Meravigliosa stromboli
Periodo: dall’11 al 23 agosto 2007 – certamente non il periodo migliore per chi cerca la tranquillità, ma Stromboli riserva oasi di pace anche in alta stagione! Come arrivare: Stromboli (come tutte le Eolie) può essere raggiunta via mare in aliscafo o in nave-traghetto da Milazzo, Messina, Reggio Calabria, Palermo e Napoli. Le compagnie che effettuano il collegamento sono Ustica Lines, Snav, Alilauro, Siremar, Medmar e Volaviamare. Il biglietto non è propriamente economico: una poltrona sulla nave-traghetto della Siremar da/per Napoli ci è costato 55.60 euro a tratta a persona! NB: dal momento che viaggia Alloggio: a Stromboli è possibile alloggiare in hotel, bed & breakfast o case vacanza. In una casa vacanza in agosto il prezzo si aggirava sui 50 euro a testa a notte. Due nostri amici erano in un appartamentino a due piani carinissino e appena rimesso a nuovo. Io e George eravamo – insieme ad altre quattro persone – in una casa più spartana ma in vero stile eoliano. Il WC era costituito da un ampio sedile piastrellato senza acqua di scarico. Per scaricarlo si usava l’acqua raccolta in un secchio tramite un foro praticato nel lavandino. La cucina aveva un forno a legna con un soppalco dove in passato gli abitanti dormivano in inverno al calore generato dal forno. C’era un patio con le panche in muratura, un giardino (che in passato era probabilmente un orto) e un terrazzo da cui si aveva una splendida vista sul porto e sul vulcano.
Trasporti: a Stromboli non esistono auto. Si gira a piedi – le distanze sono relativamente brevi – o in taxi (i caratteristici moto-ape elettrici). Si possono affittare scooter (anche questi quasi tutti elettrici) e gommoni. Di notte è utile avere con sé una torcia: la luce elettrica c’è solo nelle case, quindi alcune strade diventano davvero buie. Se si dimentica la torcia, ci si può fare luce col cellulare! Spiagge: chi ama la vita da spiaggia non resterà deluso. Stromboli ha infatti delle spiagge molto belle e particolari perché formate da sabbia e/o ciottoli di colore nero. Sono tutte spiagge libere, ma in alcune è possibile affittare stradio e ombrelloni. E non sono prese d’assalto neanche in alta stagione! La spiaggia di FORGIA VECCHIA è forse la più bella: si estende lungo una piccola baia di acqua calma e trasparente alle pendici del vulcano e delle sue distese sabbiose. Senza dubbio è la meno affollata (una dozzina di persone il 16 di agosto!), un vero paradiso per chi desidera pace e tranquillità. Ciò in quanto è la meno accessibile – la si raggiunge attraverso un breve sentiero che parte dalla spiaggia di Scari – ma anche la più ciottolosa e soprattutto la più popolata di meduse… La spiaggia di SCARI, tagliata in due dal molo, è altrettanto spettacolare, con la magnifica vista del cono del vulcano, del borgo di San Vincenzo e dello Strombolicchio. La spiaggia di FICOGRANDE è forse la più affollata, perché a metà del centro abitato, e la meno bella, perché qui attracca la nave che porta l’acqua dalla terraferma e trovano “parcheggio” i gommoni utilizzati per le varie gite. Infine, la cosiddetta SPIAGGIA LUNGA, nei pressi di Piscità, meta prediletta di giovani, gay e naturisti, rivaleggia in bellezza con quella di Forgia Vecchia.
Luoghi da visitare: i centri abitati di Scari, San Vincenzo, Ficogrande e Piscità formano un unico agglomerato che è possibile visitare percorrendo una sorta di anello di circa 4 km. Da SCARI (dove si trova il molo) si sale per via Roma sino a SAN VINCENZO, con l’omonima chiesa e dalla cui piazzetta si gode uno splendido panorama. Da qui la strada scende dolcemente sino alla chiesa di San Bartolo e a PISCITA’, in un susseguirsi di case bianchissime e giardini coloratissimi che, insieme al vulcano, regalano scorci spettacolari. A Piscità la strada ripiega verso FICOGRANDE e il suo lungomare per poi ritornare a Scari.
La strada che da Piscità porta alla Spiaggia Lunga prosegue, attraverso una serie di piccoli tornanti che regalano splendide vedute, sino all’OSSERVATORIO (ci si può arrivare a piedi, in una quindicina di minuti, o in taxi). Da qui si può ammirare la Sciara del Fuoco (la famosa colata di lava che dalla sommità del vulcano scende fino al mare), o meglio quello che ne resta dopo l’eruzione del febbraio 2007. Mi hanno raccontato di come lo spettacolo che il vulcano regalava fino ad allora lasciasse senza fiato. Quel che si vede ora è comunque impressionante ed emozionante.
Dall’Osservatorio si può tornare indietro oppure proseguire lungo un sentiero che sale sino a quota 400 metri per poi ridiscendere verso San Vincenzo (tempo di percorrenza: un’ora e mezza).
Volendo, si può salire sino alla cima del vulcano (circa 900 metri) ma la salita è consigliata solo a buoni camminatori ed è opportuno essere accompagnati da una guida locale – ci sono gruppi di vulcanologi che organizzano l’escursione a 25 euro a persona e dai quali è possibile noleggiare tutta l’attrezzatura necessaria. L’escursione richiede tre ore di cammino in salita e due in discesa. In estate inizia alle 17:00 e si conclude intorno alle 23:00, con circa un’ora di sosta al cratere.
Giro dell’isola: può essere effettuato solo in canoa oppure in barca/gommone, con o senza guidatore. Ci si può rivolgere ad uno dei banchetti che si trovano a Scari o sul lungomare di Ficogrande. Con guidatore, il giro dura circa tre ore e costa 15-20 euro a persona. Prima tappa è lo STROMBOLICCHIO, un grosso scoglio situato a circa 1,5 km al largo di Ficogrande e formatosi a seguito di un’antica eruzione. Qui l’acqua ha dei colori spettacolari e la vista dell’isola è magnifica. Sullo scoglio è presente un faro raggiungibile attraverso 200 scalini, ma non è chiaro se sia consentito o no salirvi. Fatto il bagno, si prosegue per il giro vero e proprio dell’isola. La cosa più impressionante è la Sciara del Fuoco, che dal mare si lascia ammirare in tutta la sua imponenza. La tappa successiva è GINOSTRA, un grazioso villaggio di circa 50 persone posto in posizione panoramica a strapiombo sul mare, raggiungibile solo in barca. Attraverso delle rampe a scalini si sale al paese, e la vista è mozzafiato! A Ginostra sembra di essere in un altro mondo: ci sono solo i servizi essenziali, si gira solo a piedi e la marce viene portata a dorso di somaro. Pare anche che la luce sia ancora oggi a petrolio, che i frigoriferi funzionino a gas, e che solo alcuni residenti abbiano la luce elettrica ma che questa sia prodotta da pannelli solari. Una volta ridiscesi verso il porticciolo, non si può resistere a fare un bagno: l’acqua è limpidissima e ricchissima di vita! Il giro prosegue e, superata Punta Lena, porta a FORGIA VECCHIA, dove si sosta per un bagno (fra le meduse) prima di rientrare a Ficogrande.
Cena a Ginostra: Si parte al tramonto e si rientra verso le 23. Si pagano 20-25 euro a persona per il trasporto – la cena è a parte e la si prenota assieme al trasporto (altrimenti si rischi di arrivare e trovare tutto prenotato). A Ginostra esistono due ristoranti: il Puntazzo e L’Incontro. Noi siamo stati al PUNTAZZO: abbiamo mangiato molto molto bene in una terrazza panoramica con vista mare e abbiamo speso 34 euro a testa. Oltre alla cena, anche la vista del tramonto (che dall’altra parte dell’isola è molto parziale!) vale assolutamente la spesa.
Cosa e dove mangiare: la cucina tipica di Stromboli è basata sull’utilizzo di ingredienti semplici e locali quali acciughe, capperi, olive ed erbe aromatiche. Il piatto forse più tipico sono gli spaghetti alla strombolana, buonissimi al PUNTAZZO di Ginostra. Altri ristoranti da provare sono LA TROTTOLA (da provare l’impepata di cozze e la frittura di calamari), LA LAMPARA (buona la pizza e il pesce) e DA LUCIANO (ma solo la pizza merita veramente). Per la colazione, la merenda o il dopocena, andate a IL CANNETO (dove non avrete che l’imbarazzo della scelta: granita la caffè con panna montata, granita alla frutta con pezzi di frutta, brioche con gelato, cassatina, cannolo alla siciliana, ecc.) o da INGRID (che ha delle terrazze con una splendida vista sul mare e sul vulcano e che prende il nome dalla Bergman, che nel 1949 girò proprio nell’isola un film di Rossellini). Per un pranzo veloce, magari da portare in spiaggia, provate gli arancini di riso di INGRID.
Vita notturna: per i nottambuli, Stromboli non è decisamente la meta più indicata… A meno che non si voglia passare la notte a guardare le stelle – che, complice la quasi mancanza di luce, sono tantissime e brillantissime. L’unico locale sull’isola dove andare a fare quattro salti (in luglio e agosto) è LA TARTANA CLUB, sulla spiaggia di Ficogrande, un bar-ristorante animatissimo all’ora dell’aperitivo e all’una di notte, ma che alle due chiude… E’ un posto abbastanza caro (un cocktail costa 10 euro!) ma molto molto carino. Altrimenti bisogna aspettare il sabato, quando vengono organizzate delle feste sulla spiaggia dove si balla sotto le stelle fino a notte fonda, oppure andare alla vicina PANAREA – si può prendere l’ultimo aliscafo della sera e tornare col primo della mattina oppure mettersi d’accordo con chi affitta i gommoni.