Meravigliosa Djerba
ANIMAZIONE: Gli animatori sono tutti ragazzi tunisini giovani, molto simpatici e per nulla invadenti! Parlano 3/4 lingue e fanno il possibile: certo il cabaret in francese e poi tradotto in italiano non farà sbellicare dalle risate, ma noi la sera preferivamo uscire dal villaggio. Complimenti soprattutto a Said per l’aqua gym del mattino, bravissimo! Farà il ballerino a canale 5! Mercoled’ serata tunisina: molto carina e ben organizzata, c’era un gruppo folcloristico dell’isola che ha fatto un bello spettacolo di danze popolari e ha coinvolto veramente tutti, anche quelli che di solito non badavano allo spettacolo serale.
CUCINA: beh, paese che vai…Io ho viaggiato abbastanza e non pretendo molto, perciò ho sempre trovato qualcosa di buono, anche se la cucina è un pò ripetitiva. Non prendete la pasta, ovvio! Ma d’altronde non ne mangiamo tutto l’anno?! Tuttosommato non ci si può lamentare, non è stato male nessuno e si può tranquillamente mangiare frutta e verdura cruda.Particolarmenmte buone le crepes a colazione, fatte al momento da un cuoco pacioccone e sempre sorridente! MARE: la spiaggia del nostro villaggio non era grandissima, ma molto ben attrezzata e dotata di sdrai comodi e gratuiti. La sabbia è bianca e bellissima. Il mare è sempre stato pulito, mai trovato alghe, solo quache foglia con iìuna mattina di mare mosso. Tuttavia è pulito e molto cristallino.
L’ISOLA: è bellissima, spostarsi in taxi costa pochissimo ed è veramente comodo, a qualsiasi ora. I mercati sono carina, e contrattare è anche divertente. Sono stata in Tanzania e lì i commercianti sono veramente insidstenti, a Djerba è molto diverso. Comunque si porta a casa della bella ceramica. C’è molta vita notturna, un locale molto bello si chiama ChichKhan: arredato in tipico stile moresco con tappeti e ottoni, si beve un ottimo tea alla menta e si fuma la chichà (come qui chiamano il narghilè). ESCURSIONE: Il sabato abbiamo fatto un’esperienza stupenda. Partenza alle sette con un modernissimo bus dotato di aria condizionata siamo partiti alla volta del bellissimo sud tunisino. Dopo aver caricato tutti i partecipanti nei vari hotels abbiamo percorso i sette Km di strada in mezzo al mare che collegano l’isola alla terraferma. Ci siamo spinti a Medenine, cittadina sorta dalle antiche ghorfas, o ksar, granai dove i nomadi berberi (abitanti autoctoni del sud tunisino) stipavano il grano e i raccolti e che servivano loro come riferimento nel loro inessante vagare, abbiamo visto Ksar El fersh, antichissimo granaio risalente all’XI sec. D.C. E perrfettamente conservato, per poi fermarsi, con visita e ottimo pranzo, a Chenini. Questo è un incredibile paesino dove vivono gli ultimi 400 berberi in case scavate nella montagna, immersi in un deserto di roccia e solitudine, arroccati alla loro identità e tradizione di nomadi berberberi, accettando da pochissimi anni luce, corrente e un turismo di passaggio. Samir, la nostra guida è stato estremante coinvolgente, bravissimo e coltissimo. Nel pomeriggio siamo tornati in hotel con qualcosa in più! Consiglio Djerba a tutti, ma non fermatevi in villaggio: scoprite quest’isola meravigliosa, assaporate ilò folclore dei mercati, uscite la sera con tranquillità, non ci sono pericoli, e sporattutto vincete la pigrizia e afte le escusioni: il colore delle dune, i paesaggi mozzafiato e le mille culture che si incontrano uscendo dalla zona turistica valgono immensamente la pena! Buon viaggio.