Matera e Bari: due fantastiche bellezze del nostro sud
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PRIMA DI PARTIRE
Il 2019 è l’anno di Matera capitale della cultura: per questo motivo, un gruppo di amiche che non l’ha mai vista mi invitano ad unirsi a loro per una gita alla scoperta di questa perla ancora poco conosciuta. Siamo in sette e solo in due l’abbiamo visitata, ancora molti anni fa. Entrambe ci dichiariamo felici di tornarci e facciamo bene : la troveremo perfino più bella che nei nostri bei ricordi ! 😀
Confesso che parto un po’ titubante, perché temo che un gruppo di sette persone non sia poi così facile da gestire. Con mia somma gioia ed anche meraviglia sarò piacevolmente smentita : la convivenza è stata piacevolissima e ringrazio tutte le altre partecipanti dei tre splendidi giorni trascorsi insieme.
PRIMO GIORNO – LUNEDÌ 18 NOVEMBRE – MATERA
Un comodo volo Ryan Air – prenotato due mesi prima a prezzi modici – ci porta da Bergamo a Bari. Abbiamo scelto di volare perché Bari è collegata molto bene sia via treno che via bus- navetta a Matera. Appena atterrate, abbiamo la fortuna di riuscire a prendere al volo il bus-navetta che ci porta alla stazione di Matera in un’oretta circa. Il nostro appartamento – prenotato attraverso booking – è ubicato lì vicino e lo raccomando per pulizia, per vicinanza al centro e per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Si tratta dell’appartamento VISITAZIONE HOLIDAY SASSI SUITE. È l’ora di pranzo e la nostra esplorazione della città parte dall’aspetto gastronomico : mangiamo divinamente in un ristorante delle vicinanze, raccomandatoci da un condomino. Si tratta di MISERIA E NOBILTA’ (in onore del mitico Totò), che tra il resto ci fa conoscere i peperoni cruschi : sono dei peperoni tipici della zona, dalla buccia molto fine. Una volta essiccati, sono fritti e si gustano belli croccanti (belli cruschi, appunto). È ottimo anche il pane di Matera, tanto che qualcuna di noi lo acquisterà per portarlo a casa in assaggio ai familiari. Il sole splende nel cielo e – dopo il lauto pranzo – facciamo un giro del Sasso Caveoso, dopo essere transitate dal Sasso Barisano e dalla splendida Cattedrale romanica che domina i sassi dall’alto della collina. Quest’anno protagonista della scena materana è anche il mitico SALVADOR DALI’, con una mostra che avremo il piacere di visitare il giorno seguente. Oggi ci limitiamo a vedere tre delle quattro opere a cielo aperto che sono dislocate nel centro di Matera : IL CAVALLO della nuovissima stazione ferroviaria progettata da Boeri, L’ELEFANTE TRAMPOLIERE di Piazza Vittorio Veneto ed IL PIANOFORTE DANZANTE in Piazza San Francesco d’Assisi. Manca la quarta nonché ultima opera : L’OROLOGIO MOLLE, ubicato proprio vicino all’entrata della mostra. Prima di partire i telegiornali ci avevano prospettato condizioni di allagamento pericolose, ma già il venerdì prima del nostro arrivo il padrone di casa ci aveva rassicurate sul totale ritorno alla normalità. In effetti percorriamo via Bruno Buozzi – vista al telegiornale come un fiume d’acqua – perfettamente asciutta e transitabile. Solo in alcuni punti la pavimentazione un po’ sconnessa testimonia la furia dell’acqua dei giorni precedenti la nostra visita, anzi : ci viene detto che la furia dell’acqua imperversa spesso in queste zone, ma fortunatamente quasi sempre senza gravi conseguenze. Nel Sasso Caveoso, ci fermiamo in un bar (ALTIERI CAFFÈ) che segnaliamo perché è davvero caratteristico, in quanto costruito all’interno di un antico sasso riadattato. E’ una zona che pullula di alberghi diffusi, di negozietti e di attività ricettive di vario genere. Dagli Anni Ottanta infatti i due Sassi (il più nuovo Barisano e soprattutto il più antico Caveoso) sono stati risistemati a testimonianza di un passato tutto sommato recente – quando all’interno di queste grotte scavate esseri umani ed animali convivevano in condizioni igieniche semplicemente pessime – le cui caratteristiche piacciono molto sia ai turisti che al mondo del cinema. Da Pasolini a Mel Gibson, sono moltissimi i nomi noti che hanno fatto di Matera la protagonista di film indimenticabili. Questo interesse del cinema è comprensibilissimo, perché anche noi siamo completamente rapite dalla singolarità costruttiva di Matera, così suggestiva, così diversa, così particolare nel suo essere molto simile ad un presepe vivente. Prima di rientrare in appartamento, prenotiamo due visite guidate presso MATERA CITY TOUR, che consigliamo per la professionalità del personale. Per cena mangiamo un’ottima pizza presso la pizzeria GIROTONDO Via Don Minzoni, 2), che consigliamo per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Anche questa struttura è nelle vicinanze del nostro appartamento.
SECONDO GIORNO – MARTEDÌ 19 NOVEMBRE – MATERA
Stamattina il cielo non è limpido come ieri e spira un vento piuttosto forte, ma riusciamo comunque a goderci appieno la giornata. La prima visita guidata è in autobus, in assaggio al Parco delle Murge, proprio di fronte alla città di Matera : il panorama è semplicemente spettacolare. La prima tappa ci porta al PARCO SCULTURE “LA PALOMBA” dove – solo dall’esterno – ammiriamo alcune opere. L’ingresso è gratuito e sicuramente varrebbe la pena un approfondimento della visita, ma il parco è ubicato in periferia ed ahimè non avremo il tempo di ritornarci. La seconda nonché ultima tappa ci porta invece in alto, a goderci il panorama. Lì vicino, una delle innumerevoli chiese rupestri della zona merita la visita. Rientrate in sede, ripartiamo per la seconda visita guidata : questa volta a piedi, con il bravissimo Cosimo, alla scoperta dei Sassi. Il giorno prima da sole avevamo visitato una casa-grotta ed una neviera. Oggi invece Cosimo ci porta ad una casa-cisterna e poi alla chiesa rupestre che domina la città : la spettacolare SANTA MARIA DI IDRIS collegata a SAN GIOVANNI IN MONTERRONE, complesso restaurato grazie alle sovvenzioni private dello stabilimento Arrigoni. Alla fine della passeggiata, il tour operator ci propone una degustazione dei loro prodotti tipici e così decidiamo di farci inviare qualche assaggio a casa. Lo abbiamo ricevuto due giorni dopo e praticamente le scorte materane – almeno in casa mia – sono agli sgoccioli ! 😀
Oggi decidiamo per un pasto un po’ più frugale : prendiamo delle focacce e le mangiamo in Piazza Vittorio Veneto, sulle panchine vicino al Belvedere. Subito dopo, ripartiamo per l’ultima tappa della giornata : la splendida mostra di Salvador Dalì nel fantastico scenario del complesso di chiese rupestri composte da Madonna delle Virtù e da San Nicola dei Greci. Io personalmente adoro Dalì e mi sono fermata alla biglietteria per complimentarmi con il personale, perché la mostra è davvero curata bene, in un luogo mistico degno del mistico artista ! La sera, per cena torniamo a MISERIA E NOBILTA’ e chiudiamo il pasto con un ottimo gelato biologico presso la vicina gelateria GREEN FOOD
TERZO ED AHIMÈ ULTIMO GIORNO – MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE – BARI
Poiché solo due di noi hanno visto Bari (tantissimo tempo fa) decidiamo di trascorrere il nostro ultimo giorno in visita a questa città. Il bus navetta di riporta all’aeroporto, dove avremmo voluto depositare il bagaglio : con nostra somma sorpresa non esiste un deposito e veniamo dirottate alla stazione dei treni della città! Fortunatamente – nonostante sia oramai bassa stagione – il treno che collega aeroporto e stazione ferroviaria passa frequentemente ed impiega soltanto una ventina di minuti a compiere il tragitto. Depositati i bagagli, una passeggiata di venti/venticinque minuti – attraverso uno splendido viale pedonale dedito al commercio – ci porta in centro città. La nostra prima visita è la splendida la cattedrale, così bianca e pura, stagliata contro un cielo blu profondo. Anche oggi il meteo è favoloso e torniamo a casa tutte leggermente abbronzate. Poco distante, l’imponente CASTELLO SVEVO richiama la nostra attenzione, ma decidiamo di non visitarne gli interni, perché abbiamo solo una manciata di ore a disposizione. Ci perdiamo nelle calli del quartiere vecchio, che si snoda fra Cattedrale e Castello: fuori da alcuni usci le massaie vendono la loro pasta fatta in casa! Per pranzo, approdiamo in PIAZZA MERCANTILE, bellissima, aperta sul mare, dove mangiamo focacce e panini, prima di concederci di nuovo un buon gelato. Avevamo intravisto l’imponente cattedrale di San Nicola lungo il nostro tragitto e torniamo sui nostri passi per visitarne anche l’interno. Anche questa giornata è volata: costeggiando il lungomare, con un tiepido sole che ci riscalda, torniamo in stazione e riprendiamo il treno che ci riporterà in aeroporto. La nostra splendida vacanza è già finita !
CONCLUSIONI
Matera vale altre visite, perché offre moltissimo, sia come centro storico che come dintorni. Nei dintorni vale sicuramente la pena visitare LA CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE, nel parco delle Murge, considerata la Cappella Sistina delle chiese rupestri. Nel centro storico, la basilica-cisterna del PALOMBARO LUNGO – cui si accede da Piazza Vittorio Veneto – è in restauro, ma sicuramente vale la pena tornare per vederla, visto che è paragonata alla famosissima basilica-cisterna di Istanbul. L’assaggio della città di Bari vale sicuramente altre visite, a partire dal CASTELLO SVEVO, per il quale probabilmente bisogna mettere in conto di trascorrerci almeno una mezza giornata. Mai come ora – dopo essere tornata a Matera e dopo aver conosciuto Bari – penso che il nome BEL PAESE dato all’Italia sia davvero azzeccato! Ed ora chissà dove ci porterà la prossima gita di gruppo?!? Stavamo già pensando alla più vicina Trieste, che nel 2020 sarà capitale della scienza.