Messico, amore a prima vista 2
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GIORNO 1
Partiamo da Roma e atterriamo a Città del Messico. In aeroporto incontriamo l’assistente che ci accoglie e ci accompagna all’Hotel Holiday Inn, davvero carino e molto pulito. Ci prepariamo per la prima serata e usciamo a girare un po’…dopo così tante ore di viaggio ho bisogno di sgranchirmi un po’ le gambe. Finito il giro, torniamo in albergo per dormire.
GIORNO 2
Torniamo in aeroporto per andare a Tuxtla Gutierrez e per trasferirci poi al Cañon del Sudimero. A Tuxla incontriamo la guida che ci accompagnerá per il resto del viaggio. Arriviamo al Cañon del Sudimero e cominciamo il tour in barca. Un canyon che toglie il fiato, davvero. È impressionante quanto siano grandi le pareti delle montagne, sembrava di stare quasi nel film “Il signore degli anelli: la compagnia dell’anello” quando attraversano il fiume con le barche dopo essere stati dagli elfi. Il tragitto dura all’incirca dure ore e ne vale davvero la pena, perché oltre alle montagne imponenti si vedono anche diverse piante che da noi non esistono e diverse specie di animali. Bello, bello! Arrivati a destinazione, scendiamo dalle barche per proseguire verso Chiapa de Corzo. Questa cittadina è la prima ad essere stata fondata dagli spagnoli in Chiapas ed è una meraviglia. Qui, nonostante l’influenza degli spagnoli, si possono vedere ancora le tradizioni vive della popolazione dello Chiapas. Dopo questa visita proseguiamo per San Cristobal de las Casas dove pernotteremo per due notti. Arrivati in hotel, ci prepariamo per una cenetta romantica nel centro città.
GIORNO 3
La mattina è dedicata esclusivamente alle località indigene di Zinacatan e San Juan Chamula. Non è la prima volta che vedo dei villaggi indigeni, ma ogni volta che li visito ne rimango affascinata e allo stesso tempo sorpresa. È fantastico come questi popoli riescano ancora a vivere con le loro tradizioni senza essere influenzati dalla modernità e dalla tecnologia. Finita questa visita al Messico tradizionale, torniamo a San Cristobal de las Casas per il tour della città. Un luogo che sente ancora l’atmosfera coloniale, protagonista di diversi conflitti dove naqua la rivolta zapatista. Sono rimasta affascinata dal Templo de Santo Domingo, una chiesa in stile barocco e che è..decisamente imponente! Adoro le costruzione in stile pompa magna, mi fanno sentire sempre in un luogo importante. Abbiamo visitato anche il mercato dove ci sono miriadi di cose e una più bella dell’altra. Per fortuna il mio compagno mi ha fermata dal comprare qualsiasi cosa, se no…acquistavo tutto il mercato! Una volta che finiamo con il giro, torniamo in albergo per farci una bella doccia e prepararci per la serata a San Cristobal. Per cena andiamo in un ristorante che si chiama El Fogon de Jovel, dove offrono piatti tipici della regione del Chiapas. Se andate a San Cristobal, vi consiglio di mangiare qui, noi ci siamo trovati davvero bene e la cucina era ottima.
GIORNO 4
Dopo una bella colazione abbondante è ora di lasciare l’hotel per andare alle cascate di Agua Azul. Una volta arrivati, non possiamo non restare estasiati di fronte a questo scenario: un parco con più di 500 cascate con diverse altezze. Uno spettacolo naturale che non ha eguagli, davvero. Abbiamo anche la possibilità di fare un bagno in piscine naturali, che si trovano nel parco. L’acqua è stupefacente, ha un colore di un blu unico e proprio per questo motivo le cascate portano il nome di Agua Azul. Dopo questo panorama incredibile proseguiamo verso Palenque. La guida ci dice che abbiamo il pomeriggio a disposizione e così, dopo aver lasciato i bagagli in hotel, ci facciamo una romantica passeggiata nella città. All’ora di cena vaghiamo un po’ alla ricerca di un ristorante che ci attiri e alla fine capitiamo a La Selva, un ristorante titpicamente turistico dove offrono diverse specialità davvero buone. La pancia di sicuro non si è lamentata. Dopo esserci riempiti per bene, torniamo in hotel.
GIORNO 5
Palenque non è solo città, ma è famosa anche per il suo sito archeologico. La nostra mattina è dedicata per l’appunto alle rovine di Palenque che si trovano a 7 km dal centro. Il luogo è straordinario, templi immersi negli alberi e ancora ben conservati. Il mio preferito è stato il Tempio delle Iscrizioni, qui infatti si può trovare la seconda iscrizione (o geroglifico) più lunga del mondo Maya, uno spettacolo da togliere il fiato. A quanto pare questo tempio era la tomba del re Pakal. Qui si può trovare la sua cripta, con diversi stucchi che raffigurano i suoi predecessori. Ahh sì, quanto mi piace la storia del mondo Maya! Dopo aver visitato la zona archeologica, partiamo per Campeche. Qui ci dedichiamo ad un tour della città e la nostra guida ci spiega tutto, senza tralasciare particolari importanti. Devo dire che è molto interessante ascoltarlo, perché oltre alle solite spiegazioni ci racconta aneddoti che rendono il giro più interessante. Campeche, prima dell’arrivo degli spagnoli, era un villaggio di pescatori che divenne in seguito uno dei punti più importanti per il commercio con l’Europa via mare. La città è protetta dalle mura perché ai tempi dei conquistadores, la città venne presa d’assalto dai pirati diverse volte. Finito il nostro fantastico City Tour restiamo in centro per cenare in un ristorantino. La guida ci suggerisce di andare a mangiare a La Parrilla e a nostra volta consigliamo a chi sta leggendo di fermarsi qui nel caso in cui passate da Campeche. Hanno diversi piatti e tutti molto buoni, c’è l’imbarazzo della scelta. Noi abbiamo preso un menu per 2 persone.
GIORNO 6
Al mattino ci svegliamo carichi di energia per intraprendere un’altra giornata all’insegna dei Maya. Oggi è la volta di Uxmal, un sito archeologico non tanto distante da Merida, la capitale dello Yucatan. La guida ci spiega che questa zona è costruita in stile Puuc. I Puuc sono una civiltà che vissero prima dell’arrivo degli Itza, la civiltà da cui prende poi il nome Chichen Itza. Arrivati alle rovine rimaniamo estasiati per lo spettacolo che ci attende. Costruzioni che riportano sempre la figura del Dio della pioggia: Chac. A questo proposito, la guida ci spiega che questo sito non ha cenotes (grotte con acqua dolce) e che quindi questa può essere la motivazione della presenza della figura del Dio Chac. La piramide più imponente, sicuramente, è quella dell’Indovino, alta 35 cm con una forma diversa dalla piramide originale. Questa piramide ospita ben 5 templi, una cosa che sembra del tutto assurda perché come hanno fatto a costruire 5 templi in una piramide sola? Bah..la storia ogni tanto rimane un mistero. Finita la visita ad Uxmal ci dirigiamo verso Merida, fondata dallo spagnolo Francisco de Montejo. Lasciati i bagagli in albergo, andiamo in centro per cominciare il nostro City Tour dove abbiamo la possibilità di vedere la Plaza Grande, il Palacio Municipal, la Casa de Montejo (casa dei governatori spagnoli) e la cattedrale. Una città davvero bella, tutta in stile coloniale e che oggi è molto importante a livello industriale. Una visita a questa capitale vale davvero la pena! Rientrati in hotel facciamo una doccia veloce per poi goderci la serata a Merida. Camminando per le vie di Merida vediamo un ristorante che si chiama Bravo Tapas, si trova su una terrazza e decidiamo così di fermarci lì. La scelta risulta essere ottima, il menu e il servizio sono molto buoni. Dopo cena continuiamo il nostro giro per le vie per poi tornare infine in albergo a dormire.
GIORNO 7
Una volta che siamo pronti, dopo aver fatto colazione e aver fatto chek-out, partiamo per Chichen Itza. Sito archeologico dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco e una delle sette meraviglie del mondo moderno. Proprio così. La prima cosa che si può dire di Chichen Itza, è che è davvero enorme e troppo affollato. Qui ci sono decisamente troppi turisti e per di più, un sacco di venditori ambulanti che non ti mollano. Per fortuna avevamo la guida che ci aiutava! Ma torniamo alla nostra visita. L’edificio che mi rimarrà sicuramente impresso di più è El Castillo. Una piramide con quattro scalinate che contano ben 365 gradini, non è sorpendente? I Maya, un mistero e un mondo del tutto affascinante, molto meglio degli astronomi che ci sono al giorno d’oggi. Per la gioia del mio compagno andiamo anche a vedere il campo del gioco della palla, il più grande di tutta l’America e fa strano pensare a come giocavano i Maya. Altro che San Siro o lo Stadio Olimpico, dove basta calciare una palla in una porta, qua dovevano beccare un anello che si trovava a diversi metri di altezza. Ehh, hai voglia! Addirittura qui, il perdente veniva sacrificato e quindi ucciso, una cosa che a mio parere ha del macabro. Dopo la visita all’ultimo sito archeologico, partiamo per Playa del Carmen, dove ci aspetta una settimana di totale relax.
GIORNI 8-14
Arrivati a Playa del Carmen, salutiamo la guida e andiamo nel nostro albergo, prenotato con Karmatrails. L’hotel si chiama Hacienda Paradise e si trova vicino al centro. Un albergo davvero carino e molto pulito. Le colazioni sono davvero buone.
Le nostre giornate passano nel puro ozio, la mattina andiamo in spiaggia, per pranzo ci rintaniamo in ristoranti per qualche ora e verso le 15 torniamo in spiaggia. Alla sera ci lasciamo sorpendere dalla 5º Avenida e dalla sua vita notturna, tra ristoranti con mariachi che arrivano a suonare canzoni bellissime e diversi bar che offrono di tutto e di più.
L’ultimo giorno si avvicina e siamo pronti per lasciare ancora una volta questo Paese incredibile, con la promessa di tornarci e visitare il Nord.
Per queste due settimane dobbiamo ringraziare Karmatrails e l’assistenza fornitaci per tutto il periodo. Sono sempre stati molto professionali gentili durante il viaggio. Senza la loro organizzazione, non avremmo potuto fare di meglio e ci piace il fatto che non sia una vacanza da “prendi un biglietto aereo e vai..” perché in quel caso non sai dove vai e dove alloggerai.
Io consiglio vivamente l’agenzia per chi vuole essere sempre sicuro di avere un tour organizzato, in modo da non avere altri pensieri per la testa, ma semplicemente di godersi la propria vacanza.
Grazie e alla prossima!