Massa Lubrense, tra sirene e limoni
Un viaggio di lavoro a Massa Lubrense, un 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗶𝗻𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 dove le Sirene ammaliavano i Naviganti lungo la costa ipnotizzandoli con il loro canto così da far perdere loro la rotta.
Siamo arrivati dopo un viaggio tra il 𝘀𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗲 𝗹’𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗳𝗿𝗲𝘀𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, il posto che abbiamo raggiunto si chiama esattamente Annunziata ed è una frazione di Massa Lubrense. La Signora che ci ha accolti dove abbiamo pernottato per lavoro, è stata encomiabile, ci ha coccolati, ci ha rilassati nella sua villa dove abbiamo pernottato, la vista di cui gode questo paese 𝗴𝗶𝗼𝗶𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗲̀ 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗿𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲.
Tra 𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗹𝗮𝗻𝘇𝗮𝗻𝗲, 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗶𝗻𝗲 𝗴𝗿𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗲, 𝗹𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗮𝗿𝗮𝗻𝗰𝗶, babà al Rum, sfogliatelle golosissime, fichi d’india ed amaro fine pasto al finocchietto, 𝘂𝗻 𝘁𝗿𝗶𝗽𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝘀𝗮𝗽𝗼𝗿𝗶 che ha contribuito a questa full-immersion poetica. Il viaggio è stato lungo e non potevamo in nessun modo nascondere la stanchezza e l’affaticamento dato dalle sei ore di auto tra caos e temperature fuori dalla norma.
La signora ci ha accolti come se ci conoscesse da sempre. Abbiamo lavorato sodo. Ci siamo stancati sì ma, al di là del dovere professionale, ammettiamo che trovare questo tipo di persone ci fa tornare a casa con il sorriso ed un ottimo ricordo e quasi ci commuove. Esiste ancora una speranza nella buona gente.
Esistono ancora questi casi rari, persone con un innegabile elevato tenore di vita e con un patrimonio culturale ed immobiliare di una valenza strepitosa, che si rapportano in modo naturale, umile e privo di arroganza abbattendo quello squallido retrogrado cliché del “ricco e presuntuoso”. C’è solo da imparare.
Ci siamo soffermati in questo clima di quiete, dopo aver passeggiato tra i vicoli ed i panni stesi , ci siamo rilassati e abbiamo mangiato due ottimi piatti proprio vista mare, uno spaghetto Alici e pangrattato eccezionale e abbiamo concluso questo viaggio di lavoro che ci ha assolutamente lascato qualcosa dentro, un emozione fatta di tramonti rossi sulle note di Lucio Dalla e Pino Daniele.
Ci siamo innamorati di questa splendida località, dove tutta la quiete attorno ai vicoli e i pittoreschi scorci fanno la cornice di un quadro in stile anni 70′ dove le signore dai grandi cappelli di paglia con abiti floreali scendono al porto e passeggiano lungomare.
La cosa che più ci ha stupito è che non sembra di essere in Costiera Amalfitana, ma lo dico in senso buono, qui siamo nella piena quiete e serenità lontani dal caos e del tram tram dei bus turistici, un luogo fatto di piccole viuzze e tantissime belle chiese dove si può passeggiare lentamente dopo cena andando a braccetto e ammirando quel panorama che spazia dall’isola di Capri – che quasi sembra di toccare – fino a Procida.
Le panchine nell’area verde, proprio di fronte alla Villa, dove il tramonto ci è apparso improvvisamente nei tardi pomeriggi per tutta la nostra permanenza, di un colore caldissimo tra il rosso e l’arancio, il via vai delle barche che dal porto di Massa Lubrense raggiungevano Capri ci deliziava la vista ogni sera e lentamente scorreva il tempo finché il cielo si riempiva di stelle ed andavamo a letto.
Eravamo già stati in Costiera ma non avevamo mai visto Massa Lubrense, una vera scoperta! La proprietaria della location dove abbiamo alloggiato ci ha spiegato che Massa Lubrense ed in particolare la frazione dove ci trovavamo, Annunziata, è da sempre stata luogo di contadini e frati, chiese e confraternite per cui, ciò che inizialmente ci è parso inusuale si è subito spiegato nelle sue parole, ad ogni strada si incrocia una chiesa diversa, chiese che talvolta sono addirittura incastonate fra le abitazioni.
Finito il lavoro, abbiamo dedicato un po’ di tempo alla scoperta di Marina della Lobra, borgo marinaro proprio al di sotto Massa Lubrense, con il suo pittoresco porticciolo e le case colorate, racchiuso in un’insenatura naturale della costa. Favoloso arrivarci a piedi direttamente da Massa centro con un sentiero che in 15 minuti porta proprio al porto. Specialmente in alta stagione utilizzare l’auto anche qui diventa impresa eroica, impossibile. La passeggiata del lungomare è davvero lunga , in fondo al porto ci conduce alla riviera di San Montano piena di energie positive e bagnata da un mare cangiante dal verde smeraldo al blu intenso.
Altra fantastica scoperta è stata la baia di Ieranto, non l’avevamo mai vista prima ed è stata una sorpresa. Alla sera diventa ancor più suggestiva, il bianco della costa si fonde dolcemente con le luci incastonate delle case nella costa, godono tutte di un panorama da cartolina. lungo la strada tutta curve è un continuo girare lo sguardo da una parte all’altra per catturare le immagini più belle, abbiamo oltrepassato il paese di Nerano e ne siamo rimasti affascinati.
Nonostante sia stato un “mordi e fuggi” e nonostante non sia una strada agevole da fare in auto ne vale sicuramente la pena. Tornando a casa abbiamo portato con noi dei profumatissimi limoni, qualche formaggio e tantissimi bei ricordi con la voglia di ripetere l’esperienza.