Meravigliosa karpathos, spiagge ben raggiungibili
I voli da Milano per Karpathos quest’estate 2007 si effettuano di martedì; in conseguenza la maggior parte delle strutture proposte dal catalogo Columbus richiede soggiorni settimanali con inizio il martedì. Noi, essendo in combinato con Rodi siamo arrivati a Karpathos il sabato 7 luglio e, volendo soggiornare nel capoluogo Pigadia per non dover dipendere dall’auto anche alla sera, abbiamo scelto l’hotel Oceanis, con trattamento di pernottamento e prima colazione.
L’hotel propone 55 camere tutte con vista mare. L’aria condizionata è compresa mentre l’uso del frigorifero costa 5 euro al giorno. Le stanze sono semplici, dotate di balconcino con un tavolino e due sedie. La pulizia giornaliera (esclusa la domenica) non ci è sembrata troppo accurata, in particolare per quanto riguarda il bagno.
In generale negli alberghi in Grecia non esistono persiane o tapparelle, ma solo un tendone che non riesce ad oscurare le prime luci del mattino. Se siete abituati a dormire nell’oscurità mettete in conto di ritrovarvi alle 7 del mattino con gli occhi spalancati.
La colazione non è particolarmente allettante, se si esclude una discreta scelta di biscotti secchi presentati in vaschette di plastica trasparente. Il succo d’arancia è fatto con le polverine. Buono lo yogurt, denso come un budino e servito con l’immancabile miele. Il caffè è la solita brodaglia a cui i frequentatori della Grecia sono ormai abituati, perciò non aspettatevi granchè.
Data la sua posizione quasi centrale l’hotel risulta piuttosto rumoroso, in particolare a causa del camion della spazzatura che alle 6 del mattino passa a svuotare i bidoni nella strada sottostante. La sera poi, se non siete abituati a fare tardi, il via vai delle persone in strada e la musica che proviene dai locali e taverne nelle vicinanze non aiutano a prendere sonno.
L’hotel è però in buona posizione per qualsiasi necessità: è infatti adiacente a un supermercato, un bancomat, l’ospedale, il posto di polizia, il rent a car “the best” e al principale capolinea degli autobus diretti alle spiagge. Il porto, con i suoi locali e taverne, è a soli due minuti a piedi.
SPIAGGE Ammoopi, Apella, Achata, Kira Panagia, Agios Nicolaos, Lefkos… Sono tutte innegabilmente belle. Lasciamo ad ognuno scegliere la sua preferita. La lunga spiaggia di Pigadia a nostro avviso lascia molto a desiderare; considerando che dal capoluogo partono comodi pullman diretti alle principali spiagge dell’isola consigliamo anche a chi fosse sprovvisto di un mezzo a noleggio di dirigersi altrove.
Dal momento che le note paesaggistiche delle spiagge Karpatiane sono state ampiamente dettagliate da tanti “turisti per caso” prima di noi, ci limiteremo a fornire alcune indicazioni di ordine pratico, anche a titolo di aggiornamento.
Innanzitutto ci preme segnalare che TUTTE LE STRADE DI ACCESSO ALLE SPIAGGE MENZIONATE SONO STATE ASFALTATE O RI-ASFALTATE DI RECENTE. Possiamo perciò dire addio agli impegnativi sterrati affrontati da precedenti TPC.
Il fondo stradale è pressoché perfetto, anche se rimangono pur sempre strade strette ripide e tortuose, prive di protezione verso lo strapiombo, e vanno perciò affrontate con attenzione.
Apella: la nostra preferita. Qui il costo di un ombrellone e due lettini è d 5 euro, contro i 6 euro delle altre spiagge della costa orientale. E’ la spiaggia con minore possibilità di parcheggio, perciò andateci presto, possibilmente prima delle 10, soprattutto se volete trovare un ombrellone nella parte iniziale della spiaggia , quella a cui si accede dal parcheggio, a nostro avviso la parte più bella. Fatta di ciottoli bianchi e grigi con alle spalle una parete di calcare anch’esso candido si apre su un mare cristallino, delimitato da scogli che formano una sorta di piscina naturale, ideale per lo snorkeling.
Ammoopi: ci sono due spiagge principali, una di sabbia piuttosto ampia sulla sinistra guardando il mare. L’altra, sulla destra, sotto al ristorante Calipso. Qui il fondo è di ciottoli multicolori, l’acqua di una limpidezza incredibile e ci sono alcuni scenografici scogli affioranti a breve distanza dalla riva.
Questa tra le due è la nostra preferita; più tranquilla e suggestiva rispetto all’altra anche se, essendo piuttosto stretta e con due sole file di ombrelloni, bisogna arrivare presto per accaparrarsi un posto in prima fila. Tanto più che sta prendendo piede l’irritante abitudine, da parte di coloro che alloggiano nelle vicinanze, di scendere in spiaggia la mattina presto a occupare i lettini con gli asciugamani, per poi tornare con tutta calma più tardi nella mattinata, dopo essersi dedicati ai piaceri della colazione.
Tenete conto che il primo pullman per Ammoopi da Pigadia parte alle 9,30 e ci mette una ventina di minuti ad arrivare alla spiaggia scaricando decine di persone. Perciò, se avete un auto o uno scooter cercate di anticiparlo.
Kira Panagia: su questa bellissima spiaggia poco da aggiungere rispetto ai tanti racconti che ci hanno preceduto. E’ molto scenografica con la sua chiesetta dalla cupola rossa (che una volta era azzurra, come abbiamo appreso da vecchie cartoline) e il suo mare trasparente.
Un unico consiglio: se potete non andateci la domenica. Al pomeriggio si riempie di greci (del resto è casa loro, ci mancherebbe!!) e diventa piuttosto chiassosa. Abbiamo avuto l’impressione che si conoscessero tutti tra di loro; come se un intero paese di poche decine di anime si riversasse sulla medesima spiaggia.
Achata: bella spiaggia di ciottoli che però non ci ha entusiasmato perché il giorno in cui ci siamo andati c’era troppo vento, il mare era increspato e perdeva in trasparenza, ed era obiettivamente difficile resistere alle folate.
Agios Nikolaos: questa piccola spiaggia della costa orientale (la più lontana da Pigadia) offre un paesaggio mozzafiato a chi si avventura nella lunga e tortuosa strada asfaltata che letteralmente vi “precipita” dalla strada che proviene da Spoa. E’ spiaggia molto piccola, con 10 ombrelloni, fatta di ghiaia, ciottoli e scogli di colore scuro che tolgono forse attrattiva alla spiaggia stessa ma rendono il mare di una limpidezza unica, con colori che vanno dal blu intenso al verde smeraldo.
Alle spalle della spiaggia una taverna e qualche studio, ideale per chi cerca il più totale isolamento.
La consigliamo per un bagno nel tardo pomeriggio, quando i colori si fanno più nitidi e intensi e la spiaggia si spopola.
Lefkos: bella spiaggia di sabbia finissima sul versante occidentale dell’isola. Ci si arriva in circa un’ora d’auto (il pullman ci mette quasi il doppio) passando per Menetes, Arkasa e Finiki. Chiusa tra due promontori, offre un mare del più tipico colore acquamarina ed è provvista di numerose taverne. E’ molto bella ma non particolarmente tranquilla in alta stagione. Anche qui come ad Apella il costo di un ombrellone e due lettini è di 5 euro.
Un discorso a parte meritano le spiagge vicino all’aeroporto, all’estremità meridionale dell’isola. Una miriade di calette di sabbia finissima quasi sempre spazzate dal vento, dove è difficile trovare più di 5 o 6 persone. Non sono attrezzate e non c’è possibilità di riparo dal sole: se ci andate munitevi di un solido ombrellone.
L’acqua è generalmente più fredda e agitata che altrove, a causa del vento, ma l’accesso è decisamente comodo; la strada che costeggia la pista dell’aeroporto è stata asfaltata di recente e da essa si dipartono brevi e facili sterrati che conducono alle calette. Ne abbiamo trovata una in cui l’accesso al mare è particolarmente agevole per l’assenza di massi e scogli a ridosso della riva; basta seguire la strada asfaltata che prosegue oltre la pista dell’aeroporto fino a superare il promontorio che delimita la baia: sulla pratica cartina fornitaci da Europecar è indicata come “Agrilaspotamos beach”. Di fronte lo scoglio di Nisaros e in lontananza l’isola di Kasos.
Le spiagge della costa sudorientale di Karpathos che affacciano sull’ampia baia di Afiartis, tra Ammoopi e l’aeroporto, sono le più ventose. Non a caso vi si tengono i campionati del mondo di windsurf e sulla spiaggia di Vatha (denominata Devil’s Bay) c’è una rinomata scuola di windsurf.
Se volete fare delle belle foto può valere la pena percorrere la strada che conduce all’aeroporto costeggiando la baia di Afiartis, per godere di stupendi scenari di mare azzurro, che si aprono tra costoni di roccia e sono punteggiati dai due isolotti di Mira e Prasonisi. La luce migliore per le foto è quella pomeridiana, visto che le baie sono rivolte a est.
AUTONOLEGGIO Se volete garanzie di affidabilità e vi siete avvalsi di un tour operator prenotate l’auto direttamente dall’Italia. I maggiori T.O. Propongono infatti vantaggiose offerte settimanali con i maggiori autonoleggi internazionali, competitive rispetto alle analoghe offerte che troverete sull’isola. Columbus offriva un’auto di categoria A (tipo Athos o Matiz) con Europecar a 189 Euro a settimana, comprensiva di assicurazione. Se prenotata in loco, sempre con Europecar, la stessa auto costava 315 euro. Hertz offriva prezzi un po’ inferiori, sui 270 euro a settimana. Sull’isola trovate anche Avis e Sixt o la locale The Best, dei quali però non so dirvi i prezzi.
Tenete presente che l’assicurazione definita completa (tipo Kasko) non copre però le parti inferiori dell’auto né pneumatici e specchietti laterali. Questo perché gli autonoleggi non assumono responsabilità nel caso vi avventuriate in strade sterrate, molto numerose sull’isola fino allo scorso anno, in particolare la lunga e sconnessa strada che conduce a Olympos. Ora che le strade di accesso alle spiagge sono state asfaltate (e sembra che anche la strada per Olympos sia in programma) le cose potrebbero cambiare. Chiedete sempre, per sicurezza, fino a dove siete coperti dall’assicurazione e l’evantuale franchigia.
Per chi volesse risparmiare o preferisse un mezzo più maneggevole ci sono ovviamente gli scooter o i tanto di moda Quad. Tenete però presente che le strade principali sono quasi sempre battute dal vento e scarsamente o per nulla illuminate di notte.
MANGIARE Ecco l’aspetto per noi più interessante, subito dopo il mare e le spiagge.
In una settimana abbiamo cenato ogni sera in un taverna o un ristorante diversi.
Possiamo perciò consigliare: A Pigadia: “Sofia’s Place”, sul porto. E’ sempre pieno fin dalle 19,30 e si mangia bene; unica pecca il servizio troppo veloce: si ha la sensazione di venire ingozzati affinché liberiate al più presto il tavolo per i clienti in attesa. Ottimi l’agnello alla Karpathiana e l’agnello al cartoccio, chiamato “kleftico”, così come l’insalata di tonno e i fagottini al formaggio.
“Taverna Sirtaki”, con accesso da una via interna, perpendicolare al porto. Si cena in un bel giardino interno riparato dal vento, intorno a una fontana di gusto discutibile, con gli immancabili gatti che scorrazzano fra i tavoli. Qui il servizio è decisamente più lento: i commensali di un tavolo accanto al nostro hanno sfoderato un mazzo di carte da gioco e si sono fatti una partitella in attesa di essere serviti! Qui vi consigliamo il piatto misto di pesce alla griglia chiamato “posidon plate”, a 16 euro.
“To Hellenikon”, nella via interna che corre parallelamente al porto, con le vetrine verde scuro. Oltre alla saletta che si affaccia sulla strada dispone di un pergolato in posizione rialzata con affaccio sulla vietta laterale. Segnalato da altri TPC prima di noi eravamo curiosi di provarlo. Io però quella sera non avevo molta fame e ho ordinato solo degli antipasti: ottimi i mini pies al formaggio e agli spinaci, troppo pastellate e salate le melanzane fritte. Il piatto misto di pesce, grigliato e gratinato, chiamato “fisherman’s plate” secondo mio marito non regge il confronto con il “posidon plate” della taverna Sirtaki.
“Romios”: l’ultima sera sull’isola abbiamo raggiunto il top. A causa di un vento furioso che flagellava il porto ci siamo letteralmente rifugiati in questo ristorante a pochi metri da “Sofia’s Place”, che offriva un tavolo per due in posizione riparata. E mai scelta fu più felice. Da segnalare un simpatico cameriere che, forse avendoci presi in simpatia, e complice la posizione defilata del nostro tavolo, ad alcuni dei piatti da noi scelti sul menu, a voce bassa e in tono da cospiratore ci diceva: “don’t take this (non prendete questo), non è per gli italiani!”, spiegando poi che si trattava di un piatto fatto con ingredienti congelati. Quando ho nominato il “kleftico” (l’agnello al cartoccio già provato da Sofia) si è illuminato e ha approvato senza riserve. Io che in genere non amo la carne di agnello ne sono rimasta letteralmente deliziata; ho gustato l’agnello più tenero e saporito mai assaggiato, racchiuso in un cartoccio di stagnola insieme a verdure e a un delizioso sughetto. Di antipasto abbiamo preso un delizioso saganaki di feta, il tipico formaggio avvolto in pastella e fritto, condito con miele e semi di sesamo, e delle ottime melanzane al forno con feta.
Ad Aammoopi non potevamo mancare la rinomatissima taverna “Esperida”. Facile da trovare, è sulla strada che conduce alla spiaggia. Vi ho mangiata l’orata più gustosa e meglio cucinata della mia vita. Ottimo come antipasto lo stuzzicante, e abbondante, “farmer’s dish”, una fetta di pane raffermo bagnata con olio d’oliva e condita con feta, pomodori a dadini e olive nere. Molto saporito anche il piatto chimato Imam, che altro non sono che melanzane e cipolle al forno con feta e aglio. Anche qui il servizio ci è parso un po’ affrettato, forse per un perdonabile eccesso di zelo, non essendoci a quell’ora persone in attesa. Comunque merita un 10 e lode, al pari di Romios a Pigadia.
A Finiki (costa occidentale) andate da Dimitrio’s a mangiare il pesce. E’ la prima taverna che si incontra sulla destra dopo aver imboccati il bivio per Finiki, prima di scendere sul porto. In posizione panoramica per godere del tramonto offre un’ottima grigliata mista di pesce per due persone a 33 euro. Dicono che si mangi bene anche da “Niko’s”, nell’unica traversa che dal porticciolo va verso l’interno. E’ un po’ più caro di Dimitrio’s e non è in posizione altrettanto scenografica.
IN CONCLUSIONE…
Isola stupenda: andateci ora, prima che sia troppo tardi!!!!