Meravigliose Hawaii: Maui, Kauai, Big Island

A spasso tra vulcani, mare e natura strepitosa
Scritto da: Aletag
meravigliose hawaii: maui, kauai, big island
Partenza il: 19/06/2016
Ritorno il: 06/07/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
Per le nostre vacanze estive, io (Alessandra) e Fabio, insieme a Tiziana e Dario, decidiamo di concretizzare un’idea già nata da tempo: le meravigliose Hawaii, organizzate in maniera autonoma e senza agenzia, come piace a noi!

Abbiamo in totale 15 notti a disposizione e decidiamo di distribuirle in modo equo tra tre isole: Maui, Kaui e Big Island.

Di seguito il diario del nostro viaggio, giorno per giorno, augurandomi che possa contenere notizie utili per chi deciderà di organizzarlo.

19/06/2016: VOLO ROMA-MAUI

Stamattina alle 10.10 abbiamo il volo da Roma-Fiumicino a Maui, con scalo a Los Angeles. Volo acquistato sul sito KLM, di cui non siamo pienamente soddisfatti, perché prima della partenza ha modificato due volte lo scalo del volo del ritorno, rendendolo un po’ più “scomodo”, e perché opera con Alitalia, che ha dei sedili a dir poco scomodissimi. Arriviamo a destinazione la sera dello stesso giorno (grazie alle 12 ore di fuso orario!) alle 20.30.

Passiamo da Alamo a ritirare il nostro bel Suv e poi ci dirigiamo al “Nona Lani Cottages” di Kihei (molto consigliato), dove facciamo il self check-in, ossia troviamo una chiave temporanea in alcune cassette che si aprono tramite un codice fornito al momento della prenotazione. I cottages sono molto carini, immersi in un giardino bellissimo e ad un passo dal mare, anche se in quel punto non è proprio il massimo.

20/06/2016: WEST MAUI

Stamane passiamo all’ufficio del Nona Lani Cottages a ritirare le chiavi definitive. La signora della reception è molto gentile e simpatica… pensa che gli italiani siano spesso in vacanza… mah! Per prima cosa, visto che i cottages sono dotati di cucina, vogliamo passare ad un supermercato per fare un po’ di spesa (facendo in questo modo quasi per tutta la vacanza, abbiamo risparmiato un bel po’!) . A Kihei c’è un supermercato molto rifornito, si chiama “Times” e così i pasti almeno dei prossimi tre giorni sono sistemati. Possiamo dunque iniziare la nostra esplorazione dell’isola. L’idea è quella di percorrere la parte west di Maui e di arrivare fino a Nakalele Poin per poi tornare indietro, visto che la Alamo ci ha avvisato che dopo quel punto non c’e’ copertura assicurativa, anche perché la strada diventa sterrata e pericolosa.

Percorriamo in macchina la strada che porta a Lahaina e proseguiamo facendo svariate soste nei punti che più ci piacciono. Cominciamo a realizzare che siamo alle Hawaiiiiiii!!!! Cominciano ad apparire palme, hibiscus e fiori di frangipane, gialli, fuscia, uccellini dalla testa rossa, onde.. è tutto incredibilmente vero!

Avevo letto di un “coastal trail” da Fleming Beach a Kapalua Bay (circa 3 miglia one way), che mi incuriosiva.

Ebbene si, bellissimi i fiori e le palme, bellissimi gli uccellini dai colori sgargianti, ma le indicazioni stradali lasciano molto a desiderare. Si può dire che sono segnalate bene solo le cittadine o le spiagge principali, ma per il resto…

Direi quindi assolutamente per caso, troviamo Fleming Beach e parcheggiamo la macchina per percorrere almeno un tratto del sentiero. La spiaggia è caratteristica, turisti e locali giocano con le onde, il life-guard dotato di microfono è attentissimo a tutto, ci sono le docce, i bagni, dei tavolini da pic-nic, praticamente come in quasi tutte le spiagge che vedremo.

Il sentiero inizia tra i campi da golf del bellissimo Resort Ritz Carlton e continua attraverso spiagge, scogliere, passerelle.. molto piacevole! Al ritorno mangiamo i nostri panini sui tavolini ombreggiati di Fleming Beach.

Continuiamo poi la strada, aspettandoci di incontrare il Faro di Nakalele Point e, da lì a poco, l’inizio dello sterrato. Continuiamo continuiamo e … nulla, né il faro (appunto, dove sono le indicazioni stradali??), né la strada sterrata….Inconsapevolmente percorriamo tutta la strada vietata da Alamo (la Kahekili Hwy).. si è vero, è molto stretta e ha molte curve, ma è perfettamente asfaltata. Mah!

Arriviamo fino a Iao Valley, dove c’è un sentierino di circa mezz’ora da dove si scorge la caratteristica principale del parco, il needle, ossia il pinnacolo che si erge per 360 metri dal fondovalle.

Prima di rientrare al cottage ci fermiamo a percorrere un altro bel sentiero poco fuori Kihiei, che passa attraverso una riserva ornitologica.

Soddisfatti della nostra prima giornata hawaiana, prepariamo una bella cenetta (con pasta Barilla!) e andiamo a riposare.. domani ci aspetta il vulcano J

21/06/2016: HALEAKALA NATIONAL PARK

Oggi l’intera giornata è dedicata all’Haeleakala, bellissimo!!! Si arriva al parco in circa un’ora e mezza da Kihei. All’ingresso decidiamo di acquistare l’annual pass che, per 25 dollari (anziché i 20 per l’accesso a questo solo parco), consente la visita anche di Volcano National Park e di Pu’uhonua o Honaunau National Historic Park, entrambi a Big Island, che abbiamo in programma.

Lungo la strada per arrivare al Visitor Center, ci sono diversi lookout da cui si possono scorgere dei magnifici panorami: si vedono le nuvole dall’alto, dopo averle “attraversate”, come fossero morbide torte alla panna.. Si arriva anche ad un Headquarter, in cui si possono prendere delle mappe e chiedere delle informazioni ai ranger.

Dal Visitor Center, a 3055 mt slm, partono diversi sentieri, tra cui lo Sliding Sand Trail, che è qualcosa di meraviglioso! Il percorso scende nel cratere ora inattivo del vulcano (l’ultima eruzione risale al 1790), tra coni di cenere rossa e delle piante autoctone, le “silversword”, di color argento, che brillano al sole appunto come “spade d’argento”.. sembra di essere in un immenso giardino botanico! Percorriamo il sentiero fino all’incrocio con Halemau Trail e Kapaloa Cabin, impiegandoci circa 2 ore e mezza, con tantissime soste-foto. Lì mangiamo i nostri panini, mentre Fabio giocherella con una specie di fagiano con al seguito i suoi pulcini.

Impieghiamo più o meno lo stesso tempo per tornare indietro, che fatica la risalita, ma ne vale davvero la pena! Non lo dimenticherò mai le silversword!

Tornando verso l’Headquarter ci fermiamo per percorrere un altro breve sentiero, Hosmer Grove, che passa in un boschetto, dove vive il Liwi Bird, uccellino tutto rosso tipico di queste parti. .. gli uccellini cinguettano allegri.. chissà forse anche lui?!

Rincasiamo e consumiamo la nostra seconda cenetta hawaiana.

22/06/2016: ROAD TO HANA

Stamattina si parte per uno dei posti che, insieme al precedente, vengono annoverati tra i “must see” di Maui, la Road to Hana. Dopo il paesaggio lunare e brullo, le ceneri, il rosso, il marrone, l’argento di ieri….oggi foresta tropicale! La costa orientale è infatti la parte più umida e piovosa dell’isola, il che permette appunto questa rigogliosissima vegetazione.

La Road to Hana è indescrivibile: un susseguirsi di curve e ponti a sensi unico, che costeggia il mare, con tantissimi punti panoramici.

Come suggerito in tutte le guide e i racconti di viaggio, facciamo il pieno di benzina a Paia, visto che la pompa successiva è ad Hana.

Ci fermiamo in tutti i punti panoramici possibili, forti del fatto che abbiamo prenotato la notte ad Hana (al consigliatissimo “Hana Kai Maui”) e quindi non dobbiamo affrettarci per tornare alla base in giornata!

Le soste che facciamo sono: Ho’okipa Beach Park, la patria dei surfisti.. si, forse in un altro momento, magari in inverno.. ora ce ne sono solo due e le onde non sono proprio da capogiro! Avevamo letto di un punto particolare, poco più avanti, (“The Jaw Break”, con una piccola deviazione dalla road to Hana) dove, per la particolare conformazione del fondale, le onde dovrebbero essere le più alte della zona. Però, dopo essere finiti lungo una strada piena di buche all’interno di uno sfasciacarrozze locale, decidiamo di tornare indietro!

Tappa successiva le Twin Falls: in realtà il percorso per arrivarci è molto carino, tra le palme e i banani, ma per le cascate ci vuole un po’ di immaginazione J.

Poco più avanti, a Huelo Outlook c’è un piccolo punto panoramico che offre un bello scorcio di mare, e c’è un baracchino che vende ogni genere di frutta tropicale.

Lungo la strada cominciamo ad avvistare i primi bellissimi eucalipti arcobaleno! Dopodiché incontriamo un tipo con dei pappagalli colorati che fa fare (a pagamento) delle simpatiche foto.. ma c’è un po’ troppa fila.. e poi comincia a piovere.. è normale in quel tratto di strada, ma la pioggerellina in genere dura poco e lascia il posto ad un cocente sole! Ci fermiamo anche per percorrere un bel sentierino tra la vegetazione.. bello ma tanto tanto fango.. al termine pesiamo 2 chili in più, tutti attaccati alle suole!

Next stop Kaumahina State Wayside Park, dove si può fare una sosta sia per i bagni pubblici, sia per sgranchire un po’ le gambe, sia per un bellissimo punto panoramico.

Dopo Hounamaha Bay si arriva alla penisola di Ke’anae, dove c’è l’imperdibile Arboretum: qui ci sono molti eucalipti arcobaleno e dei fiori bellissimi,tra cui il “white (ma è fuscia!) bird of Paradise”.

Arriviamo alla Halfway to Hana, con foto di rito.

Dopo le Waikani Falls, si arriva al Pua’a Kaa State Wayside Park, dove ci sono dei tavoli da pic nic (ne approfittiamo per la pausa pranzo) e una piscina naturale creata da delle cascatelle, dove volendo si può fare il bagno.

A seguire Makapipi Falls e, a mio (anzi nostro!) giudizio il vero e proprio highlight della Road to Hana, il posto per cui le guide direbbero “da solo vale il viaggio”: il Wai’anapanapa State Park.. per quanto i suoi caratteristici colori possono rapire lo sguardo, definirei questo punto come il blu del mare, il nero della spiaggia, il verde della vegetazione, il tutto all’ennesima potenza! Qui si puo’ sia percorrere un trail lungo la costa, con dei panorami mozzafiato, sia riposarsi in spiaggia, sia vedere delle grotte.

Arriviamo poi ad Hana e andiamo a cercare la Red Sand Beach. Trovarla è difficile, non essendo segnalata. Senza i miei appunti probabilmente la staremmo ancora cercando. Comunque bisogna andare fino alla scuola di Hana (il villaggio è piccolino, non è un problema trovarla.. in genere le scuole sono degli edifici verdi), sulla sua destra c’è un prato, in fondo al quale parte un piccolo sentiero che, in circa 10 minuti, porta alla spiaggia. Molto bella e suggestiva, è sotto un costone rossiccio, e anche la sabbia lo è. Peccato che nel frattempo si è un po’ riannuvolato e ricomincia a pioviccicare…

Facciamo un po’ di spesa in un “supermercato” e arriviamo al nostro Hana Kai Maui, molto carino e dotato di ogni confort.

23/06/2016: SEVEN SACRED POOLS, PIPIWAI TRAIL E BACK TO PAIA E KIHEI

Stamattina entriamo all’Haelakala National Park (che ha due accessi, quello di ieri lato vulcano e uno lato Seven Sacred Pools. Le due parti non sono comunicanti tra di loro). Questa parte, in particolare da Hana a qui, è probabilmente la più bella dell’isola, sarà che è più isolata, sarà che la godiamo perché abbiamo tempo, sarà che non c’è molta gente…

All’ingresso del parco ci sono due sentierini di circa mezzo miglio ciascuno. Percorriamo subito quello che costeggia le piscine, che sono delle pozze di acqua create da delle cascatelle, dove in teoria si potrebbe fare il bagno.

Il ranger però ci comunica che per oggi sono previsti dei “flash floods” e quindi non ci si può avvicinare troppo, per questioni di sicurezza, se non per fare qualche fotografia. Molto carino!

Dopodiché ci aspetta il Pipiwai Trail, per arrivare alla stupenda foresta di bamboo. Il sentiero è di circa 4 miglia e ha un dislivello di 800 piedi. C’è parecchia umidità e non c’è spray anti-zanzare che tenga… pizzicheranno!

In circa un’ora e mezza, al di là di un ponticello su un torrente, cominciano ad apparire i bamboo.. e ce ne sono sempre di più, sono altissimi, tantissimi, in alcuni punti sono talmente fitti che fanno quasi buio. E quando soffia il vento, fanno un rumore particolare. E’ emozionante!

Nell’ultimo tratto di sentiero si può, volendo, attraversare un torrente a arrivare dritti dritti sotto alle Waimoku Falls., alte 122 mt. Ci siamo tolti gli scarponi e l’abbiamo fatto! Un gran senso di libertà, un posto che ricorderò per sempre!

Torniamo indietro, verso l’ingresso del parco nazionale e percorriamo anche il sentiero che costeggia il mare, bellissimo anche questo. Tra l’altro le Seven Sacred Pools si vedono meglio lato mare.

Si è fatta l’ora di pranzo e decidiamo, dopo un panino, di rincamminarci pian piano verso Kihei.

Facciamo una tappa per un gelato rinfrescante ad Hana e un’altra ad Hamoa Beach.. che bella che è! Il mare è un po’ mosso, la spiaggia molto lunga e, al termine, una prateria con delle mucche al pascolo! Un paesaggio quasi irreale.

Torniamo al Nona Lani Cottages per una doverosa doccia. Per l’ultima sera abbiamo prenotato solo le stanze Suite senza cucina, per cui riusciamo per cena, direzione Lahaina.

Al Nona Lani sono stati molto gentili, ci hanno fatto trovare le valigie direttamente in camera e ci hanno lasciato la chiave il giorno prima. Le suite sono molto belle, è molto piacevole farsi la doccia con due pareti di vetro, intravedendo i fiori del giardino.

Lahaina è molto graziosa e vivace. Sul lungomare ci sono tantissimi negozietti di arte e di souvenir, che chiudono alle 11.. e naturalmente un po’ di shopping è d’obbligo!

Mangiamo a “Cheesburger in Paradise”, un ristorantino molto carino, con musica dal vivo e una terrazza sul mare. Hamburger e birra locale a prezzi molto accessibili. Di sottofondo delle musiche americane orecchiabilissime.. mi sembra ancora di sentir cantare a squarciagola dagli americani, e da noi nel ritornello, “America Pie” di Madonna.

Andiamo anche a vedere il banyan tree più grande degli Stati Uniti, che è semplicemente spettacolare.

Rincasiamo, semi-distrutti prepariamo le valigie .. domani si va a Kauai! J

24/06/2016: MAUI E VOLO PER KAUAI

Il volo è nel primo pomeriggio, per cui sfruttiamo la mattina per fare qualche altro giretto.

Purtroppo nei giorni scorsi non siamo riusciti a visitare la zona costiera a sud di Kihei, per cui andiamo a dare un’occhiatina… che gran bella zona! Man mano che ci si avvicina a Wailea, appaiono dei resort bellissimi, con campi da golf a perdita d’occhio, è tutto estremamente curato.

Arriviamo fino a Big Beach, che è davvero fantastica! Peccato non potersi fermare a lungo.

Ci dirigiamo poi alla piantagione di lavanda di Kula (Ali’i Kula Lavander), dalla quale avevamo letto che si vedevano i campi di lavanda con alle spalle il paesaggio dell’Haelakala. Si, carino, ma il vulcano è coperto dalle nuvole e la lavanda non è pienamente fiorita, per cui non è esattamente quello che speravamo.

Ultima tappa di Maui Makawao, un caratteristico villaggio, dove acquistiamo qualche souvenir!

E’ proprio arrivato il momento di salutare Maui, nel pomeriggio abbiamo il volo per Kauai, the Garden Island!!

Arriviamo sotto una pioggia abbastanza battente. L’isola ci appare incredibilmente verde.. e ci sorprende vedere galli, polli e galline con pulcini al seguito ovunque, a cominciare dall’uscita dell’aeroporto e, ce ne accorgeremo poi, in spiaggia, lungo la strada, sui prati… troppo simpatici!

Facciamo subito spesa in un supermercato enorme vicino l’aeroporto e andiamo al “Suite Paradise” di Poipu, dove abbiamo a nostra disposizione un appartamento dotato di qualsiasi confort, compresi lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, teli mare, bagno in camera, ecc ecc, sicuramente da consigliare (pur se, nell’altra stanza da letto ci viene detto di alcuni piccoli difetti).

25/06/2016: NORD KAUAI

Stamattina, poiche’come a Maui, ieri sera abbiamo fatto il self check-in, alle 8 passiamo in reception per la registrazione.

Partiamo per un giro di perlustrazione, direzione est e poi nord. Ci dirigiamo quindi verso Wailua, dove avevamo letto che si possono fare dei tour in canoa lungo il fiume. Andiamo ad informarci ma.. nulla…. ci viene detto che a causa delle abbondanti piogge di ieri, il fiume è in piena e per ragioni di sicurezza niente canoe! Peccato, è veramente un bel posto!

Stiamo imparando che bisogna essere molto flessibili qui alle Hawaii e non sempre qualcosa di programmato si può poi veramente fare perché tutto dipende dal tempo, le piogge, i vulcani… Quindi sempre avere un piano B nelle tasche!

Proseguiamo lungo la costa e in prossimità di Kapa’a scorgiamo un bellissimo sentiero costiero: da queste parti il mare ha onde abbastanza potenti e rimanere ad osservarle affascina ed incanta!

Poco più avanti ci fermiamo in un baracchino che vende frutta del posto e succhi e ci prendiamo un succo alla canna da zucchero, che avevamo già assaggiato in altri posti tropicali, e una gustosa papaia, attorniati dagli immancabili e onnipresenti galletti.

Arriviamo a Kilauea, dove c’è un bellissimo faro, il Kilauea Lighthouse NWR: un posto affascinante, il faro fa parte di un panorama straordinario, dove vi è una riserva ornitologica, in cui si possono osservare le fregate di mare, le papere nere, le sule, gli albatros.

Ci fermiamo poi per il pranzo e per un bagno rinfrescante ad Anini Beach. La spiaggia è molto carina, attrezzata con bagni e aree picnic, il mare è bello e calmo. Proviamo anche a fare un giro di snorkeling, che però non è proprio entusiasmante!

Arriviamo fino ad Hanalei, dove presso uno stand prenotiamo io e Fabio una escursione in catamarano con partenza da Port Allen con la “Lucky Lady” della Kauai Sea Tour, e Dario e Tiziana un tour dell’isola in elicottero, con partenza da Lihue, il tutto per dopodomani.

Ripercorriamo a ritroso la strada e rincasiamo, soddisfatti della prima perlustrazione di Kauai.

26/06/2016: WAIMEA CANYON E KOKE STATE PARK

Stamattina si parte direzione Waimea Canyon e Koke State Park. Decidiamo di andare dritti al Kalalau Outlook e, tornando indietro, di fermarci ai vari punti panoramici e per le varie soste programmate. Questo perché nei vari racconti dei viaggiatori e nei vari forum, sembrava consigliabile essere abbastanza presto al Kalalau Outlook, per evitare di non vedere la Napali Coast per via delle nuvole. Alle 9, quando arriviamo, la visibilità è ottima e il paesaggio mozzafiato.

La costa è di una bellezza quasi irreale, ci sono altissime verdi scogliere a picco sul mare, con tantissime cascate. La costa è visitabile solo via mare, via aerea o tramite un impegnativo e a tratti molto pericoloso sentiero (il Kalalau Trail, che parte dal nord di Kauai).

Per oggi abbiamo in programma di percorrere il Pihea Trail da Pu’u o kila, fino all’intersezione con Alakai Trail, dove sembra ci siano delle passerelle che attraversano delle lagune, con degli alberi particolari alti fino alle ginocchia.

Il Phiea Trail è un sentiero sulla roccia rossa, molto bello, si vede la Napali Coast dall’alto, peccato sia infangatissimo, sempre di più, e dopo circa ¾ d’ora di cammino e letteralmente davanti ad una pozza da attraversare a nuoto, decidiamo di tornare indietro..

In alternativa (il famoso piano B!) percorriamo il Awa’awapuhi Trail, che la nostra mappa definisce come “strenuos”: in realtà si, al ritorno lo è.. tutto in salita! Il sentiero passa attraverso un bosco e arriva ad un punto panoramico bellissimo: un costone di roccia che guarda una vallata della Napali Coast. Ci fermiamo ad osservare il paesaggio, ogni tanto passa qualche elicottero turistico.. Sembra che tutti i rumori siano inghiottiti dalla valle.. che senso di maestosità, che spazi immensi!

Ci fermiamo poi in tutti i punti panoramici del Koke State Park e del Waimea Canyon, anch’esso di una bellezza stravolgente. Viene definito come il “Grand Canyon del Pacifico”.. in realtà io tutta questa somiglianza con il Canyon dell’Arizona non ce la vedo..

Questo è più piccolino e il colore prevalente è il rosso, non si vede il fiume e le sue rapide in fondo alla valle ma delle cascate al suo interno. Non sono paragonabili, sono entrambe meraviglie della natura!

Lungo la Waimea Canyon Drive scorgiamo un fiumiciattolo e delle cascate in una distesa di terra rossa, molto caratteristici, e anche qui facciamo un sacco di foto!

Sulla strada del ritorno ci fermiamo un attimo a Port Allen per vedere dove ci dobbiamo imbarcare domani, visto che alle 6.45 dobbiamo stare qui e vogliamo arrivare a colpo sicuro….

27/06/2016: TOUR IN CATAMARANO DELLA NAPALI COAST E COSTA SUD

Alle ore 6.45 siamo a Port Allen.. io non sto più nella pelle! Da tantissimo tempo sognavo questa escursione! La Lucky Lady parte puntuale alle 7.30, io felicissima, mi sento rilassata e perfettamente “in vacanza”. Il servizio sul catamarano è impeccabile (ci mancherebbe, con quello che costa!), c’è un buffet di cibo e bevande “all you can eat”, i ragazzi dell’equipaggio sono gentilissimi e attentissimi ad ogni esigenza. Degli americani ci chiedono da dove veniamo.. come al solito. Ma quanto sono simpatici!

Una volta superata Barking Sand (il capitano spiega con un microfono punto per punto dove ci si trova, ed è molto simpatico!) avvistiamo anche un gruppo di bellissimi delfini, che nuotano vicino la barca.

Da lì a poco il mare si fa un po’ più mosso (ma niente di eccessivo!) e io comincio a sentirmi poco bene.. e dal sentirmi poco bene a farmi uscire gli occhi di fuori per la nausea il passo è breve. Scendo sulla parte posteriore e più bassa della barca, mentre Fabio continua a dirmi che è solo una mia impressione (?!) e mi ritrovo insieme a 3-4 persone che stanno come me.. malissimo! Mal di mare puro. Faccio amicizia con delle signore americane che molto gentilmente mi vengono a chiedere come sto.. una si appoggia anche sul mio asciugamano e si appisola!

Insomma, si la Napali Coast è bellissima, ma così tutto perde un po’ senso. Ci fermiamo per un’oretta di snorkeling sotto un costone della Napali, ma non è nulla di impedibile, anzi! Nulla a che vedere con i fondali di altri mari tropicali. Dopodiché (per gli altri) c’è un buon pranzetto, io solo qualche salatino.. ma era meglio di no! La mia gita in barca finisce con una pacca sulle spalle di una americana che mi suggerisce “no more boats, take a helicopter”. Alle 13 abbiamo appuntamento con Dario e Tiziana, che sono di rientro dal loro giro in elicottero (che è stato gradito). Ci fermiamo al Kauai Coffee Company di Kalaheo, dove si sono delle estese piantagioni di caffe e ci viene offerto un assaggio di vari tipi di caffe.. ce ne piacesse uno! La sosta è comunque piacevole. Passiamo poi in uno Snorkel Bob per noleggiare l’attrezzatura da snorkeling: io il tubo rotto ieri sul catamarano (tra l’altro!) e le pinne, Fabio le pinne, Dario e Tiziana il set completo. Sono davvero rifornitissimi. Passiamo poi a Spouting Horn, un condotto lavico che soffia in aria l’acqua del mare per una decina di metri. Questo paesaggio ci affascina tantissimo e rimaniamo per un po’ ad osservare la potenza del mare e i suoi mille schizzi. Lì vicino c’è un bel mercatino di prodotti locali, dove acquistiamo delle targhette per valigia dagli sgargiantissimi tipici colori hawaiani. Che soddisfazione! Passiamo anche alla spiaggia vicino Poipu, detta Shipwrek, da cui parte un sentiero costiero che sembrerebbe molto carino, il Maha’ulepu Trail, definito come easy, di circa 2 miglia one way da Shipwrek a Keoneloa Bay. Diamo un’occhiatina, chissà se rimarrà tempo per percorrerlo, sembra davvero interessante! Facciamo una tappa al supermercato e si rincasa.

28/06/2016: KALALAU TRAIL, KEE BEACH, TUNNELS BEACH

Oggi abbiamo in programma di percorrere il primo tratto del Kalalau Trail. Il sentiero è bellissimo, si dice uno dei più impegnativi del mondo, nel suo ultimo tratto.

Lo stesso si divide in tre parti. La prima è di due miglia (e altrettante al ritorno), non è difficilissima da percorrere, bisogna solo prestare attenzione perché c’è fango ed è piuttosto scivoloso. Fa molto caldo ed è umido, si suda parecchio. Inoltre ci vuole una buona scorta di acqua e magari snack e panini.. e spray antizanzare. In circa un’ora e mezza si arriva ad Hanakapi Beach, spiaggia molto bella, ma la corrente è fortissima ed è assolutamente sconsigliato, dal buon senso e da vari cartelli, fare il bagno! Durante il percorso si devono attraversare vari ruscelletti e, per raggiungere la spiaggia, un fiumiciattolo. All’andata tutto ok, zompettando sasso dopo sasso arriviamo in spiaggia.. al ritorno finisco dritta dritta nel fiumeL .. tra fango e acqua sono diventata davvero impresentabile! E vabbè, anche questa è libertà, di non preoccuparsi, di vivere a fondo questa esperienza a diretto contatto con la natura! Volendo, dalla spiaggia, si può deviare verso le Hanakapi Falls (dovrebbero essere altre due miglia), ma non vogliamo fare troppo tardi e torniamo indietro. Avevamo letto che vi è una seconda parte del sentiero, dopo Hanakapi Beach (4 miglia e ½) che dovrebbe essere un po’ meno soddisfacente perchè non si aprono molti scorci sul mare. La terza ed ultima parte (altre 4 miglia e ½) dovrebbe essere la più bella in assoluto e probabilmente la più pericolosa, perché credo si passi in alcuni punti a picco sul mare e sui costoni. Noi ci accontentiamo… anche se non è proprio la giusta parola, del primo tratto, da dove ci sono delle vedute su un mare di un bellissimo verde smeraldo!

Il sentiero, dimenticavo, parte da Kee Beach, ove bisogna parcheggiare. Kee Beach è una spiaggia molto bella (così appare sia dall’alto, ossia dal Kalalau Trail ma anche dalla spiaggia stessa!). Ci fermiamo quindi per un po’ di relax e anche per fare un po’ di meritato snorkeling J C’è il life-guard e i bagni (queste spiagge americane sono impeccabili, attrezzatissime.. non appena in acqua si fa qualcosa di non consentito, tipo stare in piedi sul reef, il bagnino con il microfono rimette subito in riga!

Lo snorkeling è abbastanza soddisfacente, ci sono vari pesciolini colorati e anche qualche corallo. Una sosta piacevolissima, anche in spiaggia si sta una favola!

Avevamo letto pareri molto positivi anche su Tunnel’s Beach, poco distante da Kee Beach, e quindi ci fermiamo anche lì. La spiaggia non è segnalala, comunque è all’altezza del miglio 8, ove c’è un viottolo che passa tra le case e porta alla spiaggia. Anche lì lo snorkeling è interessante, il fondale è più frastagliato di Kee Beach.. peccato solo che si sia un po’ annuvolato e ad un certo punto si mette anche a piovere.. ma qui al nord lo avevamo messo in conto.. anzi, troppo bene sta andando.

Consueta tappa al supermercato per l’ultima cenetta al Suite Paradise e si rincasa.

29/06/2016: SENTIERO COSTIERO VICINO KAAPA E VOLO PER BIG ISLAND

Stamattina andiamo a riconsegnare l’attrezzatura per lo snorkeling da Snorkel’s Bob e poi abbiamo pensato di dedicarci una mezza mattina rilassante. Il primo giorno, passando in macchina sulla costa est di Kauai, avevamo visto un sentierino costiero molto carino nei pressi di Kaapa e allora ci dirigiamo lì per fare una bella passeggiata sul lungomare.

In realtà pensiamo che sarebbe molto bello anche percorrere il sentiero in bicicletta (le affittano a Kaapa volendo), ma non abbiamo moltissimo tempo. Mangiamo dei panini in un’area attrezzata vicino la spiaggia con i nostri amici polli, poi facciamo una sosta ad un piccolo mercatino tutto colorato… e dritti in aeroporto per il nostro volo per Hilo, a Big Island ( a proposito, tutti questi voli interni li abbiamo effettuati atraverso la impeccabile Hawaiian Airlines).

Passiamo alla Alamo per ritirare il nostro Suv e andiamo all’appartamento che abbiamo prenotato a Volcano, il Sir Spencer di Ohana 5t Street … non molto facile da trovare perché sperduto in mezzo alla campagna e nel buio più totale. Un posto moooolto tranquillo, forse anche troppo, ma comodissimo per raggiungere Volcano National Park.

Fa anche decisamente più fresco rispetto agli altri posti visitati finora, tanto che sul letto compare una bella coperta pesante, molto gradita.

30/06/2016: VOLCANO NATIONAL PARK

Questa giornata sarà metereologicamente splendida, la migliore di tutte!

Con il nostro annual pass acquistato a Maui, entriamo nel parco nazionale dove vi è l’unico vulcano attivo delle Hawaii. Purtroppo al Visitor Center scopriamo subito che la Crater Rim Drive, la strada ad anello che percorre l’intero parco, è aperta solo a metà a causa di alcuni gas tossici. Come dicevamo, bisogna essere molto flessibili nell’organizzazione del viaggio perché molti tour dipendono da meteo/lava/gas ecc.

Dunque, le uniche parti percorribili solo dal Visitor Center al Jaggar Museum e sempre dal Visitor Center fino all’incrocio con la Chain of Crater Road.

Percorriamo il primo tratto consentito, fermandoci in tutti i punti panoramici: Sulphur Banks, dove c’è un piccolo sentiero di 0,3 miglia tra le felci e qualche orchidea selvatica, da cui si può osservare l’emissione di alcuni gas vulcanici che depositano cristalli e altri minerali a terra; Steam Vents, con un altro sentierino di 0,4 miglia, dal quale si vede il vapore fuoriuscire da varie spaccature del terreno; Jaggar Museum da dove si vede, in lontananza, il vapore e i fumi della lava che fuoriescono dall’ Halema’Uma’U Crater.. certo la lava rossa non si vede come avremmo voluto, ossia da vicino… attualmente le colate di lava non sono in posti facilmente accessibili del parco, ma in zone interne. La lava non arriva neanche in mare.. caso in cui avremmo potuto vedere lo spettacolo via mare (da un lato sono anche fortunata!:-) )

Decidiamo comunque di tornare al Jaggar Museum al tramonto o di sera, per vedere se i fumi cambiano colore.

Dopodiché percorriamo l’altro tratto consentito e ci fermiamo al Kilauea Iki Tailhead, dal quale si raggiunge il Thurston Lava Tube, un tunnel di lava circondato da una bellissima foresta di felci, e parte il Kilauea Iki Trail, un bellissimo sentiero che, scendendo attraverso delle fitte felci, arriva nella ex caldera detta Kilauea Iki Crater.. un paesaggio lunare, qua e là delle felci, degli alberelli e, sorprendentemente, dei fiori nati nelle fessure delle colate..

Al ritorno, anziché ripassare per lo stesso sentiero, anche perché fa piuttosto caldo, decidiamo di tornare al parcheggio percorrendo il Crater Rim Trail, che risale dalla caldera attraverso vari scalini e passa poi attraverso un boschetto, da cui si aprono vari scorci sul cratere. Molto carino. In tutto impieghiamo circa due ore e mezza.

Essendosi fatta l’ora di pranzo, decidiamo di tornare al Visitor Center per riposarci un po’ e mangiare i nostri panini.

Rifocillati e riposati, percorriamo il Devastation Trail (due miglia round trip), un breve e bellissimo percorso in mezzo alle ceneri vulcaniche.

Percorriamo poi la Chain of Crater Road, di circa una trentina di chilometri, una immensa colata nera, data da una serie di colate che si sono susseguite nel corso del tempo. Il paesaggio è bellissimo, tira vento e la temperatura è caldissima…anche il nero sprigiona calore… tanto!

Al termine della strada, sul mare, c’è un arco marino (Holei Sea Arch) , alto 18 metri e creato dalla erosione delle onde.

Essendo quasi le 17, decidiamo di rincasare, per mangiare sul prestino, farci una doccia e poi tornare al Jaggar Museum. E così facciamo. Lo spettacolo di sera è molto suggestivo. Da lontano si vede la lava, rossa e fumante e la nuvola di gas ora è rossa. Molto bello, ma fa un freddo cane. Sto già sognando la calda copertina.. J

01/07/2016: SPIAGGIA NERA (PUNALU’U BEACH PARK), SPIAGGIA VERDE (PAPAKOLEA BEACH), GIRO IN ELICOTTERO, LAVA TREE STATE PARK

Poiché abbiamo capito che non c’è modo di vedere la lava se non dall’alto, per stamattina abbiamo programmato di passare all’aeroporto di Hilo per capire se c’è qualche tour in elicottero disponibile per oggi. Ci sono varie compagnie, ci ispira la “Paradise Helicopter”. Il primo tour disponibile doors-off (ossia senza porte laterali), che è tutto e solo per noi è alle 16.30. Perfetto, nel frattempo possiamo visitare le spiagge nere e verdi, lungo la costa sud-orientale.

Arriviamo alla spiaggia nera, c’è veramente tanto vento! La spiaggia è molto carina, la sabbia è nera nera, ci sono le palme e, dietro la spiaggia, un bel laghetto di ninfee.. ma soprattutto ci sono loro, le dolcissime padrone incontrastate del posto: le hawaiian green sea turtles! Ce ne sono 6/7, stanno lì, sul bagnasciuga che dormicchiano beate, sono abbastanza grandi! Ci facciamo un sacco di foto con loro, sempre sotto l’occhio vigile del life-guard che, se ti avvicini oltre il dovuto, comincia a “borbottare”!

Dopodiché raggiungiamo anche la spiaggia verde, proprio nell’estremo sud dell’isola. Qui c’è ancora più vento, un vento che definirei devastante! Avevamo letto che dal parcheggio c’è un sentiero di circa 3 miglia che porta fino alla spiaggia. Non si può andare in macchina, a meno che non si abbia una 4×4, perché la strada è molto dissestata. Scopriamo con molto piacere che c’è un servizio di shuttle, ossia dei pick up che, per 15 dollari a testa, ti portano e ti riportano. Ok, si può fare! Altrimenti non faremmo in tempo.. e poi a piedi è dura! Saliamo sul pick up, che divertente che è! C’è tanto vento e si alza un sacco di polvere.. ce la ritroveremo ovunque! Con questa strada piena di buche sembra di stare sulle montagne russe! Arriviamo sulla spiaggia, i granelli sollevati dl vento pizzicano le gambe e le braccia.. però è molto bella. La sabbia è di un colore verdognolo, dovuto all’olivina. Il mare è molto mosso, ma alcuni si fanno il bagno, giocando con le onde.

Al ritorno di nuovo montagne russe! Mi metto gli occhiali da sole per riparare gli occhi e, arrivati alla base, ho l’impressione di vedere in bianco e nero, talmente sono sporchi! Che divertente comunque, esperienza di suggerire!

Per il pranzetto decidiamo di tornare alla spiaggia nera, dove ci sono dei tavolini riparati (probabilmente il vento è di casa) e anche i servizi igienici.

Ora siamo pronti per il nostro giro in elicottero. Circa tre quarti d’ora prima siamo in aeroporto, viene fatto un breve briefing, durante il quale ci vengono date alcune info sia sulla sicurezza in volo sia sul volo stesso… e si va! Il volo è bellissimo, sull’elicottero senza porte si sente addirittura il calore della lava. Il pilota ci porta proprio vicino sia alla colata, sia a dei buchi rossi nel terreno contenenti lava.. che spettacolo! Abbiamo delle cuffiette e possiamo parlare con il pilota e tra di noi e lo stesso ci dà tante spiegazioni sui luoghi che stiamo sorvolando. Dopo le colate, andiamo a vedere delle cascate sulle pendici del Mauna Loa. Esperienza fantastica!

Dopodichè decidiamo di andare a visitare anche il Lava Tree State Park, ci arriviamo nel tardo pomeriggio, ci siamo solo noi.. e una miriade di uccellini che cantano a squarciagola. Il sentiero ad anello di 0,7 miglia passa accanto a degli alberi pietrificati da una colata lavica degli anni 70, circondati da una bellissima vegetazione (ficus altissimi, orchidee..)

Siamo di ritorno a casa, ceniamo e ce ne andiamo a nanna… Stasera piove parecchio….

02/07/2016: DA HILO A KONA (HILO, RAINBOW FALLS, TROPICAL BOTANICAL GARDEN, AKAKA FALLS, LAUPAHOEHOE POINT, WAIPI’O VALLEY OVERLOOK, KONA)

… e stamattina piove ancora… Però per fortuna dopo un’oretta smette! Andiamo a fare una passeggiata ad Hilo, che in realtà è molto meglio di quanto descritto in guide e racconti. Visitiamo il Liliuakalani Park, dei giardini pubblici molto belli, con dei giganteschi banyan trees. Facciamo una puntatina anche a Coconut Island dove ci sono delle persone del posto che stanno facendo dei pic-nic.. che aria rilassata che si respira! Passiamo anche da Harper, unica compagnia che noleggia vetture con l’autorizzazione a salire sul Mauna Kea, per prenotarla per domani, ritirandola da Kona. Alla fine in questo modo risparmiamo parecchi soldi perché le escursioni organizzate sono davvero care!

Prossima tappa le Rainbow Falls, delle cascate molto graziose che si vedono praticamente dal parcheggio. Ci sarebbe anche un sentierino da fare per arrivare fino al fiume, ma non lo percorriamo.

Lungo la Hamuaka Coast, ossia la strada che costeggia la parte est dell’isola verso il nord, precisamente lungo la Pepe’ekeo Scenic Drive (dove nascono gli alberi dei tulipani africani), ci fermiamo agli Hawaii Tropical Botanical Garden, dei giardini tropicali stu-pen-di che si snodano lungo dei sentieri da cui si arriva fino all’oceano, alla Onomea Bay, con tantissime orchidee e degli altri bellissimi fiori tropicali. Una sosta di un’ora e mezza veramente rilassanti.

Dopodiché andiamo alle Akaka Falls: una passeggiata ad anello di circa 800 metri per arrivare a queste bellissime cascate di 128 metri, bellissime anche per l’anfiteatro in cui sono inserite.

Lungo la strada ci fermiamo anche a Laupahoehoe Point, dove c’è un monumento che commemora delle vittime di uno tsunami del 1946, dei bambini che uscivano da scuola… tristi pensieri.

Il quel punto le onde si infrangono violente sulla costa di lava nera, quasi a voler ricordare quanto è successo.

Percorriamo la strada fino a Waipi’o Valley, e ci fermiamo solo all’outlook, perché scendere fino alla spiaggia nera comporterebbe una discesa del 25% da percorrere in 4×4 o a piedi (20 minuti per scendere e un’oretta per risalire… troppo!)

Riprendiamo la Hwy 19 direzione Waimea: qui il paesaggio cambia nuovamente. Com’è varia e “big” quest’isola: se nell’estremo sud il paesaggio è molto brullo, lungo la costa orientale si fa più verde e qui nella zona di Waimea i paesaggi sembrano scozzesi, con ranch, mucche e cavalli su prati verdissimi! Arriviamo fino a Kona e, in particolare al ns b&b, il “Hale Maluhia Country Inn”, che ci appare un po’ inquietante, proprietari compresi.. nel senso che la struttura sarebbe pure carina ma è tutto poco curato e poco pulito.. Forse l’unica struttura prenotata un po’ deludente.

Chiediamo consiglio al proprietario per la cena (le ultime due sere ci cena fuori!) e andiamo a mangiare una bistecchina davvero niente male da “Big Island Grill” a Kona.

03/07/2016: HAPUNA BEACH E MAUNA KEA

Stamattina passiamo da Snorkel’s Bob di Kona per noleggiare pinne e maschere. Avevamo in mente alcune spiagge da visitare ma ascoltiamo il consiglio di Snorkel’s Bob e andiamo a Makaiwa Bay.. che casino per trovarla! Questa segnaletica è davvero incommentabile! Ci facciamo aiutare anche da un signore del posto gentilissimo, che ci accompagna fino al parcheggio della spiaggia. Da lì parte un sentiero di 15 minuti tra la lava. Una volta arrivati, il posto non ci sembra niente di che, sarà che in questo momento è pure nuvoloso!

Optiamo dunque di dedicarci alla spiaggia dei nostri appunti, Hapuna Beach, definita dalle guide come una delle migliori degli Stati Uniti. In effetti è molto bella, la spiaggia è molto lunga, con servizi di ogni tipo, e il mare è molto bello, più adatto alla balneazione che allo snorkeling. Si sta molto bene, anche a giocare con qualche ondina che nel frattempo è arrivata.

Torniamo al nostro b&b per una veloce rinfrescata e alle 15 puntuali siamo da Harper per prendere possesso del nostro bel pick up “4Runner” che ci porterà sul Mauna Kea, esperienza davvero indimenticabile! La strada per arrivarci attraversa un paesaggio lunare, si entra letteralmente nelle nuvole e poi se ne riesce e sembra di osservarle come dal finestrino di un aeroplano. Si consiglia di fermarsi circa 30/40 minuti al Visitor Center a 3000 metri slm per acclimatarsi. Lì c’è un negozietto con dei souvenir e anche dei bagni. Facciamo passare quasi un’oretta e saliamo fino a 4200 metri slm, dove ci sono dei telescopi.. sembra davvero di stare su di un altro pianeta. Fa molto freddo: passiamo dagli 80 gradi F del livello del mare a 54 F! Però è stupendo! In questo punto si può osservare il tramonto: una bellissima palla rossa che si immerge lentamente tra le nuvole.

Alla ridiscesa al Visitor Center c’è un tipo che spiega, con l’aiuto di un laser, le stelle e le varie costellazioni.

Si è fatto piuttosto tardino. Tornando a Kona scorgiamo una serie di cartelli “closed” fuori dai ristoranti. Ci credo, sono le 22 passate e in genere alle 21 chiudono! Ci viene però consigliato dal proprietario di un ristorante che stava chiudendo la cucina, un localino tipo disco-pub, “Humpies”, dove mangiamo delle saporite fish and chips.

Mentre torniamo verso la macchina sentiamo la musica dei locali e, in particolare una canzone di Sam Smith “I’m not the only one”… che è stupenda e un po’ malinconica, quasi voler sottolineare che è la nostra ultima cena della vacanza…

04/07/2016: ZONA A SUD DI KONA

Oggi è l’ultimo giorno alle Hawaii, per cui stamattina prepariamo le valigie con tutta calma.

Il volo è alle 21 di stasera, quindi abbiamo un po’ di tempo a disposizione per qualche altro giretto, nella zona a sud di Kona. In particolare, ci dirigiamo a Pu’uhonua O Honaunau National Historic Park (sempre sfruttando il nostro annual pass) ove c’è, tra le palme, sabbia bianca e totem, una ricostruzione di un villaggeto polinesiano e, sembrerebbe dai cartelli, delle tartarughe marine. Molto carino.

Arriviamo, tramite una stradina costiera, fino a Kelakekua Bay, punto che dicono essere molto interessante per lo snorkeling, infatti vengono organizzate molte escursioni in barca appunto per lo snorkeling, e per vedere delfini e tartarughe.

Alcuni pesci molto colorati si vedono persino dal di fuori dell’acqua, per cui pensiamo proprio che sarà bello il mondo sottomarino in questo punto! Nella baia c’è anche il monumento dedicato a Captain Cook, dove però penso si possa arrivare solo tramite kayak a noleggio.

Sulla strada per arrivare alla baia c’è una piccola deviazione per la Painted Church di Saint Benedict: è molto carina perché è circondata dalla vegetazione tropicale e sulle volte, all’interno, sono dipinte delle foglie di palma.

Ci riavviciniamo a Kona e ci fermiamo a mangiare ad un Burger King, dove ci rifocilliamo abbastanza, in considerazione del fatto che chissà quando rimangeremo seduti ad un tavolino.

Ci è rimasto giusto un po’ di tempo per fare qualche ultimo giretto sul lungomare di Kona, dove ci sono tanti negozietti di souvenir e locali.

Si respira aria di festa, oggi è 4 luglio, Indipendence Day. La gente del posto si sistema con le proprie sdraie e seggioline sul ciglio della strada, con cibi e bevande, per aspettare la parata e a seguire i fuochi d’artificio… ma noi purtroppo saremo già in aeroporto, per il volo di rientro, reso ancora più interminabile da ritardi nei voli e perdite di coincidenze.

Certo è che torno a casa con un nuovo stupendo bagaglio, fatto di onde e tavole da surf, fiori di plumeria e orchidee, di vita rilassata, del blu del mare con le sue mille sfumature, del verde intenso della vegetazione, del nero della lava.. della libertà di attraversare dei fiumicciatoli a piedi nudi….Per tutto questo: Mahalo fantastiche Hawaii!

Per chi volesse contattarmi, lascio la mia email: alefabio.tg@libero.it

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