti per quel di Madrid e poi per Messico City. L’atterraggio durante il giorno sopra D.F. È stata la prima cosa mozzafiato: una distesa più che interminabile di case, palazzi, auto, strade … Di notte mi hanno detto che è ancora più affascinante. All’aeroporto ci aspettava Pepe, il futuro marito di Daniela, messicano doc, di buone maniere, simpaticissimo e ospitale come ogni messicano che si rispetti ! (Ciao Pepe, un abbraccio forte forte). Ci ha fatto attraversare la città, interminabile solo il centro, per giungere all’albergo. La fatica avanzava a grandi passi, ma abbiamo tenuto duro e siamo usciti per una cena spettacolare, a base di solo Messico, nel quartiere di San Angel, in una hazienda magnifica (consigliatissima !!) proprio accanto al museo di Frida Khalo. Distrutte, a letto alle 2 del mattino. Sveglia alle 5 (sempre del mattino !), grazie al fuso orario, e questo per alcuni giorni.
D.F. È una città di più di 22 milioni di abitanti, quindi sporca, inquinata, ma comunque con il suo fascino. Il palazzo nazionale con i murales di Diego Rivera è imperdibile. Lo zocalo con la sua mastodontica bandierona nazionale al centro e la cattedrale sono affascinanti, il castello rende l’idea dello smog che gira ed il museo antropologico è un vero schianto, tenuto benissimo. Bisogna dedicargli un po’ di tempo ! Piano piano incominciamo a comprendere la mentalità messicana … Ritardi, sieste, pigrizia … Ma sempre il sorriso sulle labbra ! Scorpacciata di pesce e di barzellette offerte gentilmente dall’amico e compagno di viaggio Simone.
Partenza per Cuernavaca, lasciando D.F. Di notte, alle spalle: sembra un oceano di luci. Qui abbiamo trovato le nostre camere, in un albergo molto speciale (hotel Villa Rosa, www.Tourbymexico.Com/morelos/cvca/hoteles/villarosa/villarosa.Htm): 15 stanze massimo, di cui 7 erano occupate da noi e dalla famiglia di Daniela, arrivati per il matrimonio.
Abbiamo trascorso 4 giorni indimenticabili con Daniela, la futura sposina, ticinese, compagna di avventure in collegio, espatriata per amore. (Ciao Dani, ti voglio un sacco di bene!). Vivere un matrimonio messicano è stata la seconda esperienza mozzafiato: li capisci cosa significa il matrimonio e gli dai un significato diverso da quello che è diventato ultimamente da noi ! Ti insegna a ricredere nell’amore puro e vero ! Cuernavaca in sé è molto affascinante, diverse chiese, mercati, piazze. L’ultimo giorno abbiamo rinunciato a Taxco per visitare Tepozlàn. Qui ho visitato la mia prima piramide Maya, con il piccolo particolare che abbiamo dovuto camminare su di una scalinata micidiale per 40 minuti (ritmo sfrenato, normalmente ci si impiega da 1 ora a 1 ora e mezza). Essendo domenica e la gente molto religiosa, c’era una processione di anziani, famiglie con bambini piccolissimi che salivano e scendevano in pellegrinaggio. Solo 3 turisti: io, Sara e Ale ! La vista panoramica e la piramide sono state appaganti. Discesa, pranzo con tacos, guacamole e la mitica birra Negra Modelo (che ci ha accompagnato da D.F. A Playa del Carmen, eccezionale !!), giro nel villaggio, al mercato e sorbetto al lime per rinfrescarci (con ovvie conseguenze, ma a cui poi ti abitui !). Visitatela Tepozlàn, bellissima. Trovate un contatto diretto con i Messicani.
Ritorno a D.F. Con il bus per il volo a Tuxtla, nel Chiapas (con evidenti muscoli attrofizzati dalla scalata alla piramide !!). Ritiro del nostro van che lasceremo solo a Playa. Visita al Canion del Sumidero. Molto suggestivo ed i coccodrilli ci sono veramente ! Dopo tornanti su tornanti eccoci arrivati a San Cristobal de las Casas, dove ci fermiamo 3 giorni. Qui ho lasciato la mia anima. L’atmosfera di San Cristobal ti rimane dentro per sempre. Non so spiegare cosa mi abbia colpito, credo l’umiltà di vita delle persone, le montagne, il verde degli alberi, quell’aria così mistica e carica di rispetto per i loro dei, i loro protettori. E così bello credere che qualcuno ci può proteggere …
Come tutti i turisti doc, non potevamo non visitare San Juan Chamula e Zinacatàn. Il primo villaggio è stranissimo, andateci con Mercedes, che trovate tutti i giorni nella piazza principale di S. Cristobal con un ombrello colorato (vedi Lonely Planet – guida per eccellenza). Dovete però avere uno spirito di chiesa o almeno credere nei valori della vita, altrimenti la visita con Mercedes potrebbe risultare pesante. Vero Simone ? Il poverino quasi si fa prete !! A me è piaciuta molto. Donna di grande carattere, non sottomessa al volere degli uomini padroni messicani, spirito libero. Zinacatàn è un paesello, niente più. A s. Cristobal merita sicuramente il mercato artigianale e il negozio degli artigiani locali (consiglio: se volete fare regali e passate dal Chiapas, fate tutti i vostri acquisti qui, perché c’è una grande scelta, soprattutto per tovaglie e cose del genere, ed è molto più conveniente che nello Yucatan, dove se possono ti derubano ! E’ incredibile la differenza, oltre alla scarsa scelta). Noi ragazze ci abbiamo lasciato un patrimonio a S. Cri. C’é un locale carino per bere qc la sera, dove c’è un internet point molto conveniente e confortevole, proprio in centro, è il zapatist bar. Per il resto razioni su razioni di colazioni messicane (adorabile il pan francés) e di guacamole, enchiladas, tacos con pollo, ecc… Ovviamente Simone non tralascia le barzellette, sempre affiancato dal fedele amico Danilo.
Il viaggio prosegue per Palenque giù e su tra montagne con molta molta vegetazione e topas che sono tutti concentrati tra S. Cri e Palenque credo, incredibile. Servono a rallentare, ma non solo, c’è il trucco, ad ogni paesello ci sono appostati i bambini e le donne a vendere frutta o bibite. Io, Laura e Simone abbiamo fatto quasi tutto il viaggio nell’economy class del nostro van, Simone nel cargo per la precisione, è stato troppo divertente ! Prima di arrivare a Palenque ci fermiamo per una visita velocissima ad Agua Azul e Misol-hà. Personalmente non mi fermerei per una sosta troppa lunga come molti fanno per il bagno ed il pranzo, sono bei posti da vedere, ma c’è altro che ci attende. Il sito di Palenque è qualcosa che ti si imprime nel cuore, la vegetazione, i suoni e i rumori della foresta, le costruzioni … Fantastico ! Partenza per Campeche, città di mare, e per Merida che non meritano particolare attenzione, se non per spezzare il viaggio come abbiamo fatto noi. Abbiamo visitato Uxmal, sito molto suggestivo, pieno di stupende iguane. Si incomincia a soffrire il caldo … Ma non ci fermiamo ! Tutti i siti li abbiamo visitati con una guida sul posto, che ritengo sia stata una scelta molto azzeccata. L’ultima tappa prima della sospirata settimana a Playa è stata Chichen Itzà. Bella, molto (ma Palenque resta Palenque). Questi Maya erano proprio dei geni.
Finalmente eccoci a Playa. Una settimana di chiappe all’aria presso la Posada del Capitan Lafitte (www.Capitanlafitte.Com). Geniale ! A 10 minuti dal centro in taxi (che costa poco) o con il piccolo van dell’hotel che giornalmente va a Playa, giusto per fare gli ultimi acquisti. La nostra Mery ha potuto così terminare il miliardo di acquisti fatti, per la gioia del suo bel fidanzato Danilo che cominciava ad odiare qualsiasi negozio con la scritta: souvenirs !!! Ovviamente Laura e Sara non sono state da meno.
Il Lafitte è un posto molto semplice, dove non bisogna farsi la doccia e mettersi in tailleur per andare a pranzare nella sala principale, dove nessuno ti rompe le scatole, chilometri di spiaggia e mangrovie da una parte e dall’altra. Rapporto qualità prezzo eccellente, specialmente se riuscite a riservare l’all inclusive. Durante la settimana abbiamo fatto una gita a Tulum: mare da brividi, acqua che sembra dipinta, e il sito è molto carino, anche se pieno di turisti, troppi ! Poi in catamarano con snorkeling annesso … WOW, WOW, WOW !!!! Questa gita la potete organizzare tramite Marzia (Ciao Splendida, grazie per le dritte, tutto fantastico, ottimo lavoro), la tour operator della Kuoni che visita il Lafitte tutti i giorni la mattina … Ne vale veramente la pena ed ogni dollaro che abbiamo pagato.
Il resto della settimana lo abbiamo trascorso al centro diving dell’hotel (www.Bluetracks.Net). Ho fatto il brevetto open della Padi. Il centro è giovanile, molto professionale e gli istruttori sono tutti belli e simpaticissimi. Abbiamo fatto mare e cenote. Bellissimo. Consiglio a tutti quelli che vogliono fare immersioni in questa regione di rivolgervi a questo centro. Troppo professionale e divertente ! (Bravi ragazzi, grazie di cuore !! Baci). Dopo tre settimane di cibo messicano tutti i giorni, arriva la dritta di Marzia che ci fa mangiare italiano a Playa. Ottimo.
La nostra esperienza termina qui. Il ritorno è stato drammatico a livello psicologico … Facce lunghe, il pensiero del ritorno al lavoro, sapendo che da 35 – 40 gradi, saremmo passati a -5 a Zurigo. Comunque tutti consapevoli del bel ricordo che sempre avremo di questo posto incantato, delle tante tante risate e barzellette offerte gratuitamente da Simone e Danilo, delle abbuffate di enchiladas e tacos, odori, colori, sapori …
Un abbraccio ed un grazie particolare ai miei amici di viaggio: Ale, Sara, Laura, Danilo, Mery, Laura e Simone e a tutti quelli che avranno la fortuna di visitare “el Mejico” ! Due righe anche per questo sito, che mi ha preparato al mio viaggio con tante raccomandazioni e consigli utilissimi. Trovo il sito interessantissimo, bravi, continuate così ! E voi continuate a condividere i vostri viaggi con turisti per caso.