Marzo a New York
Abbiamo prenotato da casa il ticket per la partita al madison square garden dei NY Knicks contro i Nets del New Jersey per il merc sera, e la salita all’Empire di cui avevamo letto delle lunghe attese.
Sab. 14.03.09 Partiamo prestissimo da Vr, scalo a Francoforte e dopo due ore di sosta ripartenza per NY. Aereo nuovissimo e molto comodo, con tv su ogni sedile, film intrattenimento etc, le ore sono “volate” tranquillamente tra un riposino e un film Arriviamo a NY che sono le 14.00 grazie al fuso, dogana con impronte digitali e foto, il tutto piuttosto rapido, usciamo, senza averlo prenotato da casa, prendiamo senza problemi il supershuttle subito a sin rispetto all’uscita i 19 dollari li paghiamo direttamente all’autista che ci porta davanti al nostro hotel, molto comodo E’ bello arrivare in questa città nuova ma allo stesso tempo conosciuta perchè vista mille e mille volte in tv e al cinema, i grattacieli ci accolgono, i taxi gialli onnipresenti, la prima cosa che vediamo è il madison square park sotto un tiepido sole vicino al ns. Hotel.
Viaggiamo leggeri, solo bagaglio a mano, la reception è piccola, un signore gentile ci rassicura, per voi una stanza davvero ok ! Siamo all’11 piano dell’hotel e la stanza, d’angolo è veramente bella, grande, spaziosa, luminosissima, un bagno super nuovo e sopratutto vista a dir poco spettacolare sull’Empire dai tre finestroni !! certo non ci aspettavamo tanto per la cifra pagata, siamo stati veramente fortunati, abbiamo poi saputo che solo le stanze d’angolo godono di questa great view ! Ci rinfreschiamo un attimo e poi via New York ci aspetta !! Decidiamo di esplorare i dintorni dell’hotel per questa prima giornata, andiamo al madison square park, e al Flatiron building per delle foto (che belle angolature specie dal basso all’alto seguendo lo spigolo) , sono proprio a due passi dal ns hotel, e poi verso l’Empire ci passiamo accanto poi inversione di marcia, entriamo da Macy’s solo per un’occhiata non siamo certo in vena di shopping in questo momento, poi con la luce del tramonto percorriamo la Broadway e arriviamo a piedi fino a Times Square . La piazza ci accoglie con le sue luci e insegne luminose incredibili, c’è una marea di gente che cammina, un fiume umano che pulsa, negozi e insegne, ristoranti e grattacieli !! Restiamo incantati da questo spettacolo, è difficile da descrivere, ma molto molto affascinante . Ci godiamo gli ultimi riflessi della luce sui grattacieli e con più scende il buio più le luci e le insegne diventano luminosi e psicadelici giriamo vari negozietti della piazza, mangiamo un hot dog dal baldacchino ambulante, capiamo il meccanismo del tkts per prendere i ticket scontati per il musical, guardiamo degli spiderman e altri supereroi farsi foto coi turisti, un rasta bravissimo suona la batteria con dei bidoni di latta ad un angolo, che bello, che vita ! Per mangiare andiamo al Virgil BBQ (una traversa a dex la vedete di sicuro) locale carino con buona carne e super porzioni. Mangiamo di gusto scambiandoci le prime impressioni su questa città, usciamo giriamo ancora per times square che se possibile è ancora più piena di gente di prima, e lentamente ci incamminiamo verso l’hotel… la stanchezza comunica a farsi sentire sono “solo” le 23.30 ma è da più di 24 ore che siamo in piedi … nel rientro passiamo davanti al mitico madison square garden, che bello, merc abbiamo la partita di basket da vedere. Finalmente arriviamo stanchissimi ma felici, saliamo in stanza l’Empire illuminato di bianco troneggia dalle nostre finestre tiriamo bene le tende per vederlo tutto, che spettacolo ! e ci addormentiamo esausti.
Dom 15.03.09 Programma della giornata: messa gospel, Harlem e central park.
Ci svegliamo abbastanza presto, una doccia veloce, l’Empire ci guarda dai finestroni della nostra stanza, con qualche perplessità scendiamo nella stanzetta della colazione, è piccola ma piuttosto ben fornita, succo caffè muffin di vario tipo pane tostato con marmellate etc… insomma visto che è compresa nel prezzo (cosa insolita per gli hotel di NY) ne approfittiamo oggi, così come tutte le prossime mattine.
Scendiamo il cielo è un po’ coperto ma la temperatura gradevole, prendiamo la metro alla 28, un passo dal ns hotel, facciamo la metro card della durata di una settimana, prendiamo la metro (nessun problema con l’orientamento si guarda uptown / downtown prima di scendere, non si può sbagliare) e scendiamo ad Harlem. L’impatto è decisamente diverso da Manhattan, sembra un qualsiasi sobborgo di città , edifici grigi, squadrati, strade larghe e pulite.
Ci dirigiamo verso l’Abyssinian Baptist Church non sono ancora le 9, ma già molta gente di colore vestita elegantissima un pò come nei film anni 50 entra per la funzione; signore anziane coi capelli mirabilmente acconciati, bimbi che sembrano paggetti dei matrimoni, uomini e donne dagli abiti curatissimi. I turisti vengono fatti mettere in coda per entrare da un altro ingresso, la coda è già lunghissima allora decidiamo di andare a provare in qualche altra chiesa, forse col senno di poi si poteva tentare di mettersi in attesa li, comunque conosciamo una coppia di ragazzi mantovani e con loro entriamo in altre due tre chiese in zona ma è ancora presto, le funzioni sono tutte alle 11. Gironzoliamo un pò e verso le 10.30 entriamo in una chiesa dove il predicatore ci accoglie chiedendoci da dove veniamo, accoglie tutti i fedeli li saluta per nome, li bacia c’è una bella atmosfera e un piccolo coro gospel, ma ben presto ci accorgiamo che non è questa una chiesa battista bensì cattolica riformata; allora senza aspettare che finisca e facendo meno rumore possibile lasciamo tutti e 4 la chiesa, torniamo verso l’abyssinian dove la coda è ancora più lunga, allora entriamo nella chiesa quasi di fronte la mother africa zion Church c’è il coro gospel e un altro coro molto famoso ci dicono ma non gospel, è pieno di turisti. La cerimonia è carina ma sinceramente ci aspettavamo di più forse siamo partiti con un’aspettativa troppo alta, i momenti più belli erano quelli quando cantava il coro gospel della chiesa, ma sembrava proprio uno spettacolo per turisti, pensavamo di trovare qualcosa di diverso, di più “vero”. Usciamo salutiamo i nostri amici e riprendiamo la metro in direzione central park. A piedi passiamo davanti al dakota building ed entriamo nel parco da strowberry fields con il mosaico dalla scritta IMAGE e l’immancabile rosa rossa.
Il parco è grandissimo e molto piacevole da girare anche grazie alla temperatura mite, vediamo moltissimi scoiattoli e uccelli di varie forme e colori, facciamo una lunga passeggiata a piedi, arriviamo ai laghetti con le barchette a remi viste mille volte nei film; nello spiazzo soprastante un gruppo di ragazzi neri improvvisa uno spettacolo di hip hop acrobatico, sono bravissimi e anche molto simpatici, ci sono anche tre bambini davvero bravi fanno evoluzioni e capriole a tempo di musica, ci prendiamo un hot dog dall’ambulante e ci sediamo a guardarli assieme a una piccola folla di spettatori, più avanti ci sono dei ragazzi con i roller anche loro ballano e fanno acrobazie sui pattini che bravi ! usciamo dal parco e a columbus circle ci accorgiamo di avere fame, entriamo al warner center e scendiamo al whool food, ci prendiamo insalate e jamba juice e pranziamo anche se oramai è pomeriggio. Poi percorriamo la strada da columbus circle fino alla quinta passando davanti a hotel super eleganti e vediamo numerosissime limousine anche una mini rosa fatta a limosine ! that’s America ! all’angolo tra central park e la 5 entriamo da fao swartz un negozio di giocattoli bellissimo e già vorrei comprare di tutto per il mio bimbo; mio marito mi trattiene, andiamo poi a Abercrambie & Fitch c’è una confusione pazzesca tra musica luci basse e gente specie italiani dopo un giro veloce usciamo entriamo in molti altri negozi di note marche; poi entriamo in un paio di chiesette molto carine, proprio per non guardare solo le vetrine dei negozi.
Arriviamo al Rockfeller center poi guardiamo l’orologio, dobbiamo affrettarci perché questa sera un ex cliente di mio marito che vive a ny ci viene a prendere e ci porta a cena fuori. Quindi riprendiamo la metro e torniamo in hotel appena in tempo per cambiarci, alle 20.30 arriva Abe con la moglie e ci portano a cena in un posto molto bello, elegante ma per nulla snob che noi mai saremmo riusciti a trovare: il ristorante La Carne sulla Lexington con clientela rigorosamente kosher, come i ns amici, mangiamo divinamente e assaggio il sushi migliore della mia vita… poi ci fanno fare un giro in auto andiamo a times square e saliamo sugli incredibili ascensori del Mariott hotel fino alla terrazza che si sposta che bello da quassù le luci di questo posto lasciamo ancora una volta senza parole ! poi ci portano in locale con tutti reggiseni appesi al soffitto , altro giro in macchina e infine esausti ma molto soddisfatti per la serata ci salutiamo alla porta del nostro hotel.
Lun 160.3.09 Programma di oggi: liberty Island., Ellis island, down town, wall street, ground zero, china town little italy, Empire State Building.
Ci svegliamo presto anche stamattina, colazione molto abbondante al ns hotel, poi scendiamo prendiamo la metro come al solito alla 28, direzione Battery park. Oggi un timido sole invernale fa occhiolino tra piccole nuvole e qui al porto si respira una gradevole brezza. Andiamo a fare i biglietti per Liberty e Ellis Island, c’è già una discreta coda, ma si procede velocemente e in neanche 20 minuti siamo davanti ai metal detector per l’esame della nostra borsa, e poi saliamo sul battello e ci mettiamo al piano superiore. Già da qui si vede la sagoma verde della statua della libertà e il mio pensiero corre alle migliaia e migliaia di persone provenienti dall’Europa e dall’Italia che nei due secoli scorsi arrivavano qui con valigie di cartone e tanti sogni, a quello che rappresentava per loro quella statua, la speranza, il futuro.
Il battello percorre il braccio di mare fino a Liberty Island da vicino si fanno foto bellissime con lo sfondo del cielo diventato terso e azzurro, la statua intera, il primo piano al volto e alla fiaccola. Scendiamo e lentamente giriamo intorno alla piccolissima isola per goderci miss liberty da tutte le angolazioni, e per ammirare anche il fantastico skyline di downtown Manhattan visto da qui. Un pannello illustra i nomi dei grattacieli più alti, tratteggiata è la sagoma delle Twin Towers, al loro posto ora il vuoto.
Torniamo al battello e prima di salire per Ellis Island incrociamo i ns amici di mantova appena arrivati ci salutiamo, loro non andranno a ellis Island, lei mi da qualche dritta per lo shopping in particolare mi consiglia victoria secrets.
Ci avviciniamo a Ellis Island , vedere questo luogo era uno dei miei must per questo viaggio; il tema dell’emigrazione dei nostri antenati mi ha sempre affascinato e commosso, ho letto molti libri e testimonianze sull’argomento, in particolare sull’emigrazione in America degli abitanti delle montagne della Lessinia nel veronese; sicuramente la visita a Ellis Island è uno dei ricordi più belli che porto con me di NY, un’esperienza intensa, per chi ha interesse sul tema vale assolutamente la pena di spendere un paio d’ore in questo fantastico “museo”dove sono state ricreate storie, foto, voci testimonianze, situazioni che ci aiutano a capire cosa doveva essere la vita di coloro che giungevano qui spesso poveri, ignoranti, disperati, delinquenti in questa terra nuova, gente che nasceva e moriva in nave che si sposava, storie di chi ha trovato la fortuna e di chi invece non ha neanche varcato i confini dell’isola; trovarsi nel salone luminosissimo e ora vuoto dove tutte queste persone attendevano trepidanti la possibilità di entrare in un nuovo mondo è stata per me un’emozione fortissima che mai dimenticherò, è stato allestito tutto in modo semplice e chiaro, è stata una visita bellissima per me molto più significativa di quella alla statua della Libertà (opinione personale) il tempo è volato e mio marito mi ha a un certo punto trascinata via, non volevo più andarmene tanto ero incantata.
Riprendiamo il battello per battery park dove scendiamo ci fermiamo a guardare de ragazzi che fanno break dance acrobatica per strada, proprio accanto alla sfera rimasta indenne dal crollo delle torri gemelle, prendiamo da un ambulante le classiche T shirt con la scritta I LOVE NY e ci incamminiamo per il distretto finanziario di down town.
Subito incontriamo il famoso toro, e non può mancare la foto di rito al charging bull risaliamo la Broadway entriamo nella Trinity Church poi alla nostra destra ecco Wall Street la percorriamo fino all’ingresso del New York Stock Exchange, accanto alla bandiera a stelle e strisce c’è quella irlandese in vista della festa di domani per san patrizio. Gironzoliamo li attorno, poi torniamo sulla via principale, più avanti a sinistra ecco la voragine del world trade center, un cantiere a cielo aperto ancora dopo tutti questi anni, vediamo le foto e le scritte in ricordo delle vittime dell’attentato dietro l’angolo in fondo a sin, poi proseguiamo entriamo al 21th century, ma c’è una ressa tremenda, il grande magazzino è enorme e la roba sembra un pò messa li alla rinfusa, siamo tentati di metterci a frugare in cerca di occasioni, ma c’è davvero troppa gente, usciamo, ci fermiamo a pranzare in un self service molto carino, poi entriamo nella st paul chapel, con tutti le foto e gli oggetti commemorativi dei soccorritori che persero al vita nel crollo delle torri gemelle, una visita d’obbligo in un ambiente composto e fresco, parole struggenti di mogli, figli parenti e amici verso questi eroi che speriamo non vengano mai dimenticati.
Di fronte passiamo davanti alla city hall e ai tribunali, ammiriamo il Woolworth building, ci fermiamo per un frappuccino da star bucks poi sempre a piedi raggiungiamo china town da Columbus park risaliamo le viuzze del quartiere con tutte le insegne, le mercanzie gli odori tipici orientali, poi arriviamo a little italy oramai ridotta a una via mulberry street e riprendiamo la metro. Scendiamo proprio di fronte a Victoria Secrets dove entriamo per degli acquisti veramente carini e sfiziosi a prezzi più che onesti.
Il tramonto si sta avvicinando e come da ns. Intenzione decidiamo di sfruttare il biglietto acquistato a casa via internet per la salita sull’Empire qui vicino in modo da goderne la vista sia con la luce del giorno che di sera, sperando di non essere rallentati dalle code. Saliamo le scale e tutto scorre liscio, passiamo da metal detector, ci mettiamo in coda per l’ascensore avremo davanti una ventina di persone, insomma tutto quello che avevo letto relativamente alle code per noi si è rivelato assolutamente irrilevante, nel giro di massimo un quarto d’ora dal ns. Ingresso all’edificio eravamo sull’ascensore che facendo 10 piani alla volta ci ha catapultato all’ 86.Piano. Inutile dire che da quassù la vista è impareggiabile, lo sguardo spazia da liberty island, allo skyline di down town, al ponte di brookling, al Crysler sembra un orizzonte senza fine il reticolo delle strade lontane sotto di noi ha una precisione geometrica incredibile, c’è come un fiume giallo in continua pulsazione laggiù, sono le migliaia di taxi in movimento. Tra l’altro non c’è freddo quassù per essere metà marzo (mio padre era venuto qualche anno fa in novembre e non era riuscito a stare fuori dal freddo). Cerchiamo e individuiamo subito il nostro hotel vicino al Flatiron building, bello vedere tutto dalla prospettiva contraria rispetto a quella della nostra stanza ! Da quassù scatto una foto che è la copia esatta come inquadratura di una gigantografia in bianco e nero (presa da ikea) che incombe sempre su di me quando entro in ufficio dal mio capo, ma questa volta la foro l’ho fatta io, è incredibile siamo proprio quassù ! che emozione ! La luce cede il posto al crepuscolo e poi alla notte e allora ala città si illumina il crysler brilla, le lucine rosse dei taxi occhieggiano lontane , restiamo a lungo quassù, è difficile andare via.
Quando scendiamo ci accorgiamo di avere fame, allora prendiamo la metro e torniamo a times square, alla sera non possiamo fare a meno di tornare qui, è un posto così incredibile. Andiamo a mangiare da Bubba Gump come avevamo fatto a s. Francisco, è davvero simpatico e abbiamo anche mangiato bene; prendiamo anche una t shirt per il nostro bimbo visto che tutti e due amiamo il film forrest gump.
Usciamo che è sera inoltrata prendo qualche ricordino per i miei genitori nei negozi di times square poi torniamo in hotel sfiniti ma felici per questa giornata così piena, ci addormentiamo ammirando L’Empire che svetta illuminato di bianco su di noi.
Mart 17.03.09 Programma di oggi: parata del St Patrick day, rockfeller center top of the rock, central station, public Library, Crysler, ONU, spettacolo serale broadway Sveglia come al solito di buonora, l’empire ci salute dai finestroni illuminato oggi già di buon ora dai raggi del sole sullo sfondo di un cielo azzurrissimo.
Colazione al ns hotel e poi via con la metro verso la 5 th dove assisteremo alla parata del St. Patrick day. I negozi e le vetrine sono tutti bardati di verde in onore dell’Irlanda e anche noi ci lasciamo contagiare dalla gioiosa attesa prendendo delle antenne verdi a forma di quadrifoglio da portare in testa. Prima dell’inizio della parata ci fermiamo all’apple store e in qualche altro negozio poi ci posizioniamo proprio di fronte alla cattedrale di san Patrizio, dall’altro lato della strada. Questa postazione è particolarmente felice , tant’è che prima dell’inizio della sfilata niente po po di meno che il vescovo di Ny si avvicina a dei signori disabili accanto a noi e con l’occasione ci stringe la mano. Poi inizia la sfilata, corpi di polizia, majorette, bande musicali, scolaresche,e chi più ne ha più ne metta, 4 ore in interrotte di sfilate al suon di musica e di cornamuse, uno spettacolo unico !! Oggi la giornata è magnifica, verso mezzogiorno decidiamo di salire al top of the rocks qui vicino, prima guardiamo per un pò i ragazzi che pattinano sotto lo sguardo di Prometeo sulla pista di pattinaggio da ghiaccio circondata da tutte le bandiere, poi entriamo per il top of the rocks. Anche questa volta la fortuna è con noi, non troviamo assolutamente coda, salendo ci sono belle spiegazioni sulla storia e la realizzazione di questo edificio, l’acensore ci porta al 70 piano alla terrazza panoramica, molto accogliente e più comoda rispetto a quella dell’Empire. Il vantaggio qui è che c’è una vetrata e ancora più su nulla a ostacolare lo sguardo, l’Empire si staglia in primo piano e dietro a lui l’oramai inconfondibile sky line di down town Manhattan ..,.Che spettacolo !!! Dalla parte opposta della terrazza panoramica un vista grandiosa su tutto central park baciato dal sole primaverile, bellissimo ! Una visita al top merita sicuramente, ci godiamo il sole seduti sulla terrazza panoramica e quasi increduli ogni volta che apriamo gli occhi vediamo questo spettacolo davanti a noi ! La sfilata sotto di noi prosegue e anche da quassù sentiamo la musica irlandese e vediamo gli omini piccoli piccoli marciare a gruppi lungo la 5 strada giù sotto di noi.
Poi a malincuore scendiamo, ci prendiamo qualcosa da mangiare in uno dei tanti negozi del Rockefeller center e lo mangiamo sulle panchine all’esterno come veri american boys ! troppo bello !! Percorriamo quel che resta della 5 in direzione opposta rispetto a central park, arriviamo a public Library, avevo letto che meritava una visita così entriamo. In effetti è veramente molto bella, si entra gratis, ci sono saloni immensi e interni veramente interessanti da vedere; usciamo e attraversiamo la strada voltando a sin, ed ecco raggiungiamo la Grand Central Station, molto bella, pulitissima, piana di negozi, usciamo proprio davanti al palazzo del new york times, più giù ecco il Chrysler, bellissimo, foto a profusione con questo fantastico cielo azzurro che fa da sfondo. Entriamo nella hall solo per un’occhiatina poi proseguiamo a piedi, una bella scarpinata, fino alla sede ONU. Avevo letto che sono molto interessanti le visite guidate, vediamo che tra poco c’è ne una in spagnolo e ci prenotiamo visto che lo capiamo abbastanza.
La guida è una bravissima ragazza giapponese che abla espanol con grande scioltezza e si diletta a indovinare la nazionalità del suo pubblico: in effetti indovina esattamente la provenienza di tutti (maiorca per tre ragazzi, argentina per una famiglia, equador per una coppia ) tranne noi…”siete sicuramente brasiliani “ ci dice “ perché il vostro spagnolo ha un forte accento portoghese “ non vi dico il suo stupore quando le abbiamo detto che siamo italiani, le era capitato di raro di sbagliare… sarà stato un complimento per il nostro rudimentale spagnolo ??’ Comunque la visita guidata è interessantissima e assolutamente da non perdere, si entra anche nell’aula dove si riuniscono tutti i rappresentanti dell’ONU dell’assemblea generale, vi sono fotografie stupende di varie popolazioni “indigene” insomma tutto molto coinvolgente e interessante, lo consigliamo !! Ci dicono che quella sera si terrà un concerto benefico e infatti prima di uscire vediamo moltissime persone super eleganti con ragazze bellissime in costumi tipici soprattutto orientali e indiani.
Usciamo molto soddisfatti della visita e a piedi percorriamo la 53 fino alla più vicina fermata della metro.
Scendiamo a times square che come al solito pullula di vita, vogliamo prendere i biglietti scontati al tkts per un musical, ci piacerebbe il re leone o mary poppins di cui conosciamo la trama, ma l’uno non è in scena e l’altro non è scontato, quindi optiamo per Chicago di cui non conosciamo la storia. E’ ancora presto per lo spettacolo quindi entriamo all’M&M store, fantastico, tre piani di gadgets e caramelline colorate, bellissimo, prendiamo dei regalini per il nostro bimbo, poi entriamo anche al toy’s immenso c’è veramente di che perdersi addirittura una vera ruota panoramica all’interno.
Decidiamo di andare a cenare prima dello spettacolo e andiamo al red loabster sempre in times square, cena abbastanza buona, ma come ambiente ci è piaciuto molto di più il bubba gump.
Bene è ora del nostro musical a broadway, c’è una lunga coda ma scorre via molto velocemente, entriamo al teatro… Lo spettacolo inizia puntuale, sono dei veri professionisti cantano e ballano magnificamente e con piacere vedo ch e riesco anche a seguire la storia.
Forse la coreografia ce la aspettavamo più spettacolare, ma la musica è veramente bella e lo spettacolo scorre veloce.
Usciamo nella notte fresca di times square illuminata a giorno come sempre dalle mille insegne, finiamo la serata in bellezza tornando al mariott per una birra poi riprendiamo la metro per l’hotel, un gruppo di suonatori jazz fantastici intrattiene una piccola folla all’ingresso della metro, è questa la new york che ci piace di più… quella che sorprende,che improvvisa uno spettacolo in strada e che non puoi evitare di fermarti a guardare.
Stasera dalla nostra stanza l’Empire da il meglio di se tutto illuminato di verde (l’unico sera dell’anno, che fortunati !) W l’Irlanda e San Patrizio.
Merc 18.03.09 Ponte di Brookling, Soho, Nolita, Chelsea, partita di basket alla sera Anche stamattina sveglia di buon ora, sbirciatina all’Empire, colazione al ns. Hotel,e via fuori, anche oggi c’è il sole! Prendiamo la metro e scendiamo a Brookling, volgiamo percorrere a piedi il mitico ponte in direzione Manhattan.
Attraversiamo un piccolo parco ed ecco il ponte, saliamo e ci incamminiamo nella corsia riservata ai pedoni. E’ fantastico !! la mattina è meravigliosa, il cielo azzurro sembra dipinto sopra i grattacieli, c’è una luce perfetta e scattiamo delle foto veramente da cartolina ! il panorama intorno a noi ci incanta, percorriamo tutto il ponte lentamente, fermandoci spesso e gustandocelo fino in fondo che bello ! poi prendiamo la metro direzione soho… questa mattina non abbiamo fretta percorriamo le stradine di questo quartiere che sembra un’altra città con tutte le case dipinte e le scale antincendio esterne, tutto ordinato e pulito, ci sono negozi bellissimi e ci femriamo per dello shopping nel negozio della Timberland molto molto bello. Poi prendiamo delle piccole adidas rosse per il nostro bimbo, sempre a piedi dopo aver gironzolato per soho ci dirigiamo verso il greenwich village dal Washington square park, che giriamo con tutta calma.
Poi riprendiamo la metro e andiamo a chelsea, pranziamo nel chelsea market un mercato coperto col pavimento in pietra veramente particolare e affascinante, e dopo il caffè e il gelato ci facciamo il giro delle gallerie di chelsea entrando in quelle delle mostre fotografiche alcune bellissime. È pomeriggio e decidiamo di andare a piedi al nostro hotel che non è lontano da chelsea; ci fermiamo in un campo di baseball dove una squadra femminile si sta allenando, guardiamo un po’ di partita poi ripartiamo. Facciamo una piccola puntatina al nostro hotel per una doccia veloce, poi di nuovo in metro fino a times square e da li al madison square graden dove ci aspetta la partita di basket dei NY Knicks.
L’atmosfera di questo mitico palazzetto ci contagia subito, e devo dire che assistere alla partita di basket è un altro dei ricordi più belli che ci portiamo di questa città; dall’inno nazionale cantato da tutti gli spettatori in piedi con la mano al cuore e cantanti lirici con corpi armati ai lati del campo prima dell’inizio della partita, la quale pare essere il contorno a tutta un serie di intrattenimenti che vengono fatti quando si chiama il time out, majorette, esibizioni di karateki, giochi a premi, dichiarazioni d’amore e proposte di matrimonio in diretta, insomma uno spettacolo nello spettacolo, ci siamo divertiti moltissimo, poco importa se la squadra locale si è presa una bella batosta ! (Nb per gli appassionati il nostro Gallinari non era in campo per infortunio). Ovviamente ci adeguiamo all’ambiente mangiando un mega hot dog sugli spalti con tanto di coca cola, avevo tanto sognato questo momento, esaltandoci anche noi per i canestri e per i gesti atletici di questi giganti. Segnalo tra il pubblico (ovviamente in prima fila a bordo campo) l’attore Etan Hocke con il figlio, più volte inquadrato dai maxi schermi appesi. Il tempo vola, che bella esperienza però, usciti dal madison square garden andiamo a berci una birra in un pub e poi torniamo in hotel anche oggi stanchi ma felici !
Giov. 19.03.09 Metropolitan museum, Guggenheim museum, st patrick church, shopping aeroporto Sveglia di buon ora super colazione, chiediamo al portiere di prenotarci lo supershuttle per il pomeriggio per riportarci in aeroporto (è così comodo). In teoria lo dovevamo prenotare ieri ma ci siamo dimenticati, comunque riusciamo a farlo ora anche se ci vengono a prendere alle 17.30 un po’ presto visto che l’aereo è alle 23 ! comunque decidiamo di fissarlo lo stesso poi a piedi andiamo a Flatiron building e avanti per qualche isolato fino a union square, poi prendiamo la metro linea verde e scendiamo alla 96, da qui a piedi nell’upper Est side, percorriamo delle vie eleganti e andiamo a vedere solo esternamente il guggenheim museum, poi entriamo in central park sul sentiero che costeggia il lago, in prossimità del metropolitan museum usciamo dal parco ed entriamo nell’atrio immenso del museo è veramente enorme, sicuramente una giornata intera non basterebbe per visitarlo tutto neanche correndo. Uscendo il cielo si è annuvolato e per la prima volta da quando siamo qui scende qualche goccia di pioggia… saliamo su un bus e scendiamo all’inizio della 5 avenue. Entriamo nel nike store, poi da tiffany dove mio marito mi regala un pendaglio d’argento carinissimo che mi viene impacchettato con la classica scatolina azzurra. Mangiamo qualcosa al volo al whool food market del columbus circle con il solito jamba juice. Usciti per tornare sulla 5 passiamo a piedi tra una miriade di piccole gioiellerie e rivendite d’oro gestite per lo più da persone di religione ebraica con la classica papalina nera in testa. Tornati sulla 5 entriamo per un visita alla St Patrick cathedral molto bella, poi riprendiamo il nostro shopping con una visita al fantastico disney store della 5 dove prendiamo tanti regalini per in nostro bimbo. Poi entriamo da Abercrombie & Fitch dove i commessi sono modelli e prendiamo felpe e t- shirt molto carine (all’interno c’è una musica sparata che fa venire voglia di fuggire via).
Passiamo le ultime ore della nostra avventura newyorkese tra un negozio e un caffè alla trump Tower della 5 il tempo vola e dobbiamo prendere la metro per tornare al nostro hotel.
Puntualissimo lo super shuttle ci passa a prendere, poco più di un’ora e siamo in aeroporto. Sbagliamo terminal ma con l’air train raggiungiamo quello giusto e sbrigate velocemente le formalità dopo una rapida cena ci sediamo x aspettare l’aereo. Butto giù qualche appunto per non scordare le cose che abbiamo visto ma sicuramente qualche cosa l’ho scordata.
Ci imbarchiamo puntuali e il volo di ritorno scorre via veloce e tra le braccia di morfeo.
Ven 20.03.09 Nel primo pomeriggio italiano sbarchiamo a Verona dopo lo scalo a francoforte, le porte del gate si aprono sulla sala d’attesa, mio figlio di neanche due anni, portato qui dai nonni, mi corre incontro a braccia aperte… È il momento più bello di tutto il viaggio !!
NoTE Finali: sono stati sei giorni intensi e bellissimi, abbiamo visto e fatto tutto quello che ci eravamo prefissati quindi torniamo casa molto soddisfatti e senza rimpianti. La città ci è piaciuta ,moltissimo, oltre le aspettative, è da vivere e da improvvisare, offre per tutti una marea di cose interessanti da fare e provare, non è assolutamente pericolosa, l’abbiamo girata da soli senza incontrare mai la minima difficoltà; marzo è stata per noi una buona scelta come periodo abbiamo sempre trovato bel tempo e temperature gradevoli,è bassa stagione quindi non abbiamo mai avuto il problema delle code e in più abbiamo avuto la possibilità (non programmata al momento della prenotazione) di assistere al St. Patrick day. Possiamo solo consigliare a tutti di andare a NeW York , la City non vi deluderà !!