Menorca Estate 2007 Anna e Ronny

Dopo aver visitato Ibiza, Maiorca e Formentera, l’estate 2007 è dedicata all’isola più a Est delle Baleari: Minorca! 05/08: siamo in 2 Ronny e Anna, partenza in aereo da Bergamo, destinazione Maò. Atterriamo che sono le 21, ritiro veloce dei bagagli e ci fiondiamo all’uscita alla ricerca dell’assistente I Viaggi del Turchese. Ce ne sono...
Scritto da: piro82
menorca estate 2007 anna e ronny
Partenza il: 05/08/2007
Ritorno il: 12/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Dopo aver visitato Ibiza, Maiorca e Formentera, l’estate 2007 è dedicata all’isola più a Est delle Baleari: Minorca! 05/08: siamo in 2 Ronny e Anna, partenza in aereo da Bergamo, destinazione Maò. Atterriamo che sono le 21, ritiro veloce dei bagagli e ci fiondiamo all’uscita alla ricerca dell’assistente I Viaggi del Turchese. Ce ne sono addirittura due, ci devono far sapere dove pernotteremo, avendo scelto la formula appartamento “Roulette” non ci era stato comunicato in Italia. La prenotazione è presso gli “Apartamentos Cel Blau” a Cala en Bosch, nella parte opposta dell’isola. Prima che ci indichino l’autobus sul quale intendono scarrozzarci le informiamo dell’auto a noleggio che abbiamo già prenotato in aeroporto con Avis e ci dirigiamo verso il banco dell’autonoleggio. Abbiamo prenotato un’auto di categoria B (1.2 o similare) ma ci danno allo stesso prezzo una Zafira 1.9 (che si rivelerà sicuramente spaziosa, ma un pochino ingombrante nelle stradine secondarie che conducono alle spiaggie, meglio un’auto più piccola!). Chiediamo se sia facile raggiungere Cala en Bosch e ci viene detto che di strada “Hay una y es fàcil”. Effettivamente la strada principale M1 è molto larga, facile e molto ben indicata. Giungiamo a Cala en Bosch dopo circa un’oretta d’auto (a conferma delle distanze molto brevi) e ci mettiamo alla ricerca del Cel Blau. Le indicazioni fornite dalle assistenti sono state un pochino vaghe (“seguite per il faro, ci sono dei ristoranti, chiedete”) e il complesso non sembra molto conosciuto ma dopo un paio di tentativi andati a vuoto c’è chi si premura di darci una mappa di Cala en Bosch e indicarci la localizzazione del complesso. Arrivati nel posto indicato siamo un po spaesati…Ci sono delle ville con dei nomi e altri appartamenti con dei numeri, ma quale sarà il nostro?!? Della reception neanche l’ombra…Finchè troviamo appeso a un muro un foglio con il nostro nome e il numero di appartamento, lo troviamo aperto con le chiavi all’interno ed entriamo. L’appartamento sembra di recente costruzione ed è ben fornito. C’è una zona soggiorno con cucina attrezzata e 2 divani letto, la camera matrimoniale (fornita di lenzuola e asciugamani), il bagno e il terrazzino con tavoli e sedie. Il complesso è carino si tratta di 24 appartamenti situati attorno a una piscina posizionata al centro, nelle immediate vicinanze ci sono ristoranti, supermercati e negozi. 06/08: la mattina del lunedì intendiamo visitare la prima delle spiaggie più famose, decantate e rinomate di Minorca: Cala en Turqueta. In auto ci impieghiamo circa 20 minuti da Cala en Bosch (che si rivelerà un punto di partenza ottimo per chi intende visitare le spiaggie), il parcheggio ben segnalato è gratuito e una camminata in discesa di altri 15/20 minuti ci porta dritti alla Caletta. Notiamo subito l’iperaffollamento. Lo spazio è limitato ed è difficile mantenere un minimo di spazio vitale (a parte durante l’ora di pranzo). I colori del mare sono molto belli, ma il bagnasciuga è ricoperto di alghe, l’acqua non si può dire sia pulita e dal primo pomeriggio assistiamo al pellegrinaggio di bagnanti che si rivolgono al bagnino perché punti da meduse. Non ci sono bar direttamente in spiaggia, ce n’è uno al parcheggio (15 minuti a piedi in salita), ma per fortuna c’è un ragazzo nudista che si improvvisa venditore di birra e coca cola fresca e ci rigenera un pochino. Consigliamo per tutte le spiaggie di Minorca l’acquisto di un ombrellone e una borsa frigo per il beveraggio. Cala en Turqueta non è che ci sia piaciuta così tanto e a metà pomeriggio facciamo ritorno al Cel Blau per un tuffo in piscina. Siamo arrivati la sera prima e non abbiamo ancora incontrato nessuno…Effettivamente per i primi 3 giorni su 24 appartamenti ce n’erano solo 4 occupati, che dire, un posto tranquillo!!! Anna prova ad animare un po’ la situazione con musica messicana, vodka e pomada (gin menorchino e lemon) senza grande successo.

La sera ceniamo a Cala en Bosch presso il ristorante “El Port”. Notiamo che la località è invasa da inglesi, in stragrande maggioranza rispetto agli altri turisti e la maggior parte dei ristoranti e dei locali propone serate a tema in stile britannico (canali televisivi UK, karaoke in lingua inglese etc). La paella mangiata a “El Port” ci ha soddisfatto, così come la Sangrìa con cui l’abbiamo accompagnata. Il prezzo è onesto (paella di pesce+sangria sui 20 euro a testa) 07/08: è oggi il turno di Macarella e Macarelleta, altre 2 cale molto famose a Minorca. Dopo mezz’ora di auto giungiamo al parcheggio di Macarella, abbiamo 2 possibilità: parcheggio gratuito e 20 minuti a piedi per raggiungere la spiaggia o a pagamento (5 euro) in prossimità della spiaggia. Optiamo per quello a pagamento. Arrivati in spiaggia non siamo fortunatissimi, oggi il tempo è variabile il sole va e viene tutto il giorno. La spiaggia è più grande rispetto a Cala en Turqueta, i colori sono ugualmente splendidi ma ahinoi anche qui notiamo subito la gran quantità di alghe che dalla mattina infestano l’acqua e dal primo pomeriggio le meduse con le conseguenti punture. Anche qui la spiaggia ci è sembrata sovraffollata, c’è però il vantaggio di avere un grande bosco con tante zone d’ombra a disposizione e un ristorante per chi lo desiderasse. A metà pomeriggio ci dirigiamo verso Macarelleta. La camminata è di circa 15 minuti, non si può dire sia agevole, ma ne vale sicuramente la pena,quantomeno per il magnifico paesaggio di cui godere. La spiaggia di Macarelleta è più piccola rispetto alla sorella maggiore, il colore del mare è più chiaro, ci sono molti nudisti e anche qui l’acqua non era pulitissima.

La sera decidiamo di spostarci a Ciutadela nella zona del porto, rinomata per i ristoranti. Ci fermiamo a “Casa Manolo”, l’ultimo ristorante, già consigliato su questo sito. Non possiamo fare altro che confermare l’ottima impressione, servizio impeccabile, pesce fresco molto buono e prezzi medi. Da provare.

Il centro di Ciutadela è molto bello, c’è una zona pedonale con negozi, gelaterie e ristoranti, ci sono i palazzi antichi menorchini e quelli costruiti dagli inglesi. Vale la pena farci un giro.

08/08: Oggi decidiamo di andare a Son Bou che ci aspettiamo completamente diversa dalle Calette della nostra zona. Infatti dopo un percorso di circa 50 min. In auto ci si presenta davanti l’immensa spiaggia di Son Bou, contorniata dagli albergoni turistici e dal mare cristallino. Data l’ampiezza e la lunghezza della spiaggia devo dire che non ci sono problemi di sovraffollamento. Notiamo subito che siamo circondati da nostri connazionali che all’ora di pranzo tornano in albergo e passiamo una giornata in completo relax. Qui il mare è molto bello e cristallino, l’acqua è bassa e un pochino fredda (giornata variabile e ventosa).

La sera ceniamo a Cala en Bosch al ristorante “Aquarium” che consigliamo. Abbiamo assaggiato sia carne che pesce, tutto ottimo e a prezzi accessibili. 09/08: La meta di oggi è la spiaggia di Son Saura che alcuni ci hanno indicato come la più bella dell’isola. Arriviamo dopo circa mezz’ora in auto da Cala en Bosch. Il parcheggio è gratuito ed è a circa 10 minuti dalla spiaggia. La spiaggia è grande, l’acqua è molto bassa e pulita. Ci sono parecchie alghe sul bagnasciuga. Tutto procede bene fino a metà mattina quando vediamo una barca attraccare e una quantità enorme di turisti scendere per passare la mattinata su questa spiaggia, verso l’ora di pranzo arriva un’altra barca e quando se ne va la prima ne arriva un’altra per il pomeriggio. Insomma la spiaggia il giovedì (ma ci è venuto il sospetto che sia una quotidianità) è invasa dalle gite organizzate in barca. Lo spazio vitale è molto limitato ma la spiaggia e il mare basso si prestano per una sfida a racchettoni o per due calci al pallone. La sera torniamo a Ciutadela e proviamo il ristorante Es Forat situato a metà del porto. Lo sconsigliamo assolutamente. Prezzi comparabili agli altri ristoranti del porto ma qualità pessima. Piatti miseri e riscaldati, camerieri incompetenti (vino versato nel bicchiere dell’acqua), insomma niente di paragonabile ai ristoranti che avevamo provato fino ad oggi. In fondo al porto avvistiamo il famoso “Cafè Baleares” ma notiamo che a mezzanotte c’è ancora una coda di almeno 20 persone che aspetta di sedersi. Ci ripromettiamo di ritornare in tempo la sera successiva.

10/08: è già venerdi e questa vacanza sta trascorrendo, come sempre, troppo velocemente. Decidiamo di andare alla scoperta della zona Nord dell’isola e propendiamo per Algaiarens non distante da Ciutadela. In venti minuti d’auto giungiamo al parcheggio che costa 6 euro. Ci viene anche data una brochure in Italiano che spiega che siamo entrati in un’area protetta. Notiamo subito la folta vegetazione che ci circonda e in 5 minuti a piedi siamo alle spiaggie. Sono 2 baie molto grandi c’è poca gente. Lo scenario è totalmente diverso dalle cale che abbiamo trovato a sud. Il mare è mosso ci sono degli scogli in mezzo al mare a breve distanza dalla spiaggia e non notiamo turisti stranieri (solo spagnoli). Per la prima volta dall’inizio della vacanza vediamo anche dei pesciolini che nuotano insieme a noi. Anche qui dal primo pomeriggio arrivano le meduse, il mare si fa grosso e da metà pomeriggio siamo spaparanzati in piscina al Cel Blau. Stasera decidiamo di muoverci per tempo e alle 19.45 siamo già a Ciutadela al Cafe Baleares. Siamo stati fortunati a quell’ora a trovare gli ultimi due tavoli liberi. Fanno sedere tutti, quando i tavoli sono tutti occupati incominciano a prendere le ordinazioni per tutti i tavoli contemporaneamente e poi iniziano con le portate. Da quel momento chi non è seduto inizia a mettersi in coda. Durante la serata siamo arrivati a vedere fino a 50/70 persone in coda per un’attesa di un paio d’ore. Ci rendiamo conto che ne deve valere davvero la pena e in effetti le portate di pesce sono ottime. Consigliamo soprattutto i “Gambas”, i migliori mai mangiati nella nostra vita. Il prezzo è giusto, l’unica pecca del locale è l’arredamento esterno un po’ spartano (le sedie bassissime sono davvero scomode!), ma lo consigliamo assolutamente! 11/08: oggi decidiamo di restare in zona e andiamo a Sa Caleta, a 5 minuti d’auto da Cala en Bosch. La spiaggia non è grandissima ma molto ben servita, c’è un bar e c’è un servizio di noleggio sdraio e ombrelloni. I colori del mare sono, come sempre a Minorca, stupendi. Il mare è trasparente ma un po’ sporco, ci sono parecchie alghe che galleggiano in acqua e fin dalla mattina vengono a trovarci le nostre amiche meduse. Il pomeriggio lo passiamo in piscina e ci tormentiamo in attesa della serata: abbiamo deciso di provare la Caldereta di Langosta, la famosa zuppa con aragosta, piatto tipico minorchino.

Memori della serata precedente ci affidiamo al Cafe Baleares di Ciutadela. Il piatto ci viene presentato molto bene e dobbiamo ammettere è molto buono. Addirittura viene portata direttamente la pentola e ce ne sono due porzioni a testa (che assicuriamo bastano e avanzano!). Chiudiamo la serata con lo Hierbes, il digestivo tipico minorchino molto simile alla nostra Sambuca. Il costo per la Caldereta è di 60 euro a testa.

12/08: siamo arrivati all’ultimo giorno e dopo la mattinata in piscina propendiamo per una visita di Maò nel pomeriggio prima di recarci in aeroporto. Prima di raggiungere Maò ci concediamo una sosta culturale per visitare la Naveta des Tudons, non lontano da Ciutadela. L’ingresso la domenica è gratuito (solo la domenica) il vero peccato è che si può ammirare solo dall’esterno perché l’interno non è sicuro. A noi non è sembrato valesse la pena visitarla, dall’esterno non fa un gran effetto.

Arrivati a Maò (da Ciutadela meno di un’ora in auto) parcheggiamo nella zona del porto e facciamo una lunga passeggiata. Notiamo subito che vi sono ormeggiati Yatch molto lussuosi e una gran quantità di barche a vela, ad essere sinceri la “nostra” Ciutadela ci è sembrata molto più carina.

Lasciamo l’auto in aeroporto e dopo un’ora e mezza di dormita in volo atterriamo a Bergamo.

CONSIGLI PER L’USO: -Portarsi o comprare un ombrellone per la spiaggia -Per chi ha la radio consigliamo la stazione M80 sulla frequenza 93.60, musica ‘70/’80/’90 molto bella.

-In genere ristoranti a prezzi onesti e di buona qualità.

-Se avete intenzione di cenare al Cafe Baleares di Ciutadela conviene arrivare prima delle 20 o vi toccherà fare la coda -Nostre spiaggie preferite: Son Bou, Algaiarens, Macarelleta -Per chi non ha esigenze particolari e intende girare l’isola in auto la formula appartamento “Roulette” de I Viaggi del Turchese è una buona soluzione considerato il rapporto qualità-prezzo.

-Complesso Cel Blau spartano ma pulito e confortevole, localizzazione buona.

-Spiaggie con presenza di nudisti: Cala en Turqueta, Macarella, Macarelleta (molti), Algaiarens.

-Cibo: ottimo il “Queso de Maò” formaggio locale, da provare la Caldereta di Langosta e gli Escupinas -Bere: sangria, famoso il Gin minorchino e la Pomada (Gin e lemon, un po’ forte). Da provare lo Hierbes -Clima: molto variabile, temperature di giorno sui 25 gradi.

In generale Minorca non ci è dispiaciuta, qualche aspettativa mancata sulle spiaggie e sul mare, il sovraffollamento è sicuramente dovuto al periodo. Speriamo di esservi stati utili Un saluto e buone vacanze Ronny e Anna



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