Matrimonio ai Caraibi

Due sposi, i testimoni e Tortola al tramonto
Scritto da: archimondi
matrimonio ai caraibi
Partenza il: 02/05/2009
Ritorno il: 18/05/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Partenza il 2 maggio da Bologna, la tensione e l’adrenalina sono al massimo, partiamo per sposarci ai Caraibi, viaggio organizzato da soli, con tanta amore e passione. Nessuno è a conoscenza dei nostri piani, partiamo senza che nessun parente o amico sappia del nostro viaggio. Quando torneremo racconteremo tutto. Il matrimonio è di due persone, e questa scelta ci unisce ancora di più. Partiamo come due pirati alla conquista dei Caraibi. Volo con scalo a Puerto Rico e poi arrivo alle Isole Vergini Britanniche, viaggio calmo con il sole che ci accompagna dall’Italia fino all’arrivo a Tortola. Tortola, una delle Isole Vergini Britanniche, Road Town è la capitale. Appena arrivati all’aeroporto prendiamo un taxi ed andiamo all’albergo Fort Recovery, dove ci attendono quattro giorni di spiaggia e poi il giovedì ci sposeremo. Abbiamo concordato con Pamela, la titolare di poter scegliere la torta, gli addobbi dei fiori, siamo solo noi due e vorremmo una cerimonia intima. Al contrario di tanti resort, questo albergo fa al caso nostro spiaggia privata e piccolo appartamento, che gentilmente ci è stato dato uno dei più belli con la terrazza sul mare. Primo giorno sole, caldo relax, ma il secondo giorno veniamo svegliati dalla pioggia, il cielo caraibico è diventato da un blu intenso ad un grigio che non prospetta niente di buono. Ma andiamo a fare i documenti per il matrimonio a Road Town, due marche da bollo post stamp, comprate al Post office, poi documenti al palazzo del governatore, con fotocopia dei passaporti, per dare i nomi dei due testimoni del matrimonio e poi corsa al registral general office per dare la data del matrimonio, il nome del giudice di pace e poi chiedere apostilla e la licenza del matrimonio da ritirare il giorno successivo al matrimonio, tempo per fare tutti i documenti un’ora. Tutte le persone del luogo sono allegre e gentili e tutti ci fanno le congratulazioni e gli auguri. Felici di aver fatto i documenti decidiamo di affittare un auto, che è conveniente piuttosto che utilizzare i taxi. Facciamo un giro dell’isola Tortola, vediamo le spiagge. Cane Garden Bay, brewery bay. Il giorno dopo esce fuori il sole ed andiamo a Long Bay, non c’è nessuno siamo solo noi, bagno e relax e poi continuiamo andiamo a Beef Island, dove ci fermiamo al Pusser’s Pub, bella veduta, vediamo degli squali, pranziamo in terrazza. Andiamo a fare qualche acquisto a Beef Island, ma nel pomeriggio inizia a piovere.

Giorno 06/05 inizia a piovere presto al mattino previsione pioggia, guardiamo internet wheater channel, e piove, il giorno dopo dovremmo sposarci, ma decidiamo di spostare la data invece che giovedì, ci sposiamo lunedì. Andiamo a pranzo a Cane Garden Bay, vorremmo fare il bagno ma inizia a piovere. Andiamo in giro a scovare altre baie.

07/05 decidiamo di andare in barca a Jost Van Dyke, isola di pirati, famosa white bay, andiamo a fare il bagno e mangiamo a Joggy dollar bar, tradotto dollaro bagnato, Si chiama così perchè fin dai pirati la gente arriva in barca si tuffa ed arriva a pagare con i dollari bagnati. Relax, tanti turisti che giocano all’anello, filo attaccato alla palma dove si cerca di appenderlo ad gancio fissato nel tronco,un po’ per le birre e per la difficoltà, le persone perdono ore a questo gioco.

08/05 andiamo a ritirare i documenti per sposarci e conosciamo Joyce Title, la signora di 84 anni che ci sposerà lunedì. Torniamo a Long Bay, esce il sole e decidiamo di pranzare a Sebastian’s on the beach, era un altro posto dove pensavamo di sposarci, in realtà vedendolo capiamo che Fort Recovery è il nostro posto. Mangiamo Mahi mahi alla griglia, detto dolphin fish, ma non è delfino. Ci rilassiamo e attorno a noi non mancano gabbiani e galli, che sbucano ovunque, sembrano animali domestici per come si avvicinano. Andiamo a cena a west end da roger jolly, barbeque fantastico.

09/05 E’ nuvolo facciamo un giro in jeep per alcune baie, assolutamente deserte come Joseph bay e white bay. Ammiriamo la natura, i pellicani che per tutto il viaggio non ci abbandonano. Facciamo degli acquisti a Road Town, torniamo nel nostro appartamento, dopo pranzo mi metto in veranda a finire di cucire la mia mantella ed il cuscino per il matrimonio, per portare gli anelli. Guardiamo l’altro matrimonio di americani che viene celebrato nel pomeriggio, al contrario di noi saranno in 50 persone. La sera andiamo a cena a Road Town. Mi rilasso nel pomeriggio sulla veranda a cucire la mantellina che dovrei portare sopra il vestito. Sistemo il cuscinetto porta anelli cucito sull’aereo.

10/05 andiamo a Cane Garden Bay, bagno, solo, nuotate relax sotto le meravigliose palme. Ci rilassiamo ultimo giorno da conviventi domani ci sposeremo. Decidiamo di pranzare e di cenare nell’appartamento quasi per prepararci al giorno dopo.

11/05 giorno del matrimonio dopo una mattina a fare snorkelling, ci prepariamo, elettricità nell’aria a mille. Mi preparo da sola appena pronta e dopo aver avuto il bouquet dalla mia testimone giamaicana vado incontro a Nicola. Nicola aspetta con la celebrante della cerimonia incaricata dall’ufficio del governatore la signora Joyce, è agitato, appena gli dicono che sto arrivando mi viene incontro, mi sto per commuovere per la felicità ma mi trattengo. Uno splendido tramonto ci posizioniamo con lo sfondo del Fort Recovery, forte, torre forse di origine spagnola. L’agitazione ci fanno capire metà delle parole che dobbiamo ripetere e la signora Joyce ci dice. La cerimonia è veloce, ma bella carica di emozione, io e lui, lontano da tutto, e felici della scelta. Festeggiamo, addirittura siamo fortunati perchè due coppie di amici conosciuti in vacanza ci fanno fotografie e ci filmano, è bello, bellissimo.

12/05 partiamo per Virgin Gorda prenotiamo un albergo modesto, ma sul mare. Ci godiamo il primo giorno in relax ed andiamo a fare un giro nel pomeriggio alle spiagge con i sassi giganti chiamata the baths, si passa all’interno di grotte con acqua cristallina. L’isola era una delle più ricche per piantagioni alla fine della schiavitù è diventata un’isola con meravigliosi Resort, alberghi super lusso.

13/05 affittiamo un auto ed andiamo a vedere l’isola vediamo Leverick Bay dove pranziamo e facciamo degli acquisti. Andiamo a visitare le spiagge del Resort di Rockfeller a Littel Dix Bay, il primo costruito in mezzo al verde che si affaccia su una splendida baia. Chiunque può accedere perchè le spiagge non sono di proprietà privata. La sera per continuare a festeggiare andiamo in un ristorante Biras & Creek al quale vi si accede solo con una barca che appositamente ti traghetta solo su questa isoletta. Arriviamo e dobbiamo telefonare ad un telefono sulla banchina, e ti vengono a prendere. E’ un isoletta solo con le barche e chi dorme all’interno dei bungalov immersi nel verde, ma si lusso.

14/05 andiamo ad Anegada, l’isola più piatta dei Caraibi, talmente piatta che nei fondali di quell’isola vi sono molti relitti di navi, perchè nelle notti senza luna, molti galeoni non vedevano l’isola e finivano incagliati nei fondali. E’ famosa l’isola per una spiaggia bianchissima che si estende per centinaia di metri, per vedere le tartarughe e mangiare delle meravigliose aragoste. La proprietaria di origine nord europa si è trasferita e gestisce un bellissimo posto che apre in tarda mattinata e chiude la sera tardi. Gli abitanti dell’isola sono molto ospitali.

15/05 torniamo a Road Town a ritirare i documenti, siamo ufficialmente sposati, abbiamo tutti i documenti in regola. Decidiamo di festeggiare al Pusser Pub in centro e rilassarci. Abbiamo le carte.

16/05 decidiamo di fare un giro in barca, un giorno snorkelling, pranzo in una splendida baia di Norman Island e Peter Island, isole disabitate, famose per i relitti e dove sono stati girati i film della saga “pirati dei caraibi” a bordo in una barca a vela degli anni ’30 originale il proprietario scozzese e la sua assistente canadese. Giornata splendida l’ultimo giornata di vacanza.

17/05 facciamo un ultimo giro per l’isola e ci fermiamo a vedere al parco di Tortola con i delfini. Bellissimi i delfini giocano con i turisti. Ma ci stiamo già preparando per tornare a Bologna. Lasciare questo posto magico e meraviglioso, mi fanno sentire come i pirati, non abbiamo rubato tesori, ma qualcosa molto più di valore uno dei giorni più felici della nostra vita. Le isole dall’alto e il tramonto che lasciamo alle spalle ci farà ricordare per sempre questo momento.



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