Mercatini di natale in germania 2

Partenza all’alba (6.30) dall’aeroporto di Orio al Serio con destinazione Frankfuhrt Hahn, volo tra i più tranquilli, tanto che non mi sono accorta che eravamo atterrati! Il tutto dura meno di un’ora ed è il volo più breve che abbia mai fatto. Ritiriamo i bagagli e andiamo al banco della Hertz, dove avevamo prenotato una macchina via...
Scritto da: *swan77*
mercatini di natale in germania 2
Partenza il: 08/12/2006
Ritorno il: 10/12/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Partenza all’alba (6.30) dall’aeroporto di Orio al Serio con destinazione Frankfuhrt Hahn, volo tra i più tranquilli, tanto che non mi sono accorta che eravamo atterrati! Il tutto dura meno di un’ora ed è il volo più breve che abbia mai fatto.

Ritiriamo i bagagli e andiamo al banco della Hertz, dove avevamo prenotato una macchina via Internet.

Ci danno una Ford Fiesta, ma dobbiamo aspettare perché avevo messo come ora di arrivo le nove e invece sono solo le otto, uffa! (E non si sgarra, se ho detto alle nove, alle nove la prendo, non c’è nessuno sconto).

Girelliamo in aeroporto in attesa che arrivi la macchina, che, fortunatamente, è pronta qualche minuto prima.

La macchina ha solo nove chilometri e il tipico odore di nuovo! Studiamo la cartina e si parte, destinazione Wurzburg, prima di raggiungere la meta finale che è Rothenburg ob der Tauber, che tutti dicono essere il posto più bello dove visitare i mercatini di Natale.

L’autostrada non è molto affollata, anche se piove a dirotto e non si vede nulla (piove & ci sono le nuvole basse, quindi il tempo peggiore per muoversi, per fortuna non nevicava!).

Riusciamo faticosamente ad arrivare a Wurzburg nel giro di un paio d’ore o qualcosa di più, ascoltando canzoni in tedesco.

Entriamo in città e riusciamo a trovare i mercatini, parcheggiando, a pagamento, appena sotto.

Sbuchiamo in piazza, per fortuna ha smesso di piovere e siamo accolti da una vera atmosfera natalizia! Ci sono tantissime casette che vendono articoli natalizi, molto belli e soprattutto diversi da quelli che abbiamo visto finora! Abbiamo fatto un po’ di acquisti, abbiamo mangiato pane e wurstel come tutti quanti e abbiamo passeggiato nelle zone del centro, fino al ponte, dal quale la vista è davvero suggestiva.

Abbiamo anche visitato la Residenz, che non è certo paragonabile ai palazzi viennesi, ma a me piacciono sempre questi edifici che hanno visto tanta storia (questo è stato semidistrutto durante la seconda guerra mondiale).

Questa cittadina ci è piaciuta davvero molto, non avevamo grosse aspettative, ci siamo fermati solo perché era di strada, ma è stata una bella sorpresa! Nel tardo pomeriggio torniamo in autostrada per andare a Rothenburg, che dista circa 60 km.

Troviamo con facilità il nostro albergo, appena fuori dalla porta (il nome è Rodertor).

Da fuori è davvero carino, peccato che la nostra stanza sia in una dependance all’interno delle mura, sopra un ristorante italiano e che non sia molto bella (anzi, molto tetra e triste), però è pulita.

Non che ci aspettassimo granché, considerato quello che abbiamo pagato, solo che le foto su Internet erano ben diverse e ci sentiamo un po’ presi in giro (potevano dirlo che avevano anche un altro edificio).

In ogni caso, ci siamo riposati per un’oretta e poi siamo andati a cercare un ristorante (erano circa le 19.30), ma erano tutti pieni! Allora ci siamo rintanati nella pizzeria italiana (cosa che di solito non facciamo MAI), dove abbiamo mangiato una pizza che, in effetti, a voler guardare, ricordava una pizza nella forma, ma non in tutto il resto. Eppure è passato il pizzaiolo, ed era un italiano! Poverino, come l’hanno convinto a cucinare quelle cose e spacciarle per pizza? Che triste destino! Dopo aver cenato, abbiamo fatto un giretto breve fino alla piazza dei mercatini e poi siamo andati a nanna.

Il mattino dopo il tempo era nuvoloso, ma non pioveva.

Dopo la colazione, preparata nell’edificio principale, ci siamo imbacuccati e siamo andati alla scoperta di questo immenso villaggio natalizio.

La cornice era splendida, un paesino medievale fortificato, con i tipici edifici con i tetti spioventi, pieno di negozi che esponevano solo merce natalizia, tutti decorati e illuminati.

Era uno spettacolo.

I mercatini aprivano alle 10.30, quindi in attesa abbiamo fatto dentro e fuori i negozi, e ogni volta uscivamo con dei pacchettini nuovi. Non si può resistere, anche se a casa siamo pieni di decorazione e l’albero di Natale sta per crollare dal peso, ma erano troppo belli.

C’erano talmente tante cose che, a un certo punto, diventava quasi difficile scegliere. Troppa scelta, troppi luccichii, ma soprattutto TROPPA GENTE.

C’era addirittura la coda per entrare nel negozio di Kathe Wolfhart, che credo sia il colosso tedesco del Natale. All’entrata si pagava 1€ che veniva dato in beneficenza.

Da qui si accede al museo del Natale, molto bello nella ricostruzione storica dalla diffusione dell’albero di Natale e delle decorazioni.

All’uscita si doveva per forza passare dal negozio, gremito come non so cosa (avevano acceso l’aria condizionata tanto caldo faceva!), tutti bloccati perché ci si fermava continuamente a guardare questo o quello. Nonostante la ressa, vale davvero la pena per la scenografia.

All’uscita abbiamo deciso di spostarci all’esterno del paese, per riprenderci e siamo entrati nel museo criminale, molto interessante per quanto riguarda i mezzi di tortura (che impressione…).

All’uscita ci siamo buttati nei mercatini veri e propri, che partivano dalla piazza e si snodavano attraverso alcune vie intorno. Dagli altoparlanti usciva una musica natalizia, altri cori dal vivo in piazza, Babbo Natale che si faceva fotografare, era tutto perfetto (anche se, dopo un po’, secondo me, stufa).

Siamo entrati anche nel negozio degli orsacchiotti, ho preso delle tazze bellissime, di cui faccio collezione.

Abbiamo mangiato con un wurstel lunghissimo dentro un panino minuscolo.

Ma eravamo davvero stanchi, allora siamo tornati in albergo, a riposare e a lasciare i pacchetti.

Dopo un’oretta siamo usciti di nuovo, sono seguiti altri acquisti e una passeggiata per i vicoli mentre calava la luce e imbruniva, con il conseguente risalto di tutte le lucine.

L’atmosfera era ancora più bella! Siamo entrati a bere un bicchiere di tè (sì, era proprio in un bicchiere) in un bar con un’enorme libreria.

All’uscita nuova passeggiata, nuove foto con il buio e poi siamo andati subito a mangiare (eh, questa sera non ci fregano!). Abbiamo preso una Wienerschnitzel che altro non è che cotoletta alla milanese, davvero molto buona.

L’unica pecca era che le cameriere non sorridevano neanche a morire, tanto che abbiamo pensato che se fa così schifo quel mestiere potevano anche fare qualcosa d’altro! In effetti, abbiamo incontrato sia gente gentilissima, che pezzi di marmo impassibili. E non sempre parlavano inglese, quindi ho dovuto inserire qualche parolina di tedesco (cosa che detesto perché mi vergogno).

Dopo cena siamo andati di nuovo a fare un giretto, il paese era quasi deserto ed era ridiventato quasi umano! Ultime foto e poi a nanna.

La domenica, dopo colazione e dopo aver pagato l’albergo, abbiamo ripreso la macchina e siamo andati a Magonza. Abbiamo fatto benzina in autostrada e il cassiere ci ha regalato un calendario dell’avvento con i cioccolatini. Troppo buoniiiiiiiiiii.

Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più da Magonza, ma ci ha un po’ deluso.

A parte il fatto che era tutto chiuso e non c’era anima viva, nemmeno il mercatino mi è piaciuto molto, c’erano molti banchetti di cibo e bevande e non molta scelta di articoli natalizi. O forse è stato perché il meglio l’avevamo già visto.

Siamo entrati nel duomo immenso, ma dopo un po’, a causa del freddo che era diventato più intenso, abbiamo preferito dirigerci subito verso l’aeroporto.

Abbiamo visto un paesino molto caratteristico dall’autostrada, siamo usciti, ma ci siamo accorti che si doveva prendere il traghetto e attraversare il Reno, ma abbiamo lasciato perdere, per paura di non fare in tempo.

Abbiamo riconsegnato la macchina e siamo entrati in aeroporto aspettando pazientemente che chiamassero il nostro volo, che è partito in orario ed è giunto a Bergamo senza troppi scossoni.

Per concludere, il bilancio è molto positivo, questo miniviaggio in Germania ci è piaciuto davvero molto e finalmente possiamo dire di aver visitato dei mercatini natalizi degni di questo nome, non come quelli visti in passato.

E poi io vado matta per la Germania, che mi piace in ogni stagione!



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