Meravigliosa Milos
12/06/12
La mia compagna ed io partiamo da Padova direzione Malpensa 2000 per volare verso Atene. Partenza e arrivo puntuali nei due aeroporti; la metro ci porta verso il Pireo dove passiamo la notte in un hotel comodo comodo al gate per le cicladi.
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13/06/12
Traghetto superveloce all’alba e in due ore e mezza siamo a Milos dove a darci il benvenuto troviamo, a sorpresa, il gestore dello studyos Mallis dove abbiamo prenotato i nostri sette giorni sull’isola. Ci presentiamo e subito dopo ci accompagna in auto allo studyos dandoci già le prime indicazioni sui venti e le spiagge, consigli sulle gite in barca, etc… arriviamo in due minuti anche se c’è una scalinata che porta direttamente al porto senza allungare per la strada che abbiamo appena fatto, che comunque non sarà nemmeno un chilometro… la stanza è carina, spaziosa e pulita con l’ingresso indipendente, c’è il cucinotto con frigo e il necessario per cucinare, il bagno è piccolo ma funzionale e, all’esterno, c’è una splendida terrazza dove poter mangiare all’aria aperta! Ci viene offerta subito una bottiglia di acqua fresca mentre ci vengono date indicazioni sull’isola e consigli dove noleggiare un’auto e, dopo nemmeno venti minuti, ci consegnano la Matiz che ci porterà in giro per tutta l’isola! Siamo quindi pronti, mappa alla mano, per partire alla scoperta di questa meravigliosa isola!
Il porto di Adamas è in una posizione centrale perciò il punto più distante dell’isola dista circa 20minuti di auto dal nostro alloggio, motivo per cui in una giornata si possono visitare tranquillamente 2/3 spiagge!
Primo tuffo nella spiaggia di Mithakas: il mare è stupendo, l’acqua azzurra e trasparente e sulla spiaggia saremo meno di dieci anime! Visitiamo Pollonia, un bel paesino con una bella spiaggia,ma troppo “affollata per i nostri gusti”; facciamo qualche foto, ci prendiamo dei panini e ci fermiamo a Kapros, dove le uniche tre persone presenti se ne stanno andando e rimaniamo soli, in questo splendido piccolo paradiso caratteristico per una insenatura rocciosa ad arco, adattissima per i tuffi, ed una lingua di sabbia scura che dona al mare dei riflessi verdi meravigliosi! Nel pomeriggio ci avventuriamo nel lato nord-ovest dell’isola, per una stradina ripida e semi asfaltata che ci porta fino alla spiaggia di Plathenia: sabbia fine, mare azzurro con fondo sabbioso che digrada molto dolcemente. Passiamo qui il resto del pomeriggio e finiamo la nostra prima giornata sull’isola in un ristorantino ad Adamas consigliatoci dal gestore dello studyos, dove si mangia tanto, bene e spendendo meno di 15€ a testa!
La nostra seconda giornata inizia con una colazione abbondantissima a base di leccornie comprate nel forno ubicato ai piedi della scalinata che congiunge il nostro studyos al porto… diventerà un appuntamento fisso per noi, sia per le dolci colazioni della mattina, sia per qualche spuntino salato da portarci al mare! A “buzza piena” ci dirigiamo verso la prima tappa della giornata: Sarakiniko! Una lingua di mare che si insinua in un paesaggio lunare di rocce bianche, piccola spiaggia di sassolini, acqua azzurro verde…faccio moltissime foto perché il posto merita veramente! Ci spostiamo poi a Papafragas, altra spiaggia molto caratteristica: una striscia di quattro metri di sabbia chiusa tra due alte pareti rocciose che si incuneano verso il mare! Bellissima, ma le onde non ci permettono di stendere i teli senza bagnarci. Risaliamo quindi in auto e ci dirigiamo verso Tripiti, paese dei mulini, dove ci fermiamo per una passeggiata tra le viette del centro, per poi ripartire in direzione Mandriaka, splendido paesino di pescatori con acque verdi limpidissime. Facciamo moltissime foto, anche a dei polipi “stesi” ad asciugare e poi ci dirigiamo verso Mithakas per rilassarci dopo tutte le tappe del mattino. La giornata la concludiamo con dei pita gyros in un localino del porto, con 11€ mangiamo in due! Passeggiatina con tappa in una gelateria che vende dei micro gelatini artigianali in svariati gusti: ovviamente “ci toccherà ” ripassare ogni sera per assaggiarli tutti!
Terzo giorno
Si parte all’avventura per Tsigrado. Per raggiungere questa spiaggia caraibica ci si deve calare in un’insenatura tra due rocce, aiutandosi con una corda e delle scale posizionate lungo la discesa. La fatica vale lo spettacolo: sabbia fine e acqua color smeraldo limpidissima! La risalita per fortuna è più semplice… il pomeriggio lo passiamo nella vicina Firiplaka: lunga spiaggia divisa in due parti da una enorme roccia tra sabbia e mare, una parte attrezzata (2lettini+1ombrellone solo5€) e una libera. Anche qui l’acqua ha gli stessi riflessi smeraldo di Tsigrado, ma il fondo sabbioso digrada più dolcemente. Tanti bagni e tanto sole. La sera decidiamo di cenare in casa preparandoci una tipica insalata greca, accompagnata da una focaccia agli spinaci buonissima presa al forno la mattina e della profumatissima retsina per bagnare il tutto! Passeggiata digestiva al porto+gelatino, ovviamente!
Quarto giorno
Andiamo a Kipos, ma la spiaggia è di soli sassi e, nonostante il mare sia blu, limpido e molto invitante, scattiamo solo qualche foto e ci spostiamo. Raggiungiamo Provatas che sappiamo essere composta da tre spiagge: una grande ed attrezzata e due più piccole. La grande è deserta e quindi ci torneremo più tardi per mangiare sul ristorantino che c’è proprio sopra la spiaggia. Ci spostiamo con l’auto di qualche centinaio di metri, parcheggiamo, scendiamo a piedi da una ripida e scivolosa discesa e vediamo le altre due piccole spiaggette di questa zona ed io mi innamoro subito di una delle due, piccolissima e riparata tutto intorno da rocce più o meno grandi. Siamo soli in questo piccolo paradiso, la sabbia è compatta e l’acqua è molto bassa e cristallina. Ci torniamo anche nel pomeriggio dopo aver mangiato delle bruschette ed un ottima insalata del pastore nel ristorante della spiaggia vicina. Torniamo a casa prima del solito per prepararci ed andare in visita a Plaka, la capitale. E’ molto caratteristica: casette bianche che si raggiungono attraverso un labirinto di vie molto strette, tanti piccoli negozietti, ristoranti caratteristici con tavolini lungo le vie, qualche chiesetta. Una interminabile scalinata permette di raggiungere il punto più alto del paese chiamato Kastro, da cui si gode di una splendida vista. Riscesi ci sediamo su una panchina del cortile di una chiesa con vista mare, aspettando il tramonto, molto romantico. Tante foto e poi via verso l’Oxamos, ristorante caratteristico vicino alla spiaggia di Papikinou, a un km dal porto, più volte citato nei diari di turisti per caso. Ed effettivamente è tutto così buono ed invitante che finiamo con l’esagerare e, se pur soddisfatti, a fatica ci alziamo dal tavolo! Non c’è spazio nemmeno per l’appuntamento col mini gelatino e quindi rotoliamo verso il letto!
Quinto giorno
Destinazione Agia Kiriaki. Oggi il vento è fortissimo e, nonostante questa sia una delle spiagge con i colori più belli sia per dei grossi sassi lungo la spiaggia con colori particolari, sia per l’acqua che passa dall’azzurro chiarissimo della riva dovuto a dei sassolini bianchissimi per poi tuffarsi subito in un blu profondo, resistiamo solo un paio di ore! Ci spostiamo quindi per il pranzo nella vicina Paliohori che ha un famoso ristorante a palafitta sulla spiaggia. Ottimi sia l’insalata del pastore sia una sorta di spaghetti allo scoglio, con verdure tagliate sottili al posto degli spaghetti ed un sugo di caprino fresco per legare il condimento! Per chi consuma al ristorante lettini ed ombrelloni sono inclusi nel prezzo. La sabbia ha le sfumature gialle dello zolfo e rosse del ferro, colori che si ripresentano nelle alte rocce che proteggono la spiaggia tutto intorno dal vento; le onde arrivano fino ai lettini e sembra quasi di essere immersi nell’acqua. Le sfumature del mare sono le stesse della sabbia. Prima di ritornare verso Adamas ci fermiamo nel paesino semideserto di Zefiria per fare delle foto alla chiesa di mattoni molto particolare e, per concludere il nostro quotidiano girovagare, ritorniamo a nord dell’isola per fotografare Firopotamos, un altro piccolo paesino di pescatori, molto caratteristico e deserto,con una chiesetta a picco sul mare, ideale per qualche foto da cartolina! La sera ceniamo in un ristorante consigliato da Nikolas, ed assaggiamo altre specialità come il polipo ai ferri, i pomodori ripieni stufati e i calzoncini fritti ripieni di feta! Questa sera il gelatino ci sta tutto!
Sesto giorno
La mattina torniamo ad Agia Kiriaki. Oggi il vento è più clemente e ce la godiamo tutta! Prima di pranzo ci dirigiamo verso un altro paesino di pescatori e,lungo la strada ci fermiamo per “arrampicarci” su di una scalinata che porta ad una chiesetta che è per metà incastonata nella roccia. Facciamo qualche foto e poi scendiamo verso Klima, il più bello e colorato tra tutti i paesini di pescatori visti fino ad ora! Il mare è molto mosso in questa zona a nord dell’isola e le onde arrivano fino alle porte delle casette! Pranziamo a casa con un insalata greca fatta in casa e una pizza con cipolle e capperi buonissima presa la mattina al forno. Il pomeriggio torniamo a Provatas, una delle mie preferite. La sera ci abbuffiamo di pita gyros, più gelatino.
Settimo giorno
La giornata parte all’avventura: ci dirigiamo nella parte est dell’isola verso la miniera abbandonata, Sulphure Mine. Più di 6km di sterrata in pessime condizioni, immersi tra le montagne deserte, il cellulare che non prende. Dopo più di trenta minuti di viaggio, finalmente arriviamo in un punto dove dall’alto si riescono a vedere i resti di questa miniera. Non mi fido ad andare oltre con la nostra Matiz scassata e con le gomme “sulle tele”perché ho letto su internet che l’ultimo pezzo di strada è quello più brutto ed impegnativo. La posizione è comunque ottima per delle belle foto,anche se, avendoci pensato prima, sarebbe stato il caso di noleggiare un fuoristrada per un paio di giorni per riuscire a raggiungere, oltre a questa, anche altre due spiagge caratteristiche nella zona ad ovest dell’isola. A parte questo rimpianto, riusciamo a tornare, con molta calma e prudenza, sulla strada asfaltata. Ci “caliamo”nuovamente a Tsigrado per qualche ora, una delle nostre zone preferite. Prima di pranzo ci spostiamo verso Hivaldomini, la spiaggia più lunga di tutta l’isola, dove scattiamo qualche foto. Poi saliamo fino alla fine della strada asfaltata verso il paesino di Agia Marina, dove immortaliamo dall’alto Adamas e Plaka che si trovano sul lato opposto del golfo. Il nostro ultimo pomeriggio in spiaggia lo passiamo comodamente sdraiati sui lettini di Firiplaka, dove rimaniamo a goderci il sole fino quasi all’ora di cena. Quale migliore conclusione se non una bella abbuffata all’OiXamos? Anche questa volta esageriamo e con le nostre ultime forze rotoliamo verso il letto.
È stata veramente una vacanza perfetta in un posto fantastico, tranquillo, ma al tempo stesso da visitare zona per zona con un pizzico di avventura… Con un paio di giorni in più sarebbe stato bello fare il giro della parte ovest dell’isola in barca per vedere Sikia e Kleftico, non raggiungibili via terra e, a bordo di una jeep, visitare i due/tre posti caratteristici che si trovano nella parte più selvaggia e disabitata, ma anche così è stato tutto perfetto, dal cibo, alle spiagge, al mare, in quest’isola dai mille colori!
Meeeraaaviglioooso!