Matera: sassi sotto le stelle
La primavera è nell’aria, decidiamo io mio marito ed una nostra amica Pinuccia (compagna di tanti viaggi) di fare un piccolo viaggio/vacanza a Matera.
Partiamo il 17 marzo io e mio marito con Rynair da Torino e la mia amica con easy jet da Milano. Ci ritroviamo in aeroporto a Bari Palese e li, un autista con 50 euro ci porta da Bari Palese a Matera. Giungiamo verso sera e nei sassi troviamo la nostra casa (www.sassisottolestelle.it) uno splendido bilocale su due livelli con due bagni e cortiletto, proprio dentro il sasso barisano. Ci accoglie Sandro, il proprietario, e con tutte le istruzioni a portata di mano, usciamo per la prima “vera passeggiata” nei sassi.
Ceniamo alla “La cola cola” con una pizza ottima e una stupenda zuppa di cicoria e ceci (circa 15 euro a testa)
18 Marzo 2019
Ci svegliamo con il sole, e dopo colazione (il B&B ci ha fornito tutto l’occorrente) scendiamo in piazza Vittorio Veneto,vero fulcro della città. Li prenotiamo una visita guidata a piedi nei sassi a 20 euro a testa e cominciamo l’esplorazione. Il tour attraversa i sassi, sia la zona del barisano che del caveoso e si sofferma sulla casa grotta di Vico solitario, per evocare la vita che fino al 1957 le famiglie facevano, vivendo, prima dell’esproprio, in pochi metri quadri, senza bagno, senza luce, allo stretto contatto di animali e con molti bambini piccoli.
La seconda tappa la cattedrale della Madonna della Bruna che sorge sui resti dell’antico monastero bizantino di Sant’Eustachio. La facciata è in stile romanico pugliese e l’interno rimaneggiato in epoca barocca, da vedere il presepe di pietra di Altobello Persio,l’affresco bizantino dedicato alla madonna della Bruna e il giudizio universale, ciclo di affreschi di cui rimangono solo alcuni frammenti.
Terza tappa la chiesa rupestre di Santa Maria de Idris, al centro del sasso caveoso, con all’interno vecchi affreschi bizantini.
Ultima tappa una degustazione di prodotti tipici… segnalo i peperoni cruschi, davvero ottimi.
Nel pomeriggio facciamo l’escursione nel parco della Murgia Materana ( 20 euro) e delle chiese ripresti, che si trovano in questa zona. E’ una bella passeggiata nella natura e tra alcune grotte dove si trovano resti di queste chiese con alcuni affreschi ancora ben conservati. E’ il tramonto e dall’alto vediamo i rioni dei sassi illuminarsi piano piano, un piccolo presepe a cielo aperto.
Cena al Cantuccio (circa 17 euro a testa) davvero ottimo
19 marzo 2019
Ci dedichiamo ad una passeggiata a piedi per le varie chiese e piazze della città.
Chiesa convento San Francesco d’Assisi, espressione del barocco lucano, piazza Sedile , la chiesa del Purgatorio con decorazioni barocche sul tema della morte,decorata con teschi e scheletri, la chiesa di Santa Chiara seicentesca, Palazzo Lanfranchi con a fianco il suo belvedere sui sassi, l’ex convento Santa Lucia e sant’Agata alle fontane ,splendida nella sua sobrietà, il castello Tramontano, la chiesa di San Giovanni Battista, gioiello architettonico del medioevo, la chiesa San Francesco da Paola a croce latina.
Matera, in fondo, si assapora così,lentamente, perdendosi nei vicoletti, salendo e scendendo gradinate,osservando affascinanti panorami della Murgia, camminando fra le piazze, alzando la testa per ammirare le facciate di palazzi nobiliari con le meravigliose architetture.
Nel pomeriggio ci dedichiamo alle vie dello shopping, quindi via Ridola, via San Biagio.
20 Marzo 2019
Decidiamo dopo colazione di prendere il treno per andare a fare una gita fuori porta… quindi direzione Altamura.
Alla stazione prendiamo il biglietto e sull’unico binario (ci sono lavori in corso) prendiamo il treno verso Bari e scendiamo ad Altamura.
In circa 20 minuti di camminata giungiamo in centro sotto un cielo plumbeo, una sosta per un caffè e qualche parola con un gentilissimo avventore del bar che ci racconta la sua cittadina.
Visitiamo il simbolo religioso e storico della città , la sua cattedrale in stile romanico , dedicata all’Assunta, fatta costruire nel 1232 da Federico II, dire che che è bella è riduttivo, ciò che colpisce è il suo portale , in stile gotico,e sugli archi sono scolpite 22 scene della vita di Cristo.
Il centro storico di Altamura è un piccolo borgo all’interno della città, facilmente visitabile, con tanti “claustri” che sono piccole piazzette circondate da viuzze. Pranziamo in una panetteria accanto al Duomo e scopriamo golosità locali, come il pane e le focacce.
Nel pomeriggio rientriamo a Matera. Cena con degustazione a 10 euro in un locale Agriristories nei sassi gestito da ragazzi molto simpatici e competenti.
21 Marzo 2019
Visitiamo il “Plumbarius” (3 euro), una grande cisterna che venne scavata nella centrale piazza Vittorio ed utilizzata fino ai primi decenni del 1900 per la raccolta di acqua potabile. E’ stata aperta nel 1991 in occasioni di lavori della piazza, il suo serbatoio contiene circa 5000 metri cubi di acqua, ed era parte di un ingegnoso sistema , formato da cunicoli e gallerie a circa 17 metri di profondità, insomma una grande cisterna(una delle più grandi del mondo) scavata nella roccia che ha fornito acqua alla città di Matera.
Un pranzo veloce e scaldati da un tiepido sole ricamminiamo ancora nei sassi, nella parte del caveoso, il quartiere più antico. I sassi sono uno spettacolare esempio di architettura fusa ed adattata al contesto naturale. Abitati fin dal Paleolitico, negli anni ’50/60 vennero definiti “vergogna nazionale” a causa delle pessime condizioni igieniche. Gli abitanti dei sassi vennero spostati in case popolari a volte anche con la forza, le “grotte definitivamente condannate all’abbandono.
Un patrimonio sprecato, ma dagli anni ’80 iniziarono interventi conservativi per questi preziosi gioielli, ora decisamente ambiti per strutture turistiche e negozi.
Ultimo giro serale per osservare le luci di questo presepe naturale.
22 Marzo 2019
Nella mattinata prendiamo il bus che ci riporta a Bari palese (5 euro) e da li il nostro volo di rientro.
Matera, proclamata la capitale europea della cultura 2019 è il regno dei contrasti: sfarzosi palazzi barocchi, matasse di case grotta, stupende chiese.
Una città dura che ha saputo contenere opulenza e povertà in un meraviglioso intreccio. Tutto ciò la rende unica, inimitabile.
“Una dolente bellezza”
Luisa Deninotti