Meravigliosa Scozia on the road
Indice dei contenuti
Il nostro viaggio questa volta, è iniziato dalla libreria attraverso le tante guide turistiche dedicate alla Scozia. Da lì abbiamo cominciato a documentarci sui luoghi da visitare durante il nostro se pur breve, ma intenso viaggio, a leggere la storia di questa magnifica nazione e ad apprezarne le tradizioni. Mi raccomando, non dimenticatevi ombrello e giacca impermeabile perchè il tempo è estremamente variabile, la pioggerella non vi abbandonerà lungo il vostro viaggio ed è proprio grazie a questa particolarità che la Scozia è così incredibilmente verde! Non preoccupatevi per i pernottamenti (escluso per il mese di agosto quando è meglio riservare l’alloggio in anticipo), in Scozia troverete sempre una camera libera in un bed & breakfast dove vi ospiteranno con estrema accoglienza e cortesia. Se volete partire tranquilli comunque, vi consiglio di usufruire di uno dei tanti siti di prenotazione hotel su internet e per l’aereo ovviamente, cercate l’offerta migliore direttamente sul sito della compagnia aerea (meglio se low cost) con la quale avete deciso di volare, eviterete così inutili spese aggiuntive.
Da Edimburgo a Fort William
Saliamo sulla nostra utilitaria impazienti di macinare chilometri e chilometri alla scoperta della verdissima e misteriosa Scozia e, ovviamente, non manca una fitta pioggerella a creare la tipica atmosfera scozzese. La prima tappa è la tranquilla cittadina di Stirling, a circa 60 chilometri da Edimburgo, dove l’imponente castello di Stirling sorveglia l’intero abitato dall’alto della sua collina. La cittadina di Stirling nel corso dei secoli è stata teatro di diverse battaglie tra le quali il famoso scontro armato tra William Wallace (il famoso eroe scozzese che si battè per la libertà della sua terra dal dominio inglese) e l’esercito inglese che fu sconfitto nel 1297. A vegliare sul lungo viale di accesso al castello troverete la statua di Robert Bruce, uno dei più famosi re scozzesi nonché impavido guerriero che guidò il suo paese nella prima guerra d’indipendenza scozzese contro il regno d’Inghilterra. Proseguendo verso nord vale la pena fare una sosta nel paese di Callander, porta d’ingresso della regione del Trossachs, dove potrete intrattenervi con i suoi famosi bufali e magari fare un giro nel fornito negozio di souvernir posto vicino all’allevamento nel quale troverete tantissimi, caratteristici manufatti della zona. Da qui siamo pronti per inoltrarci in uno dei due parchi nazionali scozzesi, il Loch Lomond and Trossachs National Parks, un luogo davvero pittoresco e incantato. Qui, racchiusi tra colline verdissime, troverete gli ampi specchi d’acqua scura del lago Lomond e del lago Katrine e poi vi lascerete incantare dalle più grandi e belle foreste scozzesi, quella di Argyll e quella di Queen Elizabeth, quest’ultima conosciuta anche per i suoi numerosi cervi.
(Consigliato. Se avete tempo vale la pena fare un giro in battello sul lago Katrine, simile a un lungo fiordo).
Usciti dai boschi incantati, la strada inizia a salire fino a raggiungere un vasto altopiano paludoso, famoso per le scene del film Bravheart di Mel Gibson che narra la storia del patriota William Wallace. Poi finalmente davanti ai nostri occhi si apre la scenografica vallata di Glencoe (tristemente famosa per il massacro del 1692 nel quale Alastair Maclain perse la vita), lunga circa 14 chilometri e quasi totalmente disabitata. I ripidi fianchi ricoperti d’erba e morbido muschio delle ‘tre sorelle’, dai quali scendono tortuosi sottili corsi d’acqua, offrono un panorama tra i più caratteristici della Scozia e la nebbia attribuisce un effetto fiabesco e misterioso, stile film di Hanry Potter.
Consigliato. Un trekking tra l’erica sul facile percorso del Coire Gabhail. Vi sembrerà di essere dei veri e propri highlander. La prima giornata in Scozia certamente non ci ha deluso e stanchi ma entusiasti per i luoghi splendidi appena visti e per tutti quelli che ancora ci aspettano, arriviamo nella piccola e graziosa cittadina di Fort William dove abbiamo trovato un bed and breakfast per la notte. Fort William è un famoso centro turistico posto sulla riva del Loch Linnhe e sorge ai piedi del Ben Nevis, la montagna più alta di tutta la Gran Bretagna, inoltre nelle vicinanze si trova la Ben Nevis Distillery, una delle distillerie di whisky più antiche della Scozia.
Consigliata. Un’escursione nella via principale lastricata e chiusa al traffico di Fort William. Qui due ali di edifici bassi fatti di mattoni, con i tetti spioventi sorgono al lati della strada ed al loro piano terra si aprono negozi di souvenirs, bar ed ancora pub e ristoranti nei quali potrete gustare un piatto caldo o semplicemente sorseggiare un buon bicchiere di whisky della vicina distilleria.
Da Fort William a Garve (nelle vicinanze di Ullapool)
Ci alziamo senza pioggia, con un pallido sole che fa capolino fra lo spesso strato di nuvoloni grigi ma ci siamo già abituati a questo clima anzi, stonerebbe o quantomeno sarebbe strano vedere quel cielo azzurro tipico delle nostre estati mediterranee.Dopo un’abbondante colazione in stile inglese, da Fort William ripartiamo costeggiando il lunghissimo Loch Lochy, diversi laghi ci accompagnano durante il nostro percorso, il paesaggio anche qui è splendido e non possiamo non fermarci in un punto panoramico dove la strada attraversa la Ardochy Forest sui dolci pendii del Loch Loyne. Con gli occhi pieni del verde di questa meravigliosa foresta e degli arbusti, muschi, manti erbosi che ricoprono tutti i fianchi delle montagne scozzesi, ci avviciniamo sempre più al pittoresco villaggio di pescatori di Dornie dove sorge uno dei castelli più famosi e visitati della Scozia: l’Eilan Donan Castle. Questo castello si trova su un isolotto dove le acque del Loch Duich, Loch Alsch e Loch Long convergono ed è unito alla terraferma da un lungo ponte sorretto da archi in pietra. Osservando l’Eilan Donan Castle la mia fantasia si scatena e inizio a immaginare principi su magnifici cavalli che attraversano al trotto il ponte, dame riccamente vestite che passeggiano nell’area interna della fortezza protetta dalle possenti mura di difesa, cuochi intenti a preparare la cena nelle cucine e servitori impegnati ad apparecchiare la sontusa tavola nella lussuosa sala delle armi. Non potete organizzare un viaggio in Scozia senza includere la visita del, a detta di molti, castello più bello della nazione e quando ve lo troverete davanti incorniciato tra acqua e monti, sono sicura che la penserete così anche voi. L’Eilan Donan Castle è stato costruito all’inizio del 1200 dagli scozzesi per difendersi dagli attacchi dei vichinghi, dopo una storia lunga e travagliata è andato quasi completamente distrutto nel 1719 per mano degli inglesi e le sue rovine sono rimaste abbandonate fino all’inizio del 1900 quando un esponente del clan dei MacRae (che poi erano gli antichi proprietari del castello) decise di comprare l’isola e di ricostruire la fortezza che ora risplende in tutta la sua imponenza.
Consigliatissima. La visita degli ambienti interni completamente ricostruiti con tanto di manichini che imitano le attività umane, della sontuosa sala delle armi che vi colpirà con il suo grande camino, gli stemmi dei clan e quello della Scozia con il leone rosso rampante, gli stupendi quadri degli antenati… Il tour inizia varcando una porticina laterale al grande portone d’ingresso e, come per incanto, vi troverete in un ‘cortile’ interno, completamente protetti e, al contempo, isolati da tutto ciò che accade all’esterno. Da qui come in un quadro, potrete ammirare la rigogliosa vegetazione che si getta nelle acque del fiordo mentre dietro di voi ripide scalinate si arrampicano a raggiungere stretti portoncini e feritoie, finestrelle si aprono qua e là nelle mura del castello. Ora basta leggere, vi lascio guardare le foto dell’Eilan Donan Castle e sono sicura che anche voi avvertirete la magia sprigionata da questa magnifica fortezza.
Lasciamo il parcheggio continuando a guardare negli specchietti laterali dell’auto l’Eilan Donan Castle che via via diventa sempre più piccolo e proseguiamo con il nostro itinerario ‘on the road’ verso il nord. Purtroppo, causa mancanza di tempo, non visitiamo la selvaggia isola di Sky, ma contiamo di includerla nel nostro prossimo viaggio in Scozia magari insieme al tour delle isole Ebridi, Orcadi e Shetland: pottrebbe essere una bella idea! La strada tortuosa ci guida, costeggiando Loch Maree che offre numerosi scorci fotografici, fino alla piacevole località marina di Gairloch affacciata su Loch Gairloch e, poco distante agli Inverewe Gardens.
Consigliata. La visita di questi splendidi giardini non vi deluderà; grazie alle condizioni climatiche favorevoli create dalla corrente del Golfo qui crescono tantissime specie di piante che solitamente troviamo in regioni dal clima ben più temperato. Dopo una passeggia tra i terrazzamenti noi ci siamo rilassati nell’ampia ed accogliente struttura che ospita bar e self service e, seduti sulle comode poltroncine, abbiamo gustato una generosa fetta di torta accompagnata da un thè caldo.
Da Ullapool a Thurso
Con mio grande dispiacere non posso postarvi delle immagini che rappresentino il fiabesco paese di pescatori di Ullapool, affacciato sulle acque del Loch Broom e porto di collegamento per la vicina isola di Lewis. Causa nebbia e pioggia insistente non sono riuscita a scattare delle fotografie decenti, vorrà dire che per forza dovrò tornarci con il bel tempo, anche se beneficiare di un raggio di sole è molto difficile. D’altronde, chi pianifica un viaggio nelle Highlands è consapevole di non poter indossare i bichini e stendersi al sole sulle bellissime spiagge bianche. È il prezzo che si deve pagare per godere di un verde così brillante e di un’atmosfera incantata. Immaginatevi quindi una pianeggiante penisola adagiata su un fiordo con rilievi dai dolci pendii ed una serie di case bianche di uno, due piani al massimo dai tetti spioventi che guardano la baia: questa è Ullapool. Accompagnati dalla solita pioggerella, che prontamente si distrae per illuderci lasciando il posto a delle sfuggenti schiarite, percorriamo la strada principale A838, stretta, piena di curve e saliscendi, che spesso si restringe ad una corsia lungo cui si alternano delle piazzole laterali. La fatica nella guida è sicuramente ripagata da paesaggi di impagabile bellezza. Un susseguirsi di altopiani più e meno elevati, fiumi, specchi d’acqua, valli e colline ricoperti di erba ed arbusti, rilievi con le cime spruzzate dalla neve e piccoli villaggi, oasi di civiltà al centro di questa selvaggia natura, costituiscono le famose quanto impervie Highlands.
Consigliatissimo. Durness, è un piccolo villaggio dedito all’allevamento ed alla pesca, spazzato dai venti, che sorge nell’area meno popolata e più piovosa d’Europa. E’ famoso per la sua ‘Smoo Cave’. Un’enorme e spettacolare grotta marina di pietra calcarea attraversata da un fiume, situata alla fine di una profonda spaccatura nella scogliera, nella quale si tuffa un’alta cascata. Munitevi di impermeabile e sfidate i forti venti percorrendo a piedi un tratto di scogliera a picco sull’Oceano Atlantico, la violenza delle onde che s’infrangono sulla roccia vi impressionerà e le condizioni meteo avverse vi faranno sentire dei veri e propri Highlander.
Proseguendo verso nord-est, la strada serpeggia lunga la costa offrendovi viste mozzafiato sull’Oceano Atlantico e una di queste è sicuramente la Sandwood Bay, una lunghissima spiaggia diventata famosa perché ampiamente romanzata. Anch’io e mio marito, immobili ad ammirare questo miracolo della natura, non possiamo che comprendere ed appoggiare i tanti scrittori che ne sono rimasti affascinati. L’edificio imponente e futuristico della centrale nucleare di Dounreay , non può certo passare inosservato tra le infinite distese di pascoli e le piccole e semplici fattorie solitari sparse qua e là sulle verdissime colline. Poco lontano, le basse case grigie della città di Thurso, la più settentrionale della Gran Bretagna, compaiono dal nulla in mezzo ad un paesaggio solitario, spazzato da venti gelidi del nord. Per la notte alloggiamo in un bed & breakfast nelle vicine campagne e ci godiamo una cena a base di salmone freschissimo in un accogliente ristorante in legno nel porto. Thurso non rappresenta un punto d’interesse turistico (è un centro industriale, punto di partenza per chi vuole spingersi fino alle isole Orcadi e poi Shatland) tuttavia, una passeggiata nella baia affacciata sull’Oceano Atlantico è un buon consiglio per digerire l’abbondante pasto e per pianificare la visita alle poco distanti attrazioni naturali di Duncansby Head.
Da Thurso ad Inverness
Consigliatissimo. Lasciamo Thurso per raggiungere il vicino John O’Groats, piccolo villaggio dell’estremo nord-est della Gran Bretagna nonché punto d’imbarco per le isole Orcadi e proseguire fino a Duncansby Head. Dal suo faro si gode di una vista spettacolare sulle isole, tanto vicine che se ne vedono le ripide coste, e sull’estensione illimitata d’erba dove gli unici abitanti sono le centinaia di pecore che pascolano tranquille e pacifiche in questo paradiso. Scendiamo lungo un dolce pendio verde e seguiamo un sentiero che costeggia la scogliera, accompagnandone i sali scendi e le corte e strette spaccature. Iniziamo a notarli da lontano ma avvicinandoci, gli enormi faraglioni Duncansby Stacks diventano sempre più spettacolari emergendo dal mare come dei grandi coni di roccia scura, umida, ricoperta in buona parte di muschio. Durante la passeggiata, gli uccelli marini che nidificano negli anfratti delle impervie scogliere ci tengono compagnia sorvolando le nostre teste ed osservando incuriositi i colori sgargianti delle giacche a vento. Anche questa volta la natura ci ha stupito, meravigliato regalandoci immagini che difficilmente scorderemo e nelle quali immergere la mente durante le lunghe giornate invernali.
Consigliatissimo. Il fiabesco Dunrobin Castle domina il Mar del Nord da un promontorio alla cui base si estende un fantastico giardino all’italiana con fontane e getti d’acqua, prati perfettamente tosati nei quali sono disegnate geometriche aiuole ricche di fiori, siepi, cespugli ed alberelli dalle forme accuratamente lavorate. Girovagando qua e là tra il verde mozzafiato e le alte piante di latifoglie, vi imbatterete nell’ampio spazio dedicato ai falconieri che si esibiscono con i propri rapaci. Che residenza magnifica e fatata! Non sarebbe male poterci soggiornare per almeno una notte come la famiglia Sutherland, proprietaria del castello da più di settecento anni. Ci dobbiamo però accontentare di visitare l’esterno e parte dei saloni e delle camere perfettamente conservate e sontuosamente arredate, con tanto di animali imbalsamati. Se con questa breve descrizione non vi ho ancora persuaso sull’incanto di questo luogo, sicuramente le foto vi convinceranno.
Da Inverness a St. Andrews
Eccoci nella capitale delle Highlands, Inverness. Non è una città di particolare bellezza, la zona più pittoresca è il lungo fiume, ma è indubbiamente un ottimo punto di partenza per visitare gli splendidi d’intorni, ricchi di storia e scorci emozionanti. Come le gotiche rovine della cattedrale di Elgin, le vaste brughiere dipinte di rosa dall’erica e le catene montuose del Cairngorms National Park, i più lontani Blair Castle dal bianco sfavillante e lo scenico Dunnotter Castle su una rupe a picco sul mare. In particolare, nelle vicinanze si estendono le acque scure del lago di Loch Ness; questo nome vi dice qualcosa? Chi non ha sentito parlare almeno una volta nella vita del celebre mostro di Loch Ness, Nessie? Da più di 1500 anni questa misteriosa creatura scatena la fantasia di milioni di persone, l’interesse dei ricercatori e la creatività di pittori e scrittori. La maggior parte della comunità scientifica afferma si tratti solo di una leggenda; ma cosa c’è di sbagliato nell’immaginare un animale preistorico che nuota libero, indisturbato e trascorre la sua esistenza accanto a quella dell’uomo? La fantasia è il pepe della vita, senza di quella il mondo sarebbe veramente triste, inoltre il fascino di questa lago lo si deve proprio a Nessie. Il mostro comunque non è l’unica attrattiva del luogo. Le rovine dell’Urquhart Castle edificato nel XIV secolo ma distrutto nel 1689 e mai più ricostruito, regalano un paesaggio suggestivo con i vari sali e scendi del promontorio su cui giacciono e la torre principale. Un fornitissimo negozio di souvenir e un self service con vista panoramica sul sito archeologico, vi concederanno un momento di relax nel tepore della Gatehouse, edificio d’ingresso per il castello.
Consigliatissimo. Scendiamo verso sud direzione Edimburgo, attraversando le estese pinete e gli altopiani ricoperti d’erica e arbusti del Cairngorms National Park e ci fermiamo nei pressi di Angus. Il Glamis Castle vi stupirà ancor prima di vederlo! L’ingresso è a dir poco monumentale e, dopo aver percorso un lunghissimo viale alberato, il castello comparirà in tutto il suo splendore come appena uscito da un film d’animazione della Disney e su una distesa d’erba accuratamente rasata. È perfetto per l’ambientazione di un film fantasy grazie ai suoi torrioni cilindrici, le torrette con tetti conici appuntiti, le mura merlate ed il grande orologio. Costruito nel XIV secolo e successivamente ampliato, è il luogo di nascita della Principessa Margaret d’Inghilterra ed in tutto il Regno Unito non esiste un’altra fortezza che racchiuda così tante leggende di fantasmi, morti oscure ed atroci, creature deformi e stanze segrete. Se ammirando l’esterno siete convinti di aver già goduto di tutta la sua bellezza vi sbagliate di grosso! Infatti, le numerose stanze interne visitabili ed accuratamente arredate come la cripta, le camere da letto, i saloni tempestati di quadri ed arazzi, vi riempiranno gli occhi rendendovi muti di fronte a tanta sfarzosità e mistero.
Consigliatisismo. Ci avviciniamo sempre di più ad Edimburgo e, dopo aver superato la grigia e moderna cittadina di Dundee, ci tuffiamo nella penisola ritagliata a nord dal Firth of Tay ed a sud dal Firth of Forth per raggiungere l’incantevole St. Andrews. I curatissimi campi da golf che affacciano direttamente sul mare vi accoglieranno dandovi da subito un’immagine elegante e prestigiosa della città, che ritroverete passeggiando per il centro tra edifici signorili, chiese, cappelle ed università. Dovete sapere, infatti, che oltre a essere una delle capitali mondiali del golf, è anche la sede della più antica università di Scozia. Insomma, qui a St.Andrews storia e raffinatezza sono di casa. Entrate nella patria della cultura inglese attraverso West Port, una delle poche porte ancora esistenti che permettevano l’accesso all’antico borgo medievale e girovagate in North, South e Market Street. Concedetevi un break in uno dei numerosi ed accoglienti bar e poi visitate le incredibili rovine della St. Andrews Cathedral, che sorgono sul prato verdissimo di una collina che si tuffa nel mar del nord. Immaginare quanto fosse grande ed imponente questa cattedrale ci ha fatto venire la pelle d’oca e la sera, davanti ad un piatto di salmone alla griglia irrinunciabile in Scozia, riguardiamo orgogliosi le foto, entusiasti per aver avuto la possibilità di godere della magia di questi luoghi splendidi.
Edimburgo
Eccoci nella capitale europea che ha visto nascere uno dei più incredibili fenomeni letterari mondiali di tutti i secoli, ovvero l’epopea di Harry Potter dalla quale sono stati tratti i celebri film. È proprio qui al ‘the elephant house’ pub che l’allora sconosciuta scrittrice J.K.Rowling nei primi anni novanta iniziò a scrivere la fortunata saga nella quale l’orfano Harry, con i suoi fedeli amici Hermione e Ronald, iscritto alla scuola di magia di Hogwarts e sotto la guida del preside Albus Silente, combatte contro il perfido mago Voldemord spalleggiato dagli spaventosi dissennatori. Chi come noi ha avuto la fortuna di girovagare per la Scozia proverà di persona la magia che ogni centimetro quadro di questa terra trasmette e l’inaspettata fantasia che scatena in ognuno, il trucco è mantenere la mente aperte ed il cuore pronto a recepire il turbinio delle emozioni. Sicuramente la parte più suggestiva di Edimburgo è la old town, ovvero la città vecchia emergente dal verde dei giardini di Princes Street che la separano dalla più caotica e commerciale new town.
Consigliatissimo. Superate l’edificio di inizio 1800 della Royal Scottish Academy (dedicato all’arte contemporanea) e l’elegante facciata neoclassica con alte colonne che reggono l’architrave del tetto della National gallery (museo di storia ed arte) e salite le scale fino a raggiungere le due slanciate torri dell’Assembley Hall e la più tozza costruzione dell’Outlook Tower. Qui sbucate sulla Castlehill, il primo tratto di strada del Royal Mile che inizia dall’Esplanade, cioè la piazza, del castello di Edimburgo. L’epica Royal Mile è la via lastricata che percorre la old town salendo dolcemente dal lussuoso, rinascimentale Palazzo Reale di Holyroodhouse (ai piedi della verde ed alta collina dell’Holyrood Park) fino al grande castello che ospita al suo interno una vero e proprio paese con piazze, musei, cappelle e persino una guarnigione militare di rappresentanza. Una giungla di botteghe di porcellane, kilt, sciarpe e berretti nel classico tessuto multicolore tartan; storici pub e bar più recenti che vendono pizza e kebab si aprono al piano terra di antichi edifici in mattoni ed invitano i turisti ad entrare.
Sulla Castlehill si erge il famoso Scotch Whisky Heritage Centre, un edificio a due piani con un largo abbaino sul tetto, importante centro espositivo in cui grazie ad immagini, profumi, degustazioni, si possono conoscere i segreti della popolare bevanda scozzese. Qui vicino trovate anche il Tartan Weaving Mill, museo del tartan che ne mostra la lavorazione e dove ovviamente è possibile acquistare i coloratissimi abiti tessuti con questa particolare stoffa. Scendendo sulla Lawnmarket fino alla High Street, la terza parte del Royal Mile, si apre una grande piazza ed al centro l’elegante chiesa gotica di St. Giles dalle alte vetrate aperte tra gli archi a sesto acuto. L’High Street diventa poi Canongate e qui ci ha affascinato l’edificio in stile Harry Potter del Canongate Toolboth, costruito alla fine del 1500 come prigione e tribunale, con le torrette cilindriche dai tetti conici ed il grande orologio a sbalzo sulla via. Pochi passi ancora e finalmente si raggiunge il Palazzo reale nonché residenza estiva della regina, che sorge difronte al nuovo e moderno edificio del Parlamento Scozzese.
Consigliato. Il grande salone del Royal Museum, una delle parti in cui è composto il National Museum of Scotland in Chambers street, merita sicuramente una visita se non siete di fretta. Entrate nell’ampia sala centrale sulla quale si affacciano due piani di balconate sostenute da slanciate colonne in ferro e sormontate da una splendida copertura in vetro da cui filtra la luce del giorno. Qui potete sorseggiare una tazza di thè caldo durante un pomeriggio piovoso ammirando lo stile vittoriano del museo.
Consigliatissimo. Fin dall’Esplanade, ovvero dalla sua piazza, vi innamorerete del castello medievale di Edimburgo e una volta varcato il maestoso ingresso sotto lo stemma reale scozzese del leone rosso rampante e sorvegliato da due statue di soldati, vi sembrerà di essere nella celebre Diagon Alley, la strada dove Harry Potter, insieme agli altri studenti di Hogwarts, acquistava bacchette, ingredienti per gli incantesimi e s’intrattenevano a bere una burrobirra. Dal castello arroccato sul punto più alto della collina sulla quale è adagiata la città vecchia, si gode di una splendida vista sulla parte nuova e passeggiando per le sue vie pavimentate si può contemplare il cannone che ogni giorno spara un colpo a salve, vari musei tra cui quello nazionale della guerra che racconta la storia bellica degli scozzesi, edifici ben curati e la piccola cappella di St. Margaret, fino a giungere in Crown Square. Qui la Great Hall e il Palace vi stupiranno con la loro imponenza esterna tanto come l’eleganza e la solennità degli interni. Le Insegne di Scozia o Regalie, cioè la corona, lo scettro e la spada conservate all’interno del Palace, vi meraviglieranno per la loro preziosità e incommensurabile valore storico. Edimburgo è anche la città dei festival e sicuramente il più famoso e suggestivo è proprio quello che si svolge nell’Esplanade del castello in agosto, il Military tatoo, un mix di scenografiche parate e bande militari alternate da movimentati spettacoli contemporanei. Allora che aspettate? Non resta che preparare la valigia e partire!