Marsala, cantine Florio e isola di Mozia
Se penso al weekend trascorso a Marsala, mi viene in mente il vino, il buon cibo, la storia, i profumi.
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Appena arrivati nel centro storico, si viene avvolti dallo stile barocco. Le stradine ricche di negozi dalle vetrine addobbate magistralmente con prodotti tipici, rendono tutto molto affascinante e vivace. La zona è ricca di ristoranti e bar, dove la cultura del buon cibo e del vino la fanno da padrone.
Data la vicinanza al mare, mangiare del pesce fresco è la prerogativa. Prima sera riusciamo a trovare un ristorantino, Le Caserie, dove abbiamo degustato piatti ben preparati e dell’ottimo vino della cantina Baglio di Pianetto, un viognier nello specifico. Vino biologico, a km zero nato dalla maestria di vinificatori siciliani dalle influenze francesi.
La mattina seguente, causa maltempo, abbiamo costeggiato in auto la pista ciclabile dello Stagnone. Sarebbe stato molto più suggestivo percorrerla in bici, siamo riusciti comunque a fare una passeggiata a piedi e ci siamo accontentati della vista delle saline, di aver respirato l’aria pulita, salina che ne proviene, goduto del silenzio e della vista spettacolare dell’isola di Favignana, dell’isola di Mozia e dei mulini a vento!
Visita alle cantine Florio
Alle 11 visita alle cantine Florio. Noemi ci trasporta in questo viaggio attraverso la storia. Chi ha letto “I leoni di Sicilia” sicuramente sa di cosa sto parlando, una famiglia calabrese dell’800, ormai estinta, che dal nulla riesce a creare un impero e a lasciare un’eredità alla collettività. La visita della cantina è inebriante di profumi, ricca di informazioni e, di nuovo, storia. Botti gigantesche si ergono davanti ai nostri occhi con circa 6.000.000 litri di vino marsala. All’interno della cantina vi è una sala in cui è presente una panchina su cui riposò Garibaldi e delle armi appartenute ai Mille.
Dopo circa 20 minuti di percorso, si arriva finalmente in una sala ampia e luminosa, al centro una tavola imbandita, postazioni per tutti i partecipanti, con 3 degustazioni di vino Marsala: un secco, un semi-secco e un dolce, rispettivamente accompagnati da del parmigiano, dello stilton e dei fichi secchi. Ripercorrere mentalmente quel momento, fa ritornare una sensazione di benessere fisico e intellettuale. Vietato lasciare le cantine senza aver acquistato una bottiglia di marsala allo shop!
Isola di Mozia
Dato che la pioggia ci ha dato qualche ora di tregua, decidiamo di visitare l’isola di Mozia. Contattiamo la magnifica Virginia, guida turistica appassionata e professionale, prendiamo il battello e via. Dopo solo appena 5 minuti approdiamo sull’isola. Qui Virginia ci porta indietro nel tempo, più precisamente all’epoca dei fenici. Visita del museo nel quale è da vedere assolutamente, in contemplazione, la statua del giovinetto di Mozia, ritrovato nel 1979.
Il giro dell’isola si completa con una gustosa granita al limone dell’unico baretto esistente.
Per chiudere il cerchio e ritornare tristemente sulla via di casa, ceniamo presso il Monastero, con un bel filetto di ombrina affumicato alla ghianda e un bel calice di Viafrancia biologico di Baglio di Pianetto, cantine che andremo a visitare molto presto!